Noi lettori di manga siamo insaziabili, lo sappiamo bene. I nuovi annunci, le novità… non ci bastano mai. Torniamo quindi con la rubrica dei manga inediti consigliati per parlare di due shojo che in Giappone vanno molto bene: Pochamani e Namaikizakari., editi entrambi da Hakusensha sulla rivista Hana to Yume.
 
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I manga di Kaname Hirama e Mitsubachi Miyuki hanno in comune, oltre alla classica ambientazione scolastica, delle protagoniste femminili molto diverse tra loro ma legate da un carattere combattivo e deciso. Le loro controparti maschili, invece, nutrono una smisurata e adorabile ossessione d’amore nei confronti delle loro belle. Insomma, due coppie tanto simili quanto diverse.
Pochamani si concluderà con l’uscita dell’ottavo numero mentre Namaikizakari. è in corso con 10 volumi all’attivo.

Protagonista di Pochamani è Mugi, una ragazza sempre serena, gentile e sorridente. Il sovrappeso che la distingue dalla massa di compagne snelle non è per lei un vero problema, anche se pensa che il suo aspetto non la favorirà nel trovare un fidanzato. Un giorno incontra Tagami, uno strambo ragazzo con la passione maniacale per le cose morbide e pacioccose (da qui l’appellativo “Pochama”) e da quel momento Mugi inizia a pensare che essere soffice non sia poi così male!

Sul fronte Namaikizakari. troviamo invece Yuki Machida, integerrima manager del club di basket del suo liceo. Tipica ragazza molto seria e disciplinata, perennemente accompagnata da un’espressione corrucciata che incute timore reverenziale. All’inizio del secondo anno fa la conoscenza di Sho Naruse, un primino sfrontato che mostra subito interesse per lei. Mantenere calma e compostezza davanti ad un cucciolone alto e prestante come Naruse non è facile, anche perché lui non perde occasione di punzecchiare amorevolmente Yuki nel suo lato più serioso.
 
Mugi e Yuki: la tenerona e il demone

Mugi sembra il ritratto della classica persona pacioccona e gentile, che tutti adorano e trovano tenera, sempre pronta ad aiutare chi ha bisogno con un fare quasi angelico. In realtà ha un carattere molto più sfaccettato di quello di un classico “angelo del focolare scolastico”, perché dietro la sua serenità e gentilezza si nascondono anche dubbi, paure e desideri. La ragazza ha sofferto per il suo sovrappeso ma non ha mai nascosto il suo amore per il cibo, arrivando infine ad un compromesso che le ha permesso di accettare, bene o male, il suo fisico e al contempo non rinunciare alla passione per la buona tavola. Ciò non significa che Mugi non abbia dei problemi con la sua fisicità e in essi si ritroveranno tutte le ragazze con qualche chilo di troppo: “è un appuntamento importante, cosa mi metto? Questa gonna! Mi va un po' stretta, il bottone rischia di saltare via! Sono entusiasta all’idea di andare in piscina con lui ma mi vergogno a mostrarmi in costume. Le ragazze con un bel fisico attireranno le sue attenzioni e io sembrerò ridicola.”

Come tutte le ragazze insicure della sua età, Mugi cerca di apparire al meglio davanti agli occhi dell’amato, con la perenne paura di non essere abbastanza attraente; fortunatamente Tagami è un vero e proprio maniaco della morbidezza e non scambierebbe Mugi con nessun’altra.  A questo punto il dubbio di Mugi è un altro: sta con me solo perché sono morbida? Non ama la mia persona ma il mio aspetto? Lei e Tagami fanno coppia praticamente dall’inizio del manga e la loro storia ci mostra appunto un cammino fatto di gioie e sofferenze, una relazione costruita a piccoli passi che prevede come primo step l’accettazione e la consapevolezza di se stessi. Un percorso battuto insieme al partner e agli amici fidati che ogni giorno aiutano Mugi a piacersi un po’ di più e ad accettare l’amore di Tagami, allontanando l’idea che il suo corpo in sovrappeso sia una colpa o un qualcosa di negativo che la rende inferiore alle altre ragazze.
 
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Yuki Machida non è perfetta, non è l'apparentemente perfetta Misaki Ayuzawa di Maid Sama, è semplicemente una ragazza seria, molto seria, che si impegna al massimo nelle attività del club e nel prendersi cura di una famiglia piuttosto numerosa. Lei che è un po’ “tsundere”, non riesce ad esprimere al meglio i suoi sentimenti, ma la gentilezza del suo cuore è nota a chiunque la conosca bene, come la sua squadra di basket (anche se l'ha soprannominata demone). Questa dolcezza nascosta la nota subito l’impudente Naruse… in realtà la prima cosa che nota è il seno di Yuki, dato che ci finisce con una mano addosso come nella più classica delle gag. Il rapporto tra i due non inizia nel migliore dei modi anche perché Naruse punzecchia una Yuki infatuata di un senpai già felicemente impegnato. Questa  cocente delusione diventa però per la ragazza il momento adatto per far sbocciare davvero l’amore, anche se con la persona più inaspettata.

Namaikizakari. ha insomma un inizio abbastanza classico e ricco di cliché ma riesce a distanziarsi abbastanza facilmente da essi grazie ad una protagonista dal carattere forte che pur nel suo essere tsundere si impegna al massimo per mostrare a Naruse i suoi sentimenti e desideri (al contrario della sopraccitata Misaki), a volte in modo goffo, altre volte in modo estremamente dolce e carino.
 
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Mugi e Yuki sono due protagoniste dal carattere deciso e gentile ma che mostrano queste caratteristiche in modo del tutto differente. Mugi ha tante insicurezze, Yuki non sa esprimersi ma entrambe ce la mettono tutta per annullare, o almeno ammorbidire, quei lati spinosi del loro carattere, senza adagiarsi sul fatto che i partner le comprendano ugualmente e perdonerebbero loro qualunque cosa. Sono simpatiche, divertenti e con tanti lati realistici nei quali ognuno può identificarsi almeno un po’.
E da qui passiamo ai loro partner, Tagami e Naruse, due ragazzi che dei classici bellocci pomposi da shojo moderno hanno ben poco, almeno a livello caratteriale.
 
Tagami e Naruse: il maniaco della morbidezza e il cucciolo capriccioso

Partiamo da un presupposto: Tagami e Naruse sono entrambi scemi. Scemi sì, ma nel senso buono! A confronto con Mugi e Yuki risultano parecchio infantili ma al contempo le persone più dolci che si possa desiderare di avere accanto. Sono due personaggi molto divertenti, Tagami in particolare, con la sua mania per le cose morbide è una continua successione di momenti comici, da quando strizza Mugi in modo tanto focoso da farsi rimproverare dal comitato disciplinare, a quando le insegna strambi esercizi di danza per dimagrire a quando, in mancanza di Mugi, strizza una pallina morbidosa per alleviare la sofferenza della sua lontananza.

Naruse dal suo canto è un tipo fin troppo schietto e diretto che, in opposizione a Yuki, non esita a mostrare apertamente i suoi sentimenti, sia a parole che con i gesti. Nonostante la sua freschezza e il suo fare infantile, anche Naruse sa prendere seriamente le cose, il basket ad esempio, poiché anche se sembra che faccia tutto in modo svogliato, si impegna al massimo per portare la squadra alla vittoria. Naruse è come un cagnolone alla costante ricerca di attenzioni e complice il fatto che abbia un anno in meno della sua adorata senpai, si permette di fare il capriccioso spesso e volentieri, allo scopo di ricevere attenzioni dalla sempre indaffarata Yuki.
 
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Tagami e Naruse potrebbero quindi sembrare due fresconi ma in realtà sono i compagni più adatti per fare da contrappeso alle protagoniste di queste storie: sono il loro sostegno e supporto lungo questa intricata via verso l’amor proprio e non solo.
 
Tratto morbido o spigoloso?

Pochamani e Namaikizakari. hanno i tratti tipici degli shojo manga: pochi dettagli, tanti primi piani e sfondi praticamente vuoti. Il tratto della Hirama è dolce e morbido, trasmette il senso di paciocconeria che circonda la serie, mentre quello della Mitsubachi è più spigoloso, come il carattere di Yuki.
 
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A proposito dei disegni di questa autrice, devo ammettere che la prima volta che vidi una cover di Namaikizakari. pensai che si trattasse di uno smut della peggior specie (una lei intrappolata tra le braccia di un lui dalla sguardo languido) ma fortunatamente qualcosa mi spinse a leggere qualche capitolo per smentire questa brutta impressione.
 
Pochamani e Namaikizakari. sono due manga che fanno un ampio uso dei cliché scolastici, più per le situazioni che non per i personaggi i quali piuttosto risultano ben costruiti e delineati e possono vantare un pizzico di originalità ciascuno (in realtà un altro come Tagami non credo esista nel mondo dei manga per ragazze). Non mancano i classici equivoci, i fraintendimenti sciocchi, i terzi incomodi (che però non riescono a formare neanche un vero triangolo tanto le protagoniste sono decise nei loro sentimenti), ma sono storie molto divertenti con delle belle protagoniste femminili e dei teneri e spassosi protagonisti maschili, storie nelle quali il rapporto tra le coppie è paritario e complice. Si tratta di manga semplici ma molto freschi, con qualche momento serio che però non oscura le atmosfere serene e positive.

Sostanzialmente queste due opere non raccontano niente di nuovo ma il tema del sovrappeso in Pochamani è trattato in maniera abbastanza seria e delicata mentre Yuki ci fa il piacere di mostrarci una protagonista con le (s)palle quadrate. Entrambe le ragazze, inoltre, per quanto restino nel romanticismo da shojo manga, non lesinano gesti d’affetto con i loro compagni e non dovremo quindi sudare sette camicie per vederle dare un bacio al partner. E scusate se è poco.

Dopo l'annuncio della pubblicazione di Takane to Hana e di Otouto no Otto (dei quali vi avevamo parlato qui e qui), speriamo che qualche editore nostrano si accorga anche del valore di questi due titoli!