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Darcia

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Darcia

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Galaxy Railways è una serie di 26 puntate ispirata al vecchio Galaxy Express 999 (uscito nel 1978). Quest'ultimo era un lunghissimo cartone dalla trama molto profonda e originale (non solo per l'epoca, ma anche per un anime attuale) che fece appassionare i giovanissimi di 15-20 anni fa, anche grazie alla splendida ed indimenticabile colonna sonora di apertura, Galaxy, cantata dai mitici Oliver Onions. Una delle rare volte in cui la sigla d'apertura italiana si è rivelata molto più bella di quella originale giapponese. Quando venne trasmesso in Italia, io lo snobbai un po' (ne guardavo qualche puntata quando capitava, ma senza continuità) perché per un bambino di circa 10 anni (o forse ne avevo anche meno), Galaxy Express 999 era un po' difficile da digerire, dati i contenuti drammatici, filosofici e moralisti molto marcati. Oggi, ripensando a quel cartone (oramai introvabile), devo ammettere che provo un fortissimo desiderio di rivederlo dalla prima all'ultima puntata, poiché non era solamente un dramma fantascientifico, ma una vera e propria opera d'arte, piena di poesia.
Galaxy Railways pare pensato proprio per quelli come me, che provano una grande nostalgia ripensando a quel vecchio cartone, riprendendo lo stesso universo di Galaxy Express 999, ma narrando una storia completamente diversa. La qualità visiva e delle animazioni è ovviamente notevolmente migliorata (e ti credo: più di 20 anni di distanza fra i due cartoni!), ma lo stile grafico generale è rimasto molto fedele all'originale, così come è rimasta la metafora del treno spaziale, che non è solo un mezzo di trasporto fra i pianeti, ma rappresenta il viaggio che l'uomo compie nella sua vita (fatta di fermate, salite, discese, cambi di percorso talvolta involuti, ecc.).

A livello di trama, ancora una volta ci troviamo dinanzi ad una storia che inizia in maniera drammatica: un ragazzino, Manabu, vede morire il padre (capitano del BigOne, un treno spaziale del corpo speciale di salvataggio SDF) nel tentativo di salvare la galassia dall'invasione di una misteriosa razza aliena. Quando diventerà più grande, nonostante l'opposizione della madre, deciderà di seguire il sogno che aveva fin da bambino, ovvero, arruolarsi nel corpo speciale e seguire le orme del padre e del fratello maggiore.
Nel mondo di Galaxy Railways sembra che tutto sia già stato scritto e che l'uomo non abbia la possibilità di cambiare il proprio destino. Il comandante supremo delle stazioni intergalattiche, Layla Destiny, è una donna molto misteriosa, che ha delle premonizioni ogni volta che sta per accadere un evento terribile. Tuttavia, non è in grado di cambiare il corso del destino.
Invece, Manabu pare in qualche modo speciale, essendo che Layla Destiny, nonostante la sua chiaroveggenza, a volte non è in grado di vedere nel futuro del ragazzo (il quale desta fin da subito l'attenzione del comandante supremo). Che Manabu sia una persona capace di cambiare il corso, apparentemente immutabile, del destino? Oppure la sua esistenza è stata prevista dallo stesso destino, allo scopo di controbilanciare una qualche forza di disturbo nell'universo?

Una particolarità di Manabu consiste nel voler portare sempre con sé la pistola rotta del padre, piuttosto che una pistola nuova e funzionante, non solo per ricordo, ma soprattutto perché è convinto che tutte le situazioni si possano risolvere senza dover uccidere nessuno.

Lo stile delle puntate è quello degli episodi auto-conclusivi, ovvero, delle storie indipendenti, che iniziano e si concludono nella puntata stessa (tranne le ultime 6 puntate, che sono strettamente collegate), ma la caratterizzazione dei personaggi e dei loro legami si rafforza molto ad ogni episodio. Ho trovato particolare, nella trama del cartone, la fusione di fantascienza con alcuni elementi d'esoterismo, come a voler dire che, per quanto la scienza possa progredire, l'uomo non sarà mai in grado di comprendere appieno i misteri della vita.
Il finale è praticamente un bellissimo mega-episodio di 6 puntate, che è stato capace di farmi commuovere più volte. Unico appunto è che alla fine gli autori non sono riusciti a dettagliare alcuni rapporti importanti fra alcuni personaggi chiave, essendo che non c'era lo spazio materiale per farlo (ci sarebbero volute un altro paio di puntate), ma comunque allo spettatore vengono dati tutti gli elementi per comprendere il loro sviluppo.

Volendo trovare il pelo nell'uovo, devo dire che, oltre all'inevitabile mancanza di originalità del cartone (visto che è ispirato molto al suo predecessore e ad altri cartoni del passato), la trama di base l'ho trovata decisamente meno incisiva e toccante di quella raccontata in Galaxy Express 999. c'è da dire che questa volta almeno non ci si dovrà sorbire 113 puntate per poter giungere al finale!

Ad ogni modo, il cartone è sceneggiato bene, la qualità globale è elevata, gli effetti sonori ed i sottofondi musicali sono perfetti (anch'essi fatti con uno stile retrò, ma di ottima qualità) e in definitiva si lascia guardare con piacere. Attirerà tantissimo i nostalgici di Galaxy Express 999, Capitan Harlock e simili, così come tutti quelli che cercano un anime dai contenuti più profondi, ma per tutti gli altri probabilmente sarà soltanto un'altro dei tanti anime a sfondo fantascientifico. Sconsigliato a chi è alla ricerca di cartoni ricchi di comicità e/o scene d'azione altamente improbabili (non che qui non ce ne siano...!).

Cl@

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Cl@

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Spin off del più famoso Ginga Tetsudo 999. Protagonisti non più Maeter (o Maetel) e Tetsuro, ma i ferrovieri della linea galattica, che come si vede in alcuni episodi del GE intervengono in caso di pericolo per i passeggeri delle Ferrovie Galattiche, che fanno parte della SDF (Space Defense Force - che ricorda la Self Defense Force giapponese...) tra cui spicca l'equipaggio del GE 550.

Fantascienza matsumotiana slegata dall'universo classico di Harlock & co. ma facente parte dello stesso per via del legame delle ferrovie galattiche con il più famoso e romantico Galaxy Express. Consigliato a i fan di Matsumoto e per chi ama le serie di fantascienza alla Yamato.