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È passato quasi un anno da quando ho visto per la prima volta Gurren-Lagann. Un anno è un tempo relativamente lungo, quando si parla di interessi, e di solito un anno basta perché la passione si ritrovi scemata in favore di altre serie più recenti. Nel mio caso non vale. Questa è una serie che mi ha talmente sconvolto, talmente emozionato, talmente segnato nel profondo che non potrei mai dimenticarla, né sostituirla con qualcos'altro. L'ho vista e rivista talmente tante volte che ricordo gran parte degli episodi praticamente a memoria. Nonostante ciò, ogni volta è (quasi) come la prima volta. Posso affermare con assoluta certezza che si tratta del mio anime preferito di sempre, e difficilmente ci sarà qualcosa che potrà soppiantare le epiche avventure di Simon, Kamina, Yoko, Nia e di tutti gli altri protagonisti di questa fantastica serie.
Non è la classica serie mecha (genere che, ammetto, non mi ha mai particolarmente entusiasmato), bensì una commistione, un ibrido di generi che si fondono, si mescolano, si scambiano con una coerenza fuori dal comune. Nata come una serie di omaggio alle vecchie serie robotiche anni 70-80, da loro prende in prestito giusto un po' della forma estetica, ma assume ben presto una personalità propria, che non può essere paragonata a nessuna delle serie da cui si suppone trovi ispirazione.
TTGL è un capolavoro assoluto, sia a livello tecnico che, soprattutto, comunicativo. Innumerevoli sono le citazioni, gli omaggi, i simbolismi disseminati per le immagini e le battute dei personaggi, tutti perfettamente caratterizzati e traboccanti di carisma. Una storia che fa dell'ottimismo e della voglia di vivere il perno centrale, un inno alla speranza nel domani e alla fede nelle proprie capacità.
Il messaggio è uno solo: "non porti limiti di alcun genere, se desideri ardentemente qualcosa vai e prenditela!". Forse sembrerà scontato e stucchevole, ma sappiamo che è su questo che si basa la nostra intera esistenza. Sui desideri. Sui sogni. Sulle nostre ambizioni.
Gli elementi portanti e ricorrenti della storia, il Cielo, la Spirale, la Trivella... altro non sono che una grande e perfetta metafora della nostra vita. Il Cielo è il mondo in cui viviamo, un mondo che vuole schiacciarci, costringerci ad omologarci a un'esistenza che non ci piace o che non desideriamo. La Spirale è la nostra volontà di vivere, il nostro spirito, i nostri desideri, ciò che ci rende umani e liberi di scegliere. La Trivella è la lotta contro le difficoltà che si parano davanti a noi, che dobbiamo affrontare e vincere con positività e ottimismo, traendo forza dal potere della Spirale che è dentro ognuno di noi.
Tutto questo viene esplicato con uno stile di narrazione fuori dal comune, che fa dell'esagerazione e dell'esaltazione il mezzo che provoca in noi la catarsi liberatoria, un vortice di emozioni, colori, voci e pensieri tutti perfettamente coerenti nella loro apparente illogicità. E sta proprio nelle parole del capo della Brigata Gurren, Kamina, la chiave per decifrarla: "Dai un calcio alla ragione e fai spazio all'impossibile!" (o anche "Dimentica l'impossibile e supera la razionalità!", come molti fan italiani sono abituati a tradurla).
Occorre una mente aperta e una disposizione d'animo tendente all'irrazionale, per carpire il messaggio di fondo che questa meravigliosa opera d'arte vuole esprimere. Ed è forse per questo motivo che ad alcuni potrebbe non piacere, proprio per la sua compiaciuta voglia di esasperare e deformare la realtà.
Anche così, però, l'opera d'arte rimane, almeno dal punto di vista estetico. Le animazioni, i disegni, i colori... tutto è curato in modo maniacale, rendendola un'esperienza completa e appagante sotto ogni punto di vista. La grafica si evolve con l'evolversi della trama (quasi a sottolineare la maturazione stessa dei personaggi e del contesto in cui si ritrovano a vivere), e questo mostra ancor di più quanto nello studio Gainax siano dei veri e propri geni nel saper sfruttare anche il più piccolo dettaglio grafico per comunicare un messaggio.
Per concludere, per me si tratta di un capolavoro assoluto, la serie animata più bella del nuovo millennio (forse della Storia), che va al di là di ogni tipo di classificazione e di votazione. Non è solo un anime, è una vera e propria esperienza dei sensi. Non va semplicemente ammirata. Va vissuta.