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“Se sei un po’ di tutto, sai un po’ di niente”

Approcciandosi a “Secrets of the Silent Witch” la prima cosa che colpisce è la cornice. Tutto il contorno è infatti di pregevole fattura: i disegni sono belli, le animazioni anche e le sigle mi sono molto piaciute.
I personaggi sono caratterizzati bene: la protagonista, Monica, ha una psicologia ben definita (piaccia o non piaccia, ne parleremo dopo) e i personaggi secondari sono ben riconoscibili1 [ continua a leggere]
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"È curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore" (Giacomo Leopardi)

A ben vedere, l’aspetto più complesso che potremo trovare in questo anime è il suo titolo, oggettivamente piuttosto assurdo.
“The Fragrant Flower blooms with Dignity” è infatti un’opera semplice.
Due coetanei dall’animo buono, un ragazzo e una ragazza, si in1 [ continua a leggere]
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Chiamiamola semplicemente la fallacia dei costi irrecuperabili *
(Kim Wexler)



Questo anime è il perfetto esempio di cosa è diventata gran parte dell’animazione giapponese, vittima dell’eccessiva offerta e delle micronarrazioni, talmente micro che la storia si esaurisce già nel titolo dell’anime. “Can a Boy-Girl Friendship Survive?”: una domanda retorica (a cui l'originale giapponese fornisce anche la risposta), che rappresenta insieme la tra1 [ continua a leggere]
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Il fine giustifica i mezzi
Ma se i mezzi, in fondo, fossero già il fine?



“The Quintessential Quintuplets” è un harem. E come harem è anche abbastanza classico.
Sarebbe bastato questo a farmi scadere il giudizio perchè, sono sincero, non amo il genere: trovo difficile immedesimarmi nella storia del classico protagonista loser, emarginato, che irrealisticamente passa da una vita vissuta interamente in solitaria, a una in cui viene improvvisamen1 [ continua a leggere]

5.0/10
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Ciò che è frenetico non è necessariamente divertente
Ciò che è lento non è necessariamente profondo



Un bel giorno, la mangaka di Blue Box si svegliò di buon mattino. Per colazione si fece un toast, tagliato rigorosamente a metà in diagonale, a formare triangoli. Mentre sorseggiava il tè, la nuvola che oscurava timidamente il sole si spostò e un raggio di luce irruppe dalla finestra, abbagliandola per un istante e illuminando il piatto sul tav1 [ continua a leggere]

9.5/10
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Anata dake mitsumeteru /
deatta hi kara ima demo zutto
(Okarun)

Kimi ga suki da to sakebitai /
ashita wo kaete miyo
(Jiji)

Okarun, dopo un momento di sconforto davanti alla minaccia dell’amico d’infanzia di Momo (Jiji) decide di non darsi per vinto e in gesto di sfida comincia a cantare l’ending di Slam Dunk. Così, de botto senza senso. Jiji gli risponde con l’opening. E Momo in mezzo a loro due che non capisce cosa diavolo stia succedendo.1 [ continua a leggere]