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Alla ricerca di qualche anime nuovo, diverso, mi sono imbattuto in questa serie colpito dalle immagini nella scheda e dai voti alti dati da chi l'aveva già vista. Tanti 10 secondo me un po' esagerati, forse perché non amo particolarmente il soprannaturale che è uno degli elementi della serie. "Seirei no Moribito" resta comunque un anime assolutamente godibile, consigliato a tutti che mi sento di premiare con un 7,5/8.

La storia parte subito in quarta. Balsa, guerriera specializzata nell'uso della lancia, salva un bambino caduto in un fiume. Quel bambino, Chagum, è il figlio dell'imperatore la cui vita è in pericolo per una serie di attentati organizzati perché si sospetta sia posseduto da un demone. Per questo la madre, dopo quel salvataggio, affida la vita di Chagum a Balsa. Inizia così la fuga, l'avventura.

Ci si aspetterebbe quindi molta azione. Invece i combattimenti, sono ridotti in pratica alle prime e alle ultime puntate. Una bella sorpresa da questo punto. Lo scorrimento è quindi abbastanza lento (a qualcuno, di certo non a me, potrebbe dare fastidio) ma non ci si annoia. C'è molto più scavo psicologico di quanto si possa pensare all'inizio. Con la crescita interiore di Chagum che scopre un mondo diverso, il mondo reale, quello del popolo e tanta vita quotidiana. Interessante il fluire del tempo (la vicenda si svolge nell'arco di qualche anno) e soprattutto la descrizione delle ambientazioni, vero punto di forza della serie.
La realizzazione tecnica lascia a bocca aperta. Bellissima la natura, i villaggi, le campagne, i panorami, gli abiti. Dettagli che non fanno semplicemente da sfondo alla storia.

La protagonista, Balsa, è un gran bel personaggio. Non è certo la prima donna guerriera che vediamo in un anime, però è interessante notare che non è una adolescente. Affascinante, forte, dura, saggia: insomma, ci si innamora di lei facilmente, anche perché la voce (giapponese) è adeguatissima. Interessante la parte, già negli ultimi episodi, dove viene svelato il suo passato.
Molto belle le musiche, in particolare una opening che conquista subito. Peccato per un finale francamente non proprio all'altezza del dramma portato avanti fino a quel punto.