La terza stagione di Chihayafuru, anime tratto dall'omonimo manga shoujo di Yuki Suetsugu, debutterà ad aprile ma nel frattempo, possiamo fare un escursione ad Otsu, nella prefettura di Shiga ed esplorare quelli che sono stati gli scenari più celebri delle prime due stagioni. Pronti a partire?
 
Chihaya ha un sogno, ossia, veder diventare la sorella una modella. Un giorno un nuovo studente si trasferisce nella sua scuola: Arata. Il nuovo ragazzo le dice che sta sbagliando a incentrare i suoi sogni sugli altri e che un sogno va coltivato per se stessi. Arata è infatti un giocatore esperto di karuta (un gioco di carte tradizionale basate sullo Hyakunin Isshu) e gioca in un modo che Chihaya non aveva mai visto prima. Dopo aver preso il posto di Arata in una partita, se ne scopre appassionata. Ora Chihaya intende diventare la numero uno al mondo!
 
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Il luogo cardine della serie si trova senza dubbio ad Otsu, non lontano dal lago Biwa, il più grande del Giappone. La prefettura di Shiga è poco distante da Kyoto e la stessa Otsu dista solo 10 minuti di treno dall'antica capitale. L'intera area è costellata di templi, uno dei quali è meta obbligatoria di tutti gli aspiranti giocatori di karuta: lo Omi Jingu Shrine. Con la sua struttura lignea dipinta di rosso vermiglio, il santuario si trova ai piedi del monte Usa e si affaccia sul lago. 
 
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Costruito nel 1940, il santuario di Omi Jingu venera l'imperatore Tenji, il 38esimo della storia giapponese, il quale pose la capitale proprio a Otsu dal 661 al 672. Una selezione di 100 poesie scritte dall'imperatore e da altri autori sono state collezionate in un'antologia classica da Fujiwara no Teika intitolata Hyakunin Isshu. Queste poesie compaiono sulle carte da karuta ed è per questo che il luogo è così importante per i giocatori. Chihaya e la sua squadra si recano spesso al santuario per pregare e domandare il buon auspicio nel gioco. 
 
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Tra i terreni del santuario si trova lo Omi Learning Center (Omi Kangakukan), in cui vengono disputati gli incontri di livello Meijin e Queen. E' anche il luogo in cui hanno luogo i campionati studenteschi di karuta.
 
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Il centro è aperto al pubblico e il suo interno è proprio come riprodotto nell'anime. E' possibile imparare a giocare, fare esercizio, comprare gadget dedicati all'anime e acquistare set da karuta. Ma attenzione! Durante i match è severamente vietato parlare, specialmente mentre vengono lette le poesie. Agli spettatori è persino consigliato di non respirare durante la lettura...
 
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La Uruyasu Room che vedete qui sopra si trova all'interno dello Omi Learning Center ed è il palcoscenico più prestigioso a cui un giocatore di karuta possa aspirare. 
 
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Il karuta è un gioco di carte tradizionale giapponese in cui i due sfidanti devono memorizzare 100 diverse poesie da quell'antologia precedente nominata. Questi scritti poetici sono chiamati waka e il si compongono di 31 sillabe in uno schema metrico di 5-7-5-7-7, in cui i primi tre sono i versi d'apertura. Un set di karuta è composto da 200 carte, 100 di lettura e 100 da gioco. Sulle carte da lettura (yomifuda) compaiono un'immagine e i versi di apertura di una poesia, mentre sulle carte da gioco (torifuda) sono riportati i versi di rimanenti. Per accoppiare tutte le carte è necessario conoscere a memoria le poesie. 


Le torifuda, le carte che andranno pescate durante la partita, vengono sparse sul terreno di gioco. Una persona, che non partecipa come giocatore, recita man mano le carte dell’altro mazzo yomifuda. I giocatori devono trovare la carta giusta abbinata alla carta appena letta. Può essere la parte di una poesia oppure la carta con il carattere iniziale del componimento. Si aggiudica la carta il primo che la prende. Il gioco continua fino al termine delle carte e vince chi ha ottenuto più carte torifuda.
 
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Il sindaco di Otsu Naomi Koshi ha confermato che il turismo della città è aumentato notevolmente negli ultimi anni, anche grazie allo sceneggiato (soprattutto grazie agli ultimi film live action). Inoltre la mascotte della città sembra essere popolare anche nell'anime, dato che sono numerose le sue apparizioni. Si è classificata però solo al 316esimo posto nel concorso nazionale che premiava le mascottes più popolari del Giappone. 
 
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La città di Otsu e il santuario di Omi Jingu hanno collaborato a lungo con Madhouse per la produzione dell'anime, tanto che per tutta la città vedrete immagini tratte dalla serie e, addirittura, taxi a tema.
 
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Se vi capiterà di fare un salto a Otsu vedrete molti turisti visitare il santuario indossando lo hakama, l'abito tradizionale indossato negli incontri importanti di karuta, dato che è presente anche un grande negozio di abiti a noleggio. 
 
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 Molti degli edifici costruiti nella zona presentano nel loro nome il suffisso -Omi, come Omi Jingu e Omi Learning Center, e la rinomata Omi beef non fa eccezione. Questo perché Omi era il nome dell'antica prefettura di Shiga.
 
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Il regista dell'opera Morio Asaka ha visitato personalmente molti dei luoghi riprodotti nell'anime e, quando non ha potuto, ha utilizzato Google Maps per avere un riferimento. Noterete infatti l'estrema accuratezza con cui lo scenario è rappresentato e ciò è stato recepito con grande positività dall'intera città. L'obiettivo di Asaka è infatti quello di sfruttare l'animazione per incrementare la popolarità e, di conseguenza, il turismo, dei luoghi di interesse culturale non molto conosciuti. 

Di seguito sono proposte una serie di fotografie ed immagini dei vai luoghi che compaiono nell'anime.

Otsukyo Station
 
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Ex terme di Biwako
 
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Omi Jingu Shrine
 
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Tower Gate
 
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Sala esterna dell'adorazione
 
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Sala interna dell'adorazione
 
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Di fronte all'Omi Learning Center
 
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All'interno dell'Omi Learning Center
 
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All'interno dell'Omi Learning Center (secondo piano)
 
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Uruyasu Room
 
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Anche questo viaggio, un po' diverso dal solito, è giunto al termine. Per concludere, una chicca: il titolo Chihayafuru si tratta nientemeno che del primo verso della 17esima poesia dello Hyakunin Isshu, che recita così: "Anche nei tempi degli dèi pietosi, mai ho conosciuto le acque del fiume Tatsuta tingersi di rosso autunnale".
 
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Alla prossima avventura!
 
 


Fonte consultata:
Crunchyroll