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"Zankyou no Terror" è un anime del 2014 composto da undici episodi e prodotto dallo studio MAPPA. La serie è diretta da Shinichiro Watanabe ("Cowboy Bebop", "Samurai Champloo") e le musiche sono affidate a Yoko Kanno ("Cowboy Bebop", "Sakamichi no Apollon").

Trama
La vita monotona della Tokyo moderna viene turbata da un attentato terroristico. Gli artefici sono gli Sphinx, due adolescenti, Nine e Twelve, con la passione per le bombe, che vogliono "premere il grilletto su questo mondo". I due cominciano a mettere a ferro e fuoco Tokyo, sfidando la polizia con indovinelli e bombe. Il detective Shibazaki cerca di fermarli e capirne le motivazioni che li spingono a terrorizzare la città. La risposta si trova nel cosiddetto "Progetto Athena", un programma di sviluppo dei giovani orfani più intelligenti condotto anni prima dall'Associazione Pace Levante. Riuscirà il detective a fermare gli Sphinx? Riusciranno i ragazzi a raggiungere il loro intento? A voi il piacere di scoprirlo.

Punti di forza
- Il concept: l'idea di fondo è veramente originale e di grande potenziale espressivo. Due ragazzi terroristi con una motivazione valida, due orfani che vogliono essere ricordati e non dimenticati, due persone dal passato doloroso che vogliono portare a galla la realtà dei fatti. Non è il terrorismo del XXI secolo, fatto di morti e di sangue. Gli Sphinx non mietono vittime, ma agiscono in modo preciso e hanno un obiettivo: vendicarsi di chi ne rovinò la gioventù usando l'arma più potente. La verità.
- Gli Sphinx: il duo Nine-Twelve è il vero fulcro dell'opera e funziona come un orologio svizzero. Nine è il capo, l'uomo di ghiaccio, apatico ma non del tutto, mentre Twelve è impulsivo, di buon cuore, sempre col sorriso stampato in faccia, a volte sincero e a volte triste e falso. I due sono cresciuti insieme, sono sempre stati uno l'appoggio dell'altro, inseparabili fino alla fine. Un binomio che conduce le danze in maniera ottimale, grazie a una caratterizzazione dettagliata ed efficace.
- Una ragazza e un detective: vi sono altri due personaggi interessanti e fondamentali che compaiono nell'opera: Lisa e il detective Shibazaki. La prima è una ragazza con una vita d'inferno: ha problemi col cibo, è oggetto di bullismo e delle angherie della madre, che ha il timore di perderla. Si ritrova invischiata con gli Sphinx per caso e trova in essi una famiglia. Rappresenta la componente umana del gruppo: goffa, impaurita e alla ricerca di qualcuno che le voglia veramente bene. Il secondo è il detective Shibazaki, ovvero un detective Conan dei giorni nostri. Intelligente, capisce il modo di pensare degli Sphinx e ne risolve gli indovinelli. Finirà coll'essere di vitale importanza al termine della vicenda, e dimostrerà di essere ben più di un burattino della polizia. Un uomo ribelle al potere che lotta per la verità e per la giustizia.
- L'apparato tecnico: lo studio MAPPA offre un ottimo prodotto. Ambientazioni efficaci, chara realistico, OST di grande impatto (Yoko Kanno non si smentisce...). Inoltre, nell'opera sono presenti un paio di chicche, come la "musica da una terra gelida" che ascolta Nine, e la parola VON, uno dei cavalli di battaglia degli Sphinx. Due collegamenti inaspettati che rendono ancor più originale la serie.

Punti di debolezza
- Five: una delle pecche che impedisce a "Zankyou no Terror" di essere un capolavoro è il personaggio di Five, una vecchia conoscenza degli Sphinx. La ragazza, che lavora per il governo americano, agisce in maniera caotica, e le sue azioni sono di difficile comprensione. L'arcano viene poi svelato dalla ragazza stessa, ma resta comunque un difetto che impedisce all'opera di essere una vera e propria perla.
- La lunghezza: undici episodi sono un po' pochi e a volte gli avvenimenti vengono velocizzati in maniera eccessiva. Con un maggior numero di puntate la serie sarebbe potuta essere ancor più efficace e avrebbe potuto esprimere in modo più chiaro il proprio messaggio.

Voto 8+1/10
Il voto dell'opera al decimo episodio sarebbe un meritato otto. Ma ecco il grande pregio di "Zankyou no Terror": un finale vero e proprio, dolente, tragico, ricco di emozioni. L'ultimo episodio chiude il cerchio in maniera egregia, risponde ai quesiti dapprima proposti, coinvolge lo spettatore sino all'ultimo, e abbassa il sipario con grande drammaticità ma con un messaggio positivo: speranza.
Per questo "Zankyou no Terror" merita il nove. Una serie fra le più discusse del 2014, che rientra nella categoria "odio o amore". Personalmente ho amato questa serie per l'originalità, le tematiche proposte, la critica alla società e alle istituzioni, la caratura dei personaggi e l'apparato tecnico.
Una sorpresa, un anime che fa della psicologia il suo credo, un opera di grande impatto emotivo e ricca di lirismo, nelle azioni dei personaggi, nelle loro reazioni, con un finale emozionale che conclude la vicenda, cosa rara negli anime di recente...
Consigliatissimo. Undici episodi che valgono davvero il tempo che durano.
Perché non si muore quando il cuore smette di battere, ma quando si viene dimenticati.