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ARAPHAEL

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Da evitare, volumetto brutto e noioso.
Il problema principale di questo manga è che rientra pienamente nei canoni della storia originale di Dragon Ball. Jaco, il suo protagonista, svolge un ruolo importante nella serie di Dragon Ball Super ed è quindi quasi fondamentale se si vuol vedere quest'ultimo (cosa che sconsiglio) leggere prima questo manga per capire l'identità del personaggio.
Storia insignificante, personaggio vuoto e senza alcun carisma, dopo aver letto il volumetto non mi è rimasto niente. La cosa che più poteva interessare di questo manga era il capitolo speciale di Dragon Ball Minus, che fa da prequel sia alla storia di Jaco, sia all'intera storia di Dragon Ball.
Questo capitolo altro non è che una rielaborazione canonica dell'"origine del mito", dove fa la sua comparsa il padre di Goku, Bardak.
Il mio consiglio è quello di tenervi stretti il primo "origine del mito" e far finta che questo capitolo non sia mai esistito anche se canonico. Più che un vero e proprio prequel di Dragon Ball sembra una versione caricaturale, simile in quanto a stile a Dragon Ball SD, non degna di essere un vero prequel della serie originale.
Già in questo manga si nota la decadenza di Toriyama, che avrebbe dato poi il peggio di sé con Dragon Ball Super,

Utente970

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Utente970

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Un piacevole ritorno di Toriyama con qualcosa che vada finalmente oltre singole storie brevi. Purtroppo non si può parlare di trama molto fantasiosa o elaborata, anzi, "Jaco" non potrebbe essere più semplice e già proposto. In pratica... un alieno atterra e deve riparare la sua astronave, ma gli serve anche un carburante particolarmente costoso e deve trovare una soluzione. Vi pare poco originale? Vorrei vedere, a parte i mille esempi possibili è praticamente il 50% di Cashman, una delle storie comprese in due capitoli nella raccolta "Toriyama World" e "Menù a la Carte", modificato in alcuni elementi, tra cui l'identità, la collaborazione e l'appartenenza all'elite del corpo spaziale, cose ispirate invece (dichiaratamente) a "Jiya", un lavoro collaborativo pubblicato nello special "Katsura Akira". Un furbo mix con l'elemento "vecchietto serio e capace" che riporta alla mente il più volenteroso "Sand Land", sempre di Toriyama e... per non farsi mancare nulla, "Jaco" è pure ambientato alla larga nel mondo di "Dragon Ball", in un tempo diverso per fortuna, ma sufficiente a dargli maggior notorietà e in qualche modo arricchire l'opera maggiore di personaggi simpatici. Jaco infatti è stato recentemente inserito anche nel film "La resurrezione di F" facendo una buona figura a dirla tutta, sicuramente migliore di molti personaggi classici ormai utili al solo fan service. La storia del poliziotto spaziale è dunque la fiera del già visto ed è un peccato visto che possiede una cittadina multiculturale bizzarra facilmente utilizzabile. Rimane una lettura molto gradevole grazie al solito stile leggero dell'autore, ma comincia ad irritare il suo campare sul passato. L'extra contenuto alla fine poi approfondisce ulteriori cose superflue, ma si sposa davvero male con la figura di certi personaggi battaglieri, qui fin troppo rabboniti (meglio un certo oav) e nella sua linearità questo capitolo fa apparire un certo evento ancor più simile alla genesi di "Superman"... Toriyama non si vuole proprio impegnare, forse conscio che anche il suo minimo strappa sempre una sufficienza, a patto di trovare qualche nuovo spunto. Di certo tra "Dragon Ball" e "Dragon Quest" al suo Bird Studio il lavoro non manca, quindi comincio a temere che l'unica speranza di vedere qualcosa di realmente valido siano ormai altre possibili collaborazioni.


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Kotaro

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Ultima fatica del celebre Akira Toriyama, questo "Jaco" è una storiella simpatica che riprende molti temi cari all'autore, quali il personaggio burbero e solitario che si apre al mondo conoscendo altri personaggi più stravaganti ed estroversi, gli extraterrestri o i personaggi femminili dal carattere forte.

Leggero e divertente, "Jaco" non riesce a raggiungere i fasti di altre short stories del maestro. Non è drammatico come "Sand Land" (a mio avviso l'apice della produzione di Toriyama), non è poetico come "Cowa", non è adrenalinico come "Kajika", ma fortunatamente è più sensato e meno ruffiano di "Nekomajin" e risulta meno volgarotto e più allegro delle storie realizzate in combo con Masakazu Katsura.
E' una lettura piacevole e molto scorrevole, che riesce a far divertire in maniera spensierata e lascia un grosso sorriso sul volto una volta chiuso il volume.

I personaggi sono simpatici, ma non troppo elaborati: l'anziano Omori non è divertente come Shif né i suoi tormenti sono come quelli di Rao di "Sand Land", ma entra subito nel cuore; l'esuberante Jaco, a discapito del design non proprio bellissimo, è simpatico e divertente; la giovane Tights compare un po' tardi ed è più sacrificata rispetto agli altri, ma si fa immediatamente amare.
La storia soffre la mancanza di un cattivo vero e proprio che possa portare un po' di dramma, elemento evocato solo dai racconti del triste passato di Omori.
E' dunque un racconto carino e leggero, che non fa commuovere come altri precedenti e si fa leggere in gran spensieratezza fra qualche risata.

Il suo elemento più interessante, ma che, allo stesso tempo, è anche un po' il suo tallone d'Achille, è il fatto che, si scoprirà andando avanti nella lettura, "Jaco" è a conti fatti un prequel di Dragon Ball, l'opera più celebre di Toriyama.
L'idea è buona e interessante, anche se non tutti i collegamenti con la storia di Goku rispecchiano al 100% quanto visto nel manga originale e in alcuni casi finiscono anche per sminuirne un po' il significato.
Ritengo sia un difetto il fossilizzarsi su Dragon Ball da parte dell'autore, che ha dimostrato di sapersi evolvere con le opere successive, mantenendo i suoi tratti distintivi per creare storie personali e diverse, che spaziavano dalla comicità all'avventura, dal combattimento al dramma, dalla poesia alla parodia, cambiando anche qua e là lo stile di disegno.
E' un peccato che Toriyama non riesca più a continuare su questa via e, anzi, negli ultimi anni sia tornato a lavorare in vari modi su Dragon Ball, invece di creare nuove storie, nuovi personaggi e nuovi mondi con cui incantare, divertire ed emozionare i suoi lettori.

"Jaco" finisce dunque per essere solo una storiella semplice e carina, che sì, incanta con personaggi simpatici, belle gags ed è una lettura consigliatissima ai fans di Dragon Ball, dati i molti rimandi alla storia di Goku, ma tornare ad un Toriyama così semplice e un po' ruffiano, dopo averne saggiato la maturità artistica in "Cowa" e "Sand Land", dispiace non poco.
Curiosa, anche se un po' ruffiana, l'iniziativa della Star Comics, che ha proposto il manga in due edizioni differenti, una "base" e una di lusso di formato più grande, con una copertina più bella e vari gadget (inutili, ma simpatici tutto sommato) in regalo.
Il costo dell'edizione di lusso forse è un po' eccessivo, ma l'idea è simpatica.