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Akame ga Kill! è un'anime splatter, drammatico di 24 episodi prodotto nel 2014.
La trama è abbastanza semplice, Tatsumi è un ragazzo che parte per salvare il suo paese e si ritrova nel "Night Raid", un gruppo di assassini impegnati a far cadere la tirannia dell'imperatore e del suo primo ministro. Lo svolgimento è eccellente, la storia ti prende dal primo minuto, i colpi di scena drammatici sono dei veri e propi "pugni nello stomaco". Il ritmo è ottimo. L'ambiente narrato è cupo come deve essere, la disperazione dei cittadini si può sentire chiaramente.
I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, tra di loro sicuramente spiccano Akame (la quale ha un manga che ne racconta la storia, "Akame ga Kill! Zero") e Esdeath (che non è il classico cattivo sadico ma molto di più). Il fatto incredibile è come vengono narrati i personaggi degli Jaegers (il gruppo rivale dei Night Raid), infatti la maggior parte dei membri non è propiamente "cattiva", anzi si possono considerare delle persone normali semplicemente dalla parte sbagliata. Ed è facile affezionarsi anche a loro.
I disegni sono spettacolari. Inizialmente sembrano abbastanza semplici, ma mostrano i muscoli quando serve. Infatti le espressioni di rabbia,follia o disperazione sono fantastiche. Le linee deformano il volto creando qualcosa di irreale ma tremendamente efficace.
La fotografia è ottima, l'anime è pieno di scene che colpiscono lo spettatore. Le luci sono quasi sempre perfette e rappresentano perfettamente i momenti e l'ambiente. Gli scenari sono bellissimi. La capitale è stupenda, la sua architettura rappresenta perfettamente la magnificenza che un ricco vuole dimostrare.
Le animazioni sono ottime. I combattimenti sono coninvolgenti, non annoiano mai. La battaglia finale tra Esdeath e Akame è uno degli scontri più belli che abbia mai visto.
Le musiche le ho trovate perfette. Accompagnano perfettamente le scene e aiutano lo spettatore nell'entrare nel clima dell'opera. Molto belle le opening e le ending (al quale va detto che si concentrano sul personaggio di Akame, quando il protagonista dovrebbe essere Tatsumi).
Passiamo ai lati negativi. L'opera nel finale subisce un'accelerazione netta. Negli ultimi 4/5 episodio succedono talmente tante cose che si potevano tranquillamente coprire almeno 7 o 8 puntate. Questo fatto rovina un pò l'eperienza dello spettatore che di colpo si trova ad aver finito l'anime. In più non permette di sviluppare bene alcuni personaggi importanti, che infatti appaiono ma nell'episodio successivo scompaiono. Tutto questo si poteva risolvere allungando la serie. Tatsumi non è caratterizzato benissimo, è il classico bravo ragazzo che non si arrende mai ed è gentile con tutti. Peccato perchè la sua storia è bella, e ci si poteva aspettare qualcosa di più del classico protagonista giapponese.
In definitiva mi sento di dire che, secondo me, "Akame ga Kill!" è un capolavoro castrato. Infatti semplicemente aumentano il numero degli episodi, quindi senza fare un finale cosi accelerato, si poteva creare qualcosa di molto più bello. Comunque sia resta un'opera ampiamente godibile, che ti catapulta in un mondo incredibile ed emozionante.