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Ninfea

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Deja-vu è un volume unico, autoconclusivo, un manhwa ideato da Youn In Wan, disegnato da quattro autori diversi, uno per ciascun racconto, ma tenuti insieme da un filo conduttore che li accomuna e li lega, espediente straordinario che sottolinea la tematica generale di questa opera: l'amore che attraversa il tempo e lo spazio, che va oltre le epoche, superiore perfino al destino, o esso stesso destino dell'uomo.

Non saprei dire quanto questa raccolta mi abbia incantata e suggestionata, per la poesia delle storie, la forza espressiva dei disegni, diversi nei tratti, efficaci e caratteristici (la storia ambientata in America con un'impronta quasi occidentale, molto azzeccata) eppure alla fine capaci di armonizzarsi così tanto, da non sentire lo stacco tra un autore e l'altro, in una maniera che ho trovato sorprendente.

Le differenze ci sono e si percepiscono come naturali evoluzioni di 4 storie che attraversano il tempo, 4 stagioni che si inseguono, Primavera, Estate, Autunno, Inverno, titoli di ciascun racconto per quattro diversi momenti della vita e dell'amore, in un cerchio che diventa infinito, tra passato, presente e futuro, dove le anime si inseguono e si reincarnano per trovarsi, percependo quella sensazione di deja-vu, di già vissuto famigliare.

Così nel primo racconto arricchito da una nota fantasy, ambientato in un lontano passato, un cavaliere che torna sconfitto da una guerra, vagando per le montagne incontra una donna misteriosa. I due giovani s'innamorano, ma stare insieme sarà difficile, addirittura impossibile, e queste difficoltà si trascineranno di vita in vita, di racconto in racconto, attraverso il tempo e lo spazio. Attraverso le epoche, in luoghi diversi, in esistenze diverse, i giovani si ritroveranno perché è il loro destino, ma l'amore tarderà a concretizzarsi e a dare frutto, tra dolore, sofferenza e persino morte.
Le immagini sanno commuovere e suggeriscono i sentimenti dei personaggi, lo scoprirsi, il ritrovarsi e il perdersi nuovamente, fino all'ultima storia, la più complessa, ambientata in un futuro dove l'umanità ha smesso di esistere, e l'uomo è il prodotto di una scienza aliena che manipola il DNA, e l'amore stesso dovrebbe essere il frutto di un calcolo scientifico, una regola matematica... ma i sentimenti non sono governabili dalla ragione, hanno leggi proprie e ascoltano solo il cuore.

Se tutto cambia nell'esistenza umana, se perfino il destino è generato dalla volontà, l'amore è probabilmente la sola cosa che non muta, che non muore e non cambia attraverso i secoli, la sola forza che dà senso alla vita, anche la più misera.

"L'amore è il risultato dei costanti sacrifici degli uomini", citazione finale di D. H. Lawrence che chiude l'ultimo racconto, e sintetizza perfettamente il senso di questa raccolta affascinante.

A questi quattro racconti stupendi, si devono aggiungere due storie finali, scollegate da tutto il resto e per me non attinenti al tema centrale, anche se trattano di rapporti umani. ''Utility'', graficamente particolare, mi ha lasciato una sensazione straniante e angosciante; ammetto che non mi è piaciuta per la sua aura grottesca e surreale. ''The sea. (Il mare)'' stilisticamente è forse la meno incisiva, ma ha una sua delicatezza, una malinconia di fondo che la rende apprezzabile.
Voto 8 ai quattro racconti portanti.
Gli altri due, mi sembrano decisamente inferiori.


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Nyx

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Deja Vù è un manwha ideato da Youn In Wan che, per chi non lo sapesse, è stato già autore di altre fantastiche opere tra le quali citerei il bellissimo ma poco noto "Island" e il più attuale ed altrettanto affascinante "Blade of the Phantom Master: Shin Angyo Onshi". Tenendo conto dei tre titoli sopracitati quest'autore si è guadagnato a pieno merito un posto tra i mangaka per i quali provo maggior stima e fiducia. Ogni sua opera (tra quelle che ho avuto il piacere di leggere) si distingue sia per i disegni che per le trame appassionanti e con una certa profondità. Parlando di profondità assurge al ruolo di miglior rappresentate proprio questo Deja Vu, piccolo capolavoro editoriale sotto molteplici punti di vista.

Iniziamo parlando dell'edizione della Flashbook, si tratta di un volumetto di grande formato, con una rilegatura robusta e una sovraccopertina curatissima, arricchita con delle sovraimpressioni d'effetto. A suo tempo il prezzo era decisamente elevato, 6.90 euro facevano sicuramente più "scalpore" ieri piuttosto che oggi ma la qualità dell'edizione, nonché della storia, giustificavano ampiamente l'eventuale esborso.

Tornando all'opera vera e propria, la trama portante narra la storia di un uomo e di una donna che si amano ma per un motivo o per l'altro il loro amore non è destinato ad avere un lieto fine e questo nonostante il susseguirsi delle quattro stagioni, degli anni e delle epoche. Già, epoche! Non mi sono espresso male. Il fato darà modo ai due innamorati di far reincontrare le loro reincarnazioni in epoche assai distanti, ma ci sarà sempre qualcosa che impedirà al loro amore un epilogo felice.
Le storie sono davvero molto profonde, romantiche, toccanti ma la particolarità del tutto è che Youn In Wan ha solo ideato la trama ma ha lasciato a quattro validi mangaka il compito di interpretare i 4 racconti che completano la storia dei due innamorati e così facendo cambia molto anche lo stile grafico di ogni fase narrata.

Il primo racconto (primavera) prenderà vita nell'era feudale ed avrà lo stile grafico molto particolareggiato di Yang Kyung Il, il secondo (estate) avrà lo stile grafico più morbido e pulito di Yoon Seung Ki e sarà ambientato in tempi di guerra, il terzo (autunno) viene trattato da Kim Tae Hyung con uno stile grafico che strizza l'occhio al disegno occidentale e tratta una vicenda ambientata negli States per concludere il tutto con l'inverno, rappresentato da Park Sung Woo in un'epoca di un non precisato futuro.
Francamente non sarei in grado di sceglierne uno definendolo "migliore" di un altro, sia per trama che per rappresentazione grafica si assestano tutti su ottimi livelli.
A concludere il volumetto altri due racconti brevi slegati dalla trama di base. Il primo a tinte fosche è un interessante spaccato su un gruppo di ragazzini con qualche... "problema sociale" definiamolo in questo modo.
Il secondo ed ultimo racconto tratta una simpatica e molto particolare "fuga d'amore" nata decisamente grazie al caso.
Anche questi ultimi due racconti brevi risultano ben realizzati e lasciano qualcosa nel lettore.

Ricapitolando, Deja Vù è un'opera realizzata davvero bene e raccomandabilissima a tutti coloro che amano principalmente la profondità dei racconti, un velo di romanticismo e di "poesia".


 2
obogsic

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
È molto difficile parlare di questo manwha senza spoilerare e mai come per quest'opera una parola di troppo potrebbe privarvi del gusto della lettura.
Deja vu è una raccolta di sei diversi racconti ideati e sceneggiati da Youn In Wan, autore del più famoso Blade of The Phantom Master, ed ognuno disegnato da un autore diverso. Il volume presenta innanzitutto quattro storie tra loro collegate, quattro storie d'amore che vengono intitolate alle quattro stagioni dell'anno. Accanto a queste sono presenti altri due racconti autoconclusivi.

Il primo dei quattro racconti "principali" è ambientato nel 673 e narra la storia di un cavaliere che, tornato sconfitto dalla guerra, viene ripudiato dal padre. Vagando in una foresta dopo essersi allontanato dal suo paese conosce una splendida ragazza. La storia è piacevole e delicata ed il tratto preciso ed un pelo spigoloso.

Il secondo racconto è ambientato nel 1945 e vede protagonisti un poeta catturato dall'esercito durante la guerra ed una tenente in servizio presso il carcere in cui il prigioniero è custodito. Questa è secondo me la storia più toccante del volume per la poesia che ne traspare e per il colpo di scena finale. Il tratto è molto pulito e semplice ma sempre efficace.

Il terzo racconto è ambientato nel 1995 e vede un ballerino da strada salvare una ragazza dall'aggressione di due bulli. Il tutto è accompagnato dalla presenza, in veste di guida/narratore, di un Indiano d'America che sembra tanto uno dei tizi che si trovano a quelle bancarelle che vendono oggettistica tribale. Il tratto è molto più occidentale e movimentato, nulla di eccezionale nel complesso. La storia è carina.

L'ultimo racconto è invece ambientato nel futuro dopo la scomparsa della razza umana e vede i protagonisti essere tra i predestinati a "ripopolare" il pianeta. I disegni sono ben fatti ed il tratto è interessante.

Seguono le due storie indipendenti, entrambe molto carine e ben disegnate. Una delle due però, Utility, si rivela essere la voce fuori dal coro del volumePer trama, sceneggiatura e tratto, molto "cupo" e più occidentale, è in realtà un thriller e non una storia d'amore.

Complessivamente il giudizio dell'opera è sicuramente molto positivo, si tratta di un volume ben realizzato, di piacevole lettura e con più di uno spunto di riflessione.
Il voto "basso" è dato un solo problema, per fortuna risolvibile: gli spoiler! La copertina, il retro, le pagine introduttive interne, contribuiscono tutte a spoilerare su come si evolverà la trama dei racconti. Non è possibile rovinare così la sorpresa al lettore! Mi dispiace molto anche perché non so se in patria l'edizione sia stata presentata in questo modo, ma a me ha lasciato l'amaro in bocca capire come finisse la vicenda ancora prima di iniziare a leggerne la prima tavola. Va bene una descrizione sommaria, ma cavolo, qui si è andati un poco troppo oltre! È vero anche che per come è strutturato il volume a voler essere precisi si deve spoilerare per forza, però... Senza questo problema sicuramente avrei attribuito un voto in più all'opera.

Una menzione infine all'edizione che risulta sicuramente curata. Sebbene non vi siano pagine a colori è presente una sovracopertina, il formato è leggermente più grande del normale e la rilegatura è di buona qualità. La carta presenta purtroppo qualche trasparenza, visibile soprattutto in un paio di racconti dove il disegno è più semplicistico e, ad esempio, i fondali sono solo abbozzati o assenti del tutto. Per fortuna la lettura non ne viene pregiudicata in maniera drastica. Il prezzo è di 6.90 euro, forse un pochino elevato rispetto a quanto appena detto; un euro in meno avrebbe rappresentato secondo me il perfetto rapporto qualità prezzo dell'edizione.

Nel complesso un volume sicuramente da consigliare, ma occhio a non leggere quello che c'è scritto sulle copertine o nelle pagine introduttive interne, mi raccomando!