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Hino Kahoko è una tranquilla studentessa, senza particolari interessi, iscritta all’istituto Seiso ove sono presenti due indirizzi di studio: quello tradizionale, frequentato da Kahoko, ed uno musicale. Un giorno, la ragazza incontra un folletto della musica “Lili” che le fa dono di un violino magico. Senza alcuna precedente esperienza, Kahoko si ritrova a dover partecipare ad un concorso musicale allestito dalla scuola che vede selezionati niente di meno che i migliori studenti dell’istituto. Il racconto si fonda sulle varie sfide tra i partecipanti e le relazioni che si vengono ad instaurare tra loro. Ovviamente centrale è il ruolo della musica: la loro più grande passione.
La corda d’oro più precisamente nasce dal gioco per PlayStation 2, Kin’iro no Corda.
Solitamente tendo a non leggere le storie tratte dai games, dopo aver visto l’anime ho voluto iniziare anche il manga. I disegni sono puliti e precisi, e a volte migliori rispetto all’anime (soprattutto per quanto riguarda la protagonista), con un unico problema: i personaggi maschili sono molti ed alcune volte i tratti del viso tendenzialmente simili li rendono confondibili, a differenza dell’anime dove il colore dei capelli faceva ben distinguere gli stessi. La trama, anche se lenta, è in certo senso avvincente. Una storia semplice, incentrata sulla musica e sull’amore per le proprie passioni che vede la protagonista impacciata e goffa, riuscire ad instaurare proprio grazie al “dono” della musica diversi rapporti d’amicizia. Tutti i personaggi suonano un differente strumento che per molti aspetti li caratterizza rispecchiando quella che è la loro vera natura ed il loro modo di rapportarsi sia con la musica che con gli altri. Che dire... un titolo Shoujo in piena regola con la particolarità di essere dedicato alla musica. Consigliato agli amanti del genere.