Ciao a tutti amici, come state?
A seguito dell'enorme numero di richieste arrivate in redazione (tutte mie ovviamente... ma ci credereste? Non volevano più farmi recensire! Torna su AnimeClick la rubrica più scorretta, irriverente e soprattutto più incostante e inaffidabile del web: la recensione semiseria.

Sì, lo so, sono passati circa due anni dall'ultima volta in cui mi son fatto vivo con un mio articolo (La matrigna, che capolavoro!) ma non temete, vi prometto che per il prossimo ci metterò ancora più tempo. Scherzi a parte, so che dovrei pubblicare più spesso (me lo dico da solo, in realtà non interessa a nessuno) ma ciò purtroppo non è possibile per una questione di politica internazionale: è da tempo infatti che la redazione di questo spettabile sito mi ha mandato cordialmente a quel paese. Per cercare di pubblicare questa mia nuova creazione ho così dovuto spacciarmi per un nuovo utente, un certo “prusuttemuzzarell”. Risultato? Mi hanno riconosciuto subito. Come diamine avranno fatto? Sono delle vere volpi non è vero? Però hanno avuto pietà di me e mi hanno lasciato fare: “che sia l'ultima volta però!”. Fossi in voi non ci spererei troppo.

In realtà c'è anche un'altra ragione se ho difficoltà a scrivere, e questa volta la colpa è vostra: con mia grande frustrazione ho dovuto constatare la presenza nelle schede di valanghe di commenti in cui parlate male dei vari episodi di un anime ma poi gli mettete comunque il pollice verde. Come faccio a scegliere un anime e definirlo “brutto” se poi sembra che sia piaciuto a tutti? Posso mai fare la figura dell'incompetente? Giammai! Da oggi, dunque, vi ordino di cambiare registro. Vi do una dritta: basta seguire gli stessi anime che vede Ziro e fare scattare il rosso per ogni singolo episodio, così io e lui finiamo per azzuffarci e il tutto diventa divertente come ai cari vecchi tempi.
Ma bando alle ciance, l'anime che ho scelto per celebrare il ritorno della rubrica che in mia assenza nessuno ha osato prendere in eredità è un vero pezzo da novanta, un anime che combina malissimo erotismo, fantascienza e nonsense, creando un pastrocchio capace di far sanguinare gli occhi anche ai più allenati: World's end harem. Si tratta di un anime che ambisce a portare sui nostri schermi l'harem “definitivo”, in quanto è letteralmente impossibile immaginarne uno più grande di questo. Ma è anche il racconto di come una malattia potenzialmente letale possa trasformarsi in uno stratosferico colpo di culo.
 
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In diretta dagli uffici di animeclick .

Per chi non se lo ricordasse la recensione semiseria da sempre abbatte il muro dello spoiler raccontando nel dettaglio molti particolari importanti della storia, per cui se non avete visto l'anime e, chissà perché, contate di vederlo, evitate di leggere il seguito prima di averlo fatto. Per eventuali rilievi, proteste e lamentele, invece, vi ricordo che è sempre attivo l'indirizzo di posta elettronica nuncescassà@notmail.it; mi raccomando scrivete in massa, la risposta è sempre garbata e garantita.

A proposito: come si scrive una recensione semiseria? Ah sì, adesso ricordo. Si parte con un'analisi dettagliata dell'episodio numero uno dell'anime, poi si passa alla descrizione delle altre principali stranezze contenute nel seguito e si usano i migliori commenti che l'utenza ha lasciato sulla scheda per cercare di lavorare il meno possibile.
Ok, esauriti tutti i convenevoli, possiamo partire con il racconto del primo episodio di World's End harem. Ma dato che mi sento pigro ancor prima di cominciare, lascerò a voi l'onore di aprire le danze attraverso l'uso dei vostri commenti. Ecco cosa ci avete detto dell'episodio numero uno.
 
E questo sarebbe l'anime ecchi super censurato, rimandato ed atteso da mesi? Ma per favore... Idea della pandemia addirittura ovvia e di pessimo gusto, e per il resto massima delusione. Rimandato con molti dubbi.  
Marcotano-san

Ma veramente lo stanno subbando? Non c'era proprio niente di meglio?  
Redcbcup

La parte "scientifica" lascia il tempo che trova, risultando forzata e priva di ogni logica; tuttavia non siamo in uno sci-fi, quindi direi che almeno hanno tentato di dare un contesto diverso dal solito, seppur goffamente. Magari arriverò al secondo.
Il Biotecnologo

Animazioni che sembrano fatte 10 anni fa ed al risparmi, trama robaccia da 4 soldi, rosso fuoco e drop
bean_bandit

Storia ridicola ma peggio ancora il protagonista maschile che è semplicemente da prendere a testate
Kaso

Ma è davvero così scandaloso come dicono? Accertiamocene.
Tokyo, anno 2040. La scena si apre sul tetto di un edificio (non scolastico, in Giappone tutti i tetti sono sempre molto affollati) nel preciso momento in cui il giovane Reito trova il coraggio di confessare il suo amore alla giovane Elisa. La ragazza, decisamente compiaciuta, comincia a darsi delle arie, ma ancora non sa che sta per arrivare una terribile doccia fredda: Reito le comunica anche di aver contratto la sclerosi multipla. Pur essendo una studentessa in medicina Elisa sembra cadere dalle nuvole e deve consultare il suo computer a schermo triplo attivabile dal nulla nell'aria per scoprire di che cosa si tratta. Ma se in classe non è sempre attenta durante le lezioni, con le ricerche su Google è un vero asso perché in 0,01 centesimi di secondo ha già trovato un possibile rimedio medico alla malattia. Reito, però, le fa notare che questo rimedio sarà pronto solo fra cinque anni, e che quindi sarebbe dovuto restare ibernato durante tutto questo periodo. Stando così le cose non sarebbe certo potuto diventare il suo ragazzo, per cui la invitava a fregarsene e a spassarsela con un certo Maeda.

Dopo un viaggio in un auto provvista di due divani grandi quanto due campi di calcio, Reito si reca in clinica per procedere alla procedura d'ibernazione. Dopo aver fatto due chiacchiere col suo dottore basate unicamente sulle lodi sperticate che il vecchio bacucco rivolge al ragazzo, che a quanto pare è un enfant prodige della medicina, sulla scena si presenta Mahiru, la sorellina con un evidente complesso dell'oniichan, che non farà altro che starnazzare per tutto il tempo. In extremis arriverà anche Elisa, giusto in tempo per dare la buonanotte al suo caro. Non si capiscono bene le ultime parole che la ragazza rivolge a Reito prima che si addormenti: i più romantici sostengono che dica "ti aspetterò"; altri invece, più realisti, leggendo attentamente il labiale, propendono per "ho perso la verginità". Ed in effetti sembra che ad attenderla all'ingresso ci fosse un certo Maeda con la sua moto, ma non posso confermare la notizia.
 
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Reito congelato e venduto al mercato del pesce

Passano gli anni e finalmente arriva il momento di scongelare Reito. Il ragazzo, probabilmente, credeva di rivedere al suo risveglio le stesse persone che erano con lui cinque anni prima. Ed invece no. Ad accoglierlo c'è una ragazza sconosciuta, ben dotata fisicamente, ma dall'atteggiamento non proprio socievole (leggi: una mummia). Ma la domanda che Reito avrebbe voluto porle è: come cacchio fai ad avere l'iride blu, la pupilla indaco e le ciglia bianche???
 
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Ma che occhi ha?

La ragazza dice di chiamarsi Mira Suou, e si autonomina sua addetta personale. Sarà lei a raccontare ad uno spaesato Reito cosa è successo nei cinque anni in cui è rimasto addormentato.
Una terribile pandemia (ancora!!! Ma questo è terrorismo psicologico!) ha ucciso l'intera popolazione mondiale maschile esistente sul pianeta. Oddio non proprio tutta, quasi tutta: sono rimasti in vita solo altri quattro soggetti che come lui erano stati ibernati in precedenza perché malati di sclerosi multipla. Ma la parte più intrigante deve ancora venire: essendo gli unici maschi ancora in vita, toccherà proprio a loro cinque il compito di ripopolare il mondo accoppiandosi come conigli con donne che soffrono l'astinenza da troppo tempo. C'è solo un problema: gli uomini in questione sono tutti giapponesi. Eh sì, lo so: Houston abbiamo un problema. Il genere umano rischia seriamente l'estinzione.

Reito, dopo una comprensibile reazione isterica, capisce che è il caso di fare un ripasso della storia degli ultimi cinque anni: dopo la morte di tutti gli uomini a prendere il potere è stata la UW (United Women), un'organizzazione internazionale il cui fine originario era quello di domare le sommosse e riportare l'ordine nell'attesa del risveglio dei cinque superstiti. Reito non può credere ai propri occhi, ma soprattutto non riesce proprio a concepire l'idea di doversi accoppiare con donne umane: propone, allora, l'uso della fecondazione artificiale ma ahimè sembra proprio che l'unico modo per dare alla luce dei bambini immuni alla malattia sia fare sesso tradizionale, con la classica danza sul materasso. Ora devo dire che questa strana situazione mi ha fatto alquanto ridere, perché non riesco a pensare a nessun motivo valido per cui il sesso funziona e la fecondazione artificiale no; ma è un virus o la maledizione di una strega? Comunque, dato che le cose stanno così, mio caro Reito mi sa che ti tocca... oppure no?

In primis, come un bambino di tre anni, il ragazzo minaccia di andarsene a casa; in secundis quando gli viene mostrata una lunga lista di ragazze con cui avrebbe potuto accoppiarsi si ritrae nauseato; infine si cerca di convincerlo attraverso Mahiru, la sua sorellina, che rientra in scena così come c'era uscita, ossia urlando come un'ossessa, e non fa assolutamente nulla per convincerlo.
 
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Ma che ti strilli?

A questo punto Reito chiede di Elisa, la ragazza che amava, ma scopre che è scomparsa da tre anni, probabilmente per motivi politici. Allora lui prova a fare la cosa più intelligente che gli viene in mente: prova a telefonarle. Che genio che sei, magari s'era solo scordata di come si usava il telefono. Ah non risponde? Chissà come mai...
Nel frattempo Mira si becca un cazziatone dal suo superiore perché Reito si rifiuta di fare il suo dovere; la ragazza dagli occhi multicolor decide allora decide di passare direttamente alle vie di fatto. Coperta solo da un babydoll, come una novella Ryo Saeba entra di notte nella camera di Reito, si spoglia fino a restare nuda; dopodiché gli dice “sono venuta per farla stare meglio” e lo costringe a baciarla. Alle parole “la prego mi dia il suo seme” ogni uomo di sana costituzione sarebbe crollato ma non Reito, che comincia a starnazzare, la prende per le spalle e la spinge via. Per giustificarsi le dice: “non posso essere l'unico che si diverte”. Kaso, quanto hai ragione...

Ma come ho fatto a vedere undici episodi di questa roba?

Arriva poi la parte più surreale. Mira il giorno dopo decide di fare un altro tentativo e lo porta in una stanza dove, dietro degli specchi, c'è una specie di bagno termale piena di ragazze seminude. A questo punto chiede a Reito di scegliere quella/e che voleva e di non preoccuparsi se non c'era nessuna di suo gradimento, ne avrebbe cercate altre: in fondo “sul pianeta ci sono cinque uomini e cinque miliardi di donne”; dopodiché fa una faccia da film horror. Ascoltando questa frase Reito sembra cadere vittima di un incubo e assume la stessa espressione di chi improvvisamente si dovesse accorgere di essere inseguito da un esercito di zombie che brama il suo sangue. Ovviamente si rifiuta fermamente di collaborare: “non sono uno stallone da monta” dice. No, non lo sei, è una delle poche cose di cui sono certo nella mia vita.

Alle parole di Mira che il suo “sacrificio” è indispensabile per la sopravvivenza del pianeta, lui allora replica che la ragazza con cui vuole copulare è Elisa, lei e solo lei. E per fortuna qui finisce il primo episodio sennò finiva che lo menavo.
Terminata questa prima fase passiamo alla seconda: la discussione degli altri principali argomenti di discussione di questo anime.
Comincio subito a dire che della parte geopolitica, degli intrighi, dei complotti, del destino del pianeta non parlerò, perché la parte più importante comincia sul finire e non vorrei che i miei spoiler vi rovinassero la visione... no macché, di voi e dello spoiler non m'importa un fico secco. La verità è che sono illogici, senza senso e, quello che più conta, di una noia mortale.
 
Ovviamente la trama, come i vari pg, fa acqua da tutte le parti e si allenta per lasciare spazio a grasse risate alternate a sprazzi di shock profondo. Si guarda per altro
Daiki

Non si può invece non parlare dei tre “stalloni da monta” che appaiono in questa prima e si spera unica serie di World's End Harem e a cui è affidato il futuro dell'universo.

First Children: Kyoji Hino. E' il primo dei maschietti ibernati a causa della sclerosi multipla a risvegliarsi nel “nuovo mondo”. Si tratta di un personaggio che l'autore tratta con grande disprezzo, per il semplice motivo che accetta subito di collaborare, e non una sola volta al giorno ma anche più e più volte e spesso addirittura con più persone. Per la serie “Rocco Siffredi spostati” punta il dito e si prende la donna che vuole. La parte più divertente è quando prende una cotta per Mahiru che però si rifiuta di farlo con lui. Peccato, per una volta avrebbe avuto un buon motivo per strillare.
Come detto sopra l'autore detesta questo atteggiamento, non consono ad un vero giapponese, per cui Hino apparirà poche volte nel corso dell'anime. Appare talmente poco che son riuscito a trovare un solo “pezzo” di commento che lo riguardi.
 
Il biondo invece ha capito tutto e sa come intrattenersi. Finora il migliore. Spero non gli rovinino il soggiorno.
Jabberwork
 
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Il First children che si impegna

Second children: Reito Mizuhara. Ho già parlato di lui sopra, per cui non c'è molto da aggiungere rispetto a quanto detto. Inizialmente subirà diverse provocazioni molto esplicite per indurlo a cedere, ma lui sarà inflessibile. Alla fine organizzerà una conferenza stampa in cui dichiarerà al mondo intero (non sto scherzando è vero) di voler sacrificare il batocchio alla scienza, rinunciando al suo ruolo di maschio generatore di figli ma assumendosi il compito di cercare di scoprire una cura a questa tremenda malattia. Perché se nessuno c'è riuscito dovrebbe riuscirci lui non si sa, però le donne attorno a lui invece di prenderlo a sberle si convincono e lo lasciano trastullarsi nella sua verginità.
 
Reito dovresti prendere con più leggerezza la situazione e fare il tuo dovere in tutti i sensi, la volontà di ferro ce l'hai, fatti venire pure qualche altra cosa...
Mirokusama

Cosa impedisce al nostro ameba di lavorare di giorno e di divertirsi di sera? o anche solo nelle pause?
Jabberwork

Third Children: Shota Doi. Dei tre sicuramente il personaggio migliore, almeno in lui c'è una evoluzione che lo rende interessante e si riesce almeno ad arrivare alla fine dei suoi episodi senza addormentarsi. Le lodi, però, finiscono qui.
Nonno Doi, così chiamato per i suoi capelli bianchi, prima dell'ibernazione era fondamentalmente uno sfigato, oggetto di bullismo da parte di alcuni compagni di scuola e innamorato della sua insegnante di musica dagli occhi completamente verdi. Una volta scongelato, ovviamente, vedrà la sua vita capovolgersi completamente, passando da soggetto indesiderato a persona popolarissima. Karen, la sua addetta personale, non vuole però correre lo stesso rischio corso per il second children e decide di far vivere il ragazzo nella sua vecchia scuola e soprattutto di farlo rincontrare con il suo vecchio amore. Lei gli da semaforo verde come i suoi occhi e i due ci danno dentro per una settimana circa; poi la prof scompare e un po' alla volta Karen fa capire a Doi che il suo batocchio è patrimonio mondiale dell'Unesco, per cui il suo compito non è quello di vivere una storia d'amore con la professoressa ma quello di bombarsi tutte le ragazze della scuola. Da buon giapponese lui si proclamerà fedele all'insegnante di musica e la situazione sembrerà ripiombare nella glorificazione dell'astinenza. Ma dico io, anche moralmente nessuno avrebbe nulla da eccepire e tu ti devi fare pure pregare?

Alla fine Doi intuisce che il suo è un comportamento da eunuco stanco e così al grido di “vediamo che succede” (chissà cosa si aspettava che succedesse) decide di farlo con la prima, la seconda, la terza, la quarta e così via.
Il passato, però, continua a tormentarlo e il ragazzo di buon carattere finisce per tirare fuori, oltre al batocchio, anche il suo lato cattivo, organizzando la sua vendetta verso due ragazze che in passato lo avevano deriso. Sul finale dell'anime, poi, all'improvviso avviene l'inspiegabile: Doi con l'ausilio di un macchinario tirato fuori dal deposito delle scope viene fatto invecchiare di diversi anni, trasformandolo inaspettatamente in un adulto figaccione. Perché questo fosse necessario non si sa, ma l'effetto è terribile.
Ma lasciamo a Felpato12, l'enfant prodige dei commenti, il compito di riassumere quanto detto sul third children.
 
"Scusami per averti fatto venire così tardi ieri". Di certo non mancano i doppi sensi. Bravo il mio otaku che alla prima occasione si sbombola la professoressa, così si fa.
Felpato12

Dalla semplice goduria alla sodomia, da una vita tormentata a una di vendetta. A Doi non mancava nulla, non più perlomeno, ma ha voluto strafare
Felpato12

Altro che cambio di aspetto, Shota si è fatto proprio la plastica facciale e onestamente, sembra il culo.
Felpato 12
 
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Ma davvero la stai guardando negli occhi?


E con questo credo che il racconto di questo anime possa dirsi concluso; mi sa che ho spoilerato pure più del solito. C'è solo una cosa da aggiungere a quanto detto finora: il ruolo della censura. Va detto subito che sono disponibili entrambe le versioni dell'anime, però mi chiedo: ma chi cacchio vuoi che si avvicini ad un anime del genere e scelga la versione censurata? E' un quasi-hentai da vedere in bagno, non ha senso. Eppure la versione censurata c'è, e, vi giuro, è uno spettacolo per gli occhi. Secchiate di pece gettate sui personaggi a coprire anche la più innocente nudità e la più immacolata biancheria. L'effetto è quella di una polpetta al sugo che rotola sul vestito buono. Essendoci la versione non censurata non posso certo lamentarmi, ma la violenza con cui le colate di bitume volavano sullo schermo era qualcosa da applausi a mano aperte, l'esempio di come riuscire a rovinare un anime che comunque era già capace di rovinarsi da solo.
 
Il mio giudizio finale su quest'anime è buono. Ma quando mai, non posso mentirvi, è più sgradevole di un branco di calabroni in festa attorno al vostro sedere. Ma proprio per questo World's End Harem potrebbe anche diventare il primo passo verso l'evoluzione della specie, ossia verso la conversione dell'utenza media al genere trash. Cogliete l'occasione, peccatori!

E con questo siamo arrivati alla fine della mia recensione. Adesso tornerò ad occuparmi delle mie millemila faccende che mi hanno tenuto lontano per così tanto tempo, nella speranza che abbiate gradito il mio ritorno su questi schermi. Perché l'avete gradito, vero? Su, avanti, esprimete un giudizio!
 
Prodotto basato su un titolo privo di valore, rappresentato in forma animata con bassa qualità grafica e censure. Inutile.
Henze

Ecco appunto. Grazie mille. Ci vediamo fra un paio d'anni.