A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi, ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione. Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nella primavera e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

P.S. Da questo appuntamento si è deciso di considerare quelle serie che arrivano ufficialmente in Italia in streaming con qualche mese di ritardo nella stagione del loro arrivo in Italia.

FRUITS BASKET THE FINAL



Serie da 13 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ

Genere: Drammatico, soprannaturale, sentimentale
 
La dolce Toru Honda, già orfana di padre, dopo la morte della madre è costretta ad andare a vivere col nonno, poiché nessun altro parente si vuol prendere "il fastidio". A causa di alcuni problemi ben presto però si trova costretta a lasciare l'abitazione, e decisa ad andare avanti con le sue forze, inizia a vivere in una tenda in un bosco. La positività della ragazza non basta e sciagure si susseguono: un tifone spazza via la sua "casa-tenda". Nel momento di maggior sconforto è Yuki Soma ad aiutarla, un compagno di scuola detto "principe" per via del suo bell'aspetto e i modi raffinati. Yuki le propone di trovare sistemazione nella casa in cui vive con dei parenti: Shigure, romanziere brillante, e Kyo, un ragazzo introverso con il quale ha un pessimo rapporto. Toru accetta l'invito estesole da Yuki e Shigure e scopre ben presto il segreto di casa Soma: quando i membri della famiglia vengono abbracciati da una persona di sesso opposto, si trasformano in uno dei dodici animali dello zodiaco cinese! A vista la cosa potrebbe apparire divertente, si tratta in realtà di un'oscura maledizione a cui sembra impossibile sottrarsi.
 
Arashi84: E' stato un viaggio lungo e intenso quello che dal 2019 a oggi abbiamo affrontato in compagnia di Fruits Basket. Il tanto amato manga di Natsuki Takaya riceve finalmente una trasposizione anime completa, che nei suoi alti e bassi si è dimostrata comunque una vera dichiarazione d'amore dell'opera. Se le prime due serie avevano abbastanza fedelmente seguito il cartaceo, cambiando appena l'ordine di alcuni avvenimenti in maniera poco rilevante, la stagione finale pasticcia un po', facendo dei copia e incolla non propriamente armonici e privandoci di due parti importanti presenti nell'originale. Fortunatamente una delle due, quella fondamentale, verrà ripresa con un successivo adattamentia nimato già annunciato. A dispetto di ciò l'anime di Furuba è riuscito a raccontare in maniera toccante e sentita le vicede della famiglia Sohma, di Tohru e delle persone che le sono state accanto. Non è stato un viaggio semplice, c'è stato tanto dolore, tante lacrime ma anche tanto amore e un calore che ha scaldato davvero tutti. Una storia che ha parlato di affetto, di legami, della distorsione degli stessi, della sofferenza di non riuscire ad appartenere a un luogo, del dolore che può derivare dalla propria famiglia. Ma assieme a Tohru abbiamo affrontato il viaggio con coraggio e determinazione, e seppur tra le lacrime, siamo arrivati allo splendido finale di questa serie che rimarrà certamente nel cuore di chi l'ha seguita con amore. 
Voto: 9,5/10
 
Kotaro: Uno degli shoujo più amati di sempre, che da decenni attrae un vasto pubblico col suo mix di romanticismo, comicità, dramma e riflessioni profonde e commoventi sui rapporti umani, sui legami tra le persone, sulla famiglia e il ruolo che questa ha nella vita e nella crescita. Fruits Basket è in grado di darti pugnalate al cuore atroci, attentando pericolosamente alle tue ghiandole lacrimali, ma in quest'ultima stagione ci offre anche tanta speranza, romanticismo e un'ottima crescita di tutti i personaggi, che dopo tante sofferenze trovano il loro posto nel mondo. Dispiace che un po' di dettagli siano stati tagliati, altri diventeranno un nuovo progetto animato l'anno prossimo, ma anche in questa versione ci siamo commossi, e va bene così.
Voto: 9/10
 
ladynera: Mi ha letteralmente conquistata, trascinandomi in un vortice di emozioni. Quest'ultima stagione è l'epilogo perfetto per una serie che si è svelata piano piano, dando modo di entrare intimamente in contatto con i suoi personaggi. Come scrissi tempo addietro: salutare i suoi personaggi, salutare la serie stessa è come dire addio ad un vecchio amico. Una sensazione simile di solito me la lasciano le grandi saghe, come un vuoto dentro difficile da colmare. Pensare che agli inizi non la valutavo così bene, anzi determinate cose sfuggivano completamente alla mia vista, e qui si torna al concetto di lasciare lo spettatore in balia delle sue congetture e solo dopo, al momento opportuno, dargli le risposte dovute, siano esse esplicite o meno. È una storia costruita molto bene, con personaggi che possono piacere o meno ma funzionali al loro ruolo. Certo qualcosa ancora manca all'appello ma confido che nel 2022 potremmo crogiolarci nuovamente tra le nostre lacrime.
Voto: 8,5/10
  
Alex Ziro: Siamo arrivati all'attesa conclusione della ottima trasposizione di questo manga di così alto livello, peccato però perché è mancata proprio la ciliegina sulla torta. Dopo due stagioni pressocché perfette ci saremmo aspettati tutti quanti una trasposizione fedele fino alla fine e invece è stato scelto proprio per questo ultimo passo di fare dei tagli importanti e di rendere la stagione di un cour invece che due, un gran peccato. In ogni caso non ci si può comunque lamentare di ciò che si è visto, l'epilogo è stato eccellente e ha posto l'accento sui tanti pregi che ha la serie, a partire dal rapporto intimo che si viene a creare tra spettatore e personaggi, coinvolto fino alla fine nella loro crescita e nei loro problemi, sentendoli dal profondo della propria anima. Ammetto che però mi sarei aspettato che venisse dato più spazio a ogni personaggio, invece alcuni sono rimasti ai margini e non gli è stato dato lo spazio sperato, ma questo del resto è un difetto dell'opera in toto non tanto di questa stagione. Un'ultima parte che sarebbe potuta essere migliore ma che risulta in ogni caso ottima.
Voto: 8/10
 

ODD TAXI


Serie da 13 episodi, storia originale
Finale: SÌ

Genere: Commedia, thriller
 
Kotogawa è un tassista di 31 anni molto eccentrico, senza famiglia e che non ha nessun legame con nessuno. Però ama conversare con i suoi clienti, come un liceale che sogna la fama sul web, un'infermiera che nasconde un segreto, un comico senza successo, un teppista di strada e un'idol debuttante. Queste conversazioni lo guidano ad una ragazza scomparsa da tempo.
 
Kotaro: Un viaggio tra le luci e le ombre di una Tokyo abitata da animali antropomorfi eppure mai così umana, tra splendidi paesaggi notturni di Shibuya e Shinjuku, locali, musica e una radio che manda di continuo sketch comici surreali. Ma anche un giallo dalla storia intricatissima e appassionante, che scava a fondo nelle storie personali dei vari personaggi (tutti estremamente realistici nel loro essere profondamente giapponesi, nel bene e nel male) intrecciandole in un mosaico pieno di colpi di scena dove nulla è ciò che sembra e tutto ciò che vediamo su schermo ha un insospettabile significato. Decisamente una delle migliori sorprese degli ultimi anni, consigliatissima agli amanti dei thriller ma anche a chi vuole appassionarsi ad una storia diversa dal solito.
Voto: 9,5/10
 
Thorgrim: Immaginate di prendere Quentin Tarantino e di farlo diventare un fan del furry: ora avete in mente un'immagine più o meno esaustiva di cosa sia Odd Taxi. Uscita fra l'indifferenza generale, questa serie è uno di quei classici prodotti che entra in scena con discrezione per poi prendersi prepotentemente la scena. Odd Taxi fa della scrittura dei personaggi e degli intrecci narrativi il proprio punto di forza, travolgendo letteralmente lo spettatore in un vortice di doppi giochi, criminalità, satira e dialoghi a dir poco brillanti degni del miglior Tarantino. Un thriller dai forti connotati noir che per alcuni versi ricorda un certo modo di fare cinema degli anni '50, con i suoi tempi dilatati, ma estremamente godibili. Un plauso alla colonna sonora e al doppiaggio in generale dove, sono sicuro, ci si sarà divertiti tantissimo a dare voce a questo gruppo di personaggi più umani degli umani stessi. Un "must see" ad occhi chiusi e potenziale AotY. Spettacolo puro.
Voto: 9/10
 
Julaaar: Partiamo da una premessa, al momento dell'annuncio non gli avevo dato nemmeno un soldo bucato. Poi finita la stagione primaverile il gran parlare di questa serie ha smosso la mia curiosità e mi sono ritrovato ad iniziarla senza grosse pretese. Per fortuna che l'ho fatto perchè mi sono trovato davanti alla mia serie preferita stagionale e probabilmente una fra le serie che ho apprezzato di più negli ultimi anni. L'atmosfera pulp che si respira in questa Tokyo abitata da animali antropomorfi è qualcosa di veramente fantastico che mi ha tenuto incollato allo schermo dalla prima all'ultima puntata grazie anche a dei dialoghi ed una sceneggiatura veramente d'alto livello. Una delle mie grandi paure era la gestione di tutti questi personaggi in così pochi episodi ma devo dire che hanno raggiunto una coralità quasi perfetta per me, con un finale soddisfacente e soprattutto sorprendente come non ne vedevo da tempo. Se proprio devo trovare un punto a sfavore è nel ritmo di narrazione lento che potrebbe portare alcune persone a non apprezzare l'opera, per fortuna non è il mio caso. Consiglio a tutti di dare una possibilità a questa serie, perchè sarà un'esperienza unica.
Voto: 9/10
 
Zelgadis: Ammetto che questa serie l'avevo scartata complice anche il mio cattivo rapporto con serie animalesche come Beastars. Poi convinto da tanti pareri e recensioni positive mi sono deciso a darle una possibilità. Incredibile cosa mi stavo perdendo: la serie della stagione, forse quella dell'anno! Finalmente un giallo-thriller scritto benissimo e una serie che invece di andarsi a perdere episodio dopo episodio va addirittura in crescendo fino all'incredibile colpo di scena finale. Vero che alcuni riferimenti necessitano di un po' di background giapponese, ma ogni dettaglio e ogni personaggio ha il suo motivo e il suo ruolo nell'intreccio che mano a mano si andrà a dipanare sullo sfondo di una Tokyo che mostra i suoi lati migliori e quelli peggiori. Purtroppo è difficile analizzarla a fondo senza incorrere in spoiler, ma davvero, se non l'avete vista non fate lo stesso errore in cui stavo per cadere io e correte subito a recuperare questa incredibile perla.
Voto: 8,5/10
 
ABI_666: Prima che iniziasse la stagione primaverile avevo già adocchiato questa serie per i disegni particolari e la trama misteriosa, e ho scelto di aspettare che finisse per godermela tutta di fila. Mai scelta fu più azzeccata! Un mistery/crime appassionante, con le tempistiche di narrazione perfette, un intreccio veramente fenomenale e dei personaggi ottimamente caratterizzati e realistici, soprattutto per noi poveri appassionati di anime ormai abituati, per non dire rassegnati, ai soliti clichè visti e rivisti. Me la sono goduta tutta, e mi rendo conto che avrei sofferto tantissimo a dover aspettare un episodio nuovo ogni settimana e sarebbe anche stato più difficile seguire l'intreccio! Che dire poi dell'ambientazione? Una Tokyo notturna meravigliosamente realistica da amare e gustarsi appieno. E infine... il colpo di scena finale, pazzesco, da mascella spalancata! Spero davvero che nessuno si perda questo anime, sicuramente il migliore della stagione e chissà, forse dell'anno intero.
Voto: 8,5/10
 
Focasaggia: Una delle più gradite sorprese degli ultimi anni, un noir affascinante e maturo impreziosito da una storia solida e dai dialoghi intelligenti. Lasciatevi condurre dal tassista tricheco, protagonista della storia, per le vie di un mondo popolato da simpatici animali antropomorfi dove ognuno ha una sua storia molto umana, vicende che si Intrecciano l’una con l’altra ricordando opere come Monster, una delle poche serie che non teme paragoni altisonanti. In quella corsa non lasciatevi stregare dalla parlantina del conducente, fate caso ai tanti dettagli, anche se avrete sempre la sensazione che qualcosa vi stia sfuggendo. Davvero consigliato. Dite al tricheco che vi manda la foca, fra simili... vi farà un trattamento di favore.
Voto: 8,5/10
 
Hachi194: Per me è stata la serie migliore di questa stagione. Partita in sordina, ha conquistato sempre più pubblico, attratto dal passaparola. Un gioco ad incastro studiato nei minimi dettagli, che fila liscio e lascia stupiti alla fine di ogni episodio. Disarmante, ironico, anche graffiante e molto malinconico. Grafica superba su una Tokyo notturna che non si può non amare alla follia. Ottima colonna sonora. Da vedere.
Voto: 8,5/10
 
Alex Ziro: Particolare, strano e ottimo. In pochi avrebbero puntato qualche euro su Odd Taxi eppure è riuscito a essere uno degli anime più apprezzati dell'anno e a mio avviso primo candidato (vedendo anche gli umori generali del pubblico) per vincere i NekoAwards quest'anno, quindi spero che tutti possano vederlo per giudicarlo coi propri occhi. Una serie scritta e diretta in modo più che buono, personaggi interessanti che si muovono attorno a una buona sceneggiatura. Ammetto che l'unico vero e proprio difetto lo trovo nel finale (che di certo non starò a spoilerarvi) che ho trovato proprio di cattivo gusto ma di certo non ha influenzato eccessivamente il mio giudizio su questa serie, che non può che essere positivo.
Voto: 8/10
 

ZOMBIELAND SAGA REVENGE


Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: NO

Genere: Commedia, musica
 
Attraverso le ere, un gruppo di leggendarie ragazze sono diventate zombi per salvare la prefettura di Saga. È il ritorno dell'innovativo anime sulle idol zombi! Un giorno Minamoto Sakura ha perso la vita in uno sfortunato incidente. Dieci anni dopo... Sakura si sveglia in una strana magione in cui il misterioso produttore di idol Tatsumi Kotaro le racconta che si sta per unire a un gruppo di ragazze leggendarie per formare un gruppo di idol. Alle sette ragazze viene affidato il compito di salvare la prefettura in declino di Saga e di adottare il nome Franchouchou. Dopo aver superato le difficoltà nate dalla loro differenza di età e di ere di nascita, i loro corpi da zombi permettono loro di superare ogni aspettativa relativa a cosa un gruppo di idol sia in grado di fare. Durante l'ultimo inverno dell'era Heisei hanno calcato il palco del loro primo grande concerto nella sala Furusato Exhibition del Karatsu di Arpino, il che ha fatto loro salire un altro gradino per la scalata che le porterà a diventare delle leggende. Ora, nell'era Reiwa... si alza il sipario su un nuovo capitolo della storia delle Franchouchou, mentre s'incamminano verso un futuro brillante di speranza.
 
Thorgrim: Si possono dire tante cose riguardo gli ultimi anni di attività di MAPPA, ma una cosa è certa: sanno il fatto loro. Se con "Zombieland Saga" avevano letteralmente riscritto le regole degli anime sulle idol, il ritorno delle Franchouchou supera letteralmente ogni aspettativa ponendo la serie fra i candidati al titolo di AotS. Nulla è lasciato al caso, si approfondiscono i background delle ragazze trascurate nella precedente stagione e si fa spazio ad un "terzo atto" che, molto probabilmente, lascerà tutti a bocca aperta. Tecnicamente c'è stato un netto miglioramento, soprattutto nella CGI che, con le dovute riserve, risulta meno legnoso che in passato. Menzione dovuta alla splendida OP il cui chorus continua a farmi venire tutt'ora la pelle d'oca con i suoi cori e temi musicali dannatamente anni '80.
Voto: 9/10
 
Arashi84: Credo di averlo già detto ai tempi della prima serie: non mi sono mai interessata al mondo delle idol e anche quando ci ho provato, non sono riuscita a cambiare idea. Le Zombine di Zombieland saga sono invece riuscite ad appassionarmi e coinvolgermi, ancora una volta. Se è vero che la prima stagione aveva avuto degli episodi deliranti e memorabili (i giochi nel fango, la pubblicità del pollo), che in tal senso sono un po' mancati in questa seconda serie, è pur vero che questa volta ci si è concentrati in maniera seria sul destino delle Franchouchou, sul loro presente, sul loro futuro e soprattutto sul loro passato. Spendidi gli episodi dedicati a Yugirin ma il pezzo forte è un finale che regala emozioni a 1000, soprattutto dal palco, così come nella realtà farebbe un vero live. Il finale però spiazza e ci lascia con l'acqua alla gola in attesa di una potenziale terza stagione dedicata alle idol zombie più toste del mondo.
Voto: 8,5/10
 
Alex Ziro: Superare la prima stagione non era facile ma le più grandi idol di Saga e il loro folle manager ce l'hanno fatta egregiamente. Seconda serie che surclassa la prima sotto ogni punto di vista, seguendo il canovaccio più classico di altre serie animate come Love Live! la prima stagione è servita perlopiù per introdurre i temi generali e in questa seconda abbiamo visto qualcosa di più, approfondimenti essenziali e una maturità che fino a questo momento avevamo potuto solo percepire ma non realmente sentire. A livello qualitativo sarà dura fare meglio quest'anno, aspettando ovvivamente il prossimo capitolo di questa storia nella quale pare proprio che potrà succedere di tutto.
Voto: 8,5/10
 
Ironic74: La prima serie ci aveva già spiazzato con la sua esilerante follia ma alzi la mano chi si aspettava una seconda stagione addirittura più bella della prima? Le nostre zombine idol ci sono riuscite con la stessa formula ma riuscendo a scavare ancora più in profondita in ogni singolo personaggio che non si puo non amare, il tutto condito da una storia misteriosa che finalmente in parte ci è stata rivelata. Aggiungiamoci un Kotaro san/Mamoru Miano sempre al top e il finale che ci ha fatto cadere la mandibola et voilà, il gioco è fatto. Miglior serie della stagione a mani basse per me!
Voto: 8,5/10
 
Hachi194: Tornano le idol più "particolari" che ci siano mai state e lo fanno con il botto! Questa seconda stagione è stata di gran lunga migliore della precedente, sia come sceneggiatura che va ad approfondire ogni personaggio, sia come humor e grafica. Irriverente, commovente, in alcuni momenti si ride di gusto, in altri vorresti abbracciarle tutte. Kotaro inarrivabile con i suoi sbalzi di umore e la sua danza del saltafango innamorato. Ovviamente ora voglio la terza stagione!
Voto: 8,5/10
 
Julaaar: In realtà non c'è molto da dire sul ritorno delle Franchouchou, questa serie ha superato nettamente la precedente senza alcun problema! Sia per quanto riguarda il livello tecnico con una CGI meno legnosa ed invasiva sia per una storia che riesce a tenerti incollato soprattutto nella seconda parte. Perchè devo ammettere che MAPPA mi ha totalmente spiazzato con la parte finale, presentandoci anche delle tematiche che mai mi sarei aspettato da questa serie. Per non parlare dell'ultima puntata che ci regala un paio di scene che rendono obbligatorio un seguito di un qualsiasi genere. Senza dubbio fra le migliori serie, sicuramente il miglior sequel della stagione. Se avete amato la prima stagione non dovete assolutamente perdervela, se invece non ne eravate rimasti convinti dategli una possibilità... potreste rimanerne sorpresi!
Voto: 8,5/10
 
Zelgadis: Dopo più di due anni le idol zombie di Saga non tradiscono e tornando con una seconda stagione forse ancora migliore della precedente. Il tutto nasce da un fallimento non raccontato nella prima stagione che forse era pensata per essere autoconclusiva. Però alcune ragazze erano state lasciate indietro e avere la possibilità di approfondire alcune di loro è davvero una grande possibilità (gli episodi dedicati a Yūgiri sono forse i migliori di tutta la saga). Tutte le ragazze hanno comunque il loro momento e persino i fan di Tae non rimarranno delusi. Io conosco molto bene la zona di Saga ed è assolutamente vero che gli abitanti sono i primi a dire che non c'è nulla e che è una prefettura morta: ci sta che a tentare di salvarla siano delle idol zombie. L'unico difetto che gli trovo è forse una CGI ancora un po' legnosa (ma meglio della prima stagione), per il resto in alcuni momenti mi sono rotolato dal ridere e in generale mi sono divertito in ogni singolo episodio. Aspetto con ansia una terza stagione, già mi mancano le zombine...
Voto: 8/10
 

YUKOKU NO MORIARTY


Serie da 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Mistero
 
Il protagonista della storia è James Moriarty, il famoso antagonista della serie "Sherlock Holmes" di Sir Arthur Conan Doyle. James è un orfano che assume il nome William James Moriarty quando lui e suo fratello minore vengono adottati nella famiglia Moriarty. La vicenda narra di come il ragazzo cerchi di eliminare i mali causati dal rigido sistema di classe inglese.
 
Arashi84: A dispetto di ogni perplessità, Moriarty the Patriot si è rivelata una buonissima serie, che è riuscita a trasporre al meglio possibile il manga da cui è tratta. Purtroppo sono stati saltati alcuni capitoli mentre altri, ad esempio la saga che conduce al finale, è stata riassunta in maniera estrema, perdendone in intrigo e coinvolgimento. Il problema però credo sia più avvertibile dai lettori del manga che non da chi si approccia per la prima volta alla serie, motivo per cui essa risulta in generale molto buona. Comparto grafico e musicale molto buono, doppiaggio di ottimo livello e un cast ricco di personaggi intriganti e ben caratterizzati. Non si tratta di una vera e propria rivisitazione delle avventure di Sherlock Holmes, tutt'altro, ma acquisendo una sua identità la serie è intrigante e affascinante, come i suoi protagonisti. Consigliato al pubblico più eterogeneo possibile, soprattutto a chi pensa di trovarsi davanti a una biscionata fine a se stessa, dimenticando magari, che l'originale resta comunque un manga shonen.
Voto: 8/10
 
Alex Ziro: Non sono tra i più grandi fan dell'universo narrativo di Sherlock Holmes ma di certo questo anime mi ha attratto e incuriosito. Il punto di vista di un "cattivo" (per quanto "cattivo" non sia) è stato più che interessante, la serie ha avuto molto da offrire, i personaggi sono stati tutti superlativi e soprattutto Sherlock Holmes l'ho apprezzato come non mai, con i suoi eccessi e il suo essere sempre interessante e mai scontato. Un anime che non posso definire perfetto di certo, a volte le storie non sono scritte al meglio e si sente il peso dei tagli, però è di certo fatto bene e riesce sempre a mantenere alto l'interesse.
Voto: 8/10
 
Franky-san: In questa serie ritroviamo i personaggi nati dalla penna di Arthur Conan Doyle presentati, tuttavia, in maniera del tutto originale; la prospettiva cambia e osserviamo la storia dal punto di vista del villain. In realtà è difficile comprendere chi sia veramente il buono e chi il cattivo in una storia dalle mille sfumature dove ogni personaggio agisce spinto da desideri e ambizioni più che leggittimi. Il bello dell’opera sta proprio in questo: i casi che si susseguono, tra omicidi ed intrighi politici, ci fanno scoprire i lati nascosti dell’animo umano con tutti i difetti e pregi del caso. Sherlock Holmes, con la sua personalità eccentrica, è stato il mio personaggio preferito e il particolare rapporto di lui con il clan dei Moriarty è narrato alla perfezione. La trama è un susseguirsi di azione e misteri da risolvere, divisa in archi narrativi, alcuni ottimi altri leggermente meno riusciti, come ad esempio quello finale. Il comparto tecnico è stato molto buono così come il doppiaggio e le musiche. In conclusione posso sicuramente consigliare la serie a tutti, in particolar modo agli amanti degli investigativi.
Voto: 8/10
 
ladynera: Non posso dirmi grande amante delle storie a sfondo mistery e crime, però il nome Sherlock Holmes riesce dove gli altri non riescono: farmi seguire una storia del genere. In questo caso l'intenzione è di narrare dal punto di vista dell'antagonista. A posteriori questo però non è del tutto vero perché abbiamo episodi in cui il perno sono i Moriarty ed altri in cui seguiamo i passi di Sherlock, ma nella maggior parte dei casi (se non in tutti) le due parti sono sempre collegate, spesso per volere dello stesso William. Non posso che dirmi soddisfatta della trama in generale, muovendo solo qualche recriminazione sull'aver escluso alcuni capitoli (e personaggi) che avrebbero ulteriormente arricchito il background dei nostri coprotagonisti. Inutile ribadire (ma lo farò lo stesso) quanto è sotto gli occhi di tutti: un chara bellissimo. Mi sto trattenendo dal fangirlare, per dare una parvenza di serietà al commento ma è difficile mannaggia. Superiamo questa crisi e rientriamo nel mood serio *coff coff*. Il finale è sicuramente ben riuscito, alla luce del fatto che non è un vero finale, visto che il manga è in prosecuzione, però conclude a modo le vicende narrate fino ad'ora nell'anime.
Voto: 8/10
 
Zelgadis: Ammetto di non aver letto il manga e di essermi approcciato alla serie da amante dei gialli e da lettore delle saghe scritte da Arthur Conan Doyle, di cui per la verità non ho ritrovato moltissimo nei personaggi. Invece dello Sherlock depresso e tossicodipendente, qui ne troviamo uno molto più solare ed estroverso; invece di un professor Moriarty gobbo e dagli occhi infossati, estremamente intelligente, ma incline anche ad infuriarsi facilmente, abbiamo un bel bishonen biondo che non perde mai il suo sangue freddo in qualunque circostanza. Pur accettando questa libera interpretazione (abbiamo effettivamente visto di molto peggio negli anime) e trovando in generale il tutto abbastanza godibile a volte mi sono cadute le braccia trovandomi di fronte a citazioni più o meno improbabili (da Jack the Ripper a James Bond) senza un vero approfondimento. Non mi soffermo troppo sul fatto che la serie possa risultare comunque godibile, ma personalmente, se per voi il fattore bishonen non è un elemento chiave, credo che resti discreta e nulla più.
Voto: 7/10
 

SUPER CUB


Serie di 12 episodi, tratto da light novel (in corso)
Finale: NO

Genere: Scolastico, Slice of Life
 
Koguma vive a Yamanashi e frequenta le superiori, le sue giornate scivolano via vuote e monotone, non ha amici, non ha hobby, essendo orfana è proprio molto sola. Un giorno compra una Honda Super Cub usata e la utilizza per andare a scuola. Iniziano così una serie di piccole avventure: resta a secco, si perde, scopre nuovi percorsi e deviazioni. La moto le porta anche nuove amicizie, infatti Reiko, una sua compagna di classe, comincia a parlare proprio di motociclette...
 
Alex Ziro: La grande sorpresa della stagione. Libertà e dolcezza si librano tra le strade cittadine e di montagna, mentre Koguma in sella al suo Super Cub comprende qualcosa in più di se stessa e del mondo che la circonda. Una serie che è giusto che venga ricordata per il sorriso della protagonsita quando si trova davanti il suo nuovo migliore amico, ma più che altro sono i silenzi a definirlo, la sua apparente apatia e freddezza che si scioglie come neve al sole solo nei momenti adatti. Un anime curato a ogni livello, sia a livello di colori che di sonoro, una perfetta immersione in un oceano di tranquillità che svanisce e appare nel momento in cui azioniamo questo piccolo Super Cub e ci mettiamo in sella dietro a Koguma, in silenzio, lasciando che i suoi pensieri fluiscano anche dentro di noi.
Voto: 8,5/10
 
Julaaar: Super Cub è senza dubbio fra le più grosse sorprese stagionali, uno slice of life che nel complesso racconta una storia relativamente semplice di crescita personale. Ma che funziona dannatamente bene. Ho adorato vedere la protagonista aprirsi sempre più al mondo creando nuovi legami ed esperienze grazie all'incontro con il suo Cub e ci si innamora fin dalla prima puntata quando salendo in sella tutto intorno a lei cambia di colorazione tendendo a tonalità più calde segnando l'inizio della sua nuova vita. Una vita piena di momenti sereni ma non priva di problemi che riuscirà a superare da sola e/o con le sue nuove compagne durante questo splendido viaggio dove è impossibile non sorridere a vedere ogni nuovo passo di Koguma (ma pure quelli di Shii nelle ultime puntate). Chiunque sia appassionato di slice of life dovrebbe dare una possibilità a questa serie, le moto (anche se in certe momenti sembra veramente qualcosa per pubblicizzare la Honda) sono qualcosa che passa in secondo piano davanti ad un racconto così dolce e tranquillo.
Voto: 8,5/10
 
Franky-san: Una di quelle serie piacevoli e rilassanti che, nella loro semplicità, ti riconciliano con il mondo. Vediamo come anche l’acquisto di uno scooter (ovviamente un Super Cub) riesca a rivoluzionare la vita della protagonista. Sola e impacciata, riesce grazie alle passeggiate in motorino a trovare nuove amicizie e fare esperienze che le mancavano; emozionante vedere le reazioni genuine della ragazza anche davanti alle cose più semplici e bellissima la scelta di evidenziare ciò attraverso il cambiamento nelle immagini andando verso colorazioni più calde. Oltre alla protagonista viene dato spazio alle due sue nuove amiche: Reiko e la tenerissima Shii. Alcune scene sono caratterizzate da un silenzio di fondo, disturbato solo dai motori degli scooter, che ci fa partecipare attivamente alla gioia e alle emozioni dei paesaggi. Un’ ottima serie insomma per gli amanti della tranquillità e dello slice of life ma con il difetto, a mio avviso, delle eccessive e stucchevoli lodi al modello della Honda. Soprattutto negli ultimi episodi, mi è sembrato davvero un anime promozionale in cui il Super Cub vantava poteri quasi divini.
Voto: 7,5/10
 
ABI_666: Da amante degli slice of life non potevo perdermi questa serie. Inizialmente avevo il timore che fosse solo uno spottone dell'Honda, e per alcuni versi non si può di certo dire che non lo fosse. Hanno addirittura fatto un product placement vergognoso dell'olio per motori Honda che mi ha fatto piuttosto ridere, oltre alle continue lodi sperticate verso le moto Honda, come se fosse l'unica casa produttrice a fare delle motociclette decenti! Ma questo anime per fortuna non era SOLO questo, anzi. Una bellissima storia una giovane ragazza molto sfortunata e priva di stimoli, timida e sola, che grazie al suo Super Cub "maledetto" riesce finalmente a fare amicizia ed aprirsi maggiormente alla vita. Serie consigliatissima agli appassionati di slice of life, anche se non ve ne frega nulla delle moto non potete perdervi questa piccola chicca.
Voto: 7,5/10
 

SHADOWS HOUSE


Serie da 13 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Soprannaturale
 
Nobili ombre senza volto vivono in una grande villa, frequentata da bambole viventi che trascorrono gran parte del loro tempo a ripulire la fuliggine emessa ripetutamente dai loro misteriosi padroni.
Seguiamo le vicende di Emilyko, una giovane e allegra bambola vivente, mentre apprende i suoi compiti lavorando come assistente di Kate Shadow-sama.
 
ladynera: Shadows House mi ha subito affascinata e incuriosita, con questo particolarissimo mondo in cui convivono Shadow, esseri umani e le così dette bambole viventi. Gli intrighi ed i misteri che dapprima si aggrovigliano e poi si dipanano coinvolgendo sempre di più lo spettatore valgono sicuramente la visione di quest'opera. Non un solo episodio mi ha annoiata e le rivelazioni mi sono piaciute tantissimo. Lato tecnico abbiamo un chara carinissimo e buone animazioni. Anche le musiche sono davvero belle, OP e ED tra tutte. In caso non venga prodotta una seconda stagione recupererò sicuramente il manga pubblicato da noi da J-Pop.
Voto: 8/10
 
Julaaar: Serie che mi ha affascinato fin dal suo annuncio grazie alla sua ambientazione e all'incipit veramente accattivante per i miei gusti, si è confermata una di quelle che ho apprezzato di più in questa stagione. In fin dei conti mi ha dato proprio quello che mi aspettavo, una storia misteriosa e a tratti inquietante nonostante la maggior parte dei protagosti siano delle "Bambole Viventi" con un desing veramente caruccio. Senza contare che tutto il mistero che aleggia sulla Shadows House ed i suoi inquilini è veramente intrigante e ti invoglia a sapere sempre di più su questo mondo. Avendo letto i primi volumi comprendo chi si è lamentato dei tagli, soprattutto di un determinato personaggio, però devo ammettere che sono riusciti comunque a rendere tutto in maniera ottimale. Purtroppo le ultime puntate non reggono il livello del debutto e personalmente trovo che si noti fin troppo che siano anime original. Nel complesso ho adorato veramente tanto questa serie e la sua splendida ending cantata da ReoNa. Quindi voglio premiarla comunque e vi consiglio di guardarla, magari nascerà un amore che vi convincerà a recuperare un manga decisamente interessante ed affascinante.
Voto: 8/10
 
Arashi84: Avendo letto finora solo due volumi del manga, non ero sicurissima di volermi approcciare all'anime di Shadows House, ma la curiosità era tanta e ho ceduto senza troppi problemi. A dispetto di un'apparenza troppo pucciosa, l'anime si è rivelato intrigante e misterioso quanto necessario per attendere con ansia ogni episodio successivo e i misteri che avvolgono il casato Shadow non hanno fatto che aumentare. Il numero di episodi riesce a presentare il cast di protagonisti e dargli una buona caratterizzazione, sia per quanto riguarda le due protagoniste che per quanto concerne i personaggi secondari che insime a loro si son mossi. Seppur l'anime, con i suoi colori, faccia perdere un po' del senso di sporco e oscuro dato dal bianco e nero del manga, è riuscito comunque a trasmettere il senso di oppressione che avvolge la famiglia Shadows. Molto belle le sigle iniziali e finali, la prima totalmente strumentale, la seconda, a opera della potente e suadente voce di Reona, è assolutamente perfetta. Non so quante differenze ci siano state rispetto al manga, ma credo che l'anime abbia viaggiato abbastanza bene suoi suoi binari.
Voto: 7,5/10
 
CloveRed: Shadows House si è rivelata, a mio avviso, una piacevolissima sorpresa che ha spiccato tra i vari anime primaverili per aver sapientemente mixato elementi misteriosi ed inquietanti ad un design tenero e ricercato.
Il character design “rassicurante” delle Bambole Viventi (esseri umani "servizievoli" al servizio del Casato Sahdow, nobili “oscuri” composti di pura fuliggine) già dalle prime battute risulta in contrasto con l'ambientazione lugubre e opprimente del maniero dove è ambientata la storia. Tra misteri, domande, incontri inquietanti, prove da superare, adulti poco raccomandabili e colpi di scena inaspettati (tutte animate con grande maestria e con una OST che sottolinea perfettamente le varie atmosfere) assistiamo, nel corso delle varie puntate, alla nascita di nuove amicizie che hanno come obbiettivo finale quello di rendere tutti i protagonisti più consapevoli di loro stessi e che nella maggior parte dei casi aiutarsi l'un l'altro e fare gioco di squadra è più prezioso di un qualsiasi rango (o promozione) a cui si ambisce.
Voto: 7,5/10
 
Focasaggia: Il fascino del mistero. Nobili avvolti nell’ombra e bambole create con le loro sembianze che saranno i loro volti, quella che inizia come un classico slice of life sembra nascondere molto altro, a partire dalla bellissima sigla, a partire dai primi minuti del primo episodio. Saremo avvolti in una miriade di domande che i protagonisti della storia sembrano non porsi. Del resto fra quei pensieri superflui c’è la vera storia, svelata poco alla volta, mantenendo intatto il gusto della visione sino all’ultimo. Una serie che non delude, e in attesa del continuo mi consolo con il manga.
Voto: 7/10
 

MEGALO BOX 2: NOMAD


Serie da 13 episodi, storia originale
Finale: SÌ

Genere: Drammatico, fantascienza, sport
 
Alla fine, "Gearless" Joe è stato quello che ha regnato come campione di Megalonia, il primo torneo di Megalobox in assoluto. I fan di tutto il mondo sono rimasti incantati dall'ascesa fulminea di Joe che è balzato fuori dai bassifondi fino alla cima in soli tre mesi e senza l'uso di attrezzi. Sette anni dopo, "Gearless" Joe sta ancora una volta combattendo in partite clandestine. Adornato di cicatrici e ancora una volta indossa la sua attrezzatura, ma ora è conosciuto solo come Nomad...
 
Franky-san: Una serie passata fin troppo in sordina in questa stagione. Paradossalmente, a mio avviso, il suo allontanarsi sempre di più dall’omaggio a Rocky Joe della prima stagione l’ha portata ad un livello più alto della precedente. Una storia in cui Joe è distrutto nel fisico e nella mente ma che grazie alla sua forza di volontà e ad alcuni personaggi incontrati sul suo cammino riesce a ritrovare sé stesso in un altalena di emozioni, ricadute, sentimenti, incontri vecchi e nuovi. “La vita ti dà sempre una seconda possibilità” questo il leitmotiv della serie, sempre presente al seguirsi degli episodi. I personaggi sono il punto forte di questa stagione, Chief in primis, che vedono nel pugilato una sorta di ancora di salvezza nelle loro vite ma senza scadere eccessivamente nella banalità della storia di redenzione sportiva già vista mille volte. Una serie che mi ha fatto emozionare e a tratti commuovere. Se devo trovare un difetto, lo scontro finale non è all’altezza delle aspettative. Musiche e canzoni superlative. Consigliatissima!
Voto: 8/10
 
Shiho Miyano: Le musiche di mabanua e la direzione del suono di Keiichirō Miyoshi, sono in continuità con la prima serie e, nuovamente, danno un'impronta molto definita che qui stempera le atmosfere cyberpunk per ammiccare a sonorità, a temi (e a problemi) dell'America latina. E poi già dalla visual fa capolino un leitmotiv, quello del colibrì, che, si intuisce subito, sarà un compagno di viaggio per una storia dai toni struggenti, tanto gradevole quanto inattesa. Inattesa perché per come è nata e per come era scritta la prima serie, omaggio ad “Ashita no Joe” la storia si chiudeva bene senza lasciare nulla in sospeso e l’annuncio di questo seguito mi aveva incuriosito ma al contempo lasciato perplessa. Dal primo episodio però l’impressione è stata buona: un incipit cupo e “sporco” con un Joe, ex Gearless Joe, che tra allucinazioni e sostanze psicotrope si trascina e si tormenta in ring clandestini. Anche l’ambientazione iniziale è da subito suggestiva: pochi luoghi rendono meglio l’idea di abbandono e desolazione di un parco divertimenti in abbandono. La storia, libera dall’obbligo dell’omaggio si dipana bene, ben equilibrata fra personaggi di nuova introduzione e richiami alla stagione precedente, tra l’incontrare Chief e il ritrovare Juri. Una scrittura che ha qualche ingenuità ma arriva ad una conclusione meno scontata del previsto. Merita sicuramente una visione.
Voto: 8/10
 
ladynera: Parto con lo scrivere che l'ho decisamente preferita alla prima stagione.
Joe ormai è allo sbando e seguire i suoi passi ci permette di inoltrarci in un percorso impervio, anzi una salita, fatta di luci e ombre, gioie e dolori (e ancora dolori). Intorno a lui ruotano altri personaggi, allo stesso modo provati dalla vita, da scelte sbagliate, dalla poca fortuna se vogliamo. In questo viaggio scandito dal parallelismo con la storia dell'usignolo, Joe non è solo. Mi piace pensare che venga narrata la storia di tre grandi uomini, ognuno importante e necessario per l'altro. Ma non è tutto, qui ritroviamo anche diversi personaggi della serie precedente, e ripercorriamo le orme di un passato che ha lasciato solchi indelebili e che viene svelato di episodio in episodio. Rimane la costante di un buon comparto tecnico tra disegni e musiche.
Voto: 7,5/10
 
Ironic74: Una delle serie più sottovalutate non solo della stagione ma, a mio modeato parere, di tutto il 2021. Riesce ad affrancarsi dall'omaggio evidente ad Ashita no Joe della prima stagione, creando un proprio universo narrativo che fa l'occhiolino alla saga di El Mariachi. Ritroviamo un Joe di nuovo ai margini, schiavo dei propri rimpianti e incapaca di risollevarsi. Una storia di redenzione personale che passa si attraverso i pugni ma per ottenere la vittoria sul ring più importante: quello della vita! Tra animazioni e un mood deliziosamente vintage e una colonna sonora da applausi, questo Nomad merita davvero una visione. Consigliatissimo.
Voto: 7,5/10
 

Vi sono alcune serie che, pur essendo state consigliate da alcuni redattori, non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Backflip!!
Consigliato da: Arashi84, zettaiLara
- Don't Toy with Me, Miss Nagatoro
Consigliato da: Thorgrim
- Higehiro
Consigliato da: tenshi5100
- Record of Ragnarok
Consigliato da: *Alexiel*
- Sentouin, Hakenshimasu!
Consigliato da: tenshi5100, ABI_666
- SSSS.Dynazenon
Consigliato da: metaldevilgear
- Those Snow White Notes
Consigliato da: zettaiLara, ABI_666
- Vivy: Fluorite Eye's Song
Consigliato da: Focasaggia
- Wonder Egg Priority
Consigliato da: Franky-san

Vi sono, inoltre, alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione. Nel nostro documento riepilogativo sono presenti tutte le serie visionate da almeno un redattore.

AnimeClick.it consiglia: Gli anime terminati nel...

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