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MephistNecromancer

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Era da un po' che non mi guardavo un battle shonen puro, quindi ho rimediato guardando un'opera che sulla carta si presentava benissimo: tanta adrenalina corredata da battaglie dove i personaggi si cartellano come fabbri.

"Kengan Ashura", del 2019, ci parla della storia guerriera di Tokita Ouma, possente combattente che padroneggia un'arte marziale misteriosa, e di Kazuo Yamashita, un cinquantaseienne debole e remissivo che fa di tutto per compiacere i suoi superiori. Il loro fortuito incontro porterà Kazuo a scoprire dal suo capo, Nogi, che sin dal Giappone seicentesco si tramanda una particolare usanza: per risolvere dispute, affari o controversie di qualunque tipo, i mercanti e gli imprenditori giapponesi organizzano degli incontri di arti marziali, denominati "Kengan", nei quali fanno scontrare i migliori combattenti al mondo con in palio il prestigio delle compagnie coinvolte. L'obiettivo finale che Kazuo si prefigge, o meglio, che gli viene fatto prefiggere, è vincere il grande torneo Kengan tramite l'abilità di Tokita.

La premessa è molto semplice e simpaticamente astrusa, e ben spiega quello che l'opera è in cuor suo: botte ignoranti pure. Gli imprenditori si contendono la vincita per pura avidità, mentre i guerrieri, più spesso che altro, lo fanno semplicemente per dimostrare di essere i più forti al mondo o prendersi allegramente a cartoni con i loro avversari. Tali personaggi, infatti, sono perlopiù semplici, lineari e molto esagerati, ben riuscendo nel loro intento di essere comici e fomentare lo spettatore per le mazzate che vedrà in seguito. Su questo lato non c'è molto da dire, se non che Tokita sia il personaggio che più risalta rispetto agli altri. Bel plauso anche per Sekibayashi il wrestler e per Kaneda.

Il lato tecnico è uno di quelli più rari da trovare: sostanzialmente, l'anime è fatto quasi interamente da computer grafica, e solamente pochi personaggi di sfondo sono realizzati con l'animazione tradizionale, quasi l'inverso di ciò che si vede abitualmente. Il tutto è una indubbia ventata d'aria fresca, nonostante io non ne sia un grandissimo fan, complice soprattutto il tratto eccessivamente "pesante" con il quale molti personaggi sono disegnati. La sua unicità, però, riesce bene a sottolineare le animazioni e i movimenti che i combattenti compiono, rendendoli realistici, credibili e parecchio godibili. Le musiche mi sono piaciute e l'opening fomenta abbastanza. Storia diversa per l'ending, che mi ricorda troppo i tormentoni trap nostrani.

Anime del quale aspetterò la terza stagione e che consiglio a tutti coloro che cercano un'opera ricca di energia, adrenalina e un sacco di legnate.


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Franzisko

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7,5
Una semplicissima trama: ricchi imprenditori ingaggiano combattenti per farli lottare, chi vince prende tutto. Binomio economia/competizione, competizione = arti marziali, nulla di più e nulla di meno di combattimenti, in ogni episodio si scontrano due avversari di diverse discipline marziali a pugni, calci, prese e chi più ne ha più ne metta. Bella l'idea di dare ad ogni personaggio una diversa specialità marziale proveniente da una parte del mondo.

La colonna sonora è tipica delle situazioni ad alto dosaggio adrenalinico, e cioè l'hard rock con sfumature heavy metal, con una ending rap/trap che rimane impressa.
La grafica è un po' troppo statica, somiglia molto a un fumetto, anche se col passare degli episodi l'occhio si abitua e non ci fa più caso. Comunque sia, rende benissimo durante i flashback, ma i movimenti risultano poco fluidi (sembra quasi un videogame); però stranamente i combattimenti sono ben costruiti (forse è un effetto voluto?).
I personaggi sono tutti esagerati e sopra (e sotto) le righe, e per il momento la storia è abbastanza corale, anche se vi è un protagonista, che però non accentra totalmente la storia su di sé, lasciando spazio ai vari personaggi.

L'anime non è terminato, dato che si è interrotto con il protagonista che passa il secondo turno, e ci sono ancora molti incontri da vedere.

Se siete amanti del puro e spettacolare combattimento, questo “Kengan Ashura” vi appassionerà sicuramente!


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Kappak

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Una delle pochissime serie Netflix che mi ha veramente preso, anche se a livello di trama magari non è proprio il massimo.
I personaggi non sono ben delineati, fatta eccezione per Ohma Tokita e Setsuna Kyriu, i quali hanno avuto lo stesso maestro di arti marziali "Niko".
La CGI è sufficiente, ma lo spettatore si concentra sulle lotte nell'arena, quindi non è un gran demerito.
Ovviamente dovranno continuare il manga, quindi la serie non è affatto conclusa (si spera), anche se adesso avrebbero due opzioni: siccome siamo a poco più di metà manga, o fanno una terza parte di ventiquattro episodi che completano tutto il manga oppure una terza parte di dodici episodi e una quarta parte dei rimanenti dodici episodi, anche perchè altri ventiquattro episodi, se ben gestiti, coprirebbero tutto il manga.


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Eramioquelnome

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7,5
Siete amanti dei combattimenti e siete stufi di anime bambineschi come “Fairy Tail”? Ecco la risposta: “Kengan Ashura”!

Sono un artista marziale e adoro questo genere di anime, e “Kengan Ashura” è riuscito a farmi desiderare ogni episodio come non mi capitava da tanto. Il mondo delle arti marziali è ben riportato, anche se ovviamente in chiave anime, ma molto ben fatto.
Ha dei personaggi ben delineati e realistici? No, ma chi se ne frega.
Ha una grafica bella? A me piace molto, anche se è CGI (di media qualità) rende benissimo il pathos delle battaglie e fa egregiamente il suo lavoro.
È appassionante? Assolutamente sì, senza se e senza ma.
Difetti? Niente di rilevante. Ovviamente non è quel capolavoro della trama o della tecnica, ma non era quello il suo scopo.

Lo consigli? Si se vi piacciono gli scontri uno contro uno senza troppi fronzoli, è un must.