Le numerose tracce che si sentono durante le competizioni… Esattamente, come riescono quei 12 minuti di musica a rappresentare ogni pattinatore e i suoi sentimenti? La domanda è stata posta al produttore musicale, Keisuke Tominaga della PIANO. Inoltre gli è stato chiesto, a lui e a Taroo Umebayashi e Taku Matsushiba, di parlare delle 20 tracce musicali che si sentono durante la Coppa di Russia. Ecco cosa c’è dietro Yuri!! On ICE!
 


 

KEISUKE TOMINAGA

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Il produttore musicale è nato a Yokohama nel 1978. Dopo essersi diplomato in fotografia al College of Art della Nihon University, ha lavorato per diversi anni alla GRANDFUNK.Inc, prima di fondare la PIANO nel 2012, di cui attualmente ne è il direttore. Il suo hobby è la pesca in acque profonde.

I maggiori progetti musicali ai quali ha preso parte comprendono “Your dream is my dream” del 2016 per la popolare bevanda Pocari Sweat, le varie pubblicità per la SUNTORY PEPSI (con Shun Oguri) e serie anime come Terror in Resonance, Space Dandy e Kids on the Slope.
Ha inoltre prodotto la canzone “Half a Century Honor Student” per il gruppo musicale 5572320.
 


Ci può parlare del processo che ha dato vita alle canzoni di Yuri!! On ICE?

Agli inizi dell’autunno 2015 ho incontrato la regista Sayo Yamamoto, Mitsuroo Kubo e il coreografo Kenji Miyamoto per parlare di questo progetto. È stato allora che abbiamo iniziato a lavorare alle musiche: dopo aver discusso del ritmo e dei dettagli per ogni brano ed esserci fatti un’idea più chiara per ogni pezzo, io, Taroo Umebayashi e Taku Matsushiba abbiamo iniziato a dare vita alle canzoni; è stato verso novembre. Abbiamo lavorato duramente per creare le demo entro la primavera, per permettere a Miyamoto di creare le coreografie; allo stesso tempo, da gennaio a giugno, si è lavorato alle registrazioni. Abbiamo poi lavorato per ogni altro sottofondo musicale da luglio ad agosto, e in qualche modo abbiamo terminato il lavoro. Poi mi sono concentrato sulle sigle, quella finale e quella iniziale. Ho dovuto impiegare ogni singolo minuto libero che avevo e ci è voluto circa un anno. Ancora adesso modifico e cambio la musica per l’anime.


A proposito della sua discussione con la regista Yamamoto e Kubo, che impressione ne ha ricavato?

Questo anime mi ha permesso di lavorare direttamente con la regista Yamamoto per la prima volta. Tempo fa avevo letto un’intervista che lei aveva fatto per Michiko and Hatchin, dove parlava di tutti i ragazzi nello show che erano “inutile feccia”, di come “ragazze che sono sempre lì per loro, come Shizuka (Doraemon) e Minami (Touch), non esistono” e il fatto che la storia le fosse venuta in mente “proprio quando avevo appena rotto con un ragazzo”… leggendo ho pensato “che carattere duro che ha… sembra forte, ma mi spaventa un po’”. Quando poi l’ho incontrata grazie al regista Shin’ichiroo Watanabe, mentre lavoravamo a Space Dandy, ho pensato “eh? È la stessa persona dell’intervista? No, meglio non abbassare la guardia…” (ridacchia). Ora invece mi sono fatto un’idea più completa di lei: Yamamoto ti parla come a un suo pari, è una persona modesta e attenta agli altri e questo la rende una regista molto gentile. Nutro grande rispetto per lei.

Parlando invece di Mitsuroo Kubo, avevo già sentito parlare del suo manga ma è stata la prima volta che ho avuto il piacere di incontrarla. Mi sembra un’autrice incredibile, permeata da una forte passione e un profondo amore per il racconto. Se ben ricordo, quando ci siamo ritrovati in un momento di crisi durante una delle nostre riunioni, Kubo ha detto qualcosa tipo “questo anime è un contenitore che noi dobbiamo riempire non con i nostri pensieri e sentimenti ma con quelli di tutti gli spettatori”. Da quel momento quella frase è diventata quasi uno slogan per me.


A cosa avete prestato maggiore attenzione per Yuri!! On ICE?

Quando ho visto per la prima volta i documenti e la storia del manga ho pensato che dialoghi, personaggi e storia fossero tutti molto elaborati e profondi, ma che allo stesso modo fossero facili da comprendere, così ricchi e ampi; credo che questa sia una cosa importante dell’anime. Quando ho poi lavorato alla musica ho cercato di tenere a mente questa cosa: la musica doveva rispecchiarli.
Il compositore Taroo Umebayashi ha un incredibile senso per le melodie: “Yuri on ICE”, “History Maker” e “Theme of King JJ”, ha lavorato molto per creare le musiche di questo progetto. Inoltre padroneggia le tecniche classiche e la composizione di diversi periodi temporali e luoghi: al momento non c’è nessuno in Giappone che sappia comporre musica per orchestra con altrettanta precisione. Ha un talento raro che ha sfruttato al meglio per produrre i brani per l’anime. L’incredibile orchestrazione di canzoni come “Stammi vicino, non te ne andare” e il concerto per piano in B minore “Allegro appassionato” sono a un livello tale che si potrebbe dire di non averne mai uditi di simili prima d’ora, e non solo nel campo dell’animazione.
Alla fine abbiamo registrato brani musicali di vario genere, dalla musica classica ai mix di generi che hanno coinvolto vari musicisti, fino ad arrivare alla musica pop con un sacco di sintetizzatori. Abbiamo fatto attenzione ad ogni singolo stile musicale ma per tutti l'attenzione maggiore riguardava il ritmo.
Poiché la musica composta per il pattinaggio artistico è fatta per ballare, prima di iniziare la composizione ho ascoltato diverse musiche di quel genere e le ho analizzate dal punto di vista ritmico. Ciò che ho capito è che si può esprimere tutto del pattinaggio artistico in terzo tempo, dai salti alle piroette, perfino semplici allungamenti. Nel quarto tempo la musica tende a trasmettere sentimenti di vigore dai quali è facile farsi catturare, e qualcosa che riguarda il valore dell’intrattenimento e le sensazioni impulsive.
Ci sono varie canzoni in terzo tempo: “History Maker” (6/8), “Aria:stammi vicino, non te ne andare” (6/8), “Yuri on ICE (12/8), “In Regards to Love -Eros-” e “In regards to Love -Agape-” (6/8), il breve programma di Guang Hong “La Parfum de Fleurs” (3/4) e “Partizan Hope” (6/8).
Ci sono poi molti valzer, anche come sottofondi.

Forse è il motivo per cui mi ricordo che mi sentivo come se stessimo danzando attraverso tutta la composizione musicale, con tutti questi terzi tempi e valzer. È come se fossi diventato in grado di trarre piacere dalla musica al solo sentir pizzicare una corda di violino, anche senza alcun ritmo. Si può ballare quando ci si lascia trasportare dalla musica? Ha fine il turbine di piacere che investe nell’ascoltare il pianoforte? I punti di forza e di debolezza di un’esibizione possono dar vita a un buon ritmo?
Qualunque cosa stessimo facendo per creare ogni canzone (direzione della musica o del canto, arrangiare la musica, mixare,…) per capire se fosse o meno ballabile, cercavamo di percepire quel brano e iniziavamo a muoverci. Ci sentivamo come se stessimo ballando in continuazione (ridacchia). Come risultato credo di essere migliorato e cresciuto rispetto a un anno fa.
 


Tutte le canzoni sono piacevoli da ascoltare; ce n’è una in particolare che le è rimasta più impressa?

Che domanda difficile… Nessuna è stata facile per noi, quindi abbiamo un sacco di ricordi di quando le stavamo creando. Ma se devo scegliere, prima ci sarebbe la sigla finale, “Yuri on ICE”, poi “Theme of King JJ”. Che fosse comporre la musica, scrivere il testo, cantare, mixare, … eravamo sempre molto soddisfatti dei risultati. In particolare, i sentimenti catturati dai testi sono così puri che sono penetrati a fondo dentro di noi.


Ha qualche episodio particolare da citare mentre lavoravate alla sigla iniziale, “History Maker”, cantata da DEAN FUJIOKA?

Prima che DEAN si prendesse la pausa dal suo ruolo di attore, ho avuto la possibilità di ascoltare una delle sue canzoni, “My Dimension” e ho pensato “Non pensavo esistesse un artista così cosmopolita e impossibile da associare a un genere specifico. Ha origini giapponesi? Vorrei tanto lavorare con lui un giorno!”. E poi quando abbiamo iniziato a lavorare alla sigla iniziale, la regista Yamamoto mi ha chiesto di creare “una canzone che calzasse perfettamente ai pattinatori, che avevano reso il mondo intero il loro palcoscenico.” Mentre vagliavamo varie proposte mi è venuto in mente il nome di DEAN e, dopo l’approvazione della regista, gli ho fatto un’offerta.

Dopo aver discusso della struttura generale della canzone, io, DEAN, Umebayashi e Matsushiba abbiamo lavorato assieme alla canzone, proponendo ognuno le sue idee. Dopo che Umebayashi e Matsushiba ci avevano dato la loro versione della musica, DEAN è arrivato nel mio ufficio alla PIANO e ha messo sulla scrivania un testo che aveva scritto. E allora abbiamo registrato di fretta la demo di DEAN facendo cantare un solo ritornello e l’abbiamo unita alla demo dell’orchestra. Era chiaro che avevamo creato qualcosa di magnifico, una canzone che sembrava risplendere. Il testo che richiama il titolo poi è incredibile. Per rendere questo anime qualcosa di epocale abbiamo speso diverse notti a lavorarci duramente, e sono fiero di ciò che ne è risultato: non parla solo di tutti i sentimenti presenti in Yuri!!! On ICE; è una canzone che incoraggia e sprona i protagonisti a mettercela tutta.

Abbiamo infine mandato la demo alla regista Yamamoto: ero così estasiato che ho passato la notte ad ascoltarla. Quando Yamamoto ci ha contattato ha detto “la sto ascoltando in continuazione!” Poi all’alba ci ha detto “ho avuto un’idea per la sequenza iniziale”… Non mi scorderò mai e poi mai di quel giorno.

Dopodiché quando io e DEAN stavamo discutendo dell’arrangiamento abbiamo chiesto al suo partner musicale che vive a Giacarta in Indonesia (DJ Sumo) di aiutarci. DJ Sumo è venuto in Giappone il prima possibile e dopo aver registrato DEAN abbiamo registrato l’orchestra con Matsushiba come direttore; sono andato a Giacarta per il mixaggio finale. Sono stato due giorni allo studio di DJ Sumo per lavorare con lui e completare il lavoro. Grazie a DEAN e DJ Sumo abbiamo creato una canzone che va oltre il mondo del pattinaggio artistico, che potrebbe andar bene per ogni sport da competizione; è un inno per ogni atleta.
Parlando della sigla iniziale, nella parte del ritornello dove si sente “Oh-oh-oh…”... C’erano tutti i ragazzi nello studio, attorno al microfono con le mani uno sulle spalle dell’altro, per rispondere a DEAN. Eravamo tutti accaldati e sudati, ma in senso buono, mi è piaciuta quella parte (ridacchia).
 


Cosa ci dice della sigla finale? Ha avuto qualche discussione con Wataru Hatano?

Per la sigla finale l’idea della regista era quella di usare gli scatti di Instagram in sequenza, e abbiamo iniziato a lavorarci in parallelo alla musica. Pensandoci e avendo in mente anche il testo di “History Making”, c’era un po’ il timore che si allontanasse troppo dalla visione del mondo di Yuri!! on ICE. Parlandone con la regista abbiamo optato per un brano vivace e orecchiabile con parte del testo in inglese da aggiungere nella fase di mixaggio finale.

Quando abbiamo deciso di produrre la canzone ci siamo alleati con Genki Hikota della Hifumi Inc. Genki ha scritto una melodia incredibilmente orecchiabile e azzeccata, quindi sentivo di avere qualcosa di incredibile fra le mani.

Volevo chiedere subito a Gouta Nishidera (NONA REEVES) di scrivere i testi. Già da quando lavoravamo a Space Dandy ho sempre avuto contatti indiretti con Nishidera, con la sigla iniziale “Viva namida” di Yasuyuki Okamura. Anche Umebayashi lo conosceva dato che avevano lavorato assieme a “Your dream is my dream”.  È davvero bravo a scrivere canzoni simili, che parlano di normalità e giovinezza, quindi ho pensato che fosse perfetto per questo progetto. Purtroppo eravamo talmente occupati che non riuscivamo ad incontrarci, quindi abbiamo avuto un incontro telefonico dopo che aveva guardato il materiale che gli avevo mandato. Mentre parlavamo di cosa mettere nel testo abbiamo cercato delle parole inglesi che richiamassero il suono di “Yuuri”. Del tipo, “ad esempio, ‘you live, you leave, you only…’, hei che ne dici di ‘you only live once’!?” E così abbiamo trovato il nome, lo spunto e l'immagine per la canzone. È una sorta di coincidenza ma il testo del ritornello è una sorta di risposta a “History Maker”; esserne stato capace mi ha fatto compiacere di me stesso all'infinito (ridacchia).

Quando abbiamo registrato la traccia vocale con Hatano sono rimasto sorpreso di fronte alla portata delle emozioni dei personaggi che la sua voce poteva esprimere, e alla fine ci siamo divertiti tutti. All'inizio volevo modificare la sua voce per renderla un po’ più meccanica. Ma dopo aver ascoltato attentamente la registrazione mi è sembrata così bella che ho cambiato idea e ho cercato di mantenere il più possibile la voce naturale di Hatano.

Non ci siamo resi conto che la canzone completa dava un po’ la stessa impressione delle canzoni di TM NETWORK (in particolare la numero 10, “Get Wild”), quindi è perfetta così com'è. Quando allo studio ho detto “mi ricorda TM!” tutti mi hanno rivolto uno sguardo sbigottito (ridacchia), ma io ero davvero felice del risultato.


Ha qualche messaggio per i fan?

Per non essere da meno alla passione della regista Yamamoto e di Kubo, ho dato fondo alle mie capacità e alle mie idee, quindi mi renderà infinitamente felice sapere che l’anime è piaciuto fino in fondo. Sia la storia che l’animazione sono incredibili, e quando ci abbiamo aggiunto la musica il tutto ha raggiunto livelli che mai ci saremmo aspettati. Sono anche grato di quest’opportunità che ho avuto per poter parlare della musica e di condividere questi retroscena.
Credo che la musica abbia il potere di trasmettere emozioni, messaggi importanti e scene stupende che non posso essere espressi altrimenti. Questo si può condividere con altre persone, non si è i soli a provarlo, quindi si riesce a creare un legame con gli altri e si riesce a comprendersi. Se le musiche di Yuri!! on ICE riusciranno a raggiungere le parti più profonde dei cuori degli spettatori e riusciranno a connettere le persone fra loro, sarebbe davvero una cosa bellissima.


Fonte consultata:
Wave motion cannon