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"Wakfu" è sempre stato un gran bel prodotto dell'animazione francese. Con la terza stagione si fa un eccellente passo avanti in termini di grafica, di procedimento della storia, di animazione delle battaglie.
Innanzitutto informo che sarebbe consigliabile visionare prima l'OAV (in tre episodi) riguardo ai sei Dofus, che è forse il miglior prodotto del mondo "Wakfu" e che torna utile per capire alcuni elementi della trama, sia di questa terza stagione che della storia in generale.

La grafica non ha nulla da invidiare a quella degli anime giapponesi più famosi. Si abbandona decisamente l'aspetto giocondo e semi-filler di molti episodi delle stagioni precedenti (che personalmente gradivo molto, perché non scadevano mai nel banale), per avere un solo filone narrativo, una trama tutto sommato lineare, un procedimento regolare fino all'episodio 9 o 10, dal quale inizia l'enfasi del finale un po' sbrigativo e mozzato, purtroppo.
È un prodotto che fa immergere lo spettatore nella storia e lo fa commuovere abbastanza facilmente. Segue dei concetti semplici, psicologicamente molto profondi ma mai difficili. Questo permette di comprendere molto bene i sentimenti dei personaggi, cosa che purtroppo in molti anime ormai è alquanto difficile a causa di una psicologia troppo fine e contorta. Diciamo che qui viene esaltata una "complessa semplicità".
I personaggi sono sempre gli stessi, ma più maturi, più preoccupati delle loro azioni e dunque con un velo di angoscia che accompagna volutamente l'opera. Ciò che non mi è piaciuto, a parte la già citata assenza di pause narrative, è l'incoerenza della trama. Si abbandona tutta la storia delle origini narrata nelle stagioni precedenti, per concentrarsi su un pastrocchio spazio-temporale da cui sarebbero nati tutti i problemi, entrando in evidente contraddizione con quanto detto nella prima stagione. Poi non sono ben spiegate le intenzioni degli antagonisti, e tutto si conclude molto velocemente.

L'aspetto emotivo è stato trattato egregiamente, quello narrativo ha perso un po' di quell'originalità dei primi minuti del primo episodio della prima stagione, quello sì un capolavoro.