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AkiraSakura

Episodi visti: 2/2 --- Voto 5
Il terzo e ultimo capitolo di "Megazone 23" potrebbe anche non chiamarsi "Megazone 23". E' un lavoro mediocre, ripetitivo, piatto, senza spunti interessanti e che, sopratutto, non aggiunge nulla di nuovo allo splendido epilogo del capitolo precedente. Nello staff sono assenti i grandi nomi dei primi due film (Ishiguro e Sagisu), e questo si vede: la regia è statica, scolastica e imprecisa, le musiche sono praticamente inesistenti e i pochi brani j-pop che saltano fuori ogni tanto sono veramente inascoltabili. Questa pecca è molto grave, in quanto la cosa che mi aveva fatto amare i precedenti "Megazone 23" era proprio la sapiente alchimia di suoni e immagini, la regia perfetta e le musiche da brividi. Senza questi elementi, molto semplicemente, un "Megazone 23" non è un "Megazone 23".

Se la regia e la colonna sonora sono praticamente inesistenti, i personaggi sono caratterizzati malissimo, stereotipati e prevedibili nelle loro azioni e ragionamenti. Il protagonista è veramente odioso, pieno di sé, il classico fighetto-hacker un po' poser che salva il mondo perché sì. Altra cosa gravissima è che la povera Eve perde tutto il suo fascino, e con esso se ne vanno pure i suoi lunghi capelli verdi con quell'accattivante acconciatura glam-rock che nel glorioso 1985 aveva fatto perdere la testa ai giovani giapponesi (l'ha fatta perdere pure a me, ma nel 2013!). Tristezza assoluta.

La sceneggiatura è pachidermica, scontata, noiosa. Le animazioni sono molto povere se confrontate con l'orgasmo visivo dei due precedenti "Megazone". Tuttavia penso che l'unico pregio di questi due OAV sia stato il fatto che i fratelli Wachowski (creatori di "Matrix") abbiano preso in prestito da essi l'idea dell'hacker che salva il mondo, oltre ovviamente al concetto originale della realtà-inganno e della verità-guerra del primo, grande e unico "Megazone 23".

In definitiva, a tutti voi che siete arrivati a leggere fin qui, a tutti voi che siete rimasti folgorati dai due capitoli precedenti della serie, passate oltre, e conservate nella memoria il finale di "Megazone 23: part 2" . Lasciate pure stare il suo inutile sequel.


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kaio1982

Episodi visti: 2/2 --- Voto 6
Questo Oav chiude la trilogia della serie "Megazone 23" con il terzo episodio che sicuramente è nettamente più scadente rispetto ai primi due splendidi Oav. Qui assistiamo ad un netto calo artistico, sotto ogni punto di vista. La prima cosa che salta subito all'occhio è la grafica, di cui parlerò in maniera dettagliata più avanti. Sfortunatamente anche la trama, la regia e la sceneggiatura risultano anni luce più semplici e decisamente più simili a quelle di una serie Tv. La meravigliosa e fantascientifica Megazone 23 non esiste più, ormai sono passati dei decenni, da quando i superstiti atterrarono sulla terra, ed in questo Oav ci troviamo all'interno di Eden, nuova città di una ritrovata civiltà avanzata, che non è affascinante come stile futuristico e molto meno interessante di Megazone 23. I protagonisti sono sempre ragazzi, ma sono decisamente più spensierati e meno sconvolti; di conseguenza tutta l'atmosfera ne risente in modo nettissimo, restituendo allo spettatore una sensazione di banalità estranea ai due capolavori che precedono questo Oav. La trama è troppo debole e non appassiona perché viene a mancare l'elemento catastrofico chiave che qui nemmeno la splendida Eve riesce a risollevare. Gli scontri tra mech sono discreti ma tutto intorno si capisce che l'atmosfera dei primi due Oav sia ormai perduta. La grafica risulta infinitamente più scarsa, specialmente considerando il livello eccelso raggiunto dal secondo Oav solo tre anni prima. Il character design è molto più scarso e banale anche rispetto al primo Oav, ed è più adatto ad una serie Tv del 1998 che ad un Oav ad alto budget. I dettagli sono notevolmente scesi, tutti i meravigliosi riflessi e particolari di personaggi e mecha, raggiunti in Megazone 23 Parte 2, qui sono andati persi. Per finire, anche le animazioni sono nettamente meno fluide e sofisticate, nonostante sia del 1989. Soltanto le splendide canzoni di Saki Takaoka, in pieno stile J-Pop, risollevano questo Oav, davvero troppo inferiore ai primi due. Tirando le somme "Megazone 23 III" chiude la serie in maniera solo discreta, lasciando a chi ha visto i primi due gioielli l'amaro in bocca.