
Il manga comincia proprio col tragico epilogo dell’esistenza del famoso bandito William H. Bonney, alias “Billy The Kid”, per poi inoltrarsi in un flashback che narra di come il ragazzo abbia intrapreso la strada del fuorilegge, proprio dopo aver conosciuto Patrick Garrett, colui che gli farà da mentore e che, alcuni anni dopo, lo assassinerà così vigliaccamente.
Una scelta registicamente interessante, soprattutto visto il loop narrativo; ma forse anche la più sensata per un’opera biografica come questa, basata su di un personaggio tutto sommato abbastanza noto, e che paradossalmente diviene leggenda proprio grazie ad una biografia scritta dallo stesso Pat Garrett un anno dopo aver assassinato Billy.
A rievocare le scorribande di Billy The Kid in questo manga sarà una voce fuori campo d'eccezione, proprio la sua più fedele compagna: la sua pistola (!). E' davvero un gran peccato però che, col procedere dei volumi, questa caratteristica vada in gran parte perdendosi ed attenuandosi, come se l’autore avesse a tratti quasi dimenticato a chi avesse affidato il ruolo di narratore della vicenda.
E’ palese fin da subito come l’autore, che ha cominciato a lavorare al manga dopo aver letto una biografia scritta da Michael Onddtje, abbia voluto trattare la vicenda fedelmente; ad esempio la cover del primo volume cita una famosa foto d’epoca di Billy. Si possono in realtà riscontrare molte rivisitazioni ed ovvie licenze poetiche nel manga, complice il fatto che, in realtà, ci siano ancora oggi molti punti oscuri riguardanti la vita di Billy, uno tra tutti il mito secondo il quale Billy fosse un pistolero mancino, convinzione molto più probabilmente nata da uno storico equivoco: la “foto” d’epoca che lo ritrae con la fondina del revolver sulla sinistra, fu ottenuta con un vecchio procedimento in virtù del quale l’immagine finale ottenuta risulta speculare. Persino sulla sua morte per mano di Pat Garrett vi sarebbe più di una versione… a dirla tutta è stato persino messo in dubbio che Billy sia perito in tale occasione.
Ma Rokuda è stato bravo anche in questo, citando, rielaborando e romanzando realtà, supposizioni e leggenda; condendo inoltre il tutto con piccole curiosità legate alla vita nel selvaggio West; come ad esempio la diffusissima, all’epoca dei fatti, abitudine di caricare il tamburo del revolver con un proiettile in meno, il primo, per evitare spari accidentali.
Di lui la gente diceva: “Sorride sempre. Sorride mentre mangia. Sorride mentre balla. Sorride mentre uccide.”
Ammirevole è l’approfondimento psicologico operato sul protagonista di quest’opera: in tre soli volumi vediamo Billy evolvere caratterialmente da mocciosetto ingenuo e impulsivo, a ragazzo intimamente affranto ma vendicativo dalla risata isterica, fino a giungere all’uomo tormentato e stanco degli ultimi capitoli.
Billy ride per non piangere, la sua è una risata catartica, e suona più come un lamento alle orecchie del lettore che assiste ai suoi drammi, alle sue scelte quasi obbligate e le loro ripercussioni sulla sua esistenza. Il Billy The Kid di Rokuda dà in definitiva l'impressione di subire passivamente un volere ineluttabile e molto più grande di lui.

Uno degli elementi che per primo catalizza l’attenzione del lettore in questo manga è il disegno: piacevolmente “vecchia scuola”, con i chiaroscuri resi grazie ad un sapiente utilizzo tanto dei retini quanto del tratteggio. Lo stesso tratto sa essere allo stesso tempo rude ma ragionato; ricorda spesso Masashi Tanaka, ad esempio nelle scene d’azione che non risultano mai confuse. Una gran cura è inoltre riposta nei dettagli; il lettore più attento in tal senso andrà in estasi nell’ammirare la perizia con la quale sono raffigurati certi paesaggi o i contesti cittadini in genere; per il descrittivismo col quale sono disegnate rocce, cactus, venature del legno, cespugli, sassi, nuvole di polvere e chi più ne ha più ne metta.
L’edizione Flashbook si attesta come al solito su buonissimi livelli: eccellente sfogliabilità, carta consistente e esente da qualsiasi trasparenza, buona stampa e robusta sovraccoperta. Le onomatopee sono totalmente tradotte ed adattate, ed in generale il lavoro d’adattamento non delude. Da segnalare giusto un paio di refusi nel secondo e nel terzo volume.
Billy The Kid – 21 Albums è una miniserie in tre volumi che tratta un tema forse poco sfruttato in ambito manga, e lo fa in un concentrato di azione, piombo, sangue ma anche introspezione; che intrattiene senza alcun calo emotivo e narrativo. È onestamente oltremodo gratificante riuscire ad incappare ogni tanto in un’Opera che, in così pochi volumi, abbia così tanto da offrire al lettore vorace di veri contenuti.
Noboru Rokuda riversa su carta la sua visione romantica, nostalgica, ma credibile, di un vecchio West ove gli infidi vigliacchi portano a casa la pellaccia, mentre a far gli eroi o gli idealisti ci si rimette inevitabilmente le penne.
Consigliato tanto agli amanti dell’azione e delle ricostruzioni storiche, quanto a chi voglia semplicemente fruire di una bella storia con personaggi “veri”.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Billy the Kid 1 | € 6.90 | Flashbook Edizioni |
Billy the Kid 2 | € 6.90 | Flashbook Edizioni |
Billy the Kid 3 | € 6.90 | Flashbook Edizioni |
E' una serie molto godibile e innovativa: sono nuovo a serie western visto che ho letto solamente Flash. Una ventata d'aria fresca ed un'emozionante combinazione di storia, azione ed introspezione. Lo consiglio a tutti!
unica nota stonata ... le teste troppo alla "Gigi la trottola" e spesso sproporzionate rispetto al corpo... quasi come fossero piatte (guardate Pat Garret ad esempio) ... non armonici con il corpo.... mentre il resto dei disegni, paesaggi e animali mi son piaciuti tantissimo
Ma io e questa casa editrice non riusciamo proprio ad andare d'accordo
Il tema trattato però proprio non mi interessa, le storie da far west non le ho mai digerite, e non mi interessano le vite di gente come Billy the Kid o Jesse James, e tutta l'ambientazione che li circonda.
Di Rokuda di certo prenderò il di prossima pubblicazione Ganon, per Magic Press, nonchè F - Motori in pista non appena lo trovo usato a metà prezzo in qualche fiera.
E comunque le opere di Rokuda andrebbero prese all'istante... è davvero troppo bravo.
però ora non posso permettermelo =(
ottima recensione Oberon!
L'ho letto mesi fa e onestamente ricordo poco il motivo di tale decisione netta, sicuramente non era legato al lato artistico, visto che invece mi ricordo bene che graficamente mi piaceva. Probabilmente non mi ha preso a livello di trama e la storia narrata non aveva suscitato il mio interesse.
Comunque la bella recensione sopra mi fa venire voglia di prendere i restanti 2 numeri che mi mancano, tanto, mal che vada, sono solo 2 e in effetti è un peccato non avere la serie completa in libreria, che mi piaccia o meno...
Ciao
Tacchan
Pur volendo c'è poco altro da leggere in Italia di western: oltre a <i>Flash</i> di Tanaka che hai già citato, personalmente ricordo solo lo short <i>Emerald</i> di Hiroaki Samura e <i>Red</i> di Kenichi Muraeda (interrotto da Star Comics).
Tra la roba fin'ora inedita però ci sarebbe qualcosina che mi pare interessante (<i>Peace Maker</i> di Ryoji Minagawa?).
@GIGIO: ma è Billy il buono della storia!
Pur avendo apprezzato il personaggio maledetto e tormentato di Billy, a me però son piaciuti molto anche i personaggi di Garret (all'inizio folle e impulsivo, poi più calcolatore e infido) ed il barbuto John Chisum
Davvero complimenti a Oberon, che come sempre fa un lavoro ottimo come recensore, ma anche a Rokuda, autore che ho conosciuto proprio con Billy the Kid e che con la lettura di quest'opera mi ha spinto a recuperare Sky (e son tentato da Gigi la trottola e F sebbene il genere sportivo solitamente lo prenda con le pinze).
Billy the kid è un fumetto strano ma molto toccante, più volte la lettura mi ha avvinto, appassionato, coinvolto ed emozionato. L'ambientazione è stupenda, e lo dico da non appassionato di western (che però per uno strano scherzo del destino sta lavorando a una tesi di laurea su un manga western
Un'opera matura, profonda e complessa, certamente non per tutti ma molto affascinante. In attesa di recensirlo anch'io nell'apposita scheda lo consiglio.
@ Oberon
Garrett e Chisum sono ovviamente i personaggi migliori!
Billy the kid-21 albums l' ho trovato piacevole ma dal finale secondo me un pò troppo affrettato,non credevo neppure che fossero solo 3 volumi;in definitiva un manga leggibile ma a mio parere non indispensabile.
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