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MephistNecromancer

Episodi visti: 24/24 --- Voto 5
Con tutta la mia buona volontà, con tutto il mio cercare di trovarci dei lati positivi, purtroppo non riesco a mettere la sufficienza a questa serie, che mi sento di definire così: "C'è un po' di anime in questo filler".

"To Aru Kagaku no Railgun" è lo spinoff del ben più famoso "To Aru Majutsu no Index", e ci illustra la vita quotidiana di Misaka Mikoto e delle sue amiche. La storia si svolge nella cosiddetta "Città Accademia", popolata all'80% da studenti, con l'obiettivo di studiare come diventare degli esper, ossia degli individui capaci di padroneggiare abilità sovrannaturali.
Allora, io non ho visto "Index", in quanto mi hanno sconsigliato vivamente l'anime, e ho iniziato "Railgun" stagione 1 per tastare le acque, prima di decidere se imbarcarmi nel guardare tutto... e purtroppo sono rimasto deluso. Non per il contenuto della serie o per i temi trattati, ma per la colosale quantità di filler, scene inutili e perdite di tempo varie e assortite. Su ventiquattro episodi, solamente dieci - dieci! - hanno una parvenza di trama e di sviluppo, e una trama tutto sommato buona con personaggi decenti. Il resto degli episodi sono uno 'stracciamaroni' di noia atta solamente a farci vedere momenti lesbo fra le protagoniste, che arrivano al borderline shojo ai, cose che illustrano perfettamente cosa ci fosse di sbagliato in buona parte degli anime fatti intorno al 2010: priorità non alla trama, ai personaggi o alle scene, ma al fanservice trito e ritrito, becero e con i contesti riciclati e 'copincollati'. Il fatto che solamente poco più di un terzo degli episodi sono effettivamente utili allo sviluppo è il motivo principale per il quale, secondo me, questo anime non raggiunge la sufficienza. Gli archi narrativi dall'episodio 8 a 12 e dall'episodio 20 a 24, sebbene buoni, dati anche dal buon personaggio di Harumi, non ce la fanno a redimere l'inutilità di tutti gli altri. Davvero un grosso peccato, soprattutto contando che il tutto poteva essere aggiustato in pochissime mosse.
Il resto dei personaggi spaziano dallo stereotipato all'appena decente. Misaka, la protagonista principale, è caratterizzata un po' troppo come la classica eroina stereotipata, così come le altre tre, che sono marcate in maniera troppo generica. Stessa cosa anche per i personaggi secondari, seppure ce ne sia qualcuno che spicca più degli altri, come Wataru e Mii.
Insufficiente, purtroppo.

Lato tecnico, per me, è un sì e no: la grafica dei volti mi piace molto, ha un tratto pulitissimo, ma non mi è piaciuto come molti dei personaggi siano raffigurati molto secchi e lunghi, quasi ''spigolosi'', soprattutto nelle inquadrature da lontano. Le musiche non sono nulla di eccezionale. Da citare la prima opening, che è l'unica canzone che mi sento di considerare bella del gruppetto.
Ci ritroviamo quindi con un lato di trama e personaggi insufficiente e un lato tecnico che è un "gneh" nel complesso.

Non ho visto "Index", quindi, con ogni probabilità, tutti i legami a quella serie o particolari del caso mi sono volati sopra la testa. Come prima serie non ci siamo proprio, ed è un peccato, perché mi hanno parlato bene dell'opera. Mi hanno anche detto che la situazione migliorerà, e davvero voglio crederci e lo spero.
Come avrebbero potuto aggiustarla? Semplicemente ridurre le puntate da ventiquattro a tredici, e avrebbero avuto un buonissimo inizio con un'opera che prometteva bene. Purtroppo però così risulta uno 'stracciamaroni' di fanservice noioso, al punto da volersi sparare nella stratosfera mettendosi un razzo nel sedere, pur di non vederlo.
Guardatevi solo le puntate da 8 a 12 e le puntate da 20 a 24. Il resto è da buttare.


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maxcristal1990

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
Questo anime, che per chi non lo sapesse è ricollegato a Index, "la serie principale", propone la storia di uno dei personaggi principali di queste serie. Mikasa, al centro della storia, si troverà insieme alle sue amiche a dover affrontare diversi problemi nella città studio. Inizialmente avranno di fronte avversarsi che, per maltrattamenti subiti, stanno creando il caos; nel finale inizierà la storia del salvataggio di alcuni bambini. Le cose non andranno sempre per il meglio, ma alla fine Mikasa, la Railgun della città studio, riuscirà a sconfiggere il nemico.

Vorrei preannuciare, prima di dare un giudizio, che questo anime poteva essere realizzato in dieci episodi e che gran parte degli episodi sono di attesa e autoconclusivi, tipo quelli dove se ne vanno al mare con le amiche ecc. Il brodo è stato allungato di gran lunga, e a mio giudizio avrei preferito un impatto più incisivo con meno durata, per questo abbasserò il voto. Tornando alla trama di base, inizia abbastanza spinta, per poi calare per l'intera serie e finire nel migliore dei modi. Ho trovato di buona fattura cinque/sei episodi su ventiquattro, e questo mi porta a dire che non è paragonabile assolutamente alla serie principale. Giusto la parte del Level Upper è interessante, dato che fa vedere alcuni expert che l'hanno utilizzata potenziarsi, per poi avere effetti collaterali, oltre allo svantaggio di questi ragazzi che sono stati messi in quarantena addormentati, perché, siccome potenziati, se si risvegliassero, con tutto il potere accumulato, creerebbero un terremoto gigantesco. In questa parte di serie questi ragazzi subiranno questi trattamenti solo per creare un expert di livello 6. La trama è abbastanza scontata per questo anime che non mi ha smosso per niente.

La grafica e le animazioni sono simili a quelle della serie principale, anche se meno elaborate. Song non appropriate. Ultimo dettaglio per chi conosce la serie: Accelerator non c'è e Toma fa forse tre interventi della durata di cinquanta secondi totali. A malapena sufficiente.


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Oasis

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
La mia valutazione su "To Aru Kagaku no Railgun" potrebbe essere viziata da una condizione di partenza errata. L’aver approcciato il network ‘A Certain Magical Index’ partendo proprio da questo spin-off non mi avrà, forse, permesso di notare particolari, dettagli e sottigliezze in grado di migliorarne la percezione. In poche parole, se dovessi stabilire la bontà del prodotto complessivo della Dengeki Buko, trasposto in serie animata, il mio giudizio virerebbe più sul negativo, non rendendo probabilmente merito all’indubbia qualità che deve circondare un titolo ormai così famoso.

Questa premessa per dire che, in sostanza, io questo anime non l’ho capito. Ventiquattro lunghi episodi con una trama ridotta ai minimi termini (cinque-sei episodi a cavallo della metà della serie e nel finale); un plot che, a dirla tutta, non mi è parso nulla di speciale e dove il sapore del già visto ha di gran lunga superato il tocco di personalità e originalità degli autori.

Ad avermi deluso maggiormente è stato il tratto con il quale sono state delineate le caratteristiche dei personaggi. Troppi main charachter che, nonostante la lunghezza della serializzazione, restano pressoché uguali a sé stessi nei loro pregi e nei gran lunga superiori difetti. Non c’è crescita, anzi è un esasperare di alcune caratteristiche che alla fine me li hanno resi anche un po’ antipatici.

A salvare il prodotto è comunque la realizzazione tecnica che, salvo alcuni scivoloni in alcuni episodi, si è mantenuta sostanzialmente ad alti livelli. Bei disegni, e buona fluidità nelle scene di combattimento, conditi da effetti speciali che, salvo rare eccezioni, non hanno eccesso i limiti del buon senso. Queste ultime caratteristiche mi hanno portato a dare almeno la sufficienza all’intero prodotto.

P.S. Ho iniziato la seconda stagione, la "S", e senza dubbio si notano dei bei passi avanti.


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AizenSosuke

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Beh, ovviamente gran parte del succo degli anime deriva dalla qualità del manga. Ma in questo caso i produttori sono riusciti a sfornare qualcosa di veramente unico, che trascende anche il manga, curando le scene e le ambientazioni, i tagli e le modifiche, oltre alla cura dei particolari maggiormente apprezzati.
La colonna sonora è buona, specialmente la prima opening, che è stata sfruttata al massimo inserendola persino due volte nelle scene culmine delle due saghe principali. L'unica pecca è che rispetto al manga è molto diluito e alcuni episodi non c'incastrano una bel niente - ciò non significa che alcuni siano però meno apprezzabili della storia originale.
Per apprezzare al massimo questa serie dovreste però aver già conosciuto la serie originale "To Aru Majutsu no Index", di cui questo manga/anime è uno spin-off, con un rischio però: potreste arrivare ad apprezzare maggiormente questa serie di quella originale, com'è accaduto a me.


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Kether

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
Railgun è l'ennesimo anime che conferma la mia teoria: negli anime conta solo la grafica.
Dal punto di vista della grafica esso è ben fatto, le scene di combattimento sono fin belle e anche originali, anche se io avrei osato di più, ma il problema sono la trama e i personaggi.

Partiamo dai personaggi: intanto sono tutte un po' macchiette, e vabbè, questo è il meno, hanno la profondità e la caratterizzazione di un pesce lesso, e vabbè pure questo, non hanno manco un passato, e vabbè. Ma non si può andare avanti a vabbè, che diamine! Non ce n'è uno un po' più caratterizzato, un po' più profondo. Risparmio la protagonista, Mikoto, che quantomeno è cool, come direbbero gli inglesi, ma gli altri sono tendenti al frustrante, specialmente quella pervertita fanservice-ambulante di Kuroko. Uiharu, la donna con il cerchietto più stupido e fuori luogo della storia, non ho ancora capito perché esista e non mi interessa abbastanza come personaggio per approfondirla.
Salvo Ruiko 0 poteri, perché nella sua normalità ha un po' più di spessore, anche se la storia del "chi è senza poteri odia chi li ha" è un po' trita.
Gli altri personaggi sono ancora più insulsi, dalla tizia con il ventaglio che passa il tempo a vantarsi e perdere alla tizia dell'antiskill, per non parlare di Toma, che compare un episodio o due e sparisce nel nulla completamente dimenticato.

A dare il colpo di grazia è la trama, che proprio ha dei buchi grossi come un continente; partendo dal senso stesso dell'antiskill e del judjment, chiunque metterebbe a difesa della sua città un branco di mocciose delle medie con super poteri, chiunque! Sarebbe stato poco credibile persino fossero state delle superiori, ma delle medie proprio...
A questo si sommano un po' di altri buchi, che sono tutti (o quasi) dall'episodio 12 in poi, ovvero dalla conclusione della prima saga, che effettivamente è ben realizzata e mi fa dare anche un punteggio alto; è bella, anche i filler si ricollegano e quantomeno hanno il senso di introdurre un mondo e i suoi personaggi e farci vedere un po' di poteri fighi, ma poi? Poi il delirio, una serie di filler che più pallosi non si può, zeppi di fanservice manco fosse il paradiso di ero-sennin, che portano all'epilogo che riprende le fila della serie senza però averne il mordente (o una spiegazione, se è per questo: è così e basta).
Forse se dovessi suggerirlo a qualcuno gli direi di vedersi il primo arco narrativo e poi di passare direttamente all'episodio venti, non si perderebbe niente.


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ElyCChan

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Premessa: scrivo questa recensione senza avere visto la serie Majutsu, quindi non faccio confronti o robe del genere con la serie principale.
"To Aru Kagaku no Railgun" è uno spin-off delle serie "To Aru Majutsu No Index", che ha per protagonista Mikoto Misaka, una dei sette Level 5 soprannominata Railgun (da cui prende nome la serie). La serie è stata prodotta nel 2009 e conta 24 episodi più un OAV.

Siamo a Gakuen Toshi (Academy City), una città di 2,3 milioni di abitanti, dove la popolazione è per l'80% composta da studenti con poteri esper divisi in 5 livelli. L'anime ruota intorno alla Railgun Mikoto Misaka-san, una Level 5; oltre a lei, come coprotagoniste compariranno Kuroko Shirai (Level 4), Kazari Uiharu (Level 1) e Ruiko Saten (Level 0). L'anime narra le avventure di queste quattro ragazze a Gakuen Toshi.

Siccome non ho visto Majutsu, non posso dire se grafica e storia siano migliori delle serie principali, quindi commento solo per questa serie.
La grafica è tutto sommato piacevole: colori brillanti, animazioni ben fatte, tutti gli attacchi e il Railgun ben resi. Sulle musiche e le sigle potrei parlarne per giorni interi. Le opening fantastiche ti introducono subito l'argomento dell'anime in maniera diretta senza troppi fronzoli; mentre le ending mettono da parte i momenti di azione dell'anime per dedicarsi a qualcosa di più tranquillo e rilassante, come la spensierata amicizia tra le protagoniste. Le musiche presenti durante l'anime sono molto piacevoli e si sposano molto bene con l'animato. Sui personaggi non ho molto da dire, pian piano nel corso della storia i loro caratteri vengono a galla: la tsundere amante delle cose infantili Mikoto, la perversa Kuroko, la sfacciata con un lato serio nascosto Ruiko e l'umile ma eccessivamente entusiasta Kazari.
Affiancati ai momenti d'azione ci sono ovviamente tantissimi momenti comici, in particolare le fantasie perverse di Kuroko o le mutandine di Mikoto e Kazari.

Beh, come voto darei un otto e mezzo, ma siccome i mezzi voti non si possono mettere aggiungo un pochino e do nove. Consigliato a chi cerca un anime con poteri sovrannaturali che abbia un lieto fine per tutti (o quasi) e a chi cerca un anime divertente e leggero da guardare.


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Barbex

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Premessa importante: "To Aru Kagaku no Railgun" è uno spin-off, che prende spunto da "To Aru Majutsu no Index" (per semplicità e scorrevolezza, lo abbrevio qui in "Majutsu", o "Index").
Mi fa piacere che gli autori si siano accorti di quale fosse il punto forte di Index: seppur non mancando di pecche, Railgun è sicuramente molto migliore della prima opera, e per questo lo premio con due voti in più.

Per chi si approcciasse direttamente a Railgun, do un assaggio dell'ambientazione: Gakuen Toshi è una grande città popolata per la maggior parte da studenti, molti dei quali dotati di poteri psichici, che però non sono del tutto sovrannaturali, ma legati alla scienza e allo studio del cervello umano: scienza che è, specialmente in questa città, avanzatissima. Esistono varie scuole in cui si insegnano appunto (suppongo oltre ad alcune materie classiche) le basi dei poteri esp, e sono divise in base al livello dei loro studenti. Essi sono infatti classificati in base ai loro poteri, e vanno dal livello 0 (nessun potere) al livello 5, che è il livello massimo conosciuto, che esprime una grande padronanza delle proprie abilità.

La trama prende stavolta Misaka come protagonista, personaggio molto ben riuscito, per approfondire la faccenda degli esper: ella è infatti una dei sette livello 5 della città, la numero tre, Misaka la Railgun (dal nome del suo attacco più potente). Le coprotagoniste sono la sua compagna di stanza, Kuroko, di livello 4, e altre due amiche da un'altra scuola, Uiharu e Saten; sono piuttosto diverse tra loro, sia per quanto riguarda i caratteri sia le abilità (le ultime due sono infatti di livello rispettivamente 1 e 0), e questo offre ottimi spunti. In sostanza, a questo gruppetto di amiche toccherà salvare Gakuen Toshi, tra varie avventure e sotto-trame che si rivelano nel finale tutte collegate da un sottile filo.

Il problema di quest'anime è però la costanza. Dopo la prima metà ci sono infatti una sfilza di puntate inutili, che poi alcune non lo sono del tutto, ma risultano comunque irritanti quando le si vede. La saga del Level Upper e gli ultimi episodi presentano momenti da 9, ma quelle altre puntate pesano parecchio, tant'è che ho pensato anche al 7. Facendo una media un 8 può essere un voto appropriato, credo.
Si ripetono alcuni errori presenti in Index, dedicando interi episodi a personaggi secondari di cui si potrebbe benissimo fare a meno. Episodi che risultano noiosi, ma soprattutto, ripeto, inutili: ad esempio, quello dei costumi da bagno o della festa del dormitorio, che non servono assolutamente a niente se non... ad attrarre certi fan.

Inoltre, le tendenze (per così dire) di Kuroko verso la sua "Onee-sama" sono troppo spinte: ok, per un po' può essere anche divertente, ma dopo un po' ciò non fa che risultare irritante all'ennesima potenza.
Per finire con i lati negativi, dove cavolo sono i maschi? A parte i vari fuorilegge, essi non fanno che sporadiche apparizioni, cosa anche più o meno normale per il contesto di una scuola femminile e un gruppo di amiche, però, seriamente, qualche cromosoma Y non avrebbe guastato. Che ne so, oltre che a inventare qualche personaggio si sarebbero potuti usare di più lo stesso Touma (di cui si sa poco o niente se non si è visto prima Majutsu) o Accelerator, che, diciamocelo, è un figo, un personaggio che avrebbe meritato un po' più di attenzione. Peccato che non si possa far riferimento ad esempio alla storia delle Sisters, poiché risulterebbe troppo ripetitivo, ma qualcosa ci si sarebbe potuto inventare, magari anche prendendo spunto da Majutsu.
A proposito dall'anime da cui è tratta questa serie, esso compare poco, ma può essere sia un bene sia un male. Bene, perché così non risulta impossibile guardare Railgun anche senza aver visto Index, male perché l'intreccio di storie diverse sarebbe stato molto gradevole.

Passando ai pregi, come ho già detto sono molto contento che sia stata valorizzata la parte degli esper. Mi è piaciuto molto il fatto dei livelli come gradi di manipolazione dei poteri, e un approfondimento su ciò, con tanto di riflessioni sul contrasto tra esper potenti e level 0, non può che esser stato gradito. Le scene con un po' più di azione sono molto coinvolgenti, e i combattimenti sono veloci ma ben realizzati: la versatilità dei vari poteri offre l'opportunità di creare buone strategie, rendendo tutto molto più interessante.
Davvero un bel miglioramento.
Sui disegni niente da dire, sono ben realizzati, e le BGM fanno il loro dovere. Spiccano le opening, simili tra loro, particolari, che creano una bella atmosfera, anche se l'azione che ne traspare purtroppo non è sempre presente.

Concludendo, è un vero peccato la presenza di quelle puntate inutili. Alcune lo sembrano soltanto, altre lo sono proprio, ma vanno comunque ad abbassare il livello dell'anime, che per usare termini propri della serie passa da un livello 5 a un livello 4, da una Railgun a un semplice esper di alto livello. Sebbene il tutto sia quindi un po' altalenante, la qualità è ottima e consiglio la visione a chiunque abbia visto Majutsu, ma forse questo spin-off potrebbe risultare gradevole a tutti. Ad ogni modo, per goderselo al meglio, aver visto Index sarebbe comunque preferibile, siccome si partirebbe conoscendo già l'ambientazione e si coglierebbero riferimenti interessanti.


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DarkIchigo

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Allora, iniziamo la mia recensione di "To Aru Kagaku no Railgun", serie spin-off di intermezzo della serie principale "To Aru Majutsu no Index" e "To Aru Majutsu no Index II".
Innanzitutto, senza offesa, non riesco a capire come si riesca ad attribuire a quest'anime un voto così elevato, visto che l'unica cosa che salva questo spin-off è la presenza di Misaka e l'ambientazione, ovvero la città di Gakuen Toshi, dove si svolge interamente questa serie.

Partiamo dall'analizzare la trama: la trama è praticamente ricolma di episodi filler, cosa che si poteva immaginare visto che ovviamente è uno spin-off di una serie, però qui si ricade non dico nel ridicolo, ma in situazioni viste e riviste in vari anime scolastici.
Per prima cosa almeno metà degli episodi, a mio parere, sono veramente inutili, in quanto si osserva Shirai, l'amica e compagna di stanza di Misaka, che cerca di saltargli addosso in ogni momento possibile e i vari piagnistei da parte di altre ragazze per essere di un livello esper inferiore rispetto agli altri.
Seconda cosa, i ragazzi (maschi) non esistono. Non si sa che fine abbiano fatto, che ci sia stato uno stermino? non si sa... Gli unici maschi che si vedono sono Touma, il protagonista della serie principale, per esattamente 30 secondi, e qualche bandito qua e là!

Le uniche cose che si salvano sono la saga del Level Upper, che dovrebbe arrivare fino all'episodio 12, anche se ogni tanto frammentate dall'introduzione di nuovi personaggi, e gli ultimi episodi. Le puntate in mezzo sono praticamente inutili e ricche di situazioni che si possono trovare in qualsiasi anime scolastico; non sono orribili, ma neppure posso dire che siano belle.
Altro punto negativo: il cosiddetto "Railgun", colpo speciale di Misaka, si vede sì e no due volte in tutto l'arco dell'anime, rendendo praticamente interessanti solo i combattimenti in cui viene utilizzato, che già tra l'altro in questa serie sono davvero pochi.

Non è tutto da buttare, per carità! La prima parte dell'anime è davvero buona, i combattimenti anche se pochi sono fatti benissimo, l'ambientazione della città di Gakuen Toshi salva molto, il fatto che in questa serie sia concentrata solo sugli esper, a differenza della serie principale, la risolleva molto e il lato tecnico è ottimo.
Per concludere, consiglio quest'anime a coloro a cui piace il personaggio di Misaka, visto che da sola salva l'intera serie e a quelli a cui piacciono gli anime composti da sole ragazze, visto che personalmente trovo meglio quando esiste sia la parte maschile sia quella femminile, così da creare un po' di varietà all'interno dei protagonisti.
Diciamo che se si fosse riusciti ad amalgamare meglio gli episodi "furbi" con quelli oscenamente "filler" ci sarebbe stato un risultato migliore.
Personalmente credo che comunque se i produttori, come detto anche in un'altra recensione, si decidessero a fare uno spin-off anche di Accelerator sarebbe un successone.
Voto: 7.


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Musso92

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Premessa: "To aru Kagaku no Railgun" è uno spin-off, ovvero una serie tratta da un'altra serie anime, ovvero "To aru Majutsu no Index". Se avete sentito in giro che si può guardare tranquillamente questa serie, senza aver visto la prima, citata in precedenza, è una boiata. Per apprezzare al meglio questa serie, è necessario aver visto almeno "To aru Majutsu no Index I", altrimenti capirete poco o niente. Quindi, se volete avvicinarvi a questa saga, partite con Index, e poi passate a Railgun. Lo apprezzerete molto di più, e capirete sicuramente più cose.

Detto questo, passiamo allo spin-off in questione, che chiamerò Railgun, per abbreviare. Railgun, è una serie incentrata sulla figura di Misaka Mikoto, esper di livello 5, che molti già conoscono, essendo una coprotagonista della serie Index; cambia il fatto che questa serie è completamente dedicata a lei, alla sua kohai, Shirai Kuroko, e ad altre due amiche inutili di cui non ricordo il nome.

Sarò sincero: Railgun, per certi versi è nettamente superiore alla serie Index, ma presenta anche qualche difettuccio un più rispetto alla sua controparte, quindi possiamo dire che le due serie si equivalgono, anche se forse Railgun si aggiudica il primo posto per un pelo. Ho apprezzato infinitamente il personaggio di Misaka Mikoto, che reputo uno dei personaggi femminili meglio riusciti nella storia degli anime, forse perché ricorda molto il tipico protagonista di uno shounen, disponibile, un po' ingenua, ma soprattutto incredibilmente potente.
Per quanto riguarda le altre ragazze, si salva giusto Saten, che mi ha dato l'idea di essere la più "reale" fra le protagoniste, soprattutto per la sua ricerca del potere, avvenuta più o meno a metà serie.

Nonostante ciò, non riesco ad assegnare alla serie più di 8, proprio non me la sento.
Sarà dovuto forse alle, almeno 6, puntate filler, dedicate unicamente al fanservice, che ormai è presente in qualsiasi, e dico qualsiasi, anime; o forse al fatto che apprezzo maggiormente quando i gruppi di protagonisti sono più vari, e non solamente studentesse delle medie, tutte candide e innocenti. Proprio per questo motivo la puntata che più mi è piaciuta è la 4, dedicata interamente a Misaka, e al suo eterno confronto con Touma, il protagonista di Index. Per lo meno si è visto un uomo, pensavo si fossero estinti in questa serie, a eccezione dei teppisti, ovvio. E che dire di Kongou Mitsuko? Credo che molti di voi abbiano notato che è l'esatta copia di Boa Hancock di "One Piece", con tanto di taglio di capelli, e serpente avvinghiato. Se volete creare dei personaggi secondari, fatelo con un po' di fantasia, che diavolo.

Tutto sommato, ritengo questa serie molto buona e degna di visione per gli amanti di quasi qualunque genere, dallo shounen allo scolastico, dalla commedia alla fantascienza, e anche un po' di slice of life.
Spero solo che ci si decida a fare un bello spin-off anche sul personaggio di Accelerator, che è di certo uno dei miei preferiti. Qualcosa tipo: "Un certo strafigo Accelerator". Suona bene no?

Tacchan

Episodi visti: 24/24 --- Voto 4
Ripercorrendo il mio iter episodio per episodio, noto di averle assegnato solo 5 pollici verdi su 24 episodi, 6 gialli e i restanti tutti rossi. I verdi poi mai sono stati un verde brillante, mentre alcuni rossi li ho dati con il cuore, tanto ero frustato dalla visione di alcuni episodi frivoli e noiosi, per esempio mi sovvengono quello in costume da bagno o quello in veste maid.
Non ho visto la serie di cui questa è uno spin-off, ma le varie recensioni pubblicate in queste pagine affermavano che Railgun poteva essere visionato anche senza conoscere la serie originale. Visti i voti estremamente positivi, avevo deciso di partire da qui. Scelta errata: non partite da questa serie se volete approcciarvi a To aru Majutsu no Index, è priva di contenuti e per l'80 percento non è altro che composta da filler. E' vero, la storia è slegata e l'ambientazione è godibile anche senza avere visto la serie originale, tuttavia la parte di trama, in questi 24 episodi, è davvero risibile. Onestamente non capisco nemmeno che attrattive in più potrebbe avere se conoscessi meglio il titolo, forse sarei riuscito ad apprezzare meglio gli inutili filler di cui questa serie è ricolma?

Andiamo con ordine: l'ambientazione è interessante, ovvero una città quasi esclusivamente abitata da studenti e tra questi i più sono dotati di poteri ESP di vario genere. Nella Città Accademica ci sono diverse scuole divise per prestigio, mentre garantire l'ordine c'è un organismo studentesco, il Judgement, e uno vero e proprio di polizia, l'Anti-Skill. Gli esper sono classificati in livelli: zero indica che il soggetto non ha alcun potere, mentre il Livello 5 è il massimo conosciuto ed è stato ottenuto solo da pochissimi.
La serie elegge a protagonista Misaka, studentessa della prestigiosa Tokiwadai e una dei rari Livello 5 conosciuta in tutta la città come Railgun, nickname derivante dal suo devastante attacco principale. A farle da spalla vi è Shirai, sua compagna di stanza ed esper di Livello 4, membro del Judment e innamorata della stessa Misaka. Uiharu invece conosce Shirai in quanto anche lei componente del Judment, tuttavia è soltanto un semplice Livello 1. Chiude il quartetto Saten, un Livello 0, amica di Uiharu.
I personaggi presentano secondo la mia opinione una caratterizzazione piatta e la mantengono per l'intera serie, con una crescita presente sì, ma piuttosto risibile e banale. Fra questi viene posta maggiore attenzione a Misaka, anche se ritengo che il personaggio meglio riuscito sia Saten, anche se trovo di cattivo gusto la sua abitudine di alzare la gonna a Uiharu per vederle gli slip (ma che cavolata è? Vabbeh, fanservice, ma onestamente la cosa la trovo una cosa superflua). La peggiore caratterizzazione è quella di Shirai che passa tutto il tempo a provarci con l'amica e/a provare a sedurla con mezzi più o meno leciti. Il comportamento, se limitato a qualche battuta, sarebbe anche potuto essere simpatico, ma in questo caso, a causa la continua morbosità con cui è riproposto, me l'ha reso irritante.
Tralasciamo poi la caratterizzazione psicologica degli antagonisti, soprattutto quella della "cattiva" di fise serie, davvero inesistente.

La trama è praticamente assente nei primi episodi e quando inizia a divenire interessante, verso il nono, il tutto si conclude in fretta dopo un paio di puntate ben realizzate e abbastanza appassionanti, mi pare la 11 e la 12. Sfortunatamente dalla tredicesima e per troppi episodi la serie ricade, offrendo una serie di siparietti e episodi autoconclusivi dedicati a personaggi secondari che ho trovato di una desolazione disarmante.
Solo verso la fine l'anime si prepara per riproporre una trama continuativa, riprendendo gli eventi della prima parte, ma sfortunatamente la sceneggiatura si dimostra a mio parare un po' fiacca e priva un soggetto davvero intrigante, largamente prevedibile sia nello svolgimento che nella conclusione. Tra l'altro questa presenta un buco che cozza un po' con quanto precedentemente spiegato, sfortunatamente non posso addentrarmi nei dettagli o dovrei farvi anticipazioni che vi rovinerebbero qual poco di trama che l'anime offre.
Un'altra cosa che non ho troppo digerito è l'inettitudine e l'inutilità dell'Anti-Skill, corpo speciale che oltre le varie figuracce che rimedia ogni episodio ha dovuto sorbirsi anche una denigrante puntata dedicata a uno dei suoi componenti in cui viene mostrato chiaramente come non sappia combinare altro che pasticci.

Dal punto di vista tecnico la serie invece si attesta su livelli molto buoni, con un bel character design e animazioni ben pensate e realizzate quando necessario in modo spettacolare. Non male le sigle, belle soprattutto le iniziali e in particolare la seconda, che presenta delle sequenze animate splendide che avrei sperato di vedere anche nel corso degli episodi.

Non basta tuttavia un buon comporto tecnico a salvare la serie, il mio giudizio rimane largamente insufficiente.
La sconsiglio vivamente a chi cerca un titolo con una trama solida e avvincente. Potrebbe invece piacere a chi ama le serie con un po' di fanservice e che hanno come protagoniste ragazzine che interagiscono tra di loro in un ambiente scolastico.


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npepataecozz

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
To aru kagaku no railgun è una serie che prende le mosse da To aru Majutsu no Index di cui non può propriamente definirsi il seguito in quanto, pur riproponendone l'ambientazione e la filosofia di fondo, non si basa sulle avventure dei principali protagonisti della prima serie ma su quelle di Misaka, un personaggio secondario.
Come in To aru no Majutsu no Index la scena si apre in Academy city, la città della scienza popolata da "esper", ossia persone che riescono a sfruttare le leggi della natura a proprio vantaggio al fine di ottenerne un potere speciale. Non tutti gli esper, però, hanno le stesse capacità ma vengono raggruppati in livelli che vanno dallo zero (assenza di poteri) al cinque; più ci si avvicina al livello più alto maggiori saranno le capacità che il soggetto in questione avrà di sfruttare la propria particolare abilità.
In realtà accanto al mondo degli esper convive il mondo della magia; ma questo aspetto viene sviluppato solo nella prima serie per cui è quasi inutile farne menzione in questa sede.
In questo contesto Misaka è un esper di livello 5, ed è soprannominata "railgun" in virtù della sua grande capacità di manipolare le cariche elettriche. Nonostante il suo potere l'abbia trasformata in una sorta di celebrità all'interno di Academy City, la ragazza conduce una vita sostanzialmente normale, fatta di amicizie e amore per oggetti semplici e un po' infantili; quando, però, in città si verificherà qualche problema si impegnerà sempre in prima persona nella risoluzione dello stesso.
Ho giudicato come una cosa molto positiva l'idea di creare una serie incentrata su Misaka in quanto già in "Index" si era avvertita la sensazione che potesse essere un personaggio di potenzialità maggiori rispetto a quelli che vestivano i panni dei protagonisti nella prima serie; queste aspettative non sono state deluse da questo prodotto che ha saputo unire commedia e azione in modo a tratti superbo.
Se questo è vero, però, è altrettanto vero che questo anime presenta dei difetti che ne limitano fortemente il valore complessivo.
Punto primo: che fine hanno fatto tutti gli uomini di Academy city? A parte Toaru che si vede solo due o tre volte (ed è un vero peccato perché quando appare lui l'anime decolla), tutti gli amici di Misaka sono donne, le forze di difesa sono composte da donne, il nemico di turno è inevitabilmente una donna. Che bisogno c'era di creare un anime tutto al femminile? Così sembra quasi che l'eroina possa essere una donna se e solo se il mondo che la circonda è popolato solo da donne; oppure ,come ipotesi alternativa, mi vien da pensare che il pubblico a cui si voleva indirizzare questo anime fosse quello femminile. In entrambi i casi, però, ciò sembra essere solo una grandissima stupidaggine: la presenza di qualche "maschietto" avrebbe sicuramente giovato.
Punto secondo: i comprimari. Se si esclude la divertentissima Kuroko (complimenti alla doppiatrice giapponese che sa renderla davvero esilarante con quel suo "strano" tono di voce) le altre sono talmente zuccherose ed infantili da risultare, alla lunga, inutili ed irritanti.
Non si tratta comunque di difetti in grado di rovinare un anime ben concepito e ottimamente disegnato e sviluppato; ci si lamenta solo del fatto che senza di essi, probabilmente, ci troveremmo a parlare di un anime di "livello 5" mentre invece in questo modo esso raggiunge un buon livello ma non l'eccellenza.
A parte qualche episodio decisamente noioso, quindi, quando decide di fare sul serio To Aru Kagaku no railgun si dimostra essere un anime che riesce ad appassionare e divertire lo spettatore nonostante i difetti sopra elencati. Ed è questo un motivo sufficientemente valido per attribuirgli una buona valutazione.

Utente8806

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Utente8806

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
Prima di quest'anime, ero abbastanza convinto che fosse impossibile per uno spin-off raggiungere la qualità ed il livello dell'opera originale. Un po' ne sono convinto anche adesso, e effettivamente considerare To aru Kagaku no Railgun un semplice spin-off di To aru Majutsu no Index è semplicistico. Solitamente ci si limita a riusare qualche personaggio per storie scollegate dall'opera principale. Una cosa fondamentale è l'ambientazione, ma è proprio qui la differenza: Gakuen Toshi, o per gli anglofoni Academy City, ha una funzione molto più simile alla Ikebukuro di Durarara!!, e nella stessa serie principale alcuni episodi hanno come protagonista unico un personaggio solitamente secondario. Pur non staccandosi dalla sua categorizzazione, può comunque sembrare una saga, più che un'opera distinta.
Nel concreto, le vicende di Railgun, appellativo di Misaka Mikoto, vanno circa dagli inizi di Index alla fine della prima stagione. In quel lasso di tempo Misaka compare di rado, ma proprio vista l'importanza del personaggio usarla come protagonista non stona. Essendo una esper di livello 5, la terza più forte di tutta la città, non manca di mostrare i suoi spettacolari poteri basati sull'elettricità e sul magnetismo. Il più potente è quella da cui prende il nome: Railgun, cioè un sistema magnetico che permette di sparare ad enorme potenza oggetti di metallo, rendendo così una semplice moneta un proiettile dalla potenza distruttiva incredibile. Non mancano poi altri geniali usi del potere che però non sto a descrivervi. Vi sono poi altri personaggi, tra cui una kohai di Misaka col potere del teletrasporto, Kuroko Shirai. Gli altri personaggi principali sono Uiharu e Saten, la prima un'esper di basso livello e la seconda del tutto priva di potere.
Le varie saghe sono intervallate ed amalgamate con comuni scene di vita quotidiana, molto gradevoli. Si sente molto che anche un'esper dalla potenza impressionante ha una normale vita da studentessa. Una cosa particolare è la totale mancanza di personaggi con poteri di natura magica in azione, o comunque di personaggi non "scientifici". Questa è una delle differenze fondamentali rispetto ad Index.
Sul piano qualitativo, tutto è molto curato su ogni piano, ma personalmente voglio sottolineare la qualità delle due opening: sono entrambe fantastiche, curatissime e adattate benissimo nella totalità dell'opera. Anche le ending sono molto belle, ma lo stile non mi ispira abbastanza.


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OMEGA_BAHAMUT

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Spin-off della serie principale "To aru Majutsu no Index", l'anime To aru kagaku no Railgun abbandona momentaneamente la storia principale per concentrarsi totalmente sulla componente "scientifica" dell'ambientazione, presentandoci le avventure di Misaka Mikoto (la Railgun), la sua bislacca Kohai Kuroko Shirai, nonché delle loro amiche Saten e Uhiaru (appare solo di sfuggita in Index).
Tutto segue la routine quotidiana nel Gakuen Toshi, quando improvvisamente il Judgment (per chi non se lo ricordasse, l'organizzazione incaricata di mantenere l'ordine nel centro abitato e nella quale lavorano Kuroko e Uhiaru) inizia a rilevare uno strano quanto preoccupante aumentare dei casi accertati di microdelinquenza, soprattutto da parte di esper di basso livello. Semplice casualità, oppure dietro tutto ciò vi è qualcuno che sta tirando abilmente i fili?

Questo spin-off, al tempo mio primo contatto con la serie To aru majutsu no Index, rappresenta una perfetta occasione di svago tra i due episodi della saga principale, permettendo al contempo di approfondire la conoscenza di due dei personaggi più amati della stessa, ovvero Kuroko e Misaka.
Le due studentesse della Tokiwadai, legate tra loro da un solido rapporto di amicizia (anche se c'è da dire che Kuroko prova ben altro per la sua Onee-sama, come avrete modo di vedere in numerose gag), si muovono in una sorta di shonen ibrido, spesso più incentrato sullo slice of life che sui combattimenti (cosa che accade pure in To aru majutsu non Index, ma più ristrettamente) e non è un caso a tal proposito che la scelta sia stata quella di legare solamente metà della serie alla vicenda principale, colmando la seconda con filler.
Fatta questa premessa però, c'è da dire che il prodotto non risulta affatto scadente, anzi, a volte riesce persino a comunicare all'interno della quotidianità narrata, dei temi che in To aru majutsu no Index erano solamente accennati in minima parte, come ad esempio il profondo senso di alienazione che i level 0 e i level 1 hanno nei confronti di chi è dotato di maggiori poteri psichici (Saten in tal senso diventa l'incarnazione di questo senso di malessere ed offre degli importanti spunti in tal senso). Il resto? Storia a parte, la quale è inedita e ben fatta, a tratti persino commovente - ma senza esagerare -, è puro fanservice intellettuale (niente ecchi quindi) per chi ama Misaka ed aveva il desiderio di vederla in azione più spesso.

Pur migliorando nettamente il lato grafico rispetto alla serie "madre" (luci e colori in primis), si ha un calo forse sul versante della OST, la quale, pur essendo nel suo complesso pienamente apprezzabile, si rivela essere infarcita di b-side o riproposizioni di temi musicali già sentiti, non riuscendo dunque a proporre di qualcosa di veramente nuovo. Molto belle invece opening ed ending, certamente pienamente in tema con la storia.

Voto: 7 - Opera godibile, che se avesse puntato maggiormente sulla storia cardine, avrebbe meritato senz'altro un voto maggiore. Magari tutti i filler fossero così, azzardo io a dire…


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AlessandroXV

Episodi visti: 25/24 --- Voto 10
Premessa: la seguente recensione non contiene spoiler.
"Fantastico" potrebbe essere una parola per riassumere quest'anime. Tuttavia, è troppo riduttivo. Considerando ogni aspetto, a partire dai disegni, passando poi alle musiche e finire poi con la storia, è difficile non produrre un buon giudizio.
Sebbene si tratti "solamente" di uno spin-off, in realtà la mole di To Aru Kagaku No Railgun può addirittura superare quella della prima serie, To Aru Majutsu No Index, da cui ha origine. Si tratta di una miscela di elementi comici e simpatici, momenti culminanti di morale e saggezza, tratti di riflessione psicologica dei personaggi principali, che sono Misaka, Kuroko, Huhiaru e Santen. Ebbene, queste ultime ragazze sono plasmate "a tuttotondo": tutte sono caratterizzate da una particolare personalità, avente pregi e difetti, contro i quali tutte loro lottano costantemente, al fine di migliorare. È bene dire che non si tratta di un "minestrone" di elementi e di vicende, bensì di una storia ramificata che fa culminare tutte le sue suddivisioni in un finale unico e assai commovente. Infatti, come spesso accade nelle serie animate un po' elaborate, può sembrare tutto molto caotico e disordinato, ma in realtà si tratta di un flusso a intermittenza di vicende, le quali unite forniscono una visione completa e ordinata del tutto.

Anche se va contro ai miei principi di recensore, in tale situazione non posso evitare di dire la mia in prima persona: ebbene, si tratta di un'opera molto bella, grandiosa, direi. I sentimenti rappresentatati creano un legame simpatetico con l'osservatore, commuovendolo, rallegrandolo, rendendolo teso: insomma, si viene catturati in profondità da tale serie animata.
Le musiche di genere J-Pop, tendente però a un tecno elettronico elaborato, sono molto belle e incalzanti. Si fondono perfettamente con le vicende e, in un certo senso, elettrizzano molto. Lo stesso vale per le Opening e le Ending.
I disegni sono un punto fortissimo di questa serie animata, perché veramente stupendi. Ogni parte del corpo è proporzionata al tutto e non vi è niente di esagerato. Gli occhi dei personaggi sono disegnati benissimo, e le espressioni del viso sono molto efficaci e ben fatte. Tutto ottimo, veramente.

Riassumendo (e scindendo, in realtà), dunque, la valutazione in una tabella, si ottiene:
Disegni: 10
Musiche: 9
Storia: 10
Profondità dei personaggi: 10


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Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Molte serie hanno degli Spin-Off, e così è stato anche per "To Aru Majustu no Index". Però, se nel primo ci si concentra molto sulle avventure di Touma ed Index, e sopratutto il carattere "magico" della città-accademia, al contrario in Railgun vengono approfonditi molto di più sia il mondo "scientifico" della città accademia, sia personaggi che, nonostante abbiano un ruolo spesso quasi centrale nella serie "madre" sono comunque definibili secondari.
La serie è infatti centrata su Misaka, Kuroko e il loro circolo di amiche e delle loro "disavventure" legate ad un programma di potenziamento esper che pian piano si amplieranno, mettendo molte altre carte in gioco e presentando ed approfondendo personaggi che erano praticamente di "sfondo" in Index.

La serie è molto piacevole fino al dodicesimo episodio, che si potrebbe considerare la fine del primo pezzo di trama. Poi rallenta un pòo', assumendo toni più leggeri per poi riprendere per bene il filone iniziale verso gli ultimi episodi, che poi concludono il tutto con un finale di certo non eclatante ma nemmeno deludente.
La serie, nonostante sia uno spin-off, si regge in piedi da sola (e lo dico io che per sbaglio l'ho vista prima di Index) e di rende guardabile da chiunque. Anche se non presenta di certo temi molto profondi o riflessivi resta comunque una trama non troppo "vuota" e spesso guarnita magistralmente da divertenti scenette comiche tra le varie protagoniste.

Le animazioni sono davvero ottime, come anche il character design che non mi ha deluso, le ambientazioni sempre ben curate e le musiche davvero buone, come per esempio la prima Opening.
Consiglio la serie a chiunque sia anche solo interessato al filone "esper" o comunque alle serie fantascientifiche, e anche a chi ha conosciuto ed apprezzato To Aru Majustu No Index e magari voleva approfondire qualche personaggio.


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Crashis

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Questo spin-off è tutto quello che sarebbe dovuta essere la seconda serie di "To Aru Majutsu No Index": leggero, divertente, con quel poco ecchi che serve, e appassionante. Questo spin-off è stato stupendo, l'ho adorato, mi ha dato molte risposte ai vari interrogativi della serie, ma ancora c'è qualcosa che non mi convince.

Lo stile grafico, l'animazione, i filtri grafici, la cura delle ambientazioni e dei personaggi, le soundtrack... è tutto perfetto. Ma una cosa sola ancora non si è capita. I personaggi non hanno lo spessore che dovrebbero avere, i loro pensieri e i loro problemi sono totalmente assenti, dando quindi importanza solo alla trama finale. Anche se questi 24 episodi, al contrario della serie da cui prende spunto, sono una unica saga completamente collegata, la profondità di Misaka, Kuroko, Shirai e Uiharu non arriva mai ai livelli aspettati.

Ecco perché non metto 10 a questo spin-off davvero ben realizzato ed emozionante, come non è stato To Aru Majutsu no Index nella seconda serie. Senza dubbio consiglio vivamente sia questo spin-off, sia la serie completa, ma dalla seconda serie di To aru majutsu no index, aspettatevi l'aria pesante di "già visto".


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Swordman

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
To aru Kagaku no Railgun (Una certa scientifica Railgun) è un anime realizzato dalla J.C. Staff come spin-off di un altra serie, To aru Majutsu no Index (Una certa magica Index).
La storia è ambientata in una futuristica città giapponese conosciuta come la “Città Accademia” in quanto larga parte della sua popolazione è costituita da studenti molti dei quali sono anche esper in possesso delle più varie abilità.
Al centro della scena c'è Mikoto Misaka, studentessa delle medie Tokiwadai nonché una delle esper più forti della città in possesso dell'abilità di manipolare l'elettricità (electromaster), con cui riesce anche a sparare qualunque pezzo di metallo come un potentissime proiettile e che le ha fatto acquisire la nomea di “Railgun”.
Misaka spesso finisce assieme alle amiche Kuroko (altra esper ma con l'abilità del teletrasporto e invaghita di Misaka), Uiharu e Saten nelle indagini del Judgement una specie di corpo di polizia studentesca che sorveglia sull'ordine pubblico della città.
L'ordinaria amministrazione del Judgment si vedrà però sostituire da un numero sempre crescente di crimini commessi dagli esper. Che ci sia un legame che collega tutti i singoli fatti?

Railgun si presenta decisamente bene con l'opening “Only my Railgun” (eseguita dai Fripside), ottima per le immagini e per il ritmo incalzante, forse una delle migliori della sua annata.
Con l'avvio del primo episodio non si può non notare che l'impianto grafico è clamorosamente ben curato nei dettagli dei personaggi e degli sfondi.
L'approccio iniziale con la storia potrebbe però essere fuorviante: da come girano le prime puntate pare che le quattro del gruppetto di Misaka vanno in giro a risolvere casi dando un impressione del tipo: “Adesso a questi esper ribelli gli facciamo il mazzo!” Il tutto anche con una certa supponenza che non mi aveva dato buone sensazioni, tanto da “mettere in pausa” la visione.
Una volta decisomi a riprenderla, con la storia che andava a ingranare, ho però notato che c'è ben più di quanto si possa vedere inizialmente: i quattro personaggi principali hanno molte sfaccettature da scoprire nella personalità e nel carattere. In particolare Misaka che è una ragazza forte e un in apparenza po' spavalda ma che è anche giudiziosa e che, anche al limite della testardaggine, cerca sempre di “fare la cosa giusta”. Altro personaggio molto interessante è Saten, l'unica non esper del gruppo, che dimostrerà umanissimi punti di forza e di debolezza oltre a maturare parecchio come persona.
Nella sua storia Railgun arriva a toccare varie tematiche quali l'uso/abuso della conoscenza scientifica, il rispetto verso il prossimo e la discriminazione nei confronti del “diverso” (nell'anime tocca alle persone senza abilità esper, ma gli esper stessi concentrati in massa in una città non sono forse metaforicamente reclusi e separati dal resto della società?). E nel finale arriva anche un messaggio positivo ovvero del valore (o della “forza reale”) dell'amicizia con cui si possono fronteggiare tutte le avversità.

Lungo i suoi 24 episodi l'anime si sviluppa molto bene con varie cose che giovano a suo favore. Si era citata la prima opening ma anche la seconda, “Level 5 – Judelight” (sempre eseguita dai Fripside), regge decisamente il confronto. Entrambe poi si valorizzano quando vengono inserite in alcuni momenti culminanti della storia. Buone anche le ending “Dear My Friends” e “Real Force” [/i[specialmente la prima cantata anche in inglese in uno degli episodi.
Anche il doppiaggio giapponese si rivela uno dei punti di forza di Railgun, da un lato per il buon lavoro delle doppiatrici, dall'altro per la varietà dei toni di voce che riescono a distinguersi (specialmente Kuroko e Saten) rispetto alle altre, spesso molto simili fra loro, voci udite negli anime della scena contemporanea.

Certamente Railgun non ha solo pregi sebbene eventuali difetti si riscontrino solo nella “falsa partenza” che svia un po' da quello che sarà poi lo sviluppo della storia e in una pausa che l'anime si prende nella parte centrale con una parte di episodi filler di cui alcuni non proprio all'altezza. Probabilmente se si fosse rimasti sempre sulla trama principale senza “distrazioni” il risultato finale sarebbe stato ancora migliore di quello già molto buono che è stato conseguito.

To aru Kagaku no Railgun è un ottimo anime, piacevole da seguire, a tratti coinvolgente. Il fatto che sia uno spin-off di un'altra serie non ne preclude la visione da parte dei neofiti: io stesso non ho visto nulla di Index, forse non ho colto qualcosa ma di sicuro nulla di decisivo. Tra l'altro alcuni personaggi di Index compariranno anche qui. Consigliabile a molti, forse a tutti. 


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Il Font 94

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Un anime dotato secondo me di una gran bella storia, divertente, emozionante, grafica mozzafiato, grandi combattimenti, personaggi originali, tra questi Kuroko che è qualcosa di veramente fantastico.
Fino a qui potrebbe sembrare da 10, ma ha alcune pecche. In primis è vero il fatto che i combattimenti sono fantastici ma c'è, purtroppo, anche da dire che ce ne sono molto pochi, e quelli degni di nota solo 3, che in 24 episodi risultano essere un po' scarsi. Inoltre penso che avrebbero potuto sviluppare la trama anche con 8-12 episodi di meno, senza fare tutti quei filler, che saranno belli ma alla lunga annoiano.

Pro:
•Storia
•Divertente
•Grafica
•Poteri Esper
•Combattimenti
•Caratterizzazione Personaggi
•Finale
•Musiche

Contro:
•Combattimenti
•Filler
•Si vede solo una volta Touma


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Shika93

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Serie parallela a To Aru Majutsu No Index, si tratta di una storia molto originale le cui vicende girano intorno a Misaka Mikoto, detta anche "Railgun", e alla sua compagna di stanza di un anno più piccola, Kuroko Shirai, del Judgement. Vivono in Academy City, una città tecnologica tutta robotizzata dove l'80% della popolazione sono studenti.
Il tratto dei personaggi è molto fluido e i colori molto accesi, dando l'impressione di "reale" ai personaggi, le caratteristiche della città sono molto ben delineate, così come i combattimenti.
Le musiche sono ben fatte, soprattutto la opening, molto bella e movimentata.
La storia si divide in due parti: nella prima si presentano tutti i personaggi e protagonisti dell'anime, mentre nella seconda, oltre ad aumentare il numero dei combattimenti, ci sono episodi filler sul passato di alcuni personaggi. Diversamente dalla serie parallela non ha molti scontri e combattimenti, ma è ugualmente un bell'anime.
Misaka Mikoto è la tipica tsundere potentissima, bellissima e sotto qualche punto di vista anche bambina; una dei sette Level 5 dell'accademia con il potere elettrico/elettrostatico, è chiamata Railgun dall'omonima arma militare americana (un acceleratore elettromagnetico di proiettili in grado di perforare, con un proiettile di ø 0.5cm, una parete di ferro/piombo piuttosto spessa come se niente fosse, per intenderci), infatti è proprio da questa arma che poi la Railgun spara delle monetine alla velocità della luce. Malgrado sia una delle più potenti ragazze della città, non se ne vanta affatto con gli amici come farebbe chiunque perché sa quanto sia faticosa la strada per diventare sempre più potente.
L'amica invece è un Level 4 con il potere del teletrasporto, membro del Judgement, le squadre speciali che possiamo paragonarle alle teste di cuoio della polizia o alla SWAT americana. Insieme a loro ci sono anche due altre amiche: una è Kazari Uiharu, Level 1 del Judgement e l'altra è Ruiko Saten, Level 0.
L'anime tocca molto il tema dell'amicizia e del rispetto. Consigliato a chi vuole vedersi una cosa non troppo lunga ma ben fatta ugualmente.


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Manuel

Episodi visti: 25/24 --- Voto 8
Un otto pieno e meritato.
Serie stupenda che vi lascerà ricchi di emozioni, sono 24 episodi (più uno speciale) divisi essenzialmente in 12+12: nella prima parte si trova una storia ben fatta, si conoscono bene i personaggi e soprattutto sarebbe potuta finire anche al dodicesimo episodio, da un certo punto di vista; da lì in poi si susseguono molti episodi filler, dove per lo piu viene mostrato il passato di alcuni personaggi o situazioni inerenti alla trama, ma non c'è uno sviluppo diretto della storia se non negli ultimissimi episodi ed è proprio questa l'unica nota "dolente" dell'anime.

Il disegno è bellissimo, pulito, con animazioni all'altezza e colori molto luminosi, soprattutto nell'opening e nell'ending. Le canzoni sono stupende (ci sono due intro praticamente, belle entrambe), viene voglia di riascoltarsele a ogni puntata e questo è raro.
La trama è studiata, niente di estremo o complesso, e nemmeno d'innovativo, ma funziona, è corretta e non lascia nessun buco vuoto, a parte un ragazzo che però fa parte di una serie parallela, quindi è normale che compaia poche volte e non se ne sappia quasi nulla.

Che dire? Mi ha fatto sorridere, le scene comiche tra le due protagoniste principali, dove una ama l'altra ma non è corrisposta, sono sempre belle e mai noiose, per chi non volesse soltanto ridere ci sono anche parecchie riflessioni sulla solitudine o sul sentirsi emarginati, oppure sullo sfruttamento di persone indifese e le solite lezioni di buoni valori che si cerca di dare in quasi ogni anime.
I comportamenti di ogni personaggio sono abbastanza verosimili; ovviamente ci sono scontri irreali e l'idea che alcuni abbiano poteri sovrannaturali va fuori dal reale, ma questo è d'obbligo in un anime.

Personalmente la ritengo un'opera davvero degna di nota che va vista assolutamente fino alla fine, in essa soprattutto è toccato molto il tema dell'amicizia e dell'altruismo, ma è tutto coinciliato in un mix di ironia e dramma che poche serie riescono a regalare. L'alternanza di questi momenti dà all'osservatore un motivo decisamente solido per non annoiarsi mai e sentirsi incentivato a guardare l'episodio successivo.
Le uniche cose che potrebbero stancare sono gli episodi filler, fin troppo superiori nel numero ai pochi scontri dell'anime, e il fatto che nessuno muoia davvero, con scene cruente sì, ma mai eccessive.


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KenRen

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
To Aru Kagaku no Railgun è la serie parallela di To Aru Majutsu no Index e come tale ne ricalca le orme per quanto riguarda il tema, i personaggi e le ambientazioni. Benché non si capisca perfettamente la collocazione temporale delle due serie, in quanto il personaggio principale di questa serie si incrocia più di una volta con quello dell'altra separando però gli elementi rilevanti delle due, To Aru Kagaku no Railgun è posteriore a Majutsu no Index. La trama in questo caso si basa su due concetti fondamentali: il primo è la ricerca del potere, il secondo è invece il sentimento; tutto ruota bene o male intorno a questi due temi che purtroppo caratterizzano ormai la maggior parte degli anime di questa generazione. Il voto è comunque alto perché, come nel caso del suo predecessore, l'ambiente che si crea, pur in un contesto fantastico, cerca di mantenere un andamento quanto più realistico nello svolgersi delle vicende, ovvero nessun personaggio così, dal nulla, per una chiamata "divina", diventa da incapace a super potente e nessuno, per motivi ignoti, risveglia un potere assopito. Quindi, chi è forte è forte e chi è debole è debole. Oltre a ciò la trama risulta piuttosto scorrevole e non appesantisce la visione, grazie anche all'aggiunta di una certa una vena di comicità. Il tutto è caratterizzato da buoni disegni, bei colori e personaggi variegati. Tali elementi contribuiscono a rendere quest'opera un buon passatempo anche per i non amanti del genere.
Consigliato.


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Kyrie

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Da un anime spinoff di un'altra storia ("To Aru Majutsu no Index") solitamente non ci si aspetta un risultato molto più interessante dell'opera principale, e invece pare che "Railgun" riesca a posizionarsi una spanna sopra rispetto all'opera principale da cui è ispirato.
La storia è contemporanea ai fatti narrati in Index. Academy City, futuristica e tecnologica, rimane quindi il luogo di sviluppo del plot narrativo, ma segue le vicende di alcuni protagonisti secondari della prima opera, e ruota attorno alla figura di un nuovo carismatico protagonista, la "Railgun", la famosa Electromaster di livello 5.
La narrazione è lineare e semplice, divisa in puntate apparentemente indipendenti ma che si rivelano alla fine legate da un unico filo conduttore che è la vera trama dell'anime. Una trama che rimane, fra luci e ombre, fino agli ultimissimi episodi, come un puzzle che si compone pezzo per pezzo e non si rivela scontata, anche se non molto complessa ed elaborata.
L'avventura viene comunque conclusa al termine dell'anime senza lasciare adito a dubbi o insoddisfazioni. Si noti tra l'altro che praticamente nessun personaggio, nemmeno le comparse muoiono durante l'anime.

Piacevoli anche le irruzioni sporadiche dei personaggi principali di Index che legano le due opere e ne testimoniano il parallelo tra le serie, senza però determinare la dipendenza di una dall'altra.
La cerchia dei coprotagonisti si allarga a circa una ventina di personaggi, la quasi totalità però è costituita da personaggi femminile, cosa che può risultare un po' noiosa ma inevitabile visti gli ambienti in cui si sviluppa la storia.
Non vi è un particolare abuso di stereotipi in stile giapponese se non qualche esagerata esasperazione nel comportamento della compagna di stanza della protagonista o la maniacale passione per le rane della Railgun.
La grafica è brillante e fluida e la computer graphic si miscela in modo egregio con l'ambiente mediante un gioco di luci e riflessi molto ben calibrati e già visti in Index, dato che la mano è la stessa per entrambi gli anime.
Tutto sommato una buona opera sia a livello tecnico che di storia. Sicuramente superiore a Index.
Darei un 8,5 ma penso sia meritevole anche di un 9, quindi questo sarà il mio voto.
Buona visione.


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GST

Episodi visti: 22/24 --- Voto 9
Dunque, vi sarete chiesti, cos'è esattamente "To Aru Kagaku no Railgun". Si tratta di una serie spin-off relativa alla serie To Aru Majutsu no Index (in seguito TAMnI - ndr), realizzata quando la JC Staff si rese conto che "Biribiri" (Mikoto Misaka) era nettamente più popolare di Index. Da qui il nome "Railgun". È fondamentalmente una commedia ambientata all'interno di una moderna (o futuristica) città piena di studenti che studiano i poteri psichici.
La storia è il vero punto debole dell'anime. La trama, come per TAMnI, è poco profonda e metà dell'anime è piena di casuali e ripetitivi fillers. I primi cinque episodi sono pieni di una "One-Episode Plot Arcs", e la reale storyline del "level-upper" non comincia prima del sesto. Non lasciate comunque che questo vi scoraggi nel guardare l'anime.

Lo stile d'arte, come per TAMnI, è davvero lodevole. La qualità della grafica è di livello abbastanza alto, i personaggi sono rappresentati in modo simpatico e l'animazione scorre meravigliosamente. Ciò che realmente però salta nell'occhio è lo sfondo e l'alto livello dei dettagli di ogni singola parte della città.
Nonostante non sia nulla di eccezionale, anche le colonne sonore fanno la propria parte e sono opportune per l'anime.
I personaggi sono uno dei punti di forza per quest'anime. Una decente quantità di interazione tra i personaggi e lo sviluppo è notabile facilmente, ragion per la quale rende To Aru Kagaku no Railgun migliore di TAMnI. Forse troppa attenzione viene posta su Misaka e le sue amiche, che per lo più compongono il cast principale, mentre i personaggi minori in genere finiscono per essere del tutto insignificanti e dimenticati in seguito.

Di certo non è uno dei miglior anime che abbia mai visto, ma mi sto ovviamente divertendo nel guardarlo (mancano ancora due episodi). E indubbiamente, come detto prima, supera di gran lunga le proprie origini "To Aru Majutsu no Index".

LucaNV

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LucaNV

Episodi visti: 12/24 --- Voto 9
Anime realmente godibile e ben realizzato. Gli avvenimenti si svolgono parallelamente o quasi a quelli narrati in To Aru Majutsu no Index, ma a differenza dell'altra serie c'è una parvenza di trama, un filo conduttore forte tra diversi gruppi di episodi, apparentemente slegati. Si rafforza il mondo e l'ambiente dei personaggi, già delineato in Index. Ne sorge un affresco ben costruito ed intrigante di un mondo, in cui nessun personaggio resta bidimensionale. L'architettura di questa sterminata città non luogo, di questo residence studentesco a dimensioni macroscopiche, ci diventa familiare e riconoscibile.
I percorsi all'interno della città, come accade nelle nostre vite, restano gli stessi. Ci scopriamo a riconoscere il negozio fatiscente all'angolo, i cieli più ampi della periferia dove vive un personaggio, le pale eoliche vicino al viadotto. Me ne sono accorto quando una notte ho sognato di trovarmi lì. Direi che è questo anime (che per altro non ho ancora visto del tutto) a dare all'altro un significato ed una lettura altra rispetto alla semplice storiella. Il desiderio, alla fine, di conoscere tutti i personaggi, di esplorare fino in fondo il mondo in cui vivono, ci prepara a vederne con gusto altre due serie.
Non si tratta di un capolavoro assoluto, si tratta di un romanzo d'appendice godibilissimo, fatto con maestria ed i cui veri contenuti sono appena sotto questa liscia, curata superficie. La grandezza non è nella storia, ma in tutto quello che ci sta in mezzo. Nove pieno, meritato. Nella speranza di averne ancora e poi ancora...


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marbald75

Episodi visti: 2/24 --- Voto 10
Quest'anime è veramente bello, i disegni sono molto ben realizzati e le animazioni hanno una fluidità incredibile. Sarà molto interessante anche vedere nel prosieguo degli episodi le idee che verranno proposte per rendere l'idea di città più avanzata tecnologicamente al mondo. Le protagoniste sono molto carine ed è giusta l'idea di renderle comunque diverse per capacità e poteri (si va da un livello 0 a un livello di 5 di spaventosa potenza), in cui comunque anche chi non dispone di poteri dà il suo contributo. E' simpatico anche però vedere come un livello 5 dotato di enormi poteri come Misaka abbia delle debolezze per il pupazzetto Gekota a forma di rana. Divertente poi è Kuroko che si inventa delle situazioni per rimanere sola insieme a Misaka di cui è infatuata. Ho visto solo i primi 2 episodi, ma sono sicuro sia un anime che merita assolutamente di essere seguito.


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leab

Episodi visti: 2/24 --- Voto 10
Dopo due episodi già mi sento di dire che quest'anime è uno dei migliori dell'ultimo anno, e non prendetemi per superficiale, provare per credere.
Non riuscirete a staccarvi dal computer dall'inizio della opening alla fine della ending, da dire che sono entrambe stupende.
Analizziamo un attimo.
I personaggi sono ottimamente caratterizzati, io me ne sono innamorato subito, ma di tutti, dal primo all'ultimo,la trama ancora non si è neanche intravista( i primi due episodi sono autoconclusivi) e non posso dare giudizi, i disegni sono a dir poco belli e chiari, scorrono fluidi e sono una vera gioia per gli occhi. Quei pochi attimi di combattimenti che si sono intravisti mi hanno lasciato stupefatto, ricordano un po' Kenshin e Samurai Champloo (solo a me, ovviamente), e questo come tutti sapete è un'ottima cosa. Il comparto audio è molto carino da sentire, basta captarlo (se non si è persi nelle animazioni divine). Da aggiungere che la parte comica è realizzata egregiamente, infatti solo il primo episodio vi strapperà più d'una risata, anche grazie al dubbio sesso di una delle protagoniste.
In definitiva è un ottimo anime, consigliato a tutti, amanti o no del genere.
Difficile pentirsi delle visione.


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Yui

Episodi visti: 4/24 --- Voto 8
Un anime divertente, spensierato, dalle animazioni ottime e dall'orecchiabile colonna sonora. I personaggi sono davvero interessanti, in particolare merita una menzione Kuroko, che passa le sue giornate a cercare metodi per rimanere da sola con la sua adorata Misaka, ma che fallisce ogni volta. Ma... La trama??? Spero che nelle puntate successive spunti fuori qualcosa, perchè altrimenti diventerà facile annoiarsi dopo solo poche puntate.

Biribiri

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Biribiri

Episodi visti: 5/24 --- Voto 10
Ho visto solo 5 episodi ma non posso non dare un voto alto come 10.
E' bellissimo! A partire dalla sigla che è davvero un capolavoro, così come la ending che è davvero orecchiabile e nostalgica.
Niente a che vedere con l'anime che invece è allegro, attivo, appassionante, travolgente e con animazioni da URLO! Per non parlare dei disegni che sono davvero molto ma molto belli come in To Aru majutsu no index (una serie a cui mi sono appassionata davvero solo dalla prima sigla, per poi innamorarmi dell'anime stesso!).
Per ora è difficile giudicare la serie per bene perchè siamo ancora a pochi episodi e ancora non è successo nulla che sia da definire come una storia vera e propria ma... è molto bello e divertente e dubito che deluderà!
La "protagonista" stavolta è Misaka Mikoto, la grande railgun della Tokiwadai, assieme alla simpaticissima mezza-pazza Kuroko e ad altre due ragazze, Uiharu e una sua compagna (di cui purtroppo ora ho dimenticato il nome, scusatemi!). Per ora questi 5 episodi autoconclusivi usciti parlano un po' delle loro avventure.... davvero simpatiche! Mi dispiace un po' per il fatto che Touma si vede pochino, per ora, ma per il resto è un anime che non delude e che a parer mio non deluderà nemmeno proseguendo!
Lo consiglio anche a chi cerca una grafica molto curata e animazioni bellissime!


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Skoul_26

Episodi visti: 4/24 --- Voto 10
Non so come, ma mi sono bastati 4 episodi per dare un voto massimo a questo anime; sicuramente esagero, perchè valutare così tanto un anime con il massimo dei voti è pura follia, ma ogni volta che accendo il pc, la prima cosa che devo fare è vedere se è uscito l'episodio nuovo. To Aru Kagaku no Railgun è una storia parallela a To Aru Majutsu No index, altro anime stupendo che consiglio. Questo anime ha saputo stra-prendermi fin da subito: le ragazze del gruppetto del Judgment e la Railgun, soprannominata "biribiri", sono troppo carine e fuori di testa xD anche se il vero fomento di quest anime e il più grande impatto arrivano dalla sola sigla di apertura veramente sublime.

La storia per ora è ancora da scoprire, ma di certo mi aspetto qualcosa di positivo; per ora si è trattato di semplici casi autoconclusi e non si è ancora sviluppato niente di serio, ma sono impaziente di vedere i prossimi episodi e sono stato felicissimo di sapere che si tratta di ben 24 episodi, per cui potremo godercelo ancora per un po'.. io continuo ripetutamente a consigliarlo agli amici e lo consiglio anche qua, questo è DAVVERO uno dei pochissimi anime che sa prenderti non dal primo episodio, ma dalla sola sigla iniziale.