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Ho iniziato la visione di quest’anime casualmente.
Cercavo, infatti, un anime con cui svagarmi e passare con leggerezza qualche ora. Mi è bastato fare un salto sul sito Youtube di Yamato e me lo sono trovato davanti; il tratto mi attirava, ed essendo solo dodici episodi, per il mio scopo andava bene.
Curiosamente, proprio i due motivi che mi hanno portato a scegliere questo anime sono gli unici pregi che ha.

La storia è di classica ambientazione shoujo, ma i primi episodi mi avevano infastidito, anzi ero lì lì per smettere di guardare la serie. Avevo paura infatti di trovarmi davanti a una storia del tipo “Itazura na Kiss”, dove lui è un cinico senza speranze e lei uno zerbino di classe Z.
Inizialmente, in effetti, la protagonista si comporta in maniera davvero stupida e lui sembra un dispotico insensibile, ma c’è un motivo dietro a questi comportamenti, e le cose presto cambiano. Il motivo per cui infatti quest’anime raggiunge la sufficienza è la caratterizzazione dei personaggi. Non aspettatevi chissà che introspezione, ma quello che intendo è che c’è un motivo dietro ai caratteri dei personaggi e, cosa più importante, rimangono coerenti con loro stessi.
La protagonista Erika finge di essere fidanzata per fare amicizia più facilmente, e infatti viene presentata fin dall'inizio come un’adolescente (all'inizio della storia ha quindici anni) vanitosa e incline a mentire. È disposta a tutto pur di avere degli amici e non passare gli anni del liceo in solitudine e additata come “sfigata”. Sicuramente è una persona superficiale e viziata, ma è solo una ragazzina, e difficilmente i ragazzi a quindici anni possono vantare molta più maturità. Dunque è una protagonista lagnosa e stupida di carattere, e a questo va poi aggiunta una normale dose di stupidità che arriva con il primo innamoramento. Una protagonista che non rimarrà quindi impressa nei cuori per chissà quale dote, ma che nemmeno si farà odiare come altre (ogni riferimento a “Itazura na Kiss” è puramente casuale). In breve, si può dire che è una quindicenne immatura come ne esistono tante, un personaggio abbastanza “reale”.
Passiamo ora alla controparte maschile: Kyouya. Dei due è sicuramente lui quello più complicato, ma fortunatamente ha una propria caratterizzazione che giustifica il suo comportamento. Guardando solo i primi episodi, infatti, viene da pensare al classico bastardo che tratta la povera protagonista di turno in maniera ignobile. In realtà non c’è tutta questa malvagità, come potrebbe sembrare: ci troviamo semplicemente davanti a una persona con un brutto carattere e abituato a stare solo. Andando avanti, Kyouya non si trasformerà nel ragazzo perfetto, trova imbarazzante esprimere i propri sentimenti e continuerà a pensarlo anche più avanti, e non solo nei confronti di Erika ma di tutti quelli con cui verrà in contatto. È questa la coerenza di cui parlavo: è un ragazzo molto chiuso e all'inizio non si fida di una ragazza mutevole come Erika; mette alla prova i suoi sentimenti più e più volte prima di aprirsi quel tanto che basta per far capire a lei che ricambia (qui qualcuno potrebbe dire che esagera nel testare la protagonista, ma i limiti di sopportazione variano da persona a persona). L’aspetto sarà anche quello da protagonista maschile di shoujo, ma il carattere è tutt'altro che idilliaco, e la cosa da apprezzare è che non cambia. Col tempo smussa un po’ gli spigoli, ma non si trasforma nel ragazzo perfetto: chiuso e poco sensibile era, e chiuso e poco sensibile rimane.

In conclusione, chi cerca la classica storia d’amore sdolcinata rimarrà deluso.
Come scritto in principio, trovo che i miglior pregi di questo anime siano il chara e la brevità. Ammetto infatti che, per cercare di comprendere meglio il carattere del protagonista (insomma, per capire se ci è o ci fa), ho letto i capitoli subito successivi a quello dove si ferma l’anime.
La storia in seguito diventa davvero lenta e noiosa, e si riprende solo molto più avanti. Ritengo perciò che sia stato un bene l’abbiano interrotta a quel punto; in caso contrario, per non far morire di noia gli spettatori, avrebbero dovuto trasporre solo la parte finale del manga, tagliando quasi tutto il centro. Il finale del manga in effetti è ben fatto e merita.
Ricapitolando: se cercate un anime non troppo sdolcinato e dalle poche pretese, questa serie potrebbe essere l’intrattenimento che state cercando.

Voto: 6