Billy The Kid - coverI lettori italiani hanno già avuto modo di conoscere Noboru Rokuda grazie ad opere quali Dash Kappei - Gigi la Trottola , F - Motori in Pista e Sky e proprio da tale curriculum si evince come egli sia un autore versatile come pochi, in grado di trattare con la stessa disinvoltura ed efficacia sia tematiche leziose e ironiche che mature e toccanti. Il recente Billy The Kid – 21 Albums appartiene indubbiamente a quest’ultimo novero.

Il manga comincia proprio col tragico epilogo dell’esistenza del famoso bandito William H. Bonney, alias “Billy The Kid”, per poi inoltrarsi in un flashback che narra di come il ragazzo abbia intrapreso la strada del fuorilegge, proprio dopo aver conosciuto Patrick Garrett, colui che gli farà da mentore e che, alcuni anni dopo, lo assassinerà così vigliaccamente.
Una scelta registicamente interessante, soprattutto visto il loop narrativo; ma forse anche la più sensata per un’opera biografica come questa, basata su di un personaggio tutto sommato abbastanza noto, e che paradossalmente diviene leggenda proprio grazie ad una biografia scritta dallo stesso Pat Garrett un anno dopo aver assassinato Billy.
A rievocare le scorribande di Billy The Kid in questo manga sarà una voce fuori campo d'eccezione, proprio la sua più fedele compagna: la sua pistola (!). E' davvero un gran peccato però che, col procedere dei volumi, questa caratteristica vada in gran parte perdendosi ed attenuandosi, come se l’autore avesse a tratti quasi dimenticato a chi avesse affidato il ruolo di narratore della vicenda.

E’ palese fin da subito come l’autore, che ha cominciato a lavorare al manga dopo aver letto  una biografia scritta da Michael Onddtje, abbia voluto trattare la vicenda fedelmente; ad esempio la cover del primo volume cita una famosa foto d’epoca di Billy. Si possono in realtà riscontrare molte rivisitazioni ed ovvie licenze poetiche nel manga, complice il fatto che, in realtà, ci siano ancora oggi molti punti oscuri riguardanti la vita di Billy, uno tra tutti il mito secondo il quale Billy fosse un pistolero mancino, convinzione molto più probabilmente nata da uno storico equivoco: la “foto” d’epoca che lo ritrae con la fondina del revolver sulla sinistra, fu ottenuta con un vecchio procedimento in virtù del quale l’immagine finale ottenuta risulta speculare. Persino sulla sua morte per mano di Pat Garrett vi sarebbe più di una versione… a dirla tutta è stato persino messo in dubbio che Billy sia perito in tale occasione.
Ma Rokuda è stato bravo anche in questo, citando, rielaborando e romanzando realtà, supposizioni e leggenda; condendo inoltre il tutto con piccole curiosità legate alla vita nel selvaggio West; come ad esempio la diffusissima, all’epoca dei fatti, abitudine di caricare il tamburo del revolver con un proiettile in meno, il primo, per evitare spari accidentali.

Di lui la gente diceva: “Sorride sempre. Sorride mentre mangia. Sorride mentre balla. Sorride mentre uccide.”

Ammirevole è l’approfondimento psicologico operato sul protagonista di quest’opera: in tre soli volumi vediamo Billy evolvere caratterialmente da mocciosetto ingenuo e impulsivo, a ragazzo intimamente affranto ma vendicativo dalla risata isterica, fino a giungere all’uomo tormentato e stanco degli ultimi capitoli.
Billy ride per non piangere, la sua è una risata catartica, e suona più come un lamento alle orecchie del lettore che assiste ai suoi drammi, alle sue scelte quasi obbligate e le loro ripercussioni sulla sua esistenza. Il Billy The Kid di Rokuda dà in definitiva l'impressione di subire passivamente un volere ineluttabile e molto più grande di lui.

Billy The Kid - e allora?

Uno degli elementi che per primo catalizza l’attenzione del lettore in questo manga è il disegno: piacevolmente “vecchia scuola”, con i chiaroscuri resi grazie ad un sapiente utilizzo tanto dei retini quanto del tratteggio. Lo stesso tratto sa essere allo stesso tempo rude ma ragionato; ricorda spesso Masashi Tanaka, ad esempio nelle scene d’azione che non risultano mai confuse. Una gran cura è inoltre riposta nei dettagli; il lettore più attento in tal senso andrà in estasi nell’ammirare la perizia con la quale sono raffigurati certi paesaggi o i contesti cittadini in genere; per il descrittivismo col quale sono disegnate  rocce, cactus, venature del legno, cespugli, sassi, nuvole di polvere e chi più ne ha più ne metta.

L’edizione Flashbook si attesta come al solito su buonissimi livelli: eccellente sfogliabilità, carta consistente e esente da qualsiasi trasparenza, buona stampa e robusta sovraccoperta. Le onomatopee sono totalmente tradotte ed adattate, ed in generale il lavoro d’adattamento non delude. Da segnalare giusto un paio di refusi nel secondo e nel terzo volume.

Billy The Kid – 21 Albums è una miniserie in tre volumi che tratta un tema forse poco sfruttato in ambito manga, e lo fa in un concentrato di azione, piombo, sangue ma anche introspezione; che intrattiene senza alcun calo emotivo e narrativo. È onestamente oltremodo gratificante riuscire ad incappare ogni tanto in un’Opera che, in così pochi volumi, abbia così tanto da offrire al lettore vorace di veri contenuti.
Noboru Rokuda riversa su carta la sua visione romantica, nostalgica, ma credibile, di un vecchio West ove gli infidi vigliacchi portano a casa la pellaccia, mentre a far gli eroi o gli idealisti ci si rimette inevitabilmente le penne.
Consigliato tanto agli amanti dell’azione e delle ricostruzioni storiche, quanto a chi voglia semplicemente fruire di una bella storia con personaggi “veri”.

Titolo Prezzo Casa editrice
Billy the Kid  1 € 6.90 Flashbook Edizioni
Billy the Kid  2 € 6.90 Flashbook Edizioni
Billy the Kid  3 € 6.90 Flashbook Edizioni