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Da quando ho visto per la prima volta "Dragon Ball Z: Kami to Kami - Battle of Gods" in lingua giapponese con i sottotitoli in inglese, ad oggi, dopo diverse visioni, avendolo potuto infine visionare anche doppiato in italiano, credo di poter finalmente dare il mio giudizio definitivo sul film; le mie iniziali impressioni su "Dragon Ball Z: La battaglia degli dei" furono sia positive, ma anche semi-deludenti, viste le alte aspettative create dall'attesa e dai numerosi trailer fatti circolare fin dall'annunciazione del lungometraggio.

Il film entra subito nel vivo della trama senza perdere tempo; Il Dio Bills si è risvegliato dopo un lungo sonno volontario e, scoperta la decaduta di Freezer e deliziato da un sogno premonitore nei riguardi di un leggendario "Super Saiyan God", rintraccia subito gli ultimi Saiyan sopravvissuti per trovare il suo degno avversario, e se il suo capriccio non sarà soddisfatto distruggerà la Terra. Questo a grandi linee è il plot del film prodotto da 20th Century Fox e Toei Animation e supervisionato da Akira Toriyama in persona nel ruolo di direttore creativo.

Gli autori hanno cercato di dare al lungometraggio non solo l'impronta della serie Z (essendo ambientato dopo la sconfitta di Majin Bu), ma anche di dargli una parentesi comica che ricorda molto la prima serie: vi è infatti un'inaspettata ma divertente presenza del gruppo di Pilaf, oltre a questo sono presenti praticamente quasi tutti i personaggi, nonché le sfere del drago (in un modo un po' assurdo, ma vabbè...), ma non aggiungo altro per non fare spoiler.

Tutto questo chiaramente è positivo, se non fosse che gli autori a mio giudizio non siano riusciti a gestire la mole di personaggi, basti pensare a Crilin che in tutto il film dice sì e no due parole in croce, Piccolo qualcosa di più. Le vicende di Pilaf inoltre, che sembrano dover portare a un epilogo molto divertente, si slegano invece a un certo punto del film come se gli sceneggiatori non avessero più idea di come intrecciare queste storie con la trama principale.

Lodevoli comunque diverse scene comiche, in particolare il litigio tra Lord Bills e Majin Bu per chi si doveva mangiare il budino, che mi ha strappato una gran risata. Anche le scene comiche su Vegeta onestamente non mi sono dispiaciute.

Per quanto riguarda il "lato Z" della pellicola, stona molto il concetto di superiorità solo perché si è una divinità. Una cosa del genere va bene in qualunque altra opera che non sia "Dragon Ball". Il manga di Akira Toriyama ci ha da sempre abituati che gli dei sono esseri con un limite! Limite che Goku e compagni hanno superato da un pezzo, e fare di questo Bills un nemico intoccabile solo perché è il Dio della distruzione rende il tutto molto superficiale.

Sul piano tecnico (disegni, sfondi e animazioni) siamo messi bene, essendo un film cinematografico, tuttavia mi aspettavo anche qui qualcosa di meglio per quanto riguarda certi sfondi fatti in CGI (!?) nelle scene di combattimento. Nota dolente la colonna sonora; purtroppo non ci sono le musiche epiche di Shunsuke Kikuchi, ma di tale Norihito Sumitomo, che ahimè risultano abbastanza anonime tanto da non ricordami nemmeno una OST dopo aver visto il film tre-quattro volte, e purtroppo tale compositore è stato scelto anche per l'ultima saga di "Dragon Ball KAI", e anche lì i risultati non sono stati affatto positivi.

La "nuova" trasformazione, ossia il Super Saiyn God (già visto e stravisto nei trailer), non mi è parsa particolarmente ispirata, tuttavia si vede l'influenza di Toriyama nella concezione della mutazione; infatti i cambiamenti sono molto semplici, al contrario uno dei produttori avrebbe voluto un Goku muscoloso e col mantello, scelta che per fortuna Toriyama ha bocciato.

Combattimento finale dalle buone coreografie, tuttavia devo confessare che in tutte le visioni ho trovato l'ultima mezz'ora dedicata alla battaglia tra Goku e Bills noiosa, e che al contrario tutta la parte prima dedicata risulta divertente e godibile.

Le caratterizzazioni sono ben rispettate, ma purtroppo certi personaggi, come accadeva nei tredici movie di "Dragon Ball Z", si comportano in modo troppo avventato per i miei gusti durante le lotte, a riprova che questo film non è affatto stato scritto da Akira Toriyama come pensavano molti: il maestro probabilmente ha solo fornito alcune idee per il soggetto e supervisionato l'opera.

Un esempio su tutti la scena in cui Bills stende Majin Bu e tutti lo attaccano come in una rissa da bar con tanto di maestro Muten che urla "Addosso ragazzi!". I personaggi del manga non si sarebbero mai comportati in questo modo, anzi si sarebbero fermati a riflettere su come avesse fatto un individuo a mettere al tappeto il nemico più forte affrontato fino a quel momento, e ci avrebbero pensato due volte prima di passare all'attacco.

Un'altra forzatura che ho trovato assurda è l'idea di usare le sfere del drago come premio del bingo, un'idea che poteva sicuramente essere nelle corde di un personaggio come quello di Bulma, ma non certo di tutti gli altri; Toriyama ha sempre fatto passare il messaggio che le sfere del drago vanno usate solo quando strettamente necessario.

Vi sono oltretutto anche degli assurdi errori di coerenza con la serie, tra cui un Mr. Satan che non conosce il ruolo di Dende, e la sbagliata età di Bulma, un errore che puoi fare se scrivi un capitolo di un manga nel giro di una settimana, non quando scrivi la sceneggiatura di un film cinematografico la cui produzione ha richiesto tantissimi mesi per la realizzazione.

Insomma, in conclusione un buon film se lo si guarda per farsi due risate e godersi qualche bel combattimento in onore di quel che è stato quel capolavoro che è "Dragon Ball", ma non aspettatevi miracoli, non si raggiungono le vette di humor puro della prima serie, né quelle epiche delle saghe Z.

A prima vista il mio voto è un 7 non proprio pieno (diciamo un 6,5), non mi ritengo soddisfattissimo ma nemmeno deluso, anche se ad onor del vero non riesco assolutamente a vedere questo film come vero seguito del manga. Infine vorrei fare una considerazione sull'edizione italiana curata da Lucky Red per il cinema. Innanzitutto contentissimo per la scelta di usare l'adattamento fedele, e affidarlo a Fabrizio Mazzotta, che aveva diretto gran parte dei vecchi film della serie per l'edizione Dynamic Italia.

Quello che non mi è andato giù è l'aver usato per il ritorno al cinema di "Dragon Ball" il cast di Roma, quando mi pareva del tutto logico usare quello di Milano, dal momento che la maggior parte delle persone è affezionato alla serie grazie all'anime andato in onda sulle reti Mediaset. Per la voce di Goku adulto è ovvio che andava fatta una sostituzione, essendo Paolo Torrisi morto nel 2005, e quindi usare in quel caso la voce di Roma, cioè Andrea Ward (inadatto per il ruolo, ma che nei vecchi film aveva fatto un gran lavoro), ci stava tutto.

Invece cosa è successo? Scelgono le voci di Roma, ma utilizzano solo metà del cast, con il risultato di avere metà cast inedito... e allora tanto valeva usare i doppiatori di Milano, no? Inoltre mi ha stupito la scelta di rimodellare la voce di Ward affinché assomigliasse alla voce di Torrisi e a quella della Nozawa; una scelta apprezzabile, il fatto però è che nella maggior parte delle scene sembra quasi che Ward stia cercando di fare la vocina di Mirko di "Kiss me Licia", risultando decisamente fuori luogo in diverse scene.

È un peccato che non sia stato fatto un abbinamento "voci milanesi" + "adattamento fedele", sarebbe stata l'occasione per far capire a certe persone che non c'entra affatto chi si mette a doppiare, ma la scelta che il committente impone agli adattatori, visto che ho letto post di persone che non volevano le voci milanesi perché altrimenti in quel caso avrebbero avuto le censure.

Comunque sia, anche se con una punta di amarezza, ho apprezzato il ritorno di tutti i doppiatori del cast romano, in particolare di Massimo De Ambrosis su Vegeta. Ho apprezzato alcune scelte, come Luigi Ferraro su Pilaf, e ho gradito tantissimo Riccardo Rossi su Bills, che, sebbene gli faccia un po' perdere il tono animalesco dell'originale, trovo che gli abbia donato una caratterizzazione piacevole che me lo ha in qualche modo fatto piacere un pochetto di più. Pessima la voce di Goten, quella scelta su Bu è ok, ma non vale un decimo di quella di Riccardo Rovatti.