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9.0/10
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"Senran Kagura" è sicuramente una delle prove che, a differenza delle controparti live-action, gli adattamenti da manga, e contemporaneamente videogioco, ad anime possono riuscire, e anche piuttosto bene!

La serie - o almeno la prima stagione del 2013, visto che, attualmente (06.04.2018), si rumoreggia con una certa sicurezza a proposito di una prossima seconda stagione - si concentra sulle vicende che vedono protagoniste le eroine della saga principale del videogioco e ricalca quanto accade nei primi due titoli di essa, nei quali troviamo queste cinque ragazze della Hanzō National Academy dapprima alle prese col loro segreto addestramento ninja, e in seguito impegnate nello scontro con le ninja della scuola rivale, la Hebijo Clandestine Girls' Academy, in una sorta di bagattella adolescenziale che però si ha da intendere come la tipica, e ben più gloriosa, eterna lotta tra bene e male.

Ad li là della realizzazione grafica generale ben fatta e animata, le protagoniste hanno tutte una loro personalità, magari non particolarmente approfondita, ma sicuramente ben definita e delineata, e questo contribuisce allo sviluppo corale della vicenda, anche se purtroppo le interrelazioni che incorrono tra loro non sono mai sviluppate più del dovuto, il che è un peccato, visto e considerando che di spunti in questo senso nell'anime ce ne sono, ma purtroppo non vengono assecondati per dare più spazio all'azione.

Ciò che in soldoni ne deriva è un ecchi d’azione, con risvolti comici qui e là, però sorprendentemente frizzante e divertente, ben disegnato e ben curato, con una trama non epica, ma nemmeno banale e sicuramente, se non coinvolgente, almeno appassionante. Dopotutto, si tratta sempre di un anime che segue la storia di un gioco.
Ciò che però, francamente, mi ha stupito di più, è stato constatare che, a conti fatti, i videogiochi risultano decisamente più ecchi di quanto non lo sia l’anime: quest’ultimo infatti, per quanto contenga materiale ecchi, non si sbilancia mai eccessivamente in quella direzione - di sicuro, almeno, non come lo fanno nei videogiochi, spin-off in particolare -, permettendo così allo spettatore di rimanere, anche se piacevolmente distratto, comunque piuttosto concentrato sulla trama e non solo sulle grazie delle protagoniste, che, in ogni caso, non bisogna sforzarsi troppo a immaginare.

In definitiva, si tratta di un'opera divertente e piacevole, un anime d'intrattenimento in questo senso ben riuscito, che, senza particolari pretese, porta sullo schermo l'omonima saga videoludica, peraltro dandole uno spessore che, forse, su Nintendo 3DS non sembrava poter davvero avere.