L'anime è stato visto da chiunque, complice anche la presenza su Netflix e Amazon Prime giapponesi, l'attesissimo film è diventato un record d'incassi da capogiro, il manga occupa tutte le posizioni (e oltre) della top 20, già si vocifera di un adattamento in live action per il cinema, gadget, cosplay, campagne promozionali e merchandise nei conbini sono ovunque. Il successo di Demon Slayer - Kimetsu no yaiba è innegabile, sta raggiungendo livelli veramente assurdi e probabilmente non esiste un solo giapponese che non lo conosce anche solo di fama.

C'è però un rovescio della medaglia, e ce ne parla Good Luck, programma radiofonico andato in onda sulla TBS il giorno 3 novembre. All'interno del programma, si è discusso di un fenomeno sociale che sta prendendo sempre più piede in Giappone, in seguito all'esplosione di popolarità della serie di Koyoharu Gotouge: il Kimetsu no yaiba harassment, o "Kimehara" che dir si voglia.
Cos'è il Kimehara?

- E' quando gli amici ti tartassano "Non conosci Demon Slayer? Non lo hai visto? Dai, guardalo! Guardiamolo insieme!"
- E' quando ti criticano "Se non ti piace Demon Slayer non capisci niente"
- E' quando, per paura di venire criticato, non riesci a dire che Demon Slayer non ti piace o non ti interessa.

Demon Slayer 1

Molti i tweet di gente che ha sofferto per via del Kimehara che sono stati presi in esame durante la trasmissione. Del resto, questo argomento sta diventando molto popolare anche su Twitter.

"Sì, sono stato spesso vittima del Kimehara. A me Demon Slayer non interessa, perciò vorrei che la smettessero"

"Mi è stato spesso detto che Demon Slayer è più bello delle opere che invece piacciono a me. Vorrei che la smettessero di denigrare le opere che mi piacciono, lo trovo molto fastidioso"

"Mio padre è vittima del Kimehara sul suo posto di lavoro"

"A causa del Kimehara mi è passata la voglia di guardarlo"

Non è, apparentemente, la prima volta che accade qualcosa del genere: in passato, è già successo per altre opere popolarissime come Frozen o Your name. Il Kimehara è, dunque, solo l'ultima espressione in ordine di tempo di un fenomeno più grande, che porta la gente ad aver paura di esprimere un'opinione contraria alla massa riguardo opere famose e amate da tutti, pena il ricevere critiche anche pesanti, del tipo "Piace a tutti, perciò sei tu ad essere nel torto".

Allo stesso tempo, però, alcuni hanno sottovalutato il fenomeno e criticato l'uso del termine "harassment" per descriverlo, dicendo che si tratta di un problema molto più leggero rispetto ai "power harassment" (l'abuso di potere del datore di lavoro nei confronti dei sottoposti) o "sexual harassment" (le molestie sessuali), che non possono essere messi sullo stesso piano di questo tipo di disagio.

Fonte consultata:
Yahoo News
Si ringraziano gli amici del gruppo Facebook Otona no Tokusatsu & Anime Lounge per la segnalazione.