logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Ataru Moroboshii

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Gli anime si posso dividere in molte categorie antitetiche per comodità di catalogazione, una delle divisione più comuni è quella fra anime votati all'azione ma con scarso dettaglio di ciò che sta succedendo, e anime lenti ma minuziosamente dettagliati: Quello che fa "Acca 13" è di unire le due categorie, ma dal loro lato peggiore. "Acca 13" è un anime lentissimo e pieno di dialoghi che però non riesce a creare un universo narrativo che vada oltre la stentata sufficienza.

Il protagonista dell'anime è Jean Otus, il vice direttore dell'ispettorato dell'Acca, un'organizzazione che opera in un regno di finzione basato su vari stereotipi delle monarchie europee. L'Acca è un'ente statale dai compiti un po' nebulosi ma che si potrebbe assimilare ad una via di mezzo fra una guardia di finanza ed una magistratura, l'organizzazione indipendente opera in un regno federale, ed il lavoro di Otus è quello di viaggiare per ispezionare il lavoro dell'Acca nelle varie provincie autonome. Jean è il protagonista incontrastato dell'anime nonché il personaggio meglio caratterizzato, un po' osservatore discreto, e un po' intellettuale vizioso. Le sue iterazioni con superiori, subalterni ed amici durante i suoi viaggi sono la parte migliore dell'anime.

Abbastanza buoni sono anche i rapporti fra i vari dirigenti dell'Acca, che per tutta la durata dell'anime saranno intenti ad ottenere informazioni sulle ispezioni di Jean e sulle voci di un possibile colpo di stato adottando mezzi variegati. La trama riesce a descrivere bene i rapporti fra gli stessi, ma purtroppo descrive in modo estremamente generico e superficiale i fatti, specie quelli relativi alla monarchia e ai piani per il fantomatico colpo di stato, pur essendo questi il core dell'opera "Acca 13" riesce a fare peggio di altri anime anche Shounen che invece danno una descrizione molto più realistica per problematiche, istituzioni, e personale da coinvolgere per effettuare davvero un golpe.
E dire che il tempo per scendere nei dettagli ci sarebbe stato, visto la lentezza e la verbosità con cui questa trama avanza. Purtroppo si è deciso, in maniera per me totalmente incomprensibile, di rubare metà del tempo all'anime nel seguire la sorellina di Jean durante sua vita kawaii o nel mostrare ogni dolce tipico delle varie provincie, anche se né l'uno né gli altri svolgono una qualsiasi funzione nella storia.

Per completare il quadro tendenzialmente negativo vi è da segnalare la mancanza di almeno un buon villain ed uno sciatto buonismo che elimina dalla trama punizioni, violenze, rancore o odii fra personaggi, che sarebbero invece ben motivati da una simile storia.

Dal punto di vista tecnico l'anime è valido, pur vedendo dettagli che anticipano il crollo dello studio Madhouse nell'anno successivo. Molto ispirato è il chara design nonché l'opening, i fondali invece sono ridotti all'osso. Nel complesso "Acca 13" è un'opera non brutta ma comunque evitabile, non lasciando alla fine della visione quasi niente allo spettatore.


 1
WatchMan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Il motivo per cui ho messo in lista "ACCA" non me lo ricordo, forse perché veniva ritenuto una delle serie papabili del 2017, tuttavia ora posso dire che probabilmente potevo frane anche a meno. Con questo non voglio dire che sia un anime da evitare, solo che il prodotto è talmente privo di carattere da far sbadigliare. Ciò non implica che la serie sia orribile da vedere, semplicemente gli manca la forza per essere ricordato come un ottimo anime, soprattutto se legato a un genere e vicende usate parecchie volte in tale contesto.

Ambientata nel regno di Dowa, suddiviso a sua volta in 13 distretti autonomi, che a loro volta sono tenuti sotto osservazione dall'organizzazione ACCA, il sovrano del paese sta per compiere i 99 anni di età e in giro circola la voce che non pare godere di ottima salute. Il nostro protagonista Jean Otis, fumatore accanito, si muoverà tra le regioni per controllare che tutto sia in ordine.

La narrazione infatti si basa quasi maggiormente su intrighi politici e Jean Otis che viaggia continuamente per visionare le proverbiali regioni e farne rapporto. Il problema è che la serie rispecchia in maniera perfetta il protagonista: cervellone, buonista e apatico (più o meno).
Insieme a Jean vedremo come sono strutturate i distretti, come il popolo viene governato e le loro usanze che li contraddistinguono l'uno dall'altra.
Dal primo episodio fino all'ultimo mantiene costantemente un ritmo lento e pieno zeppo di dialoghi, a volte soporiferi, che fanno addormentare e l'attenzione chiaramente sale quando le cose si fanno interessanti.
Malgrado i buoni colpi di scena, l'atmosfera che permea è quella da sonnolenza, per questo motivo credo che in molti, dopo aver adocchiato i primi episodi, tenderanno ad abbandonarlo, mentre per quelli che l'hanno completato, almeno per me, non è cambiato di una virgola. Essenzialmente è bravo lo studio a depistare inizialmente lo spettatore, ma quando comincia a chiudersi il cerchio capisci che a conti fatti sono vicende che hai già percepito altrove e che a te non ha lasciato chissà che cosa una volta concluso, e un finale sottotono di certo non ha aiutato.

I personaggi sono tantissimi, e per soli dodici episodi, una buona fetta sono solo abbozzati. Di certo non colpiscono per carisma e solo con l'aumentare degli episodi prenderanno spazio, però il tempo non è sufficiente per legare strettamente con qualcuno.

In definitiva, "ACCA" è una serie fantapolitica, se possiamo dirlo, sufficiente per quello che tratta. Non sarà originale ma il suo dovere lo fa, anche se con qualche controindicazione. Certamente non vi cambierà la vita, né vi lascerà qualcosa di particolare.


 1
Rukia K.

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"ACCA" è la trasposizione animata dell’omonimo manga di Natsume Ono. In questi dodici episodi avremo modo di seguire gli spostamenti di Jean Otus, il vice-caporeparto di un’organizzazione denominata ACCA, che comprende ispettori e forze dell’ordine quali la polizia e i vigili del fuoco.

Quest’organizzazione venne creata con lo scopo di controllare le tredici province che costituiscono il regno di Dōwa in modo tale che nessuna di esse prevalesse sulle altre, consentendo quindi di mantenere un clima pacifico all’interno del regno. Ogni provincia possiede dei distretti in cui risiedono alcuni membri dell’ACCA e alcuni di essi, come Jean, hanno il compito di viaggiare da una provincia all’altra per valutare l’operato degli altri subalterni. Di conseguenza, avremo la possibilità di vedere ambienti molto diversi tra loro non solo per la loro posizione geografica, ma anche per regole e tradizioni. Su questo regno apparentemente tranquillo, però, incombe una grave minaccia: secondo alcune voci, sembra sia in procinto di esplodere un colpo di stato e tale fatto avrà un’influenza notevole sulla famiglia reale, l’ACCA e lo stesso Otus.

Come è possibile intuire dalla trama, "ACCA" si basa su una serie di complotti piuttosto che sull’azione. Quest’opera infatti, è incentrata sulle strategie messe in atto da alcuni personaggi e su un paio di flashaback determinanti per comprendere l’andamento degli eventi.
Il personaggio più rilevante è Jean Otus, un accanito fumatore di sigarette con un carattere molto riservato e solitamente accompagnato da Nino, un suo caro amico d’infanzia con la passione per la fotografia che lo supporta in ogni occasione. Particolarmente importanti sono anche i cinque presidenti dell’organizzazione e la sorella del protagonista, ma una nota di merito va senz’altro alla direttrice Mauve, una donna dal carattere molto forte ed imprevedibile che riesce sempre a risolvere i problemi usando l’astuzia. In ogni episodio non ha mai mostrato segni di cedimento e le sue azioni sono sempre state consone alle situazioni in cui si trovava.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, possiamo iniziare analizzando direttamente il character design. Lo stile di disegno adottato è ispirato a quello del manga, ma nella trasposizione animata sono state fatte alcune lievi modifiche che hanno contribuito a migliorare i disegni. Leggendo qualche capitolo, ci si rende subito conto che l’autrice non è molto portata per il disegno, ma nella controparte animata sono riusciti efficacemente a migliorare gli ambienti e i personaggi rendendoli ben delineati.
Anche le animazioni, talvolta, riescono a stupirci grazie a qualche scena con movimenti particolarmente fluidi, ma si tratta comunque di piccole scene presenti in ogni episodio che non costituiscono la norma e di conseguenza non rendono il prodotto eccelso.
Entrambe le sigle sono ottime, ma quella che ha lasciato maggiormente il segno è probabilmente l’opening, grazie al suo ritmo orecchiabile e a qualche strofa cantata in lingua inglese.

Nel complesso si tratta di una serie interessante che crea una certa curiosità grazie ad alcuni colpi di scena. Non sarà la serie dell’anno, ma ritengo che un 8 possa meritarselo tranquillamente.


 2
edal26

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"ACCA" è una serie di dodici episodi in cui verremo trasportati nei viaggi del protagonista Jean Otus, ispettore, per le tredici province che compongono il regno di Dowa, estremamente eterogenee tra loro.
Tralasciando la trama, che per il primo episodio non colpisce particolarmente ma che, a partire dal secondo, ingrana le marce e si arricchisce di colpi di scena veramente inusuali e inaspettati (non cliché prevedibili e ripetitivi in cui la fine è già data per scontata), ciò che mi ha colpito sono state le analisi di alcuni personaggi principali e la loro storia, in particolar modo quella di Nino, il misterioso amico di Jean che, fino all'ultima puntata, non si comprenderà ancora a fondo, e anche la totale assenza di sangue/violenza che spesso accompagna serie a tema politico.

Il comparto audio-visivo è molto gradevole: le OST sono adatte ad ogni scena, soprattutto durante i soggiorni nelle province; i disegni hanno colori vivi e spesso serviranno a identificare diverse persone, quali presidenti, protagonisti, principi, etc., come viene evidenziato anche nell'opening, molto accattivante e ritmata.

Per tutto il corso degli episodi, nonostante la serenità e la tranquillità del trattare i temi, la serie non ha un singolo momento prolisso e noioso e, anzi, mantiene costantemente un senso di mistero e curiosità che alimentano una suspense che, seppur ridotta rispetto ad altre serie più movimentate, non risulta essere meno accattivante

Consiglio di vedere le avventure di Jean ai fan di "Hunger Games": i due titoli hanno molto in comune nell'impostazione e devo ammettere che è proprio per questo che ho iniziato a vedere "ACCA", sebbene negli sviluppi essi siano molto diversi. Quindi armatevi di tempo e preparatevi alle voglie di pancarrè, che in questa serie sembra l'equivalente di una torta triplo strato farcita, e alla voglia di sigarette, simbolo di un uomo pacato chiamato Jean Otus.


 1
TonySnore

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"ACCA" è un anime del 2017, prodotto dalla Madhouse, tratto dall'omonimo manga di Natsume Ono e diretto da Shingo Natsume e Shuuhei Yabuta, i quali hanno lavorato in passato ad opere come "One-Punch Man", "Space Dandy" e "Kiseiju".

La storia è ambientata nel regno di Dowa, un grande paese diviso in tredici province indipendenti, supervisionate da un'associazione di nome Acca che ha il compito di preservare la pace nel regno. Jean Otis è il vice comandante dell'organizzazione e si mette in viaggio per le province per controllare che non ci siano disordini che possano destabilizzare la pace nel regno.

La caratteristica che maggiormente mi ha colpito è il modo in cui sono rappresentate le varie regioni. Infatti, sono tutti molto diverse tra loro, a sottolineare il loro stato di indipendenza. Ci troveremo difatti a passare da una provincia simile a Las Vegas, ad una situata in montagna con un paesaggio innevato, fino ad arrivare ad una provincia desertica dove la città è situata in una caverna e cosi via.
Un altro punto a favore sono i personaggi, che, sebbene non siano molto caratterizzati, sono tutti ben contestualizzati e funzionali al prosieguo della trama. Tra questi, oltre al protagonista Jean, ho apprezzato molto Nino,col suo alone di mistero che lo accompagna dai primi episodi, e la presidentessa dell'associazione Mauve, una donna tanto bella quanto abile nel mantenere la calma e sapere sempre cosa fare anche nella situazione più complicata. L'aspetto che invece mi ha convinto di meno è la poca tensione che ho provato anche nei momenti più concitati. Infatti, nonostante ci troviamo durante un periodo di rivoluzione, poiché sta per essere eletto un re che vuole eliminare l'associazione, andando quindi a interrompere il lungo periodo di pace, non si ha mai la sensazione che qualcosa possa andare storto, anche quando ci troviamo nelle situazioni più difficili per il nostro protagonista. Quest'aspetto, però, non va ad intaccare quello che è il valore di quest'opera, che si conclude con un ottimo colpo di scena, che porta a termine la vicenda nel migliore dei modi.

Il chara design è molto particolare: in un primo momento non l'avevo apprezzato molto, ma col passare degli episodi mi è piaciuto sempre di più. Ottime le ambientazioni e gli sfondi, alcuni dei quali sembrano dei quadri impressionisti. Le musiche sono di buon livello, ed in particolare ho apprezzato molto l'opening.

In conclusione, "ACCA" è un buon anime che sarebbe potuto essere ancora migliore, magari con un ritmo più serrato e qualche colpo di scena in più. Consigliato a chi cerca un anime fantapolitico con una struttura societaria credibile e che tratta temi molto attuali ed interessanti.


 2
Straw102

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9,5
"ACCA 13-ku Kansatsu-ka", tradotto in "ACCA - L'ispettorato delle 13 province", a mio parere è forse uno dei migliori anime di questa stagione, ma andiamo con ordine.

Trama: semplice ma non banale, la storia è ambientata in un continente a forma di uccello (suona malissimo lo so), conosciuto come regno di Dowa, governato da un re, Re Falke II. Il regno e' suddiviso in tredici province tenute sotto controllo dalla ACCA, una organizzazione che si occupa di mantenere l'ordine.
Jean Otus è il nostro protagonista, che avrà il compito di viaggiare per tutte le province per vedere quale sia la situazione e controllarne il personale.
insomma, la trama è sempliciotta ma pian piano si articola e a me e' piaciuta tantissimo. Insomma, 8 pieno, a mio parere.

Opening e ending: forse la opening più bella che abbia mai ascoltato, si differenzia completamente dalla classica opening di un anime, ha un ritmo perfetto e ti rimane in testa. L'ending è molto carina. Insomma, secondo me è da 10.
OST: sublime! Da 10, calza perfettamente in ogni scena.
Disegno e animazioni: il disegno è particolare e si contraddistingue dalla massa, ma a mio parere è perfetto; luci e ombre sono fatte anch'esse in modo impeccabile, i colori sono belli e le animazioni sono fluide e ben fatte.

Personaggi: che dire, creati benissimo e mai poco approfonditi, anzi, di molti personaggi si vedono molti flashback e altre cose che li approfondiscono, qualcosa che non si vede molto spesso. Insomma, 9 pieno.

<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>

Bonus: ho adorato questa idea di far girare completamente l'anime attorno alle sigarette e al pancarrè, credo sia una idea originale e geniale, soprattutto poiché le sigarette danno la sensazione di essere le vere protagoniste, ma non saprei spiegare il perché.

<b>Fine della parte contenente spoiler</b>

insomma, 9,5 meritatissimo, un semi capolavoro, a mio parere, che scala la classifica dei miei anime preferiti.