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Premetto, a me piacciono gli Isekai, ho dato un voto troppo alto? Non saprei io ho trovato l’anime piuttosto scorrevole forse un po’ troppo veloce, nel senso che in effetti Yuuta è salito di livello anche troppo facilmente, e sinceramente non ho compreso le recensioni negative. E’ chiaro che se il genere non ti piace questo titolo non sarà di tuo gradimento. Mah! Va beh!

La storia inizia con Tenjo Yuuta, un ragazzo goffo sovrappeso, timidissimo, non proprio di bell’aspetto che vive nella casa di suo nonno che è appena deceduto, dal quale erediterà la casa. E’ vittima di bullismo a causa del suo aspetto e sembra che anche i suoi familiari, genitori, il fratello e la sorella, non gradiscano la sua compagnia, ecco perché viveva con il nonno, il quale è stato l’unico a volergli bene e a prendersi cura di lui.

Il primo episodio prosegue con lui che salva una ragazza, lui ancora uno sgorbio, lei bellissima, da una banda di delinquenti facendola fuggire. Ovviamente lui le prende di santa ragione e perde i sensi, ancora non basta, a causa del pestaggio fa tardi al lavoro e viene anche licenziato dal lavoro. Che sfiga.
Fin qui che depressione… Povero Yuuta… Torna a casa e per qualche motivo scopre una stanza che non ha mai visto…

Ecco da questo punto in poi diventa un Isekai, ma non come molti, dove il protagonista muore e va in un altro modo. No, lui attraverso questa stanza trova una sorta di portale che lo trasporta dal mondo in cui si trovava ad un altro mondo e viceversa. Il giorno successivo si guarda allo specchio… e puff… non è più lui, almeno d’aspetto. Alto, bello, snello, con due occhioni da paura… La trasformazione non è solo nell’aspetto ma anche nel fisico, pian piano, attraverso le varie scorrerie nell’altro mondo diventerà sempre più forte, non solo nell’altro mondo ma anche in quello in cui è nato.
Più o meno è quanto accade nel primo episodio, e mio fermo qui.

I disegni, l’ambientazione, i colori, ecco si discostano un po’ dallo stile tipicamente giapponese, sembrano un po’ virare verso quello coreano, anche se il manga è giapponese, così come l’anime.
La trovata del portale verso un altro mondo non è molto usata negli Isekai e rende la storia anche più affascinate, invece di far morire brutalmente il protagonista, o trasportarlo forzatamente in una nuova realtà perché evocato da un regno medievale che ha bisogno di un eroe. Niente storie truci, niente ambientazioni cupe... Oh! Finalmente un anime che non ti mette depressione!!!

Non è tutt’oro quello che luccica, la trama non è poi così solida, il protagonista sale di livello quasi senza sforzo e diventa quasi un superuomo nel mondo normale visto che le sue abilità non lo abbandonano tornando dal portale, chiaramente tutte le donne si innamorano di lui, quasi deve farsi largo tra una marea di “femmine” che gli si accalcano sopra….😊, però alla fine anche questo provoca tanti siparietti e momenti di ilarità, rendendo leggero e godibile, giusto verso la fine della stagione comincia ad introdurre situazione più dure con in lontananza l’avvicinarsi di un antagonista la cui forza sembra essere di molto superiore alla sua… e poi… e poi è finita la stagione, è rimasto tutto in sospeso, ma tanta roba in sospeso… Chi era veramente il nonno, che razza di modo è quello dove va attraverso il portale, cos’è la “Corruzione”, chi sono i “Santi”, qual è il fine della Corruzione… Insomma, lascia molto in sospeso… forse troppo

Mi rammarica che probabilmente non vedremo mai una seconda stagione.
Se ti piacciono gli Isekai, è da vedere!