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Poetico, meraviglioso, cinematografico sono i primi tre aggettivi che mi vengono in mente. "5 Cm Per Second" è molto simile come trama e per le emozioni che fa provare a "La voce delle stelle", ma poco conta.
E' magnifico, ci fa notare quei dettagli che talvolta ci rendono delle giornate lunghissime o brevissime. "5 Cm Per Second" ha delle inquadrature da cinema, dei colori e dei disegni talvolta così reali da sembrare quelli di un film (ovviamente ci torna in mente che si tratta di un anime osservando gli occhioni dei protagonisti!), e ricordiamo che l'autore aveva realizzato tutto da solo "La voce delle stelle", da uno così non ci si può che aspettare un capolavoro e così è stato.

Amore, attesa, solitudine, inquietudine, insicurezza, soddisfazione e rammarico: tanti sono i sentimenti descritti con umanità e dolcezza, ma al tempo stesso con una malinconia unica.
Avrei voluto dargli 10, lo meritava se non fosse stato per il terzo capitolo che, a parte la scena dei binari, per me risulta noioso, lento e deludente. I primi due capitoli non sono da 10, sono da 11. Il problema è che l'ultimo non sarebbe così brutto preso a sé stante, rimane ben girato e con degli spunti interessanti, un prodotto da 7, ma paragonato agli altri due episodi, girati magistralmente, che commuovono, secondo me diventa quasi nullo.

Si riprende un po' sulla sigla, quando viene mostrato tutto il loro passato, ma a mio parere il finale non esiste; mi si aspettavo almeno un incontro, un confronto, o per lo meno il ritorno della ragazzina del secondo episodio, personaggio che per me sarebbe stato carino vedere tornare infine per mettersi insieme al protagonista, o almeno per rincontrarlo lasciando tutto aperto, e invece ciò non accade
Ma il terzo capitolo non impedisce di dare a "5 Cm Per Second" un 9 a mio avviso stra-meritato.