Spulciando tra saggi, interviste e articoli, sempre in cerca del nuovo approfondimento da scrivere, diventa abbastanza comune imbattersi in numerosi aneddoti dietro le quinte su questo o quell'anime, personaggio o studio di produzione. Piccole curiosità, non tali da realizzarne articoli dedicati, ma abbastanza interessanti da volerli diffondere agli interessati.

In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.

Yasuhiro Imagawa e la balena Giuseppina


L'apprezzato seppur sfortunato regista Yasuhiro Imagawa è diventato noto agli appassionati di animazione robotica per aver diretto titoli come Giant Robot the Animation - Il giorno in cui la Terrà si fermò, G Gundam, Change!! Shin Getter Robot - L'ultimo giorno del mondo, Mazinger Edition Z The Impact (con inoltre una discreta carriera come sceneggiatore non robotico). A dare il via alla passione di Imagawa per l'animazione e spingerlo a intraprendere quella carriera è stato tuttavia un titolo completamente lontano dal suo genere di riferimento e non particolarmente rimasto nella memoria collettiva giapponese o internazionale: La balena Giuseppina, da lui visionato all'età di 18 anni.
 

Fonti consultate:
- The Imagawa Chronicles Part 1: The Sun Rises! A Classic Is Born (landofobscusion.blogspot.com)
- Guida ai Super e Real Robot - L'animazione robotica giapponese dal 1980 al 1999 di Jacopo Mistè

Lo share del World Masterpiece Theater


Il World Masterpiece Theater è stato un filone di anime tratti da classici della letteratura occidentale realizzati da Nippon Animation e trasmessi nello storico slot televisivo della domenica alle 19:30 su Fuji TV. Affiancato da svariate altre trasposizioni di romanzi occidentali realizzati sia da Nippon Animation che da altri studi, questo è stato un filone estremamente prolifico e di successo per gli anni '70, iniziando però a indebolirsi negli anni '80 per poi scomparire quasi del tutto negli anni '90, complice il sempre maggior allontanamento delle nuovi generazioni, figlie del benessere economico, da storie del passato incentrate su bambini orfani, sfortunati e in cerca del loro posto nel mondo. Di seguito vi riportiamo lo share medio degli appartamenti al filone principale del World Masterpiece Theater.

 
ANNO TITOLO EPISODI SHARE
1975 Il fedele Patrash 52 22,5%
1976 Marco dagli Appennini alle Ande 52 21,3%
1977 Rascal, il mio amico orsetto 52 21,6%
1978 Peline Story 53 16,9%
1979 Anna dai capelli rossi 50 16,2%
1980 Tom Story 49 15,5%
1981 Flo, la piccola Robinson 50 18,8%
1982 Lucy May 50 14,7%
1983 Là sui monti con Annette 48 13,1%
1984 Le avventure della dolce Kati 49 11,9%
1985 Lovely Sara 46 16,3%
1986 Pollyanna 51 17,5%
1987 Una per tutte, tutte per una 48 14,9%
1988 Piccolo Lord 43 12,3%
1989 Peter Pan 41 13,9%
1990 Papà Gambalunga 40 16,2%
1991 Cantiamo insieme 40 14,8%
1992 Le voci della savana 40 13,5%
1993 Una classe di monelli per Jo 40 15,0%
1994 Un oceano di avventure 39 13,0%
1995 Spicchi di cielo tra baffi di fumo 33 10,4%
1996 Meiken Lassie 26 8,9%
1996 Remy, la bambina senza famiglia 26 8,5%


Lo share del World Masterpiece Theater

Fonte consultata:
- Sekai meisaku gekijō (ja.wikipedia.org)


Il dominio di Takamura Mukuo all'Anime Grand Prix


Purtroppo scomparso nel 1992 a 54 anni e quindi meno noto agli appassionati più giovani, Takamura Mukuo è stato uno dei pionieri della lavorazione dei fondali nell'animazione giapponese moderna, lavorando prima per studi come Mushi e Tokyo Movie e poi fondando una sua compagnia privata specializzata e creando uno stile personale e riconoscibile che lo rese il direttore artistico più importante e famoso dell'epoca. Mukuo era talmente apprezzato che vinse tutte e cinque le edizioni dell'Anime Grand Prix nella categoria direzione artistica tra il 1979 e il 1982, prima che la categoria venisse cancellata. Tra i principali titoli a cui ha lavorato ricordiamo Galaxy Express 999, Capitan Harlock, Sailor Moon, Rocky Joe, Devilman OVA, Marco e Goshu il violoncellista.
 

Fonti consultate:
- Anime background art: Takamura Mukuo, Katsumi Handô, Hiroya Yamura, Shûji Konno roundtable – Translation and commentary (animetudes.com)
- Anime Grand Prix (ja.wikipedia.org)

Una Nakayoshi da record


Storica rivista di shojo manga di Kodansha fondata nel 1955, Nakayoshi ha fatto segnare il suo periodo di maggior splendore in concomitanza con la pubblicazione di Sailor Moon. Sul finire del 1993, la rivista ha superato i 2 milioni di copie vendute, col record ottenuto dal numero di settembre 1993 con 2,05 milioni di copie vendute. Grazie a Sailor Moon, Nakayoshi è riuscita a superare il precedente record del 1979, risalente all'epoca di un altro grande successo della rivista, Candy Candy, che aveva portato la rivista a 1,8 milioni di copie vendute. Prima di Sailor Moon, Nakayoshi viaggiava intorno ai 1,2 - 1,4 milioni di copie, mentre successivamente alla sua conclusione sarebbe scesa sotto il milione di copie.
 
Nakayoshi e Sailor Moon

Fonti consultate:
- International Perspectives on Shojo and Shojo Manga - The Influence of Girl Culture di Masami Toku
- Nakayoshi (ja.wikipedia.org)
- Nakayoshi elenco copertine (comicvine.gamespot.com)

Belle e Gunbuster


In occasione di un'intervista con Mamoru Hosoda dopo l'uscita di Belle, lo studiodo Jonathan Clements ha chiesto al regista se la scena iniziale in cui Belle si staglia su una balena volante fosse una citazione a Lynn Minmay nel film Macross: Do You Remember Love?. Hosoda ha risposto di no, ma che si trattava comunque di una citazione a un altro anime.

"Hai mai sentito parlare di un anime chiamato Gunbuster? Perchè c'è questa scena in Gunbuster in cui il mecha emerge dalla prua della nave con le braccia incrociate; si tratta di un momento davvero incredibile ed è ciò che ho cercato di evocare con la scena di Belle sulla schiena della balena."
 
Belle cita Gunbuster

Fonte consultata:
- Gunbuster Files: Strike a Pose (blog.alltheanime.com)