Dedichiamo questo episodio speciale della rubrica ad un titolo che era abbastanza atteso e che da qualche settimana è disponibile sul catalogo Netflix: si tratta di Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memory Doll, primo lungometraggio diretto da Haruka Fujita, proiettato nei cinema giapponesi nel settembre dello scorso anno.
Vista la cura artistica a cui Kyoto Animation ci ha sempre abituato e che ci ha garantito anche in questo frangente, ed anche per ricordare uno degli ultimi, preziosi lasciti di Mikiko Watanabe, purtroppo anch'essa scomparsa nei tragici eventi del 18 luglio 2019, ho ritenuto che questa pellicola meritasse una galleria tutta per sé. Buona visione.
 
Brevissima introduzione al comparto artistico degli anime:
Bijutsu (美術) è il termine giapponese per dire "arte". Non è un caso che, nel campo dell'animazione giapponese, la medesima parola sia utilizzata in riferimento a tutto ciò inerente gli sfondi (anche detti background o fondali), trattandosi di una delle componenti più innatamente artistiche di un cartone animato, al punto da potersi talora considerare alla stregua di veri e propri quadri da esposizione. Oggigiorno, i fondali sono per la maggiore realizzati digitalmente, e affidati in appalto ad atelier specializzati. Tuttavia, l'approccio tradizionale del dipinto a mano continua a sopravvivere, grazie ad un pugno di compagnie (un esempio illustre è lo studio Pablo) che si sono guadagnate la fiducia di importanti studi d'animazione e una discreta fanbase tra gli appassionati. La persona a capo del dipartimento artistico è il bijutsu kantoku (美術監督 - direttore/supervisore artistico): dopo una fase di bozza delle scenografie detta art setting (bijutsu settei - 美術設定), egli (o in sua vece l'art designer) realizza delle art board (tavole più avanzate, sottoposte al verdetto finale del regista), affidandole ai fondalisti come modelli di riferimento per creare le versioni definitive degli sfondi (haikei - 背景). È importante che il processo di coordinazione dei colori (iroshitei - 色指定) vi sia strettamente collegato, in modo che la palette generale risulti ben armonizzata. Dopodiché sta ai dipartimenti di compositingfotografia (satsuei - 撮影) procedere rispettivamente all'integrazione tra fondali e personaggi, e all'applicazione di filtri ottici e cromatici, fonti di luce ed effetti vari.
 

Direttore artistico: Mikiko Watanabe
Art Designer: Mikiko Watanabe, Yoji Unoguchi
Sfondi: Studio Blue
Color Designer: Yuka Yoneda
World Designer: Takaaki Suzuki
Prop Designer: Minoru Ota, Hiroyuki Takahashi
Direzione della fotografia: Kohei Funamoto