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kirk

Volumi letti: 5/5 --- Voto 1
In passato mi è capitato di rileggere delle opere e nella rilettura essere deluso… d’altronde leggo manga da più di 20 anni e dunque i miei gusti – invecchiando – sono cambiati.
Per quanto riguarda questo “Utena – La Fillette Revolutionnaire” le cose sono andate diversamente: letta nel 1999 su Kappa Extra ero certo che dopo averla riletta gli avrei messo un quattro… ed invece!
Si la storia non è banale, è un battle shojo concentrato in solo cinque volumi in cui la protagonista non è la solita principessa da salvare, incapace di difendersi ma è una ragazzina che vuole diventare un principe e dunque non si dimentica di avere “nobiltà di cuore”. Tutto parte come una storia d’amore e questo argomento viene trattato in modo originale.
Il tratto dei personaggi non m i piace molto e gli sfondi sono poco accurati, ma non è questo che mi aveva portato a giudicare male questo manga: all’epoca avevo letto su Kappa Magazine e su alcune fanzine giudizi molto positivi (prima che arrivassero manga e anime) in cui si lodava la complessità della trama e i legami con la filosofia manichea e dunque mi aspettavo qualcosa di veramente grandioso. Ora, non aspettandomi più niente, ho potuto gustarmi questa Utena veramente.
Il manga ha aperto il mercato alla Chiho Saito che all’epoca era una delle autrici più quotate degl shojo ma poi come tanti altri autori si è persa. Teniamo conto però che il mercato era più piccolo con due giganti che dominavano il mercato (i soliti Star Comics e Panini/Planet Manga) e un terzo che provava ad inserirsi (Comic Art) e alcune case che proponevano poche opere (Dynamic, Rock’n’Comics…) e dunque le tirature che potevano raggiungere le opere minori come questa erano maggiori in un mercato con minore offerta.


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Yorokobi

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Utena è un manga che rompe gli schemi classici dei tipici shoujo che, solitamente, trattano temi di crescita adolescenziale. Tutto in questa opera, e soprattutto nell'anime (bellissimo), è una metafora, un'allegoria, un simbolo che rimanda ad un messaggio più profondo di quanto potrebbe apparire. Voglio tralasciare la trama che è stata già ampiamente descritta, per soffermarmi invece sulle impressioni che ho avuto del manga. La storia è molto innovativa, inusuale e fresca. Ogni capitolo contiene un colpo di scena che piano piano svela gli arcani della storia e dei vari personaggi. Devo ammettere che nell'anime i disegni e la trama sono più godibili, tutto avviene in maniera più lenta e ripetitiva, mentre nel manga tutto corre veloce. Ho apprezzato comunque i disegni della Saitou (di cui ho letto quasi tutto) anche se talvolta tende ad allungare troppo i lineamenti del viso, ma nel complesso sono davvero bellissimi e delicati.

Come dicevo Utena rompe gli schemi: ella non è la classica principessa/ragazzina da salvare, ma è lei stessa che si fa protettrice della sposa della rosa, Anthy, trattata da tutti i duellanti alla pari di un oggetto senza anima. La simbologia e il ribaltamento degli schemi sono potenti e tutto viene interpretato da lettori diversi in maniera completamente diversa. Io ci ho letto diversi messaggi: dalla fine dello sfruttamento della figura femminile alla lotta tra il bene ed il male, dalla rinascita dopo la tempesta alla rottura degli schemi classici del vivere in società. Il potere di rivoluzionare il mondo in realtà sta in ognuno di noi, basterebbe solo avere il coraggio di abbattere le barriere che ci separano dalla libertà e dal potere di cambiare.

Complessivamente direi che il manga mi è piaciuto, anche se preferisco di gran lunga l'anime e anche se alcune interpretazioni ancora mi restano oscure. Sia l'anime che il manga (almeno per me) necessitano infatti di essere osservati attentamente e se è possibile rivisti/riletti più e più volte per coglierne a pieno il significato. Il mio voto è 7.


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__HellGirl__

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Utena è un manga di genere shoujo del 1996, scritto da Chiho Saitou, Kunihiko Hikahara, e disegnato da Be-Papas. Il manga comprende solamente cinque volumetti completati in Italia ed editi dalla Star Comics.

La storia ruota attorno ad Utena Tenjou, una giovane quindicenne molto particolare: non gradisce indossare l'uniforme femminile e rifiuta l'idea di risultare essere una donna, preferisce essere un principe ad una principessa.
Quando era piccola cadde in un corso d'acqua e venne tratta in salvo da un uomo avente le fattezze di un vero e proprio principe. Le donò un anello chiamato "L'anello della Rosa" promettendole che, un giorno, si sarebbero rivisti. Per realizzare questo suo sogno, Utena, decide di iscriversi all'Istituto Otori dove svariate persone possedenti il suo stesso anello la sfideranno a duello. Le battaglie avranno sempre e solo lo stesso medesimo scopo: la conquista di Anthy Himemiya, una ragazza misteriosa e taciturna, bella e priva di sentimenti, detta "La Sposa della Rosa". Grazie al suo potere si potrebbe arrivare a Rivoluzionare il Mondo ottenendo i poteri di Dios, e pertanto è bramata da tutti i duellanti aventi al dito l'Anello della Rosa.

Deludente, molto deludente rispetto alla serie animata.
Un tratto che tende ad allungare i volti a dismisura, gli occhi, e le spalle degli uomini sproporzionati, e nel complesso, tutto il tratto non risulta essere armonioso.
La storia prende una vera e propria piega solamente all'ultimo volume, dove tutti i misteri verranno svelati, mostrando al lettore una vera e propria trama, ove prima vi erano solo accenni di intrecci amorosi e desiderio, brama, di possedere la Sposa della Rosa.

La serie animata e la versione cartacea sono come il giorno e la notte, l'acqua ed il fuoco, insomma, sembrano essere due operati completamente differenti che si accomunano per un'unica cosa: La protagonista.
Se da un lato il manga presenta un finale molto gradevole, ma che potrebbe lasciare l'amaro in bocca, l'anime presenta invece un'ambientazione unica, mozzafiato, capace di stupire chiunque.
Rimasi stupefatta della bellezza data ai dettagli, dalla magnificenza dei paesaggi presenti nel film della serie e nell'anime, ma con mio grande dispiacere ho potuto constatare che il manga, creato prima dell'anime, non riesce a dare neanche vagamente lo stesso impatto presente nell'animazione. Il che è un vero peccato dato che considero Utena uno degli anime aventi i migliori sfondi, ambientazioni ed effetti scenici.
Le storie d'amore risultano forzate, incomprensibili, e spesso i personaggi secondari già apparsi e aventi già fatto la loro apparizione tendono a svanire nel nulla, lasciando al lettore mille domande riguardanti la loro sparizione.

Però, se da un lato si considerano i lati negativi, Utena presenta anche un buon finale, ottimo direi, infatti proprio questo risulta essere un vero e proprio netto distacco dal resto della storia, da tutti i volumetti precedentemente acquistati e letti. Utena ed Anthy vengono caratterizzate abbastanza bene, ma ciò non può essere affermato per i restanti personaggi.
Ritengo il manga di Utena un'opera abbastanza gradevole, sufficiente, e quindi meritante un 6 pieno.

Utente5795

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Utente5795

Volumi letti: 5/5 --- Voto 8
Prima opera cartacea relativa all'ambizioso progetto multimediale di Utena, ideato e realizzato dai Be Papas. Questo manga, relativamente breve, ma molto incisivo, è un ottima occasione per avvicinarsi all'affascinante e misterioso mondo della ragazza-principe, in virtù anche della classe con cui l'autrice ha sviluppato temi piuttosto complessi senza appesantire la vicenda.

E' proprio la trama la parte che si rivela meglio sviluppata: il connubio tra fiaba post-moderna e romanzo adolescenziale sa scavalcare abilmente tutti i cliché più monocordi dello shoujo, offrendoci così una storia ricca di colpi di scena e con interessanti risvolti allegorici. Anche i personaggi si rivelano molto curati, anche se in maniera minore rispetto al film "Apocalisse Adolescenziale", che è invece un tripudio di introspezione ed obliquità; essi comunque possiedono una certa profondità e vengono tratteggiati con fermezza, tanto che non risultano stereotipati, bensì assai caratteristici. Inoltre, nell'ultimo volume, sono state inserite due storie slegate dal resto del manga, in cui fanno una fugace comparsa alcuni personaggi che avranno molto più peso nella serie TV.

Come accennato prima, Utena ha diversi significati simbolici, i quali, nonostante a volte non siano di facile presa, invogliano costantemente alla lettura: il loro progressivo accumularsi scatena grande curiosità, peraltro appagata nello splendido finale, che prima dà una risposta a tutti i punti oscuri della trama, poi segna un nuovo inizio, una quiete dopo la tempesta che si trasformerà nella nuova vita di Utena e Anthy, che hanno infine compreso che la vera forza che rivoluziona il mondo sta dentro di noi, nella nostra volontà di cambiare e capire le altre persone, in un continuo ed incessante processo di maturazione. Altro punto piuttosto interessante è il rovesciamento degli stereotipi della narrativa favolistica classica (Utena è ragazza ma anche principe protettore, Anthy principessa ma anche strega) che, mischiati ad un lieve sentore di misticismo e potente melodramma contribuisce a creare un supporto perfetto per la caratterizzazione dei protagonisti.

Anche il lato visivo non delude: le tavole sono decisamente ben curate, con un tratto pulito e preciso, specialmente nei fondali; il character design è abbastanza curioso, sottile ma solido allo stesso tempo, vagamente effemminato, dona grazia ai personaggi senza pero renderli inverosimili. L'edizione Star Comics ha un discreto rapporto qualità/prezzo, anche se quattro euro a volumetto mi sembrano un po' eccessivi, visto che i cinque tankobon non sono particolarmente lunghi e la carta è decisamente sottile, il che ovviamente aumenta il rischio che possa strapparsi.

Non fatevi ingannare dalle apparenze: "Utena" non è il solito manga scolastico/sentimentale, ma un riuscitissimo esperimento che traccia le coordinate di una delle saghe meglio riuscite del panorama giapponese degli ultimi vent'anni, gettando anche le premesse concettuali e narrative per il film capolavoro che sancirà la gloriosa fine di questo progetto, e introdurrà anche tematiche qui solo accennate.