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kirk

Volumi letti: 49/50 --- Voto 8
Avendo amato molto Glass no Kamen di Suzue Miuchi, opera del 1976 a cui si diceva Skip beat! si ispira ho iniziato questa opera con alte aspettative.
Purtroppo l’inizio è abbastanza anonimo: si l’idea della vendetta ci può stare ma andava trattata meglio.
Kyoko, amica di infanzia di Shou, viene da lui sfruttata come serva e come ragazza che lavora per mantenerlo. Senonché questa opera non parla di sfruttamento minorile… parla di una donna che scoperto di essere ingannata si promette di diventare una star per umiliare il proprio ex principe azzurro diventato ora la sua bestia nera.
Inizialmente i personaggi principali attorno a Kyoko sono appunto Shu e Ren, poi emergerà quest’ultimo (siamo in uno shojo e dunque immaginatevi il motivo senza che io ve lo spoilero apertamente).
Comunque dopo un paio di volumi la storia inizia a prendere il lettore abbastanza, non si griderà al capolavoro ma comunque è interessante, dopo il ventesimo volume con la saga dei fratelli Heel e gli episodi di contorno il valore di quello che si legge scende tantissimo e ogni capitolo letto sembra stancare il lettore inducendolo a chiedersi se ne vale la pena di continuare… io ho continuato e dopo i primi trenta volumi ho sentito di aver fatto bene la storia prosegue incalzante le varie saghe sono veloci nella lettura, aumenta la dose dell’azione e si perdona alla protagonista di avere 17 anni ed essere rimasta una bambina che crede a fate e principesse.
Comunque ritorniamo al confronto con Glass (Garuso) no Kamen: mentre nell’opera di Suzue Miuchi ci sono storie nella storia e le storie sono le parti che le protagoniste recitano e le recite compaiono per intero qui nell’opera di Yoshiki Nakamura i riferimenti alle parti recitate sono poche e sono di contorno alle storie di amore, amicizia e rivalità che sono il piatto forte di Skip beat! quindi le due opere sebbene uscite sulla stessa rivista sono in realtà diversissime e l’accostamento alla Miuchi sembra più una iniziativa per “vendere” il manga all’inizio quando non si sapeva ancora dove sarebbe finita a parare la giovane autrice Nakamura. E’ un dato di fatto che dopo più di vent’anni e 49 volumi all’attivo la storia sembra non essere ancora arrivata alla saga finale ed è una delle colonne portanti di Hana to Yume insieme a fumetti ultra conosciuti come ad esempio Yona la principessa scarlatta.
Insomma tra alti e bassi il io voto è un otto.


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Pannero

Volumi letti: 10/50 --- Voto 10
Kyoko è andata a vivere a Tokyo per essere di supporto al suo amico d'infanzia Sho, che è da poco diventato un idol di successo. Per essere di supporto a Sho, Kyoko ha abbandonato la scuola e lavora forsennatamente, senza mai chiedere nulla in cambio al ragazzo. Tuttavia un giorno origlia involontariamente una conversazione in cui Sho rivela di trattarla come una schiava e non avere alcuna forma di affetto per lei... in Kyoko monta una rabbia assurda e giura vendetta al crudele Sho. Da questo momento Kyoko dedicherá ogni attimo della sua vita a entrare a tutti i costi nel mondo dello spettacolo, per superare Sho e mostrargli che puó fare molto neglio di lui.
La strada per Kyoko ovviamente sara' in salita e l'incontro con l' attuale rivale di Sho, il tenebroso Ren che sembra disprezzarla, non renderá certo le cose piú facili...

"Skip Beat" è probabilmente LO shoujo degli anni 2000.
La Nakamura riassume tutti gli elementi che servono a un buon manga: una storia densa e fitta, dedicata ai sentimenti dei personaggi, gag esilaranti una dopo l'altra e momenti di riflessione, tutto coadiuvato da un comparto grafico solido e particolare.
"Skip Beat" riesce a divertire, entusiasmare e commuovere, tutto quello che un buon shoujo manga dovrebbe fare.
Se è vero che gli shoujo migliori vengono pubblicati su "Hana to Yume", allora "Skip Beat" è una delle punte di diamante della rivista.

Il tratto grafico migliora sempre di piú col passare dei volumi, ma fin dall'inizio la Nakamura fa sfoggio di una personalitá molto solida: ragazzi con le spalle enormi e le gambe lunghissime (delizioso retaggio dei manga anni '90), visi particolari e una retinatura pulita ma che non risulta mai fredda nè opprimente.
La Nakamura con leggerezza pone le basi per una storia accattivante, divertente e profonda, che riesce assolutamente a intrattenere il lettore evitando tutti quei momenti di stallo tipici dei manga per ragazze.
Un vortice di personaggi divertenti e ben caratterizzati si sussegue, dando vita a una storia piacevole e ben strutturata.

C'è ben poco altro da aggiungere, "Skip Beat" parla da sè, e soprattutto riesce a far parlare di sè una vasta schiera di appassionati da tutte le parti del mondo.
Spero vivamente che prima o poi qualcuno si decida a portarlo in Italia perchè francamente in un momento come questo, in cui gli editori italiani fanno a gara a chi compra piú titoli simili tra loro, l'assenza di una tale pietra miliare dei manga per ragazze si fa sentire.


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Amarantha

Volumi letti: 33/50 --- Voto 9
Yoshiki Nakamura dà fondo alla sua arte per mettere insieme uno dei suoi lavori più riusciti e coinvolgenti. Come in Crazy Tokyo Paradise, il character design prevede figure longilinee ed affusolate, diversificate abbastanza da non incorrere nel rischio di confondere i personaggi. L'elemento distintivo totalizzante risiede nell'intensità delle espressioni che - e qui è proprio il caso di dirlo - bucano lo schermo. Non per niente il cuore della trama risiede nella recitazione. La capacità di passare con nonchalance da uno stile sobrio e pulito ad uno super deformed o chibi è il tocco di classe che aggiunge comicità alla commedia.

Parlando della trama è inutile fare riassunti; quello che conta davvero è l'originalità dell'idea da cui nasce la storia. Si tratta di uno dei rari shoujo lontani dai banchi di scuola e di sicuro questo è un punto a favore della diversità. Il mondo dello spettacolo e i continui cambi d'abito dei protagonisti innescano una serie di situazioni vissute in funambolico equilibrio sul filo che separa la realtà dalla finzione. Non è di certo detto che le recite debbano per forza rimanere confinate al cinema o alla tv via cavo, e così, mentre Kyoko si esibisce per noi nelle interpretazioni di angeli diabolici, ladies dall'oscuro passato, teppiste borchiate dalla chioma bionda e quant'altro, la sua controparte maschile si lascia affascinare affascinando a sua volta inconsapevolmente.

La protagonista è Mogami Kyoko, e come ci si aspetta dalla mangaka è un personaggio interessante che supera lo stereotipo tipico dello shoujo per assurgere ad una più alta forma di vita immaginaria. Durante il corso del primo episodio tutte le nostre certezze vengono scardinate e diventiamo testimoni della profonda trasformazione che porterà l'innocente e remissiva Kyoko a prendere in mano la sua vita per diventare una protagonista forte e determinata. La ragazza ha "the whole package", ovvero, possiede tutte le caratteristiche necessarie per essere un personaggio di cui innamorarsi: tanto comica da causare continue gag decorate da demonietti sprigionati dalle sue aure negative; generosa e dolce senza sconfinare nel melenso; intraprendente e determinata, non si arrende davanti a un no; abile e credibile nelle sue interpretazioni tanto da sorprenderci ed entusiasmarci.
I protagonisti maschili sono agli antipodi, ma fortunatamente non si cade in veri e propri triangoli, cosa che solitamente mi crea scompensi e problemi di immedesimazione. Sono tutti interessanti e ben caratterizzati. Anche loro hanno il pregio di non essere personaggi fissi ed immutabili, per cui, come Kyoko, crescono e ci svelano lati intimi e nascosti. I misteri celati nel passato accrescono la suspense e ci invogliano ad arrivare fino alla fine.

Se l'adattamento anime tratto da Skip Beat! è stato sconsigliato alle amanti degli shoujo più spassionate e desiderose di avere tutto e subito, il manga è invece molto consigliato poiché non credo deluderà neanche le fan più accanite del genere. Si tratta di storie più mature ma non per questo pesanti, (il fattore comico è sempre presente), e il fatto che procedano a rilento è secondo me la carta vincente che ci permette di apprezzare appieno l'evolversi dei personaggi e delle vicende. Nulla accade per caso e non ci lascia quella sgradevole sensazione che ci fa dire: "Ok, mi sono persa qualcosa!".
In definitiva, opera consigliatissima. Meriterebbe anche un 10, ma aspetterò di arrivare alla conclusione per il verdetto finale.


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selenesognatrice

Volumi letti: 34/50 --- Voto 10
Capisci che un manga ti ha davvero colpito quando non smetti di rileggerlo: ebbene, è quello che mi è successo con Skip Beat. La nostra protagonista è Kyoko, una ragazza che nel primo capitolo non è altro che una serva per il suo amico d'infanzia, Sho, e lo segue con un amore comparabile alla devozione, ma quando quest'ultima scopre la verità, ovvero che il suo adorato Sho non ha fatto altro che usarla, ecco che qualcosa in lei si rompe definitivamente e nasce una una nuova Kyoko, determinata non a conquistare il frivolo amico, bensì a schiacciarlo nel suo stesso campo, il mondo dello showbitz. Da qui il manga prende una piega del tutto innovativa, mostrandoci come questa ragazza senza alcuna esperienza si fa strada nel competitivo mondo della televisione, incontrando lungo il suo percorso molte e diverse persone, tra cui spicca Tsurugura Ren.
Partiamo con i personaggi, che sono a mio avviso ben caratterizzati; oltre a Kyoko, che se da una parte fa tenerezza per le sue esperienze passate e per il fatto di non avere praticamente nessuno al mondo che si cura di lei, dall'altra parte è comica con i suoi siparietti di odio contro Shotaro. Un'eroina diversa, non la solita ragazza capace di far nulla, ma una ragazza forte, intelligente e talentuosa. Poi abbiamo Shotaro, il classico idol montato di testa e con un debole per le donne più grandi e prosperose, dal carattere impossibile e terribilmente presuntuoso, ma malgrado ciò spassoso, e sebbene ad un primo acchito potrà sembrare che Kyoko non sia nulla per lui, nel corso della storia si troverà più volte a provare gelosia e desiderio di possessione, ovviamente negando sempre a se stesso e agli altri di provare qualcosa per la sua amica d'infanzia. C'è poi Tsuruga Ren, il talentuoso e bellissimo attore che lavora alla LME; il rapporto tra Kyoko e Ren non comincia nei modi migliori, ma pian piano Kyoko troverà in lui un senpai, una guida e una protezione. Dal canto suo Ren è un ragazzo che nonostante il suo aspetto e le sue esperienze amorose non si è mai davvero innamorato di nessuno, ed è per questo che inizialmente non capirà appieno i sentimenti per Kyoko, che poi verranno a galla più forti che mai espressi soprattutto in attimi di gelosia e altri in cui guarda la nostra eroina con quello sguardo che solo un innamorato può avere. Ma Ren ha un passato oscuro alle spalle e quindi, oltre a tutti gli ostacoli tipici di una coppia, si ritrova a dover fare i conti con esso.
Oltre a questi tre personaggi ne incontriamo altri che, seppur secondari, sono ben delineati e che si impongono sulla scena: Moko-san, la prima amica di Kyoko, la quale è imbarazzata dai suoi molteplici atteggiamenti; poi abbiamo il direttore della LME, uomo bizzarro fissato con l'amore che che capendo i sentimenti dei due li aiuterà in molte volte, anche se creerà delle situazioni spassosissime. Nota di merito va a Yashiro-san, manager di Ren, che francamente ho trovato uno dei personaggi secondari più riusciti di sempre: è il primo a capire i sentimenti di Ren e ad incoraggiarlo, e molte volte è lui la voce del rapporto tra i due, facendoci capire i veri sentimenti del nostro Ren. Ovviamente è sempre molto spassoso nelle sue azioni e nei suoi pensieri quando si tratta dei due, agitandosi per un nonnulla.
La trama è scorrevole e piacevole; nella narrazione non manca la comicità che forse è uno dei punti essenziali. I disegni sono definiti e ben delineati, specialmente i corpi maschili. Molte volte mi sono fermata ore dinanzi il corpo nudo di Ren, contemplandolo come se non vi fosse un domani. Lo consiglio assolutamente per chi ama i risvolti romantici, ma ama anche ridere!

Lu.Ce

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Lu.Ce

Volumi letti: 27/50 --- Voto 10
Il mio manga preferito in assoluto. Non è come i soliti shojo in cui la protagonista è piagnucolosa e perennemente indecisa. Kyoko, la protagonista di Skip Beat!, è decisa, forte, con impegno ottiene quello che desidera, ma è davvero una frana in amore! Questo a causa di Sho, il suo primo amore che l'ha tradita e presa in giro. Dopo questo Kyoko "chiude" in un cofanetto i suoi sentimenti, per evitare di soffrire ancora. Quindi decide di vendicarsi di Sho, diventandogli rivale nel mondo dello spettacolo a cui lui appartiene. Qui incontra il fantastico Ren, che sembra tanto un bravo ragazzo ma che in verità nasconde un passato...

In poche parole il manga è sorprendente, in tutti i versi.
La storia è davvero simpatica (a volte proprio da scompisciarsi dalle risate), in alcuni punti romantica tanto da farti battere il cuore, e in altri è triste da lasciarti l'amaro in bocca. In poche parole la mangaka fa immedesimare perfettamente nella storia e in particolare nella protagonista.
Ogni singolo personaggio è approfondito, chi più e chi meno, ma ogni storia è interessante.
I disegni a volte sono un po' "deformi", del tipo il ragazzo il triplo della ragazza, ecc. ma altre volte sono davvero belli. Senza contare le espressioni, che fanno vedere il perfetto stato d'animo dei personaggi.

In conclusione consiglio questo manga a tutti coloro che adorano gli shojo, perché è una vera boccata d'aria fresca rispetto i soliti shojo!
Il mio voto è 10, ovviamente.


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micheles

Volumi letti: 26/50 --- Voto 9
"Skip Beat!" è un manga di largo respiro. Al momento siamo arrivati a 27 volumi pubblicati in Giappone (ben oltre le 5000 pagine) e non siamo ancora vicini alla fine; ad occhio e croce direi non siamo arrivati neppure a metà della serie. La cosa mi disturba, perché chissà quando riuscirò mai a sapere come andrà a finire (io sono arrivato al 169esimo capitolo). Direi che questo è il maggiore difetto a cui posso pensare. Nell'attesa dei nuovi capitoli penso che mi guarderò l'anime.

"Skip Beat!" è uno shojo puro per cui l'attenzione è concentrata sulle emozioni ed i sentimenti dei personaggi. È una storia umoristica ma anche drammatica e soprattutto molto romantica (ma mai smielata). L'autrice è assolutamente padrona di tutte le tecniche narrative e figurative del manga. In particolare mi ha colpito l'attenzione non solo alle parole dei personaggi (i dialoghi sono eccellenti) ma anche anche ai loro pensieri. In effetti la lettura richiede una certa attenzione perché nelle stesse vignette vediamo contemporaneamente le parole ed i pensieri dei personaggi, ed a volte è difficile distinguere tra le due cose. Questo è voluto, è una tecnica per sorprendere il lettore: a volte si ha l'impressione che certe frasi drammatiche vengano dette, ma nella vignetta successiva si vede che sono state solamente pensate. L'autrice sa perfettamente come tenere viva l'attenzione dei lettori, con vari artifici atti a mantenere la suspense e soprattutto grazie ad una trama intrigante, in cui il passato dei personaggi principali viene svelato a poco a poco, ma facendo intuire fin da subito la presenza di molti segreti.

Yoshiki Nakamura è decisamente un'ottima disegnatrice, è impressionante come riesca a raffigurare le espressioni dei diversi personaggi, siano di odio, di amore, dolci o amare, tristi o allegre. È incredibilmente brava a tenere sia il registro drammatico che quello umoristico: le sue caricature sono eccezionali, e non da meno sono le rappresentazioni "serie". A questa abilità grafica corrisponde una bravura equivalente nel portare avanti una serie lunghissima, riuscendo a non annoiare mai il lettore con colpi di scena, sviluppi inaspettati ed evoluzione dei personaggi. Tutto questo riesce a farlo avendo a disposizione un numero limitato di personaggi. Il segreto è che essendo una serie basata sulla recitazione, le storie dei personaggi dei drammi recitati si intersecano con le storie personali degli attori: questo permette di esplorare una serie notevolissima di registri narrativi diversi. Leggendo "Skip Beat!" mi è tornato in mente "Il grande sogno di Maya" (non ho ancora letto "La maschera di vetro", ma lo leggerò) con cui ci sono delle indubbie similitudini, anche se "Skip Beat!" ha un fortissimo lato umoristico che lo differenzia dal più famoso classico.

Il mio voto oscilla tra il 9 ed il 10, a seconda dei capitoli: in una serie così lunga ci possono essere degli altri e bassi e personaggi che piacciono di più o di meno, ma non complesso siamo sempre su livelli molto alti. È davvero un peccato che questa serie non sia ancora uscita in Italia: case editrici, ma cosa state aspettando? Raccomando "Skip Beat!" a tutti!

Hisoka

Volumi letti: 20/50 --- Voto 9
Skip Beat! è, sotto tutti gli aspetti, un ottimo lavoro. Non può assolutamente essere catalogato come uno dei soliti manga dove si parla della classica ragazzina che ha come sogno nel cassetto di diventare una show girl e, con la sola forza di volontà, riesce a coronare tutte le sue aspettative. Toglietevi dalla testa questa tipologia di shoujo, perché l’opera di Yoshiki Nakamura è tutta un’altra cosa, intelligente, appassionante e romantica al punto giusto, senza essere eccessivamente melenso è capace di farci sorridere ma anche riflettere e commuovere.
Il punto vincente, secondo me, è la capacità impareggiabile con cui avvenimenti e sentimenti, di per sé molto semplici, vengono narrati. Senza infatti sfociare in qualcosa di eccessivamente articolato o dai presupposti inverosimili, la serie si mantiene sempre su un ritmo leggero e piacevole, mostrandoci come anche le sensazioni più semplici possono essere amplificate per far appassionare il lettore.

Dopo aver terminato la serie televisiva, che non giunge pertanto a conclusione essendo la serie cartacea ancora in corso, mi sono imposta di proseguire con il manga, che sono riuscita a trovare solo in inglese e scannerizzato da cani, ma anche così Skip Beat! è una storia che deve essere letta.
Già con Tokyo Crazy Paradise avevo dovuto fare lo stesso, e devo ammettere che come stile e tipologia di narrazione le due serie si somigliano molto, seppur trattando di argomenti molto differenti.
Ancora una volta infatti abbiamo la classica coppia un po’ ingenua e molto incapace negli affari di cuore e, ancora una volta avremo una love story che procede piuttosto a rilento.

La storia è quella di Kyoko che, dopo anni di servile convivenza con il fascinoso e vanitoso cantante Shou Fuwa, scopre che quest’ultimo l’ha solo ed esclusivamente usata.
La povera e ingenua Kyoko cadrà nel baratro della tristezza e dell’odio, ma come sappiamo le protagoniste disegnate da Nakamura non sono certo tipe da lasciarsi mettere i piedi in testa tanto facilmente, così la ragazza decide di schiacciare definitivamente il suo ex ragazzo battendolo allo stesso gioco.
Kyoko intraprende quindi la carriera dell’attrice e, nel corso delle audizioni, scoprirà molte parti di sé ancora nascoste e che l’aiuteranno a scalare la vetta del successo. A darle man forte ci saranno anche Ren Tsuruga, l’attore per eccellenza dall’oscuro passato, e Moko, quella che diventerà la migliore nonché unica amica di Kyoko.
Spassosissima e determinata, la ragazza farà breccia nel cuore del freddo Ren e riuscirà a diventare un’attrice di successo?

Come ho già detto la trattazione della storia è a dir poco eccezionale, ma anche i disegni non sono male, migliori di quelli del precedente Tokyo Crazy Paradise e molto più adulti, rimane comunque il vizio della Nakamura di fare gli uomini spropositatamente alti mentre le donne rimangono a dir poco piccine, ma questo non è di certo questo che non potrà farvi amare questa serie.


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quivix

Volumi letti: 24/50 --- Voto 7
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>

Vorrei dare di più a quest'opera che amo follemente, ma l'autrice, affamata di soldi, sta trascinando la vicenda. Per carità, dopo 154 capitoli Skip Beat è ancora divertente come all'inizio, con alti e bassi come in ogni fumetto a lunga serializzazione, ma che Kyoko dopo tutte le esperienze fatte sia ancora così fossilizzata nel suo odio per Sho da non riuscire a progredire in campo sentimentale è davvero davvero frustrante.
È vero, lui l'ha usata e bellamente s'è pure preso gioco di lei, ma Kyoko all'inizio della storia era una creaturina servile senza spina dorsale, adesso, dopo 154 capitoli e dopo essere passata per la fase "Medea"/donna posseduta dal demonio, e nel mentre essersi costruita una personalità propria con passioni proprie, non sarebbe ora che si accorgesse dell'uomo che la ama e che sarebbe in grado di darle ciò che nessuno, ex-fidanzato, madre, ecc... ha mai saputo darle?

Un'ultima cosa, non vi fate scoraggiare dallo stile spigoloso iniziale, perché poi migliora molto, le proporzioni no, ma il divertimento dal momento in cui Kyoko entra nella sezione "Love Me", è assicurato.
Insomma leggete i primi 5 numeri e non smetterete più!


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pippy989

Volumi letti: 21/50 --- Voto 10
Spesso mi capita di iniziare a seguire certi manga perché magari ne ho visto in precedenza l'anime, e Skip Beat! Ne è un esempio eclatante. Ora me ne sono praticamente innamorata!
La storia sostanzialmente, come potete leggere nel topic precedente, ruota intorno a tre personaggi cruciali: Kyoko, Ren e Shotaro.
Kyoko è una ragazza da sempre cresciuta come futura buona moglie devota al marito e alle faccende domestiche. Shotaro è il suo amico d'infanzia, nonché grande amore di Kyoko e ipotetico futuro marito per volere dei genitori. Fin qui, tutto bene.
L'amore di Kyoko però è a senso unico, e l'unico obiettivo di Sho è quello di poter sfondare nel mondo dello spettacolo e nello specifico cantare sfruttando la ragazza come donna delle pulizie. Kyoko (per fortuna) un giorno capisce che il giovane non la ricambia, e che, anzi, quasi la disprezza e deride... ed è qui che inizia la vera storia!
Ha inizio il cammino di Kyoko verso la vendetta, disposta ad entrare nel mondo brillante e falso dello spettacolo pur di poter finalmente deridere l'uomo che l'ha sempre sfottuta e umiliata, piena di rabbia e risentimento, lottando continuamente per poter sfondare e fargliela pagare.
Ma la strada per diventare famosi non è tutta pizzi e merletti, è costellata di false amicizie e duro lavoro e Kyoko lo capisce. Bisogna inoltre tirar fuori tutto il talento che si ha in corpo e farcela con le proprie forze!
Ed è in uno studio televisivo che conosce Tsuruga Ren, idol giapponese più maturo e attore dalla capacità rara. Apparentemente è freddo e distaccato e ostacolerà Kyoko nel suo cammino, perché non vuole assolutamente che la motivazione dietro le sue azioni sia una semplice vendetta. Un attore che emoziona ma che non sa emozionarsi, perché nessuno è in grado di smuoverne il cuore, tranne forse una ragazzina forte e tenace dal nome Kyoko...
Un triangolo amoroso, una storia avvincente e mai troppo romantica, personaggi divertentissimi e unici, e un po' di batticuore che non manca mai...
Un bel 10 e lode a questo manga stupendo! Da vedere e leggere!

+Mistress+

 9
+Mistress+

Volumi letti: 18/50 --- Voto 9
Bello, bello, bello! Ve lo dice una che non si è stufata di leggere 141 capitoli in inglese!
Divertente, romantico, comico, profondo... Skip Beat è tutto questo.
I personaggi partono un pò da stereotipi (sopratutto Ren e Sho) ma si sviluppano in maniera del tutto originale, un colpo di scena dietro l'altro!
Non si può che adorare Kyoko, e tifare per lei nel suo viaggio alla scoperta di una se stessa "peggiore", in quanto ha capito perfettamente che non può andare da nessuna parte col suo carattere candido e ingenuo!
Lo consiglio caldamente, e mi chiedo perché, invece di pubblicare tanta "monnezza", non venga pubblicato questo capolavoro!
Insomma voglio leggermi la vendetta di Kyoko in italiano!