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Premetto che non c'è molto da dire su questo manga. A quanto pare anche i migliori si rivelano talvolta non all'altezza di loro stessi o del nome che portano. Non che "Junji Ito" significhi una garanzia, almeno con l'opera di Uzumaki mi aveva dato questa sensazione...

La prima cosa che c'è da dire è che se avete letto Uzumaki e avete intenzione di leggere questo Gyo, rimarrete delusi come il sottoscritto. Il punto forte di Uzumaki era la storia, non solo la storia in sé ma come veniva raccontata, con i personaggi che vivevano i cambiamenti drastici della città di Kurouzu-cho facendoli vivere anche al lettore insieme a loro; detta così sembra una cosa banale ma in Uzumaki funzionava davvero bene anche perché non c'era solo questo ma molte altre cose che aggiungevano spessore alla trama.
In Gyo no. Le cose succedono senza una logica, nelle ultime cinque/sei tavole viene fatta un'ipotesi sul perché di tutto, ma è solo un'ipotesi e per giunta un'ipotesi buttata li solo per dare un minimo di senso al tutto. In più il manga presenta degli erroracci davvero stupidi al pari di un B-Movie americano. Davvero un manga inutile. L'unica cosa che si salva è il disegno di Ito, ma non basta saper disegnare bene per fare una buona opera, a parer mio. Infine non consiglio questo manga, a meno che non vogliate farvi del male.