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Tomite87

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Devo dire che questo manga (vero titolo, Harataki Man) e davvero eccezionale, me ne sono innamorato all'istante e nonostante il prezzo dell'edizione Panini, di certo non basso( 9 euro), ma per una volta giustificato, ho acquistato subito tutti i 4 volumi disponibili leggendoli in un batter d'occhio. La storia è incentrata su Hiroko Matsukata, 28 anni redattrice del settimanale JIDAI, e che praticamente è sempre impegnata con il lavoro trascurando tutto il resto, amore compreso, visto che il suo ragazzo è impegnato quanto lei e le occasioni per vedersi sono davvero poche. Il manga racconta questa smodata importanza data da Hiroko al lavoro (che molte volte la fa apparire un po' odiosa ma in compenso molto reale e di certo non piatta nel suo carattere) e le sue avventure a volte anche esilaranti ogni giorno nel suo ufficio con i suoi colleghi (ognuno con il suo carattere, i pregi ed i difetti), facendo riflettere su ogni aspetto lavorativo... ecco perchè consiglio questo manga a un pubblico adulto che sappia cogliere ogni aspetto posto dall'autrice.
In definitiva questo manga l'ho trovato davvero stupendo e lo consiglio a chi vuole un opera impegnativa da leggere sull'ambito lavorativo e sui problemi che ne derivano e che molti di coloro che hanno già lavorato riconosceranno.
Per finire parliamo dell'edizione Panini, per una volta molto buona e ben curata, con un volumetto di formato molto grande 17x23 rispetto alle solite edizioni, con sovracoperta e con molte spiegazioni e indicazioni di usi e costumi giapponesi a fine pagina; insomma una buonissima edizione che consiglio a tutti gli amanti del genere.

Tacchan

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Tacchan

Volumi letti: 2/4 --- Voto 10
<b>Moyoco Anno</b> è un'autrice decisamente versatile, con un bel tratto e in grado di creare sceneggiature molto interessanti. E' conosciuta anche per essere la moglie di <i>Hideaki Anno</i>, ma non vive certo di luce riflessa. Si è cimentata in vari generi e, citando opere note anche in Italia, è riuscita a ottenere un grandissimo successo nel campo dei <i>majokko</i> con <i>Sugar Sugar Rune</i>, in quello degli <i>shojo</i> con <i>Happy Mania</i> e ora sta mettendosi alla prova con un <i>seinen</i>, <b>Tokyo Style</b>, che sta ottenendo un bel riscontro di pubblico e critica.

Tokyo Style racconta le vicende lavorative e private di Hiroko Matsukata, ragazza di 28 anni quasi totalmente assorbita dal suo lavoro come redattrice per un importante settimanale giapponese, il <i>Weekly JIDAI</i>. La sua vita privata è invece decisamente meno brillante, con un ragazzo altrettanto impegnato, che non riesce quasi mai a vedere e con il quale non ha praticamente vita sessuale. L’autrice ci introduce nel suo ambiente lavorativo e ci fa conoscere uno ad uno i suoi colleghi, le situazioni e le difficoltà che ogni giorno deve affrontare, i suoi dubbi e le sue paure.

Da <b>Hataraki Man</b>, questo è il titolo originale del manga, è stata tratta anche una breve serie animata nel 1996 e una serie <i>live action</i> l’anno successivo. Il titolo italiano rende poco l’ironia di quello originale, che può essere tradotto in “Uomo che lavora”, o meglio, in tono supereroistico, Working-Man. Tale gioco, ovvero l’associare la protagonista ad un eroe, con nome diverso (per esempio, Princess-Man, ecc…), è ripetuto nel titolo di ogni capitolo. Hiroko è vista come una eroina, i suoi sforzi sono paragonati a quelli di un eroe, riuscirà a chiudere il numero della rivista in tempo o a scrivere un nuovo superarticolo?

Ho trovato la lettura dei due numeri disponibili molto interessante. Lo consiglio ad un pubblico abbastanza cresciuto, che magari ha già provato l’esperienza del lavoro: in questo modo potrete, come è accaduto al sottoscritto, trovare situazioni che avete vissuto di persona e pertanto apprezzarle ancor più. Tokyo Style gode di una narrazione molto efficace, un disegno espressivo e curato anche nella realizzazione dei fondali. E’ strutturato in una serie di capitoli autoconclusivi che raccontano varie situazioni lavorative, proponendo osservazioni sottili, acute e intelligenti, in grado di far riflettere il lettore. Vengono poi presi in esame i vari componenti della redazione di Weekly JIDAI: a ognuno viene dedicato almeno un capitolo e, sebbene godano di uno spazio in genere molto limitato, tutti risultano molto ben caratterizzati psicologicamente e in genere realistici. L’autrice utilizza le vicende narrate per far nascere dubbi nel lettore, offrendo diversi interrogativi che alimenta tavola dopo tavola, lasciando la risposta alla sensibilità di ognuno. Vale la pensa sacrificare la propria vita per il lavoro? E se sì, fino a che punto? Quanto è importante fare un lavoro che dia soddisfazioni e che non sia solo un modo per avere uno stipendio? A quali compromessi si è disposti a scendere nella vita lavorativa? Quanto possono dare fastidio delle scelte imposte dall’alto che non si condividono? Basta essere bravi nel lavoro per essere considerati una ricorsa valida e apprezzata? E’ importante avere un buon rapporto con i colleghi, o pur di giungere all’obiettivo lavorativo non bisogna guardare in faccia nessuno? Meglio rilassati e simpatici ai colleghi o superattivi e odiati?

Domande alcune forse banali e scontate, ma il modo in cui vengono presentate è tale da far nascere nel lettore dubbi e riflessioni persino sul proprio comportamento lavorativo. A questi elementi si aggiungono poi situazioni divertenti che rendono la lettura piacevole e scorrevole, coadiuvate da una protagonista che con le sue fissazioni e i suoi problemi non cerca certo di accaparrarsi le simpatie del lettore, anzi, talvolta risulta nei suoi comportamenti e nei giudizi che dispensa decisamente irritante. Ma proprio la sua imperfezione e i suoi numerosi difetti la rendono un soggetto davvero interessante.

<b>Nel complesso Tokyo Style mi è davvero piaciuto</b> e non posso che consigliarvelo caldamente. Ovviamente, vista la particolarità dell’opera e <b>al suo taglio adulto</b>, non è adatta ad un pubblico adolescenziale che quasi sicuramente non riuscirebbe a carpire tutti i suoi aspetti. Non è un semplice prodotto di evasione, è un manga realistico ed intelligente, raccontato in modo discreto senza usare scorciatoie o sensazionalismi. Per apprezzarlo dovrete ovviamente leggerlo dedicandogli una certa attenzione e avere voglia di riflettere sugli spunti proposti.

L’edizione italiana, targata <b>Panini Comics</b>, è proposta al prezzo di 9 euro, una cifra un po’ elevata e che potrebbe demotivare i curiosi. Tuttavia l’edizione è di buon livello, a partire dall’ampio formato 17x23 cm che ben fa risaltare gli splendidi disegni. Stampa e carta si attestano anch’essi su buoni livelli, mentre meritano segnalazione le numerose note, alcune delle quali piuttosto approfondite. Un’edizione quindi curata e corposa, che rimane tuttavia un acquisto impegnativo.
Il titolo italiano, Tokyo Style, è stato scelto dalla stessa Moyoco Anno.