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"Grisaia no Kajitsu" è un anime all'insegna delle spiegazioni banali, approssimative e superficiali ai traumi delle ragazze e all'insegna del fanservice (presente attraverso inquadrature da sotto le gonne, seni rimbalzanti e scene ambigue come il movimento della testa all'altezza del pube del protagonista).
La tipologia dei personaggi è stereotipata fino al midollo: la tsundere, la svampita, la maid, la loli e così via... Inoltre definire questa cosa "scolastico" è un eresia, dato che di scene di quotidiana vita scolastica non ce ne sarà nemmeno l'ombra.
Già al termine del primo episodio si viene a scoprire, attraverso un bel colpo di scena che faceva ben sperare, che queste cinque studentesse hanno tutte qualcosa da nascondere e a seguito di ciò a turno ci verranno presentate le varie storie.
La prima l'ho trovata particolarmente confusa, dato che non sono stati in grado di rendere chiaro in modo immediato con quale delle due personalità della ragazza si ha a che fare. Inoltre per quel poco che viene raccontato sono stati utilizzati troppi episodi, al contrario del secondo arco narrativo (dedicato a Sasaki Yumiko) che era decisamente più interessante e al quale però viene dedicato un solo misero episodio, con la conseguenza di risultare tutto troppo affrettato. I combattimenti corpo a corpo presenti sembrano realizzati al rallentatore, di conseguenza appaiono fatti male. Per non fare spoiler dovrò rimanere molto sul vago per esprimere il mio disappunto sul fatto che verrà data una spiegazione lapidaria a quanto succede nelle fasi finali di questo episodio, senza però spiegare realmente nulla, dato che come abbiano fatto ad attuare questo stratagemma nel poco tempo a disposizione non è dato saperlo.
Terzo arco narrativo abbastanza scorrevole e nella norma, non fosse per il fatto che non riesco a spiegarmi come diavolo faccia una ragazzina ad avere le conoscenze per poter fabbricare degli ordigni artigianali a tempo perfettamente funzionanti! (e ovviamente l'anime non farà nemmeno il minimo sforzo per dare una spiegazione).
L'arco dedicato alla piccola Makina rimane in linea con la serie essendo senza infamia e senza lode. Finalmente con la storia di Amane l'anime torna ad attirare la mia attenzione, dato che il suo passato è quello più interessante e avvincente, finchè però non torna al presente ricadendo nell'assurdità e rimettendo in mostra la stupidità dei personaggi, che preferiscono rischiare il fallimento della missione tentando l'impossibile piuttosto che approfittare di un momento di distrazione per procedere con l'irruzione nell'istituto.
Per quanto riguarda il comparto tecnico non ho trovato i disegni malvagi, ma nemmeno degni di nota, dato che certi personaggi non sono disegnati allo stesso livello di altri.