Belle, il nuovo film di Mamoru Hosoda, si è fatto strada nei cinema italiani già da un po' di tempo. Abbiamo raccolto i risultati del suo debutto, e le nostre opinioni attraverso la nostra recensione, ma manca ancora qualcosa. Ciò che più salta all'occhio è la presenza di CGI, che crea un netto contrasto tra il mondo digitale di U e il mondo reale. Un aspetto che solitamente fa storcere il naso agli appassionati, si è trovato invece al centro di un trend sui social che sottolinea l'importanza cruciale delle inquadrature.

L'animatore Austin Hardwicke, infatti, ha mostrato come la forma del volto della protagonista e di conseguenza il suo modello 3D cambi a seconda dell'angolazione. 
 

In un'intervista allo staff CG risalente a luglio 2021, il character modeler Chiaki Watanabe ha spiegato come l'utilizzo dello stesso modello in ogni inquadratura generi un risultato incoerente: "È stato complesso trasporre i disegni di Takaaki Yamashita in forma tridimensionale, per questo abbiamo avuto molte difficoltà. Quando si aggiunge un effetto stereoscopico alla visione frontale così come si farebbe per il volto di profilo laterale, si ottiene troppa ombra; e non sarebbe neanche bello vedere la parte bianca degli occhi che si presenta nel volto di tre quarti come si farebbe nel profilo. Alla fine, abbiamo preparato modelli frontali, di tre quarti e di profilo. Sono stati poi riflessi nel face rig."

Ha anche notato che il film presenta molte inquadrature che girano intorno al personaggio, quindi non potevano usare modelli che sembravano "eccessivamente in stile anime". Suguru Satō ha aggiunto che alcune caratteristiche come le lentiggini si sarebbero perse se l'espressione facciale della protagonista fosse cambiata, quindi queste dovevano essere integrate nel mesh. Per modellare unicamente il suo volto hanno impiegato ben più di due mesi.

Questo trend ha portato anche lo studio Orange ha pubblicare un tweet sui modelli in CG usati per Beastars, che tornerà su Netflix con la sua terza stagione, usando Haru come un esempio:
 

L'account Twitter inglese ha spiegato che lo strumento utilizzato per questo processo si chiama "automorph". Siccome cambiare il modello 3D di un personaggio per ogni inquadratura farebbe lavorare ulteriormente gli animatori, questo strumento viene usato per trasformare automaticamente il modello. Tuttavia, in particolar modo in Beastars, i conigli sono gli unici personaggi che usano l'automorph, perché altri personaggi, come il lupo Legoshi e il cervo Louis, hanno delle "museruole" che contengono informazioni tridimensionali più profonde.


Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork