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Arashi84

Volumi letti: 6/6 --- Voto 9
Parlare dei propri mangaka preferiti non è mai semplice, e l'impresa è ancora più ardua quando ci si trova a parlare delle CLAMP. Senza dubbio tra le mie autrici preferite, ma allo stesso tempo, le mangaka che più spesso mi trovo a criticare; il quartetto riesce a passare con naturalezza dalla creazione di quelli che considero piccoli o grandi capolavori a storie insulse e banali, di cui nemmeno un fan accanito sembra sentire l'esigenza.
Mentre in Italia "Tsubasa Reservoir Chronicle" si avviava verso il gran finale, iniziò la pubblicazione di "Kobato.", manga che cominciai a leggere con timore e sospetto visto il senso generale di insoddisfazione e delusione provocatomi dalle avventure dei nuovi Sakura e Shaoran. All'inizio della sua pubblicazione "Kobato." era quindi vittima del pregiudizio che si stava a poco a poco insinuando nel mio cuore di CLAMP-fanatica, ormai quasi convinta che le quattro donzelle avessero smarrito sia la fantasia che la ragione.
Per fortuna la smentita è arrivata in modo evidente e veloce, confermando che le CLAMP sono ancora in grado di creare storie capaci di lasciare un segno nel cuore dei lettori.

Parlare di "Kobato." Significa parlare della sua protagonista, Hanato Kobato, una ragazzina caduta dal cielo e giunta in questo mondo per esaudire un suo desiderio: raggiungere un luogo per lei importante. Per far sì che il desiderio si avveri, Kobato dovrà curare le ferite del cuore delle persone, in modo da riempire una bottiglia con dei confettini, i Konpeito. A guidarla c'è l'iracondo Ioryogi, un pupazzo blu con le fattezze di un cane. Ma come si curano i cuori feriti? Come si fa ad aiutare qualcuno che non vuole aprirci il suo cuore per essere salvato? E soprattutto, può una ragazzina sprovveduta come Kobato riuscire ad affrontare questioni tanto gravose e dolorose?
Le avventure di Kobato e Ioryogi si dipanano per sei numeri, nel primo dei quali facciamo la conoscenza della ragazza e del suo strambo carattere, fino all'ottenimento della bottiglia utile a contenere i konpeito, da quel momento in poi, le vicende si concentrano su un unico arco narrativo che ci porterà fino alla fine della storia.

"Kobato." è stato serializzato su una rivista seinen ma, come spesso accade con i manga delle CLAMP, il target di riferimento è abbastanza trascurabile, difatti, che siano seinen, shojo o shonen, i temi clampici sono sempre uguali e sempre presenti in tutta la loro consapevole esagerazione. Anche in "Kobato." ritroviamo i classici temi dell'amore universale che nonostante la sofferenza supera il sesso, il genere, l'età e lo spazio-tempo, l'amore per il quale si è disposti a sovvertire l'equilibrio del mondo, un desiderio da esaudire a tutti i costi e l'incrollabile volontà dei protagonisti grazie alla quale è possibile realizzare ogni sogno. Kobato ricorda un po' la piccola Sakura di "Card Captor Sakura"; entrambe sono carine, dolci e ingenue e le uniche armi a loro disposizione sono la purezza del loro cuore e dei loro sentimenti, un sorriso capace di sciogliere i ghiacci dell'antartide e una volontà di ferro che non si spezza di fronte a nulla. Il motto che Kobato ripete continuamente a se stessa, "Ce la metterò tutta!", è la formula magica che le permette di affrontare anche i problemi più grandi di lei, imparando che a volte, bastano un sorriso e una parola di conforto per salvare un cuore ferito, che a volte la soluzione a qualcosa di insormontabile sta nelle piccole cose, nei gesti e nei sorrisi delle persone che amiamo. "Kobato." è un manga molto positivo, una storia buona e gentile che però non manca di mettere in risalto le difficoltà della vita, i problemi che inevitabilmente ci troviamo ad affrontare ogni qualvolta mettiamo il nostro cuore nelle mani di altre persone; subire delle ferite è inevitabile, l'amore e l'affetto possono essere quanto di più bello possiamo ricevere nella nostra vita, ma al contempo bastano delle piccole incomprensioni e dei cambiamenti nel nostro animo per distruggere tutto, portandoci dalla felicità assoluta alla più nera disperazione. Kobato non sa nulla del mondo, manca di esperienza e senso comune, ma gli incontri che la vita le pone davanti, la aiutano a comprendere questa dolceamara verità, anche e soprattutto quando è lei in prima persona a provare la sensazione di un amore che non può trovare realizzazione concreta.
Una menzione speciale va al piccolo Ioryogi, una mascotte piuttosto particolare; costretto nelle sembianze di un pupazzo, il piccolo Ioryogi non tenta minimamente di nascondere la sua indole collerica e "focosa". Dal passato tormentato e dalla lingua tagliente, il cane blu è compagno e maestro di Kobato, la segue passo passo nella raccolta dei Konpeito con fare burbero e severo, ma non manca di consolarla dolcemente nei momenti di crisi. Inoltre, la sua importanza all'interno della storia è molto più imponente di quanto si possa immaginare.
"Kobato." Non dispone di un cast vastissimo, difatti, a parte che nei primi capitoli, l'interazione coinvolge solo il luogo in cui Kobato vive e l'asilo in cui lavora, con sporadiche apparizioni di personaggi esterni, però, come da tradizione delle CLAMP, ogni personaggio è ben caratterizzato, e alcuni dei protagonisti si rivelano completamente diversi da ogni altro personaggio già creato dalle autrici; è il caso del già citato Ioryogi, ma anche del protagonista maschile, Fujimoto, e del "cattivo di turno, Okiura. Sembra inoltre che grazie a "Tsubasa Reservoir Chronicle" le autrici abbiano preso gusto per i crossover, difatti in "Kobato." vediamo apparire personaggi da altre opere quali "Chobits", "Wish", "Mi piaci perché mi piaci", "Angelic Layer" e "Card Captor Sakura", senza dimenticare una fugacissima apparizione di alcuni personaggi di "Lawful Drugstore".
"Kobato." si avvale di una narrazione scorrevole, che non risulta mai frustrante o noiosa pur disseminando ovunque indizi criptici e le tanto amate-odiate frasi sibilline tipiche delle CLAMP, che trovano riscontro e spiegazione solo sul finale. Questo manga appartiene alla categoria delle storie Clampiche "dolci e zuccherose" , al pari di "Card Captor Sakura", "Wish" e "Mi piaci perché mi piaci", ma riesce anche ad affrontare alcune tematiche mature con maggiore introspezione e consapevolezza.
La trama diventa sempre più appassionante con il proseguire delle vicende, infatti le CLAMP riescono a tessere un intreccio narrativo che coinvolge tutti i personaggi, anche i meno importanti, creando nel lettore curiosità e interesse in continua crescita.

Lo stile di disegno che le CLAMP adottano per "Kobato." è figlio delle loro ultime creazioni, infatti pur riprendendo certi elementi stilistici di opere più datate quali "Card Captor Sakura" e "Clover", predilige le forme allungate e più essenziali dei recenti "Tsubasa Reservoir Choronicle" e "xxxHolic". La poca cura degli sfondi è ampiamente compensata dalla minuzia dei dettagli riguardanti i personaggi, sia per quanto concerne le acconciature, sia per l'abbigliamento che per i visi. Kobato in particolare possiede, come da tradizione Clampica, un vasto assortimento di vestiti, borse e cappellini, tutti deliziosi e curati nei minimi dettagli. Il disegno risulta in generale leggero e gradevolissimo, dolce, delicato e allegro come la sua protagonista (soprattutto nei super deformed), stupendo nelle illustrazioni a tutta pagina. Bellissime anche le pin-up presenti ad inizio di ogni capitolo, l'unico rimpianto è invece che le copertine non abbiano illustrazioni originali ma siano appunto prese da queste stesse pin-up.

"Kobato." è stato il manga che mi ha nuovamente resa fiera di essere una fan sfegatata delle CLAMP, il manga che è riuscito a ridarmi fiducia nelle sue autrici; non sarà originalissimo, ma questa storia è la dimostrazione che di certi argomenti si può parlare all'infinito senza che essi risultino scontati o banali. Quello che voglio premiare è la sua semplicità, la sua positività e la sua capacità di emozionare senza bisogno di creare trame complicate e incomprensibili.
Dovrebbe esserci un po' di Kobato in ognuno di noi, forse così riusciremmo a ricordare ogni giorno il valore delle piccole cose e delle persone che amiamo, l'importanza dell'impegno personale e soprattutto non dimenticheremmo che un sorriso o una parola possono salvare una vita.
"Kobato, gambarimasu!"


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FairyQueen

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
Finalmente un manga che, dopo tanto tempo, mi rimette in pace con le CLAMP!
Per quanto mi riguarda posso dire che con "Kobato" il "quartetto di Osaka" è tornato ai suoi antichi splendori, era dai tempi di "Card Captor Sakura" e "Chobits" (che ho letto e riletto mille volte) che una loro storia non mi appassionava e mi soddisfaceva così, dalla prima all'ultima pagina. Dopo le, per me, tremende delusioni di "Tsubasa" e "Holic", che erano cominciati promettendo mari e monti per poi sfociare, dopo aver tentato di "stordirci con le parole", in finali, a mio avviso, abbastanza insipidi e non all'altezza delle autrici, tanto che ancora spero li riprenderanno in mano per dargli una degna conclusione. Kobato è stata decisamente una ventata d'aria fresca.

Tutto parte, in realtà, da un'idea piuttosto semplice (le cose semplici sono sempre le migliori): una strana ragazza, piovuta dal cielo e accompagnata da un bisbetico cagnolino di pezza parlante, dovrà riempire una misteriosa bottiglia di confetti nati dai cuori spezzati delle persone, che lei stessa dovrà "curare". Tutto questo per poter vedere esaudito un suo desiderio. Inizierà così a lavorare presso un asilo facendo conoscenza e amicizia con un sacco di personaggi (molti dei quali provengono da altre famosissime opere delle CLAMP) tra cui la maestra Sayaka e il suo aiutante Fujimoto.

La storia parte un po' in sordina, senza apparentemente pretese: tutto è molto dolce, "zuccheroso e caramelloso" ma incredibilmente non stucchevole grazie soprattutto al burbero e irascibile Ioryogi/Iorogi (che paragonerei, in tema di dolci, al Grand Marnier sulle Crepes Suzette… in tutti i sensi!) e ai fiammeggianti siparietti comici che ci regala a piene mani soprattutto nella prima metà della storia. In mezzo a questa ambientazione molto "peace and love" si intravede già da subito un po' di mistero, che prenderà pian piano campo e forma con l'introduzione di tutta una serie di "strani" personaggi (di quelli che ti lasciano con la faccia "a punto interrogativo" anche senza fare niente di speciale), facendo crescere anche l'interesse verso la protagonista e le vicende che l'hanno portata fino a lì. In questo modo la trama ne risulta arricchita, il livello dell'opera si alza da "lettura puramente piacevole" a "lettura interessante e coinvolgente" (pur nella sua infinta e sempre presente dolcezza) che raggiunge l'apice nell'ultimo terzo della storia, dove veramente si riconosce il miglior stile Clamp. Ciò che si poteva, a grandi linee, più o meno intuire fin dai primi capitoli, viene svelato in tutta la sua intricata ma non "cervellotica" forma; i personaggi maturano, cambiano e si svelano in maniera radicale e quasi inaspettata. Il che, ad un occhio critico e sospettoso, potrebbe far pensare ad un finale un po' "imposto", ma se anche così fosse è davvero ben fatto in quanto non appare né frettoloso né fuori luogo, e i personaggi ne guadagnano tutti. Personalmente l'ho trovato davvero bello, ben strutturato e che non stride affatto con il resto della storia e la caratterizzazione iniziale dei personaggi.
Questo manga, di cui da tempo rimandavo l'acquisto e che guardavo con poca convinzione a causa delle precedenti delusioni, è riuscito a coinvolgermi talmente tanto che, una volta cominciato, mi sono letta tutti e sei i volumi di fila, senza quasi riuscire a staccare gli occhi. Con "Kobato" ho riso e sorriso, ho sperato e temuto, amato e sofferto, sospirato di timore e di sollievo; è un manga che scalda il cuore, ti emoziona di tante emozioni diverse e ti rimette in pace con il mondo.
La consiglio assolutamente a tutti quelli che hanno amato Sakura: l'adorerete!


 2
violet girl

Volumi letti: 6/6 --- Voto 7
"Kobato" è l'ultimo manga portato a conclusione dalle tanto amate quanto odiate Clamp. Una storia che nei primi volumi ci fa respirare un'aria fresca, dolce e spensierata grazie ad una protagonista, Kobato, che rappresenta l'innocenza e la purezza fatte persona. A grandi linee questa storia parla di una ragazzina di sedici anni che si trova sulla Terra con una missione da compiere: riempire una bottiglietta con la sofferenza dei cuori delle persone che riuscirà a curare. Se Kobato riuscirà nella sua missione potrà esaudire il suo desiderio, ovvero raggiungere il luogo, che inizialmente non ci viene rivelato, nel quale desidera tanto andare. In questa avventura Kobato è accompagnata da un cagnolino di peluche di nome Yoriogi, che ha il compito di aiutarla e che non mancherà di farci sorridere ogni qualvolta con i suoi modi bruschi sgriderà Kobato a causa della sua sbadataggine. Come dicevo, nei primi volumi "Kobato" si presenta come una storia molto leggera e spensierata. Questa spensieratezza con il proseguire dei volumi andrà piano piano a scemare, lasciando il posto a momenti più seri e drammatici. Kobato infatti cercherà di aiutare due persone in particolare: la maestra Sayaka, proprietaria di un asilo nido, e Fujimoto, un ragazzo che lavora con lei. Questo asilo rischia di chiudere a causa della Yakuza che chiede il saldo di un'ingente somma di denaro. Se dapprima Kobato cercherà di salvare questo asilo dalla chiusura per riuscire ad esaudire il suo desiderio, saranno poi la sua spontaneità e la sua generosità a prendere il sopravvento.

Durante la lettura del manga sono tante le domande che il lettore si pone. Chi è veramente Kobato? Da dove viene e dove desidera andare? E chi è veramente Yoriogi? Le risposte a queste domande arrivano verso la fine del manga, ed il mio disappunto riguarda proprio il modo in cui queste risposte ci vengono date. Ho trovato che tutta la questione riguardante il passato di Kobato e Yoriogi sia stata affrontata in un modo troppo superficiale, risultando in alcuni punti persino di difficile comprensione. Non nascondo che tutto ciò mi ha delusa parecchio, perché tutte le questioni riguardanti la natura ed il passato di Kobato e Yoriogi sono aspetti fondamentali, e non secondari della storia, quindi meritavano un maggiore approfondimento. A questo punto trovo che un altro paio di volumi in più sarebbero serviti a rendere quest'opera più completa. Riguardo al finale del manga, questo invece non ha deluso le mie aspettative. Traendo le somme "Kobato" è un manga che ho apprezzato molto per le sue dolci atmosfere e per una protagonista che nonostante possa apparire stereotipata, si lascia amare. Peccato solo che la storia non sia durata qualche volume in più e che certe questioni siano state affrontate in modo sbrigativo, perché "Kobato" sarebbe potuto essere un vero gioiellino.


 3
Turboo Stefo

Volumi letti: 6/6 --- Voto 10
Nel 2005 le CLAMP donano vita al manga "Kobato." che con una lenta serializzazione porta a produrre 6 volumetti in 6 anni di pubblicazione. Il lato positivo di questa attesa è come le autrici abbiano avuto il tempo di rendere ogni capitolo funzionale e utile ai fini narrativi e di sviluppo della storia.

La tenera Kobato Hanato è una ragazza che vuole raggiungere un misterioso posto. In compagnia del cane di peluche Yoriogi, una sorta di esaminatore, la dolce Kobato dovrà cercare di guarire il cuore delle persone ed ottenere in questo modo dei cristalli che andranno a riempire una bottiglia di vetro. Solo se questo contenitore verrà riempito nel tempo prestabilito potrà esprimere il suo desiderio.
I primi capitoli, come facilmente prevedibile, servono da presentazione per la storia, le severe regole che limitano la raccolta dei cristalli ed i personaggi, lasciando l'ombra dei molti misteri che andranno a comporre la più corposa porzione del filone narrativo, come l'apparente infanzia perduta che potrebbe spiegare i comportamenti della ragazza che non conosce nemmeno le più comuni festività.
Inaspettatamente però la storia prende una svolta inattesa, mettendo quasi completamente da parte la missione ed i misteri perché la pura spontaneità della giovane la porta a insidiarsi in una vicenda di strozzinaggio nell'asilo dove ha trovato lavoro.
La storia di per sé è di una semplicità disarmante, ed i misteri non sono poi così difficili da rivelare prima del tempo. Quindi dov'è insita la poetica magia del titolo?
Tutto parte dalla protagonista, una ragazza dall'età imprecisata che spesso e volentieri si comporta in modo sorprendentemente infantile, e non solo per la sua esilarante spontaneità e gli sbalzi d'umore, ma anche per il fatto che sia in grado di vedere del buono in ogni gesto ed in ogni persona. Un sentimentalismo tanto innocente e puro quanto dolce.
Grosso modo questa è Kobato, un personaggio che con la sua semplicità si prende a forza un posto nel cuore del lettore, e la sua delicata e dolce personalità serve proprio dimostrare come sembri cresciuta in un luogo fuori dal tempo, un mondo senza dolore ed odio: un mondo utopico. Tuttavia al suo fianco il fedele Yoriogi veglia su di lei con la rigida severità pari a quella di un genitore, ovvero proporzionale all'affetto che prova verso la stessa, e questo comportamento unito a frasi ambigue lasciano intuire come in verità sappia molto di più, andando così a rendere ancora più misterioso il loro rapporto.
La forza del manga è proprio questa: personaggi semplici e d'impatto in una narrazione con leggeri colpi di scena ma mai eccessivamente complessa o fumosa. Questo connubio da vita ad una storia molto delicata, carica di buoni sentimenti e dalla dolcezza infinita, in grado di scaldare il cuore al lettore con le sue bellissime emozioni.
Il tutto arriva al fantastico finale, dove le paure del lettore si realizzano: le autrici spesso si sono fatte notare per le svolte improvvise intraprese, quindi è lecito temere come alla tenera Kobato possa accadere qualcosa di spiacevole o inatteso. Infatti il finale, da un lato, è legato a questa loro caratteristica ma risulta incredibilmente emozionante e soprattutto riesce a stupire, dando un finale agrodolce ma giusto e compatibile con la storia, chiudendo perfettamente questa bellissima e dolce fiaba.

I disegni sono semplici, quasi privi di retini, e il bianco è predominante: sono il compagno ideale per questa storia, dove la commedia e il sentimentalismo più puro sono la forza motrice del tutto.
Il tratto di Mokona, la disegnatrice delle CLAMP, è leggero e come sempre le tavole non sono povere di dettagli soprattutto nelle capigliature e nell'abbigliamento dei personaggi, mentre gli sfondi passano quasi in sordina proprio per lasciare tavole candide e illibate.
I bellissimi occhi di Kobato sono il perfetto specchio dell'animo della ragazza, mentre non manca l'ottima abilità registica che regala stupende illustrazioni a doppia pagina o pose evocative, giustamente contorniate dai classici fiori, e non mancano i classici chibi legati alle gag, che non fanno altro che rendere la protagonista ancora più carina, giusto per straziare ancora un po' il cuore del lettore. Una cura per i piccoli particolari che nel complesso supera la forma principale del disegno, diventando addirittura importanti quanto la storia, perché risultano l'importante mezzo con il quale Kobato può avvicinarsi più facilmente al cuore del lettore.

La bell'edizione firmata JPop propone 6 volumetti dalla copertina metallizzata, con pagine bianche senza trasparenze, ottima stampa e bellissime pagine a colori (nel primo volume presenti solamente nella versione Variant).

In giapponese Kobato significa colomba, il simbolo della pace universale che tutti riconoscono, quindi è il nome perfetto per il manga e la sua protagonista: una storia che punta tutto sui buoni sentimenti e sul calore delle emozioni, con personaggi perfettamente funzionali al tutto e che rimarranno nel cuore del lettore per lungo tempo - soprattutto la tenera Kobato - mentre la narrazione, con il suo mix di momenti dolci e leggera comicità, allieta il lettore con gradita leggiadria, e le nubi tanto temute che aleggiano attorno alla storia si incupiscono nel finale, per poi dipanarsi nella fantastica conclusione. Dolce ed emozionante come poche altre letture.


 1
Yorokobi

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
Kobato Hanato deve portare a termine una missione. Dovrà riempire una particolare bottiglia con i sentimenti feriti delle persone. Solo così potrà vedere realizzato il suo desiderio. La ragazza giunge sulla terra in compagnia di Ioryogi-san, un grazioso cagnolino blu molto burbero e scorbutico, che guiderà l'ingenua Kobato nel suo percorso. Come molti dei manga delle CLAMP, Kobato racchiude elementi fantastici-fiabeschi. L'atmosfera richiama un po' quella delle classiche favole: è ovattata, tiepida, dolce. Nei primi volumetti non si riesce bene a capire quale sia il vero desiderio di Kobato e soprattutto chi sia in realtà Ioryogi-san, ma col passare dei volumi verrà sbrogliata la matassa aprendo una porta su un mondo angelico, misterioso e metafisico.

La trama è interessante anche se inizialmente sembra scorrere un po' lentamente. Sono rimasta comunque soddisfatta dalla lettura di questo manga e sono riuscita anche a commuovermi con le ultime pagine dell'ultimo volumetto. Kobato è una figura davvero particolare, ingenua, goffa e facilmente raggirabile. Un personaggio davvero fuori dal comune e quasi impossibile da conoscere nella nostra società di oggi, in cui tutti tendono ad essere "smaliziati" e molto diffidenti verso il prossimo. Mi ha colpito l'atmosfera della storia e la bontà della protagonista, i sentimenti dei personaggi secondari e di Ioryogi-san. Tutti i personaggi, infatti, sono sufficientemente caratterizzati e analizzati dalle Clamp. Altro elemento degno di nota sono sicuramente i disegni: <em>meravigliosi!</em> una gioia per gli occhi. Leggeri, dolci e colorati come la storia stessa.

Concludendo, Kobato non sarà sicuramente l'opera più elaborata delle Clamp, ma la consiglio a tutti gli appassionati dello stile di queste mangaka e a tutti coloro che vogliano leggere qualcosa di divertente, leggero ma allo stesso tempo dolce e delicato.
Voto 8.


 1
Amu

Volumi letti: 5/6 --- Voto 9
"Kobato." è un manga delle CLAMP che racconta le avventure di una ragazza, Hanato Kobato, che cerca di fare avverare il proprio desiderio guarendo i cuori delle persone.
Kobato è una protagonista ingenua e spensierata, che vede il mondo come lo vedrebbe un bambino. Durante il manga Kobato farà molti incontri, tra i quali quello con il suo primo amore.
Questo manga ti dà un senso di dolcezza e di voglia di credere nel lato buono delle persone. Inoltre, queste sensazioni sono seguite e intensificate dal tratto caratteristico delle Clamp, un tratto preciso e delicato che ti fa amare ogni singola pagina.
Il manga mostra delle lievi differenze dall'anime: le sue storie non s'intrecciano con altri manga delle CLAMP e il tratto stilistico è non poco differente.
Consiglio questo manga agli amanti dello shoujo perché non è la solita storia incentrata sull'amore; questa storia è incentrata sulla felicità.


 2
Road-Star

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
Un nuovo manga targato Clamp, un nuovo manga degno di nota.
Kobato nella semplicità della sua trama riesce a colpire e a rimanere impresso nei lettori. Il disegno è bello e dolce, molto particolareggiato e curato. I personaggi sono abbastanza caratterizzati, anche se avrei preferito un maggiore approfondimento, quindi più volumi. Riguardo la trama, quando avevo letto solo i primi volumi ero piuttosto scettica e delusa. Mi aspettavo qualcosa di più impatto simile a Tsubasa, invece mi sono trovata questa protagonista impacciata che voleva far del bene alle persone, spinta da un forte sentimento di solidarietà ed empatia. Devo dire la verità, odiavo il carattere della protagonista inizialmente, mi sembrava finto e stereotipato ma poi ho cambiato idea. Man mano che la storia proseguiva i nodi venivano al pettine e finalmente si riusciva a comprendere qualcosa. A quel punto è scattata la scintilla che mi ha fatto molto apprezzare questo manga. Il finale poi è bellissimo e molto dolce.

Consiglio a tutti questo manga, dove si può trovare un'atmosfera d'amore e di dolcezza, aspetti che dovrebbero animare di più i nostri cuori.
Non ho dato un voto più alto perché i primi volumi li ho trovati veramente noiosi, potevano essere organizzati meglio.
Riguardo l'edizione JPOP, l'ho trovata carina ma troppo cara.

Disegno: 8
Trama: 8
Originalità: 7

Mitsuki_92

Volumi letti: 4/6 --- Voto 10
"Kobato" è l'ultima fatica delle mie autrici preferite: le CLAMP. Solo il fatto che sia un manga disegnato, ideato, elaborato da loro è garanzia di qualità dell'opera.

La storia narra di una ragazza di nome Kobato, che giunge sulla Terra accompagnata dal burbero Ioryogi-san, un cagnolino blu di peluche parlante. Come ogni opera che si rispetti targata CLAMP, non poteva mancare questo elemento. Ioryogi-san consegnerà a Kobato dopo molte fatiche una bottiglia nella quale la ragazza conserverà le "Kompeito" (sono delle specie di caramelle) che raccoglierà man mano che guarirà il cuore spezzato delle persone. Infatti la missione della ragazza è proprio quella di riempire la bottiglia entro 1 anno, così da poter esaudire un suo desiderio: raggiungere un certo luogo, che non ci è dato saperlo.
Kobato farà la conoscenza di Sayaka, la maestra dell'asilo Yomogi, in cui la ragazza lavorerà per aiutare la donna, per guarirla. Infatti una capacità di Kobato è quella di percepire se qualcosa dell'animo di una persona non va. Ha un animo puro e gentile, che saprà ascoltare, consolare, ma anche divertire. Incontrerà, inoltre, Fujimoto, un ragazzo che studia legge all'università, che aiuta anche lui l'asilo. In un primo momento non vede di buon occhio l'atteggiamento della ragazza, ma poi col tempo cambierà idea.

I disegni sono al solito sensazionali, non ci sono parole per descriverli. I primi piani sono espressivi, dolci, caldi. I vestiti che indossa Kobato sono davvero bellissimi. I cappelli, i copricapo sono originali, ci sono tantissimi dettagli curati.

Inoltre, Kobato è anch'esso un crossover con altri manga firmati CLAMP: ci sono la padrona di casa con le figlie, che appartengono praticamente all'universo "Chobits", poi c'è Kohaku, un angelo di "Wish", ed io mi auguro che ci siano anche i protagonisti di "Tsubasa Chronicle", i quali hanno avuto spazio nell'episodio 20 dell'anime. Il crossover qui è meno pronunciato delle precedenti opere "Tsubasa"-"xxxHolic", però credo che il legame sopratutto con Wish porterà a qualcosa di inatteso!

È un manga che vale proprio la pena di seguire. Il finale chi può saperlo? Sarà come l'anime? Chi lo sa. Le uniche certezze che possiedo sono una lettura composta, scorrevole, fluida del manga. Una storia che accenderà in voi tanta tenerezza. È assolutamente un manga da prendere per chi come me ama le CLAMP. Per chi non conosce le CLAMP (come fate a non conoscerle?) garantisco che scoprirete un mondo bellissimo, indescrivibile!

Voto? 10, è troppo bello! E poi la versione J-POP è davvero strabiliante, ci sono persino le pagine a colori! Grazie!


 2
SweetDead_Ichigo

Volumi letti: 4/6 --- Voto 9
Kobato è una ragazza, dolce, sensibile, piena di vita, con tanta voglia di fare e molto sprovveduta, un giorno arriva sulla terra, insieme al signor Ioryoghi, un peluche blu, che parla e sputa fuoco, qui dovrà riempire una bottiglia con i "Kompeto" ovvero caramelle, che rappresentano i sentimenti feriti delle persone, che Kobato dovrà curare, per realizzare il suo sogno.

Kobato è un manga stupendo, le cover sono bellissime, la trama è stupenda e l'energia di Kobato ti contagia in modo incredibile, il tratto delle CLAMP è unico e delicato, come questo manga,il personaggio di Kobato e del signor Ioryoghi è ben caratterizzato e fino alla fine, questo manga stupirà con un grandissimo colpo di scena.
Consigliatissima a tutti la lettura di questo manga!


 2
Yuuki.chan

Volumi letti: 4/6 --- Voto 8
Un altro manga delle mitiche CLAMP che merita attenzinoe secondo me.
Comincio col dire che le copertine sono fantastiche sia per i disegni che per la colorazione, e per l'effetto "brillantinato". I disegni sono fantastici, leggeri e dolci.
La trama tratta di una ragazza, Kobato Hanato, che con l'aiuto di un peluche deve riempire una bottiglia con i sentimenti feriti della gente, che lei curerà. Una volta riempita la bottiglia lei potrà esprimere un suo desiderio.
Posso dire solo questo per il fatto che in 4 volumi letti (quelli usciti fino ad ora) la trama fa sì che ci si riempia di dubbi e domande, che verranno via via svelati nei volumi successivi.
Il costo di 6 euro a volume è veramente alto, ma con una copertina così particolare e le pagine a colori vale la pena di acquistarlo comunque.


 3
eXFrEdRicK

Volumi letti: 2/6 --- Voto 7
Quello che mi appresto a recensire è l'ultimo lavoro del gruppo di autrici CLAMP, che nel corso della loro carriera hanno saputo regalarci bellissime opere che ci hanno fatto sognare con le loro storie e personaggi.
Kobato parla di una ragazza di nome, appunto, Kobato, che ha come scopo quello di riempire una strana bottiglia, donatale dallo strano pupazzetto parlante Ioryogi, con i sentimenti feriti delle persone da lei curate.
I primissimi capitoli ci narrano appunto le avventure (e disavventure) che la nostra protagonista ha vissuto per ottenere la bottiglietta, ognuna ambientata durante una festa, da Natale a San Valentino. Dopodiché si parte con la trama vera e propria, che vede Kobato come aiutante nell'asilo gestito dalla signorina Sayaka e dal suo amico di infanzia Fujimoto, purtroppo sull'orlo del fallimento a causa dei debiti. Riuscirà la dolce Kobato con la sua immensa bontà a salvarlo? E quale sarà il posto in cui desidera tanto andare?

Passiamo ora ad un'analisi tecnica. Lo stile di disegno sembra essere lo stesso di Tsubasa Reservoir Chronicle, anche se il tratto risulta più lineare e le tavole più "evanescenti".
L'edizione J-Pop è davvero superlativa, la sovraccopertina è davvero particolare al tatto e la carta bianchissima su cui è stampata l'opera rende la lettura veramente piacevole.
Avendo letto solo due volumi non voglio sbilanciarmi troppo quindi come voto assegno un 7 sperando che il proseguo confermi e, se possibile, aumenti questa mia valutazione.


 2
wolke

Volumi letti: 3/6 --- Voto 8
Kobato è l'ultima fatica delle CLAMP, le quattro autrici ormai famosissime in tutto il mondo, creatrici di capolavori come X, RG VEDA, Card Captor Sakura, Clover e molti altri.

La storia segue le vicende della dolce Kobato, una ragazzina dall'origine sconosciuta che, per esaudire un suo desiderio, deve riempire una bottiglietta con i sentimenti di persone ferite che lei riesce a curare. Inizialmente deve abituarsi alle usanze degli umani e riceverà un punteggio da Ioryogi, un pupazzetto parlante a forma di cane molto irascibile e violento che è la sua guida, in modo da poter ottenere la bottiglietta. Una volta ottenuta, dovrà iniziare la sua missione. Inizierà così a dare una mano alla proprietaria di un asilo che si trova in una pessima situazione economica... Ma da dove viene Kobato? Qual è il suo desiderio? E perché non può rimanere a capo scoperto, e dover quindi sempre indossare un cappello?

Inizialmente la storia di Kobato non mi ha incuriosita, ho provato a leggerlo per la fiducia che nutro nelle CLAMP. La storia all'inizio è un po' lenta, ma pian piano incominciamo ad entrare nella storia vera e propria. Promette davvero bene, e potrebbe essere un altro gioiellino delle famose autrici.
L'edizione della JPOP è buona come al solito, ma trovo ingiustificato il prezzo dato che non c'è nessun inserto. Il disegno è il classico delle CLAMP, anche se trovo un miglioramento rispetto ai lavori precedenti. Le illustrazioni sono davvero superbe.

Consigliato a chi vuole passare un pomeriggio spensierato a leggere un manga senza troppe pretese, ma comunque godibilissimo.


 7
Slanzard

Volumi letti: 3/6 --- Voto 7
Con più di 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo e decine di opere pubblicate, le <i>CLAMP</i> sono tra le mangaka più prolifiche e amate degli ultimi tempi. <i>Nanase Ohkawa</i>, <i>Mokona</i>, <i>Tsubaki Nekoi</i> e <i>Satsuki Igarashi</i> sono le quattro donne rimaste del gruppo che nel 1989 debuttò con <i>RG Veda</i>, opera che contribuì a stabilire alcuni dei nuovi canoni grafici e narrativi dello shoujo manga. La loro poliedricità narrativa, dovuta probabilmente alla formazione nell'ambiente dei doujinshi, che ha loro evitato di essere instradate in un filone ben specifico lavorando come apprendiste presso un affermato mangaka, ha permesso al gruppo di raccogliere consensi praticamente in ogni ambito, passando agevolmente dal genere shoujo allo shounen, e lavorando occasionalmente anche a qualche seinen. In occasione dei festeggiamenti per il ventennale, tenutisi lo scorso anno e culminati nella manifestazione del <b><i>Lucca Comics</i></b>, diversi editori hanno annunciato la riedizione di alcune opere del quartetto di Osaka, nonché del recente – e ancora inedito in Italia – <b>Kobato.</b>
Iniziato nel 2005 su richiesta di <b>Shogakukan</b>, <b>Kobato.</b> ha visto la pubblicazione di sette capitoli sulla rivista seinen <i>Monthly Sunday GX</i>, per poi interrompersi per l'insoddisfazione dell’editore. Passato un anno, le <i>CLAMP</i> decidono di riavviare la serie sulla rivista <i>Newtype</i> di <b>Kadokawa Shoten</b>; per evitare di re-iniziare nuovamente con gli stessi capitoli già pubblicati con <b>Shogakukan</b>, le autrici realizzano una serie di nove storie brevi di una quindicina di pagine l’uno precedenti alle vicende già narrate, per poi riproporre i sette capitoli pre-esistenti e passare infine al proseguo vero e proprio, al ritmo di un tankobon all'anno. <b>Kobato.</b>, giunto in patria al quarto volume, è anche uno di quei rarissimi titoli archiviati dall’editore giapponese con un genere differente rispetto alla rivista di pubblicazione, nato come seinen ma considerato uno shoujo nel catalogo ufficiale di <b>Kadokawa</b>.

Kobato Hanato è una ragazza avvolta nel mistero. Sconosciuto il suo passato, sconosciuta la sua origine, probabilmente non umana, <b>Kobato si trova in città per consolare le persone sentimentalmente ferite</b>. Più persone riuscirà a curare, più velocemente riempirà una strana bottiglia che porta con sé; nel momento in cui questa bottiglia sarà piena, Kobato potrà realizzare il suo grande desiderio di “andare in quel posto…” – quale e dove sia questo posto, ancora non ci è dato saperlo. In quest’impresa Kobato è accompagnata dal suo maestro Ioryogi, uno strano essere con le sembianze di un pupazzo di cane blu.
La vicenda è al momento suddivisibile in due parti. La prima, comprendente i primi nove capitoli “prequel” disegnati per la nuova edizione <b>Kadokawa</b>, è una serie di brevi episodi autoconclusivi incentrati sui tentativi di Kobato di ottenere da Ioryogi la bottiglia. Per fare ciò, Kobato deve mostrarsi in grado di capire le abitudini degli esseri umani ed emularle, in modo da poter vivere insieme ad essi. Ottenuta la bottiglia, con l’inizio dei sette capitoli originali, inizia a dipanarsi una trama vera e propria, con Kobato che diventa assistente volontaria di un asilo in crisi.

Nonostante le origini seinen dell’opera, <b>Kobato.</b> si rivela essere, per il momento, una commedia solare ed allegra, grazie alla simpatia, alla dolcezza e alla stupidità della protagonista; <b>in quest’opera tutto è dolce e batuffoloso</b>. I personaggi sono sufficientemente caratterizzati dal punto di vista psicologico, anche se non riescono ancora ad elevarsi al di sopra di alcuni cliché tipici delle autrici. Da segnalare invece un cambio di rotta sul versante “mascotte”, con l’abbandono della tenera e morbidosa Mokona a favore dello scontroso, violento ed irascibile Ioryogi, sempre pronto a punire Kobato al primo errore. Il conflittuale rapporto di amore-odio tra i due protagonisti è al centro di numerose gag comiche, arrivando però ben presto a stancare per la poca varietà proposta. Fortunatamente la maggior parte delle suddette gag sono presenti nella prima parte, con una drastica diminuzione dal decimo capitolo in poi.

Il disegno adottato per l’occasione è simile a quello di <i>Card Captor Sakura</i> o <i>La principessa bianca</i> e ben si sposa con l’atmosfera generale del manga.
Il tratto sottile e quasi evanescente, lo stile semplice ma raffinato ed efficace, la completa elisione dei fondali qualora trascurabili e lo scarso uso di retini o tratteggi creano tavole quasi interamente bianche in perfetta sintonia con l’animo ingenuo della protagonista. Le caratterizzazioni grafiche di molti personaggi sono facilmente riconoscibili da chi già conosce, anche solo in parte, il vasto Universo <i>CLAMP</i>, con numerose citazioni ad altre precedenti opere (<i>Chobits</i> in primis).

Pubblicato in Italia da <b>J-POP</b>, il primo numero di <b>Kobato.</b> è stato distribuito allo scorso <b><i>Lucca Comics</i></b> in una doppia versione, regular e variant. Le differenze tra le due edizioni consistevano in una sovracopertina trasparente alternativa e in un portfolio di 8 illustrazioni a colori ad inizio albo, il tutto con un sovrapprezzo di un paio di euro.
Dall’esterno l’edizione ben si presenta grazie ad una buona sovracopertina ben aderente all’albo. La carta è quella canonica dell’editore, perfettamente bianca e liscia e con un buon compromesso tra elasticità dell’albo e trasparenza delle tavole. Ottima la stampa, con le poche retinatura ben rese, campiture nere uniformi e linee perfettamente visibili nonostante lo scarso spessore. A inizio albo sono presenti un paio di tavole a colori, mentre sono in scala di grigi le pagine iniziali dei singoli capitoli, probabilmente stampate a colori solo su rivista.
Dal punto di vista redazionali siamo al minimo sindacale, con solo i crediti con i collaboratori e i ringraziamenti, senza nemmeno una pagina di introduzione, un breve riassunto dei volumi precedenti o l’indice dei capitoli dell’albo. Considerato ciò, e a fronte dell’esiguo numero di pagine per volumetto, solo 160, il prezzo di 6.00€ appare, nonostante la più che buona edizione, un tantino eccessivo.
Da segnalare inoltre, per chi odia i titoli con uscite troppo diradate del tempo, che essendo <b>Kobato.</b> giunto solo al quarto volume in patria, e mantenendo per di più una periodicità di un tankobon all'anno, a breve <b>J-POP</b> sarà costretta a interromperlo a tempo indeterminato in attesa di nuovo materiale dal Giappone.

Fresco e delicato come pochi, <b>Kobato.</b> risulta in definitiva una rilassante commedia slice of life, durante la cui lettura sarà difficile trattenere un sorriso. Dopo un avvio abbastanza lento, dovuto ai problemi editoriali sopra esposti, la trama inizia gradualmente a ingranare sopperendo alla ripetitività iniziale senza nulla perdere in delicatezza e comicità, bensì inserendo buoni personaggi e sufficiente mistero da spingere il lettore al proseguo della lettura. <b>Kobato.</b> ha dunque tutti i presupposti per brillare di luce propria all’interno della vasta produzione delle <i>CLAMP</i>, purché queste ultime riescano, nei prossimi numeri, a tessere una trama sufficiente articolata; se così non sarà, difficilmente <b>Kobato.</b> potrà aspirare ad essere qualcosa di più che una semplice ma godibile commedia.


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TONY_TONY_CHOPPER

Volumi letti: 1/6 --- Voto 10
Questo è il primo e solo manga che posseggo delle mitiche CLAMP e ne sono veramente stupefatto e sorpreso, soprattutto perché sono uno che odia gli shojo in genere.
La trama è coinvolgente, dolce, tenera e le scenette comiche esilaranti. I disegni sono delicati, candidi, soprattutto le pagine a colori.
L'edizione J-POP è ottima: sovraccoperta, pagine a colori e carta bianca, e sarebbe bello avere anche l'edizione Lucca Comics ormai introvabile.
Lo consiglio a TUTTI assolutamente è impossibile che non piaccia. Quindi correte(si fa per dire) a comprarlo in fumetteria, non ve ne pentirete.
Assegno 9 alla trama ancora in fase di sviluppo, 10 ai disegni e 8,5 al divertimento.


 2
Mariannuccia

Volumi letti: 1/6 --- Voto 10
Che Dire, un manga magnifico, bellissimo, fantastico e altri 100000 aggettivi che non sto qui ad elencare.
Kobato è una dolce e misteriosa ragazzina che vuole raggiungere un posto sconosciuto, e per farlo ha bisogno di riempire una bottiglia (che conquisterà sostenendo un esame che consiste nell'ambientarsi nel mondo degli umani, imparando le loro tradizioni) con i cuori feriti che riuscirà a curare. In questa missione è aiutata dal signor Ioryogi, un buffo animaletto blu molto severo che rimprovera spesso la ragazzina storpiando il suo nome e cambiandolo da "Kobato" a "Dobato" (il primo significa Colomba e il secondo Piccione). Ad affiancare la ragazzina ci saranno molti personaggi, fra cui la portinaia di Chobits...
Una storia ricca di suspense; aspetto con ansia il secondo volume. Le CLAMP stupiscono ancora sfornando l'ennesimo e non ultimo capolavoro e lasciandoci tutti a bocca aperta con l'ansia addosso per l'attesa del prossimo volume.


 2
Roll Lee

Volumi letti: 1/6 --- Voto 9
Premetto che ho acquistato il manga a scatola chiusa, la storia sembra partire (perlomeno così mi è parso) un po' lentamente, ma con molte gag e molto mistero, perché non viene specificato nulla all'inizio, e piano piano si viene a scoprire di notizie prima sconosciute, come il perchè Kobato (la protagonista) non possa togliersi il cappello...
Il tratto mi è sembrato molto bello e adatto ad una storia così, speriamo che con l'andare avanti della storia si scopriranno notizie nuove!
Io lo consiglio a tutti!


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mangaman74

Volumi letti: 1/6 --- Voto 8
Questo manga sarà mio! Per il momento ho letto solo le scans del primo volume, ma la storia sebbene sembri inizialmente un po' melensa mi lascia ben pensare per futuri e intriganti sviluppi; poi il disegno è davvero molto buono a mio avviso e la protagonista davvero un amore! Insomma, sono le CLAMP in fondo, qui si compra quasi a scatola chiusa!

Francesca Akira89

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Francesca Akira89

Volumi letti: 4/6 --- Voto 8
Kobato è un manga delizioso, dai disegni al contempo semplici e raffinati. Finora i personaggi femminili delle CLAMP non erano mai riusciti a catturarmi, li avevo sempre trovati meno carismatici rispetto a quelli maschili. Ma la piccola Kobato è riuscita a conquistarmi!
La storia sembra dolce come uno zuccherino e intrisa di luce, ma le ombre del passato sono sempre in agguato, e il manga presenta quella giusta dose di accattivante mistero capace di affascinare il lettore...
Finora la narrazione è risultata un po' lenta, ma il manga sembra lì lì per entrare nel vivo e promette bene.