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One Piece mi lascia sempre un po' di amaro in bocca e troppi dubbi. Sarà la mia indole riflessiva a dare troppo peso a quella scena in cui l'ex-ammiraglio Zephyr chiede a Rufy se per lui hanno più valore le persone o i sogni, ovviamente non c'è stata alcuna risposta. Rufy sarebbe disposto a sacrificare i suoi amici per raggiungere il suo obiettivo? Io credo di no e desidero fortemente che sia no. Le mie perplessità verrano esposte successivamente, in ogni caso, per ora, posso dormire sonni tranquilli sapendo che la trama del film, come consueto, non è tratta dal manga, seppur il tutto sia stato supervisionato dallo stesso Oda, come accadde con Strong World.

Le vicende si svolgono nel Nuovo Mondo, a due anni dalla separazione della ciurma e dai fatti di Marineford. Ritroviamo diversi personaggi, conosciuti o approfonditi proprio durante la guerra per salvare Ace: Kizaru, a cui spetta l'incarico di fermare il suo maestro Zephyr, fondatore della Neo-Marina, un nuovo fantomatico ente il cui scopo sarebbe quello di sostituirsi alla marina, accusata sostanzialmente di incompetenza, ed eliminare definitivamente i pirati, causa del suo male più profondo ed intimo; Aokiji, diciamo in veste (senza vesti) piuttosto informale, profondamente cambiato nell'aspetto, il quale aiuterà i pirati di Mugiwara a scovare Z; Akainu, vari vice-ammiragli, Garp e Sengoku che, sebbene abbiano un ruolo decisamente marginale, sono stati piazzati all'interno della storia per rendicontare i vari cambiamenti all'interno dell'ente governativo.
Così come questi appena elencati, anche i nostri eroi sono cambiati, soprattutto nell'aspetto. Il problema fondamentale è proprio questo: sono anche maturati sotto il profilo psicologico? Rufy è sempre così impulsivo giusto perchè deve movimentare il film con lotte spettacolari, dalle animazioni mozzafiato, che in 3D avrebbero reso perfettamente? E' rimasto il ragazzo che pur di vivere una bella avventura sarebbe disposto a mettere in pericolo i suoi amici? Onestamente spero che questo non sia l'assaggio di quello che accadrà nella seconda parte della Rotta Maggiore, perchè ormai non mi bastano più le lotte contro personaggi sempre più forti o pseudo-trasformazioni alla "super-sayan", come accade in questo lungometraggio. One Piece è bello e piace a tutti poiché capace di coinvolgere diversi tipi di spettatore, quello che ama i combattimenti, quello che preferisce le trame un po' contorte, quello che invece si interessa alle persone e ai loro drammi. Quello che mi rimane di questa opera, però, sono soltanto i combattimenti. Come già detto, è soltanto un film pertanto non è necessario essere troppo severi.

Le particolarità che lo contraddistinguono sono le animazioni molto fluide e più curate rispetto l'anime, l'estrema sponsorizzazione e le collaborazioni illustri con Avril Lavigne, per le due colonne sonore 'How you remind me' e 'Bad Reputation', e Armani, per il design degli abiti: Best Look Ever goes to Zoro che, con occhiali e giacca aperta, sono state valorizzate la sua maturità, anche se molti non lo direbbero, e il suo oggettivo fascino. E' indispensabile guardarlo? Per i neofiti e i non seguaci sarebbe soltanto un bel film di animazione, mentre per i fan non aggiunge molte informazioni a quanto si sappia già attraverso la serie animata. Piccolo dettaglio, il veleno per vermi usato da Usopp è un'allusione ad un personaggio che si sarebbe palesato poco dopo i fatti del film e dall'inconfondibile "shurororo"?

Vi lascio con una frase della canzone di Lavigne/Nickelback, immaginando che Zoro la dica al suo capitano: "I was waiting on a different story, this time I'm mistaken […] these five words in my head, scream "are we having fun yet?"