Di recente, Shuhei Yabuta, regista di Vinland Saga e direttore delle animazioni in CG ne L'attacco dei giganti, ha condiviso sul proprio profilo Twitter una serie di post che discutono sulla qualità degli anime al giorno d'oggi.
 
"Le emittenti televisive o qualsiasi altro servizio di trasmissione non possono determinare la qualità di un anime. Certo, gli studi creativi svolgono un ruolo fondamentale nel supportare i creatori, tuttavia neanche questo determina la qualità del prodotto finale", ha scritto Yabuta. "Anche in un settore dinamico come questo che produce così tanti titoli ogni anno, purtroppo manca sia un sistema che stabilizzi la qualità sia un modello di business che investa sugli studi e sui creatori".
 
"Se oggi ti imbatti in un meraviglioso anime, è perché il destino ha riunito creatori di talento con una passione incondizionata per quello che fanno. Sia chiaro, non sono né pessimista né tantomeno ho intenzione di arrendermi", ha continuato. "Il problema fondamentale è che l'industria non è stata in grado di analizzare a fondo come la qualità del prodotto finale influisca sui risultati aziendali. Credo che la possibilità di realizzare un successo programmato e non casuale (ossia garantire la qualità del prodotto finale fin dalla fase iniziale di produzione), determinerà maggiori proposte di investimento per i titoli futuri".
 
Infine in merito al tema degli animatori sottopagati, il regista pone il quesito: "Si tratta di "un compenso commisurato al lavoro" o "un lavoro commisurato al budget"? Non siamo obbligati a lavorare, ma è anche vero che non possiamo rinunciare alla qualità". Insomma, i salari sono bassi perché la qualità delle animazioni in generale è scadente, o la qualità delle animazioni in generale è scadente perché i salari sono bassi?

E voi cosa ne pensate?


Fonte Consultata:
Kudasai