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<b>Contiene spoiler</b>
Parto dicendo che non ho ancora letto il fumetto da cui questo anime prende le mosse, quindi cercherò di giudicare semplicemente ciò che ho visto. La storia non potrebbe partire meglio, palesandosi immediatamente come sapiente mix di drammaticità e comicità che prende forma in un apparato grafico notevolmente curato, fatto di tratti precisi ma, spesso, anche rapidi, violenti, evanescenti. Questo tipo di disegno, unito ad un frequente uso di atmosfere soffuse, ci dà l'impressione di catturare le istantanee dei più bei sogni come anche dei peggiori incubi che albergano i recessi dell'animo dei protagonisti. Ognuno di questi, infatti, ha il suo scheletro nell'armadio. Yukino e Souichiro, i personaggi principali, vivono una storia d'amore tanto appassionata quanto afflitta dai problemi di entrambi, nello specifico una vita passata dietro la maschera di ragazza modello per lei e un esistenza trascorsa a dimenticare i maltrattamenti subiti dai genitori per lui, abbandonato da piccolo e in seguito adottato dagli zii. Per non parlare poi dei soliti fraintendimenti, litigi e allontanamenti che coinvolgono sempre più sia loro che alcuni tra gli amici. A mio avviso questo cartone raggiunge l'acme nella puntata un cui i due innamorati hanno il loro primo rapporto fisico. E' lì, infatti, che si percepisce davvero la distanza che c'è fra i due, distanza che non verrà più colmata fino all'ultimo episodio. Dopo aver fatto l'amore, Yukino è visibilmente al settimo cielo, giammai pentita per questo grande passo; di contro Souichiro non viene pervaso dalla contentezza, bensì da un nauseante senso di spaesamento dovuto al riaffiorare, ormai incontrollabile e sempre più violento, dei ricordi legati alle violenze subite da bambino. La sua solitudine cresce sempre più e, tralasciando un momento gli episodi che non parlano direttamente dei due protagonisti, lo vediamo sprofondare ancora, e ancora, mentre si aggira come uno spettro osservando impotente lo svolgersi della vita altrui, compresa quella della ragazza che ama e che sembra ormai viaggiare su un binario parallelo. Lei sembra intuire che qualcosa non va, ma la soluzione non arriva e la loro trama non viene più svolta e perciò gli ultimi episodi lasciano l'amaro in bocca.
Quegli episodi a parte che ho citato sopra sono forse frutto di un infarto collettivo dello staff dal momento che, pur nella coerenza della resa grafica, dell'animazione e del modo di affrontare le varie tematiche, non aggiungono praticamente nulla alla storia d'amore che fa da perno all'anime. Viene addirittura aggiunto un vecchio compagno delle medie di Souichiro, il quale senza volerlo entra in buoni rapporti con Yukino, alimentando la gelosia di un individuo già pesantemente segnato da altri patemi; ed è lo stesso individuo che, proprio nell'ultima puntata, diventa il protagonista di un'altra storia d'amore per la quale dovrebbe iniziare un'altra serie. E' proprio la voce narrante a dircelo, non facendo altro che alimentare il senso di incompiutezza dell'opera.
Sono stato davvero prolisso, scusate. Concludo ribadendo il mio 8 come valutazione: è vero, a giudicare da quello che ho svelato della trama sembrava non meritarlo ma le tecniche di realizzazione sono innegabilmente a livelli altissimi, per non parlare delle musiche a dir poco spettacolari. In particolare un brano alla tromba ripreso direttamente da "Neon Genesis Evangelion" (serie dello stesso studio) e i due temi propri di Yukino e Souiciro, con un contrasto intrinseco ad ogni nota e gemello di quello che si svolge nei loro cuori. Guardate questo cartone, ve ne prego, ne vale la pena.

Nota Bene: in una puntata si assiste ad una partita a carte fra i componenti della famiglia di Yukino. Ebbene, il gioco in questione è nientepopodimeno che "UNO". Ah, i ricordi riaffiorano...

Nota Bene 2: (ovviamente ironico) guardando questo cartone capirete come i giapponesi adorino semafori e pali della luce, devono essere suggestivi come per noi lo è il Colosseo!