Nuova collaborazione fra Ai Yazawa e 3Coins a tema Non sono un angelo

Sono molto contenta della cosa, anche se chiamarla collaborazione è un parolone, nel senso che alla fine questi non sono disegni nuovi, si sono limitati a usare i vecchi, con l'appoggio dell'autrice. Immagino quindi che le condizioni di salute della Yaza siano ancora molto precarie

Mah…

Bellini davvero le tazze soprattutto mi ispirano

Meno male che non vivo in Giappone... Avrei lasciato lo stipendio T_T

Dire che comprerei tutto probabilmente è pure riduttivo (´༎ຶོρ༎ຶོ`)
Sono meravigliose! Sigh, almeno spedissero all’estero…

Perche non si concentra sul terminare Nana!
Il tempo passa.
Salute,salute e vediamo, collaborazione qui, collaborazione la,lo aveva già terminato,se davvero voleva....

Perche non si concentra sul terminare Nana!
Il tempo passa.
Salute,salute e vediamo, collaborazione qui, collaborazione la,lo aveva già terminato,se davvero voleva....

La riedizione di Non sono un angelo, dove la Yaza ha disegnato solo le cover nuove e nient'altro, in Giappone aveva subito dei rallentamenti per i suoi problemi di salute. Se non riesce a disegnare nemmeno una cover in tempi più dilatati a causa della sua malattia, come fa a riprendere la serializzazione di un manga che è ben lontano dalla sua conclusione? La storia è nel suo momento peggiore, c'è un evento enorme da elaborare, ci sono anni da colmare per capire come i personaggi sono arrivati al punto in cui sono ora, c'è tanto lavoro che devono fare per riavvicinarsi e portare a termine il loro percorso. Potrebbero servire anche una decina di volumi come minimo per mostrare tutto questo. 10 e più volumi, con i ritmi che una serializzazione necessariamente impone.
L'autrice negli ultimi anni sicuramente ha voluto dare segnali di vita ai propri fan, sicuramente sta meglio ed è in grado perlomeno di buttare giù qualche disegno. E io credo che da parte sua ci sia la volontà di portare a termine quanto iniziato e non lasciarci nel limbo, come ha già dichiarato lei stessa tra l'altro. Però, se la Yaza non lo fa, nonostante la sua dedizione, è ragionevole pensare che,semplicemente, non sia ancora abbastanza in forze.

Perche non si concentra sul terminare Nana!
Il tempo passa.
Salute,salute e vediamo, collaborazione qui, collaborazione la,lo aveva già terminato,se davvero voleva....

La riedizione di Non sono un angelo, dove la Yaza ha disegnato solo le cover nuove e nient'altro, in Giappone aveva subito dei rallentamenti per i suoi problemi di salute. Se non riesce a disegnare nemmeno una cover in tempi più dilatati a causa della sua malattia, come fa a riprendere la serializzazione di un manga che è ben lontano dalla sua conclusione? La storia è nel suo momento peggiore, c'è un evento enorme da elaborare, ci sono anni da colmare per capire come i personaggi sono arrivati al punto in cui sono ora, c'è tanto lavoro che devono fare per riavvicinarsi e portare a termine il loro percorso. Potrebbero servire anche una decina di volumi come minimo per mostrare tutto questo. 10 e più volumi, con i ritmi che una serializzazione necessariamente impone.
L'autrice negli ultimi anni sicuramente ha voluto dare segnali di vita ai propri fan, sicuramente sta meglio ed è in grado perlomeno di buttare giù qualche disegno. E io credo che da parte sua ci sia la volontà di portare a termine quanto iniziato e non lasciarci nel limbo, come ha già dichiarato lei stessa tra l'altro. Però, se la Yaza non lo fa, nonostante la sua dedizione, è ragionevole pensare che,semplicemente, non sia ancora abbastanza in forze.

Concordo in pieno con le riflessioni di Mikoto.
È triste leggere ogni volta certi commenti (non solo sulla Yazawa, ma su molti altri mangaka) in cui emerge chiaramente il lato "consumistico" del lettore di fumetti...come se si dicesse: "voglio i volumi, che mi frega di chi li crea?".
Senza la Yazawa, non ci sarà seguito alle sue storie. Prima l'autore, poi la sua opera, e gli autori sono artisti, non macchine fabbricatrici di manga.

Ciò detto, anche a me manca Nana e mancano le opere di questa autrice, ma non mi permetto di polemizzare sul lavoro di una persona, specie quando c'è di mezzo la salute.

Ai Yazawa... (lacrimuccia che scende dal viso).

Non abbiamo la minima idea di cosa abbia avuto l'autrice (e cosa purtroppo ha ancora), non riusciamo, per fortuna, a immaginare come si possa stare così male per anni tanto da non poter più disegnare come si vorrebbe.

La collaborazione ha prodotto cose molto carine.

Quoto chi difende la Yazawa affinché si rispettino i suoi tempi... Lei è un'artista seria (e lo dimostra anche con queste piccole iniziative), non una primadonna come la Miuchi che non si decide una buona volta a concludere la sua opera principale per chissà quale assurdo capriccio alla faccia delle lettrici! Non sono un angelo è una delle sue opere che preferisco. Forse persino la prima nella mia classifica personale, ad ex equo con Last quarter.

Meno male che non vivo in Giappone... Avrei lasciato lo stipendio T_T

Idem.
Già alle nostre fiere spendo troppo negli stand che vendono cancelleria giapponese a tema anime, questa oggettistica è super-carinissima non potrei resistere.

Speriamo sia fruttuosa

Perche non si concentra sul terminare Nana!
Il tempo passa.
Salute,salute e vediamo, collaborazione qui, collaborazione la,lo aveva già terminato,se davvero voleva....

La riedizione di Non sono un angelo, dove la Yaza ha disegnato solo le cover nuove e nient'altro, in Giappone aveva subito dei rallentamenti per i suoi problemi di salute. Se non riesce a disegnare nemmeno una cover in tempi più dilatati a causa della sua malattia, come fa a riprendere la serializzazione di un manga che è ben lontano dalla sua conclusione? La storia è nel suo momento peggiore, c'è un evento enorme da elaborare, ci sono anni da colmare per capire come i personaggi sono arrivati al punto in cui sono ora, c'è tanto lavoro che devono fare per riavvicinarsi e portare a termine il loro percorso. Potrebbero servire anche una decina di volumi come minimo per mostrare tutto questo. 10 e più volumi, con i ritmi che una serializzazione necessariamente impone.
L'autrice negli ultimi anni sicuramente ha voluto dare segnali di vita ai propri fan, sicuramente sta meglio ed è in grado perlomeno di buttare giù qualche disegno. E io credo che da parte sua ci sia la volontà di portare a termine quanto iniziato e non lasciarci nel limbo, come ha già dichiarato lei stessa tra l'altro. Però, se la Yaza non lo fa, nonostante la sua dedizione, è ragionevole pensare che,semplicemente, non sia ancora abbastanza in forze.

Concordo con quanto detto, ma un problema di salute così debilitante non si curerà facilmente, e anche sperando fosse comunque guaribile, avrà una degenza lunga altrettanto lunga.
In questo caso non capisco perché non possano affidarsi ai collaboratori, potendo seguire in prima persona la storia e la realizzazione.
Stacanovisti e perfezionisti, ma esistono anche i compromessi.



Comunque, a prescindere che dirti ogni notizia ritorniamo sulla nota dolente, belli i gadget

Perche non si concentra sul terminare Nana!
Il tempo passa.
Salute,salute e vediamo, collaborazione qui, collaborazione la,lo aveva già terminato,se davvero voleva....

La riedizione di Non sono un angelo, dove la Yaza ha disegnato solo le cover nuove e nient'altro, in Giappone aveva subito dei rallentamenti per i suoi problemi di salute. Se non riesce a disegnare nemmeno una cover in tempi più dilatati a causa della sua malattia, come fa a riprendere la serializzazione di un manga che è ben lontano dalla sua conclusione? La storia è nel suo momento peggiore, c'è un evento enorme da elaborare, ci sono anni da colmare per capire come i personaggi sono arrivati al punto in cui sono ora, c'è tanto lavoro che devono fare per riavvicinarsi e portare a termine il loro percorso. Potrebbero servire anche una decina di volumi come minimo per mostrare tutto questo. 10 e più volumi, con i ritmi che una serializzazione necessariamente impone.
L'autrice negli ultimi anni sicuramente ha voluto dare segnali di vita ai propri fan, sicuramente sta meglio ed è in grado perlomeno di buttare giù qualche disegno. E io credo che da parte sua ci sia la volontà di portare a termine quanto iniziato e non lasciarci nel limbo, come ha già dichiarato lei stessa tra l'altro. Però, se la Yaza non lo fa, nonostante la sua dedizione, è ragionevole pensare che,semplicemente, non sia ancora abbastanza in forze.

Concordo con quanto detto, ma un problema di salute così debilitante non si curerà facilmente, e anche sperando fosse comunque guaribile, avrà una degenza lunga altrettanto lunga.
In questo caso non capisco perché non possano affidarsi ai collaboratori, potendo seguire in prima persona la storia e la realizzazione.
Stacanovisti e perfezionisti, ma esistono anche i compromessi.



Comunque, a prescindere che dirti ogni notizia ritorniamo sulla nota dolente, belli i gadget

Magari la Yaza sul lavoro è stacanovista come Takumi ahahahahah se è così, non delegherebbe mai mai mai neanche il più piccolo dettaglio

Questo tipo di collaborazioni le fanno per qualsiasi manga, specialmente quelli vintage il cui marchio può attrarre donne trenta/quarantenni in nome della nostalgia. Se andate nella catena Village Vanguard troverete decine di gadget di cartoleria e vestiario dedicati a Creamy, a Lamù, a Sailor Moon, alle serie anni novanta di Ribon. Due anni fa, c'è stata una collaborazione tra la linea di abbigliamento Ropé Picnic e Touch di Mitsuru Adachi che gli ha fatto da testimonial. L'anno scorso, sono usciti da Village Vanguard decine di magliette, borse e affini dedicate a Stop! Hibari-kun, altro manga interrotto da ben più di Nana, di cui però si sa benissimo perché è stato interrotto (per un capriccio dell'autore, non perché fosse malato) e l'autore sanno tutti benissimo cosa sta facendo (ha fatto il character design di Sonny Boy giusto poco tempo fa), si mostra in pubblico, ma nessuno è mai andato a dirgli "Eeeh, perché perdi tempo con ste cose invece di finire Hibari-kun?", dato che il più delle volte l'autore originale non c'entra nemmeno con la produzione del merchandise, che riutilizza soltanto vecchie illustrazioni i cui diritti magari sono della casa editrice.