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kirk

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7,5
Avevo così sonno che il primo capitolo ho fatto fatica a leggerlo poi la narrazione mi ha tenuto sveglio appassionandomi fino alla fine. Diciamolo subito non è un capolavoro ma è bello e vede due autori all’esordio o quasi.
Di Makoto Shinkai ho visto varie opere e nessuna mi ha conquistato completamente eppure ha qualcosa che riesce a variare che narra facendolo rimanere nel solco della sua arte.
Forse la cosa che ho preferito finora è proprio questo manga che parla (tema non nuovo) della separazione di un ragazzo e di una ragazza che si amano ma non se lo sono mai detto: l’unico contatto fra di loro gli sms dei loro cellulari ma… cosa succede se un SMS spedito dallo spazio ci mette otto anni ad arrivare?
Separati dallo spazio e dal tempo: Shinkai fa sua la teoria di Einstein che il tempo nello spazio scorre più lento che sulla terra, onde per cui la ragazza continua a rimanere giovane mentre il maschio matura.
Una coppia di personaggi secondari ugualmente formata vede un caso simile e lei non riconosce l’ex innamorato che fa finta di niente.
Qualcuno può dire che il tempo o uccide o sublima l’amore, vedrete voi qual è il caso in questo manga.
Di certo sono dell’avviso che il prodotto sia pure con le sue pecche è buono: sette e mezzo


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Felpato12

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
La voce delle stelle è un seinen di Makoto Shinaki del 2004, tratto dall'omonimo cortometraggio anime del 2002, illustrato da Mizu Sahara e che rappresenta il primo lavoro scritto dell'autore. Hoshi no Koe è di fatti l'opera con cui quest’ultimo si è fatto conoscere all'interno del mondo dell'animazione nipponica.

I protagonisti sono due ragazzi all'ultimo anno delle medie, Noboru e Mikako, che passano molto tempo insieme e progettano anche di andare allo stesso liceo l'anno successivo. Tra i due il forte legame di amicizia è molto prossimo a quello dell'amore, ma come al solito bisogna fare i conti con degli imprevisti. L'opera è ambientata in un futuro in cui è stata scoperta una nuova specie vivente, contro cui si organizzano spedizioni viaggiando nello spazio-tempo. Ogni anno vengono arruolate diverse persone nell'esercito e nel 2046 tocca proprio alla nostra Mikako che deve quindi andare nello spazio e lasciare “da solo” Noboru. L'unico modo che i due hanno per sentirsi è quello di scambiarsi delle mail, che però ci mettono diverso tempo ad arrivare, ma mentre all'inizio il tempo massimo di invio è di qualche ora, con il viaggiare nello spazio, il tempo di invio aumenta fino a diventare di otto anni. Ciò che ci si chiede dunque è: Cosa produrrà questo problema di comunicazione? I due riusciranno a restare "uniti"?

I temi principali sono quindi due: da un lato l'amore a lunga distanza che a differenza di altre opere dell'autore come 5 cm al secondo non è solo spaziale ma anche e soprattutto temporale e dall'altro la fantascienza, per cui scoperta questa nuova popolazione aliena si inviano spedizioni contro di loro, motivo per cui Mikako deve allontanarsi da Noboru. I due temi sono di conseguenza inesorabilmente legati l'uno all'altro e come di consueto trattati con estrema delicatezza e professionalità da Makoto Shinkai. L'amore a lunga distanza che è un tema tipico anche di altre sue opere rappresenta il nucleo focale dell'opera e mette a dura prova i due giovani ragazzi, Mikako costretta alla solitudine nello spazio e Noboru che fa nuove amicizie e si fidanza, ma che comunque non riesce mai a dimenticarla. L'autore ci fa anche capire come l'amore possa abbattere ogni tipo di barriera, compresa quella dello spazio-tempo.

Nonostante lo scetticismo che potrebbe suscitare la lettura della trama, assicuro che anche il tema fantascientifico è trattato con abile maestria dall'autore, anche se non è mai facile parlare di viaggi nello spazio e "slittamenti" temporali che tra l'altro mi hanno molto ricordato "Interstellar", il celebre film di Christopher Nolan.

Infine piccola nota sui disegni di Mizu Sahara che pur non essendo eccezionali sono alquanto suggestivi e si conformano perfettamente a quest'opera.


 6
Kida_10

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
"Hoshi no koe", letteralmente tradotto "La voce delle stelle", è un manga composto da un solo volume disegnato da Mizu Sahara, tratto dall'omonimo e ormai famosissimo cortometraggio ideato e realizzato dal rinomato Makoto Shinkai.

La storia vede come protagonisti Nagamine Mikako e Terao Noboru, una ragazza e un ragazzo da sempre uniti e segretamente innamorati l'uno dell'altro, costretti a separarsi a causa della partenza di Mikako in direzione dello spazio sconfinato. Più incrementa la distanza fisica, più tempo i messaggi impiegano ad arrivare ai rispettivi cellulari, e Noboru, rimasto sulla terra, inizia a frequentare nuove persone e a rifarsi una vita, ma nel suo cuore un indelebile ricordo dell'amica non ne vuole sapere di scomparire.

La trama non differisce molto rispetto a quella del celebre cortometraggio, ma grazie all'aggiunta di qualche personaggio secondario l'autrice riesce a rendere la narrazione meno pesante e monotona. Da un lato è indubbiamente una notizia positiva, ma a mio avviso in questo modo cala notevolmente quell'opprimente sensazione di solitudine e angoscia che aveva contraddistinto la controparte animata.
In questa sua prima opera Shinkai introduce e analizza la tematica che gli è più cara e che diventerà il suo marchio di fabbrica: la lontananza. Mikako e Noboru hanno una sorta di rapporto platonico, non si sono mai dichiarati l'un l'altro e la loro storia d'amore non è mai neanche iniziata, eppure soffrono terribilmente dopo la separazione. I messaggi impiegheranno mesi ad arrivare, non c'è alcuna garanzia di ritorno da parte di Mikako, e le possibilità che Noboru possa raggiungerla sono infinitesimali; riuscirà il loro sentimento a rimanere vivo?

Tecnicamente il disegno è ottimo, il design dei personaggi è stato notevolmente migliorato, così come i fondali estremamente dettagliati. L'edizione italiana curata da Star Comics gode di un ottimo rapporto qualità/prezzo, e non è una spesa particolarmente onerosa. Il finale muta leggermente rispetto a quello della controparte animata, e differenza di essa regala al lettore un briciolo di speranza.

"La voce delle stelle" è un buon manga, ma sicuramente a livello di trama e di sviluppi è il lavoro più acerbo di Shinkai. Una storia che riesce a coinvolgere solamente in parte, e che difficilmente lascerà un segno profondo nel lettore. Rimane comunque una lettura consigliata.


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Nightdevil

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Non sono un amante delle storie d'amore, ma mi è stato fortemente consigliato questo volume e quindi gli ho dato una chance. Dello stesso autore ho avuto modo di apprezzare il film d'animazione "Il Giardino delle Parole", che ho reputato toccante e visivamente eccelso, mentre ho trovato parecchio noioso e banale "5 cm per second".
Compreso che, effettivamente, l'autore ce l'ha su con le vicende amorose dei ragazzini giapponesi, mi appresto a leggere anche questo volume one-shot senza troppe aspettative, ma incuriosito dalla presenza di elementi fantascientifici, decisamente più vicini ai miei gusti.

Ne "La voce delle stelle", l'autore tocca un argomento che mi ha sempre affascinato ed incuriosito: la solitudine dell'uomo nello spazio.
Separati da migliaia di chilometri, una coppia di giovani "qualcosa più che amici" dovrà affrontare la distanza che si fa via via più marcata man mano che Mikako, in missione nello spazio, si allontana dalla Terra e dal Sistema Solare.
Una relazione che si riduce ad uno scambio di mail, il cui tempo di consegna aumenta a dismisura con l'allontanarsi della navicella.

Il manga si legge tutto d'un fiato e la storia è dolce ma riesce anche a suscitare quell'ansia generata dalla distanza enorme e permanente che separa i due protagonisti. Ammetto di essermi immedesimato più volte nel protagonista, chiedendomi come potrei sentirmi in una situazione del genere, domanda che potrebbe farsi chiunque è innamorato di una persona. Il manga, quindi, fa pensare, e lo fa senza scadere nelle solite banali morali di vita e senza scene esageratamente struggenti o melense.

Una lettura decisamente piacevole.


 2
Haruhi Suzumiya Gold Edition

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
"La voce delle stelle" è una di quelle opere così inaspettatamente belle della quale ogni recensore vorrebbe scrivere per lasciare una traccia tangibile nel web, ricordo di tante emozioni e per far conoscere quest'opera a più persone possibili, sperando di contagiare altri lettori con la stessa magia.
Ed è proprio con questo stato d'animo, col cuore ancora pieno di sentimenti, che mi accingo a recensire "La voce delle stelle", dopo averne terminato la lettura per l'ennesima volta.
Makoto Shinkai era un "semplice" impiegato quando, nel poco tempo libero che riusciva a ritagliare per sé stesso, prendeva posto davanti al suo computer e lavorava alla creazione dell'anime de "La voce delle stelle", finché la sua fatica non venne notata, consentendogli di licenziarsi e vivere oggi della sua passione, continuando a realizzare di continuo nuove opere.
Questo volume unico, disegnato e realizzato da Mizu Sahara, è il manga che è stato tratto dall'omonima opera.
Terra. Anno 2046. L'umanità è sconvolta dalla scoperta di una civiltà di extraterrestri, chiamati Tharsiani, dotati di una tecnologia incredibilmente avanzata e che potrà portare innumerevoli cambiamenti anche nella quotidianità dei terrestri. Per studiare questa comunità e tenersi pronti a contrastare i loro attacchi, l'ONU ha creato una speciale unità formata da membri scelti altamente specializzati ed addestrati, che viaggiano nell'Universo sulla nave spaziale Lysitea alla ricerca di rovine da analizzare.
Non si sa ancora secondo quali criteri i piloti da formare vengano selezionati, ma una di questi è Mikako Nagamine, una ragazza gentile e taciturna che sogna di frequentare il liceo Johoku insieme all'inseparabile amico Terao Noboru, ragazzo con la testa sulle spalle, riflessivo, e anch'egli di poche parole.
I due trascorrono insieme giorni felici, fatti di piccoli momenti insieme, vivendo appieno ogni momento della quotidianità.
Il brusco momento della loro separazione li coglie entrambi impreparati, incapaci di comprendere i loro sentimenti ancora acerbi e il senso di smarrimento che ora li abbraccia.
Nagamine, sullo spazio, a pilotare congegni spaziali addestrandosi all'incontro coi Tharsiani, si trova catapultata in una realtà del tutto nuova. Grazie all'amicizia con una coetanea, la solare Hisako, e la bellissima e saggia capo pattuglia Miwa, cerca di impegnarsi duramente in quello che fa e di nascondere a sé stessa quanto le manchi la vita normale di tutti i giorni e il caro amico.
Noboru continua la sua vita sulla Terra tra club di kendo ed esami, cercando ovunque tracce di Nagamine, interrogandosi su come sia vivere una vita nella quale il tuo futuro è già stato scritto e deciso da qualcun altro.
A complicare le cose vi è la distanza nello spazio e nel tempo. L'unico modo che hanno i due ragazzi per comunicare è utilizzare delle mail, nelle quali si confrontano, parlando di come si svolge la vita sulla Terra e sullo spazio, consentendo ai due ragazzi di continuare la loro relazione di amicizia. Purtroppo, man mano che la Lysithea si allontana, maggiore è il tempo che occorrono perché le mail di Nagamine giungano a Noboru. Distanza che, in breve tempo, richiederà mesi, addirittura anni di tempo.
Iniziano dunque i malintesi e le sofferenze.
Noboru è convinto che l'amica si sia ormai dimenticata di lui, non ricevendo da lei notizie da tempo. Si sente stupido a sprecare la sua vita ossessionato dall'attesa di una mail e decide di vivere la sua adolescenza, scegliendo a quale università iscriversi, frequentando una ragazza, cercando sé stesso. Nagamine si rivela una vera promessa e tutti i membri dell'equipaggio iniziano a pretendere molto da lei... ma la giovane inizia a comprendere sempre più quell'apatia che la pervade e i suoi sentimenti si fanno sempre più chiari.
Non sarà un percorso breve né tanto meno facile per nessuno dei due protagonisti, ma la presa di coscienza di provare un sentimento d'amore sarà la svolta decisiva per entrambi, che guiderà le loro vite verso una svolta decisiva.
Come è facile intendere dalla mia promessa, amo questo manga.
Ero parecchio perplessa riguardo le storie d'amore quando, quasi otto anni fa dal momento in cui scrivo, mia sorella minore tornò a casa con questo manga tra le mani, consigliandomi caldamente di leggerlo. Mi immaginavo la storiella sdolcinata e melensa, farcita di soliti cliché, senza nulla di nuovo da offrire. Una storia scontata. Che sorpresa scoprire che questo fumetto presentava invece qualcosa di totalmente differente!
La voce delle stelle non presenta le solite scene d'amore, rossori scontati o il bacio accidentale scambiato per caso quando ormai il lettore se l'aspetta.
L'amore attorno al quale si intrecciano le storie, e l'evoluzione psicologiche dei protagonisti, è del tutto platonico. Si sviluppa molto lentamente, prendendo forma gradualmente, capitolo dopo capitolo, vignetta dopo vignetta, tant'è che anche il lettore stesso fatica a delineare il sottile confine tra amicizia e amore che abbraccia i due adolescenti. Ma questo manga non tratta solo il tema dell'amore, ma anche della vita in generale. Crescere, prendere quelle decisioni che segneranno le varie tappe dell'esistenza, le paure e i dubbi sul futuro, il mettersi in gioco, il giudicare il proprio operato cercando di capire se la vita che si è scelto è quella che veramente ci soddisfa... con straordinaria maestria Mizu Sahara, ripercorrendo la trama dell'opera originale di Makoto Shinkai, si muove tra lontani pianeti e ambienti scolastici, ricorrendo a delicati flashback per riprendere il passato e spostarlo nel presente, facendoci soffermare su dettagli che altrimenti potrebbero sembrare irrilevanti come una forcina per capelli, o le scorribande in una giornata di pioggia. Comprendiamo i tormenti e i dubbi sia di Mikako che di Noboru, seguendone le vicende con complicità e malinconia. In questo manga non vi sono scene estreme, non ci sono pianti irrefrenabili o esplosioni ingiustificate di rabbia, nessuna improbabile promessa di matrimonio gridata all'improvviso. Ne "La voce delle stelle" si è spettatori esterni di quella che è la naturale crescita di due adolescenti tranquilli, che sognano di trascorrere insieme le loro giornate. La presenza di Mecha ed extraterrestri non rende l'opera fantascientifica o irreale, ma ci fa riflettere e pensare e rende ottimamente l'idea di quello che potrebbe succedere se veramente ci si dovesse imbattere in forme di vita aliene. Ed ecco che scopriamo anche che gli alieni, in quanto lontani nella galassia, diventano forse fin troppo presto una cosa scontata e banale, di scarso interesse per la massa che continua la sua vita. Ma Nagamine è lassù, e questo Noboru non lo riesce a dimenticare.
"La voce delle stelle" è un manga dove tutto sembra essere bello.
Dialoghi curati e pertinenti, ricercati, dove ogni parola è ricca di significato.
Disegni particolari ma molto curati nei dettagli e negli scenari, dove Mizu Sahara si dimostra estremamente capace sia nel disegnare personaggi umani che robot, sia i luoghi comuni della vita di tutti giorni che inventare paesaggi di mondi lontani e sconosciuti. Superba anche la capacità di ricorrere ai flashback o di introdurre le frasi delle mail che i ragazzi si scambiano, riuscendo ad alternare scene dinamiche a scene di struggente malinconia, spezzando l'atmosfera ma riuscendo a creare una particolare continuità tra passato e presente.
Una storia che mi sento veramente di consigliare a tutti quanti, così come l'anime nonché opera originale.
Mi riesce difficile immaginare che qualcuno possa leggere questa storia senza fermarsi un momento a riflettere ed essere grati di vivere attorniati da quello che ci piace, di poter trovare la bellezza nel sole estivo e nella pioggia autunnale. Senza essere scontato o banale, "La voce delle stelle" riesce a regalare tutto questo.
Un volume unico, non impegnativo, che ha fatto e fa tutt'ora parlare di sé.
E' un piacere poter essere qua a terminare questa recensione, mentre con un sorriso getto un'occhiata alla mia copia personale di questo volumetto, che ora riporrò nello scaffale mentre tante emozioni sono ancora vive dentro di me, in attesa di sfogliarlo nuovamente tra qualche mese e riscoprirne la magia.


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Atom

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
"La voce delle stelle" è un lavoro illustrato dalla mangaka Mizu Sahara, frutto dell'adattamento dell'anime creato da Makoto Shinkai.

Solitamente cerco di evitare i manga tratti da anime, ma vista l'eccezionalità del caso, ho deciso di fare uno strappo alla regola. Difatti, cosa più unica che rara, il progetto creato da Shinkai è stato portato avanti in totale autonomia; un lavoro, per così dire, completamente casalingo.
Inoltre l'illustrazione ad acquerello della copertina mi ha sempre attirato moltissimo.

Sono trascorsi diversi anni da quando la prima missione spaziale, giunta su Marte, trovò le rovine di una popolazione extraterrestre. L'intera missione fu annientata e, da allora, i terrestri iniziarono a selezionare le truppe da inviare alla ricerca di quelli che vennero chiamati Tharsiani.

"La voce delle stelle" narra la storia di Noboru e Mikako, due compagni di classe, che finita la terza media sono costretti a separarsi. Mikako è stata scelta per aggregarsi alla nuova missione spaziale e proprio ora che i due non hanno più la possibilità di vedersi, scoprono che la loro amicizia è qualcosa di ben più profondo.

I protagonisti si trovano così divisi, non solo da una distanza immensa, ma soprattutto dallo spaventoso ed incessante scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni.
Rispetto al tempo scandito sulla Terra, quello che vive Mikako è come congelato e, ad ogni balzo nell'iperspazio, questo fenomeno si rende sempre più evidente.
Più si allontana, più il tempo che le sue e-mail impiegano a raggiungere l'amato si dilata e con esso inesorabilmente la distanza tra i due.
La paura di essere dimenticati diventa un dolore lacerante, il terrore di non fare più in tempo, soffocante.

Man mano che Mikako prende coscienza dei propri sentimenti si rende anche conto che, forse, la sua decisione di partire è stata troppo impulsiva. Non è un caso che gli studenti imbarcati nella missione interstellare continuino ad indossare le divise delle rispettive scuole di appartenenza. Come a voler sottolineare la crudeltà di vedersi negata la propria adolescenza. I buoni propositi della protagonista, uniti al fascino per lo spazio, si scontrano con la presa di coscienza circa la propria immaturità e le proprie paure.

"La voce delle stelle" è una storia incredibilmente poetica e malinconica. Scoprire di essere innamorati di qualcuno quando ormai sembra tutto perduto, e la distanza non è più ricucibile, è davvero straziante.
La narrazione fa larghissimo uso di flash-back, che riportano alla memoria dei ragazzi i loro ricordi più belli e hanno l'importante compito di farci comprendere la profondità del legame tra i due.

Nel manga si respira un'atmosfera irreale, impalpabile, ed il lettore si trova a "galleggiare" in uno spazio sospeso a metà tra i due capi dell'universo, in cui i protagonisti sembrano essere imprigionati.
Il tempo passa, mentre Noboru, privo ormai di un qualsiasi interesse verso il mondo che lo circonda, si lascia vivere nel tentativo di dimenticare quello che per lui e ormai un remoto passato. Il tempo passa, incurante delle pene inflitte al cuore di ragazzi, mentre Mikako, terrorizzata dagli anni che la separano dall'amato, teme di essere dimenticata.

I disegni della Sahara sono nella media, ma riescono perfettamente ad enfatizzare l'atmosfera pesante di cui è carica la narrazione. Non si parla di eccellenza, ma sono senz'altro piacevoli.

L'edizione d/visual è davvero bella. La sovraccoperta in rilievo che accoglie lo splendido acquerello in copertina è da dieci e lode. Sono inoltre presenti le pagine a colori, anche se purtroppo la carta utilizzata per queste, ma anche per quelle in bianco e nero, è davvero troppo rigida.


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GuardianTomberry

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Premesse: non ho visto l'anime da cui è stato tratto e sono al primo approccio verso questo autore, tale Makoto Shinkai, che ho sempre voluto approfondire (conosciuto ai più per "5 cm per Second" e il recente "Il Giardino delle Parole" portato nella penisola italiana dalla Dynit).

Ho trovato valido questo albo auto conclusivo: i disegni di Mizu Sahara son ben fatti anche se la stessa disegnatrice si scusa del tratto scarno (in realtà, l'ho trovato molto valido; inoltre notifico la presenza dei retini, cosa oramai di prassi da anni nella maggior parte delle opere, ma è un discorso a parte che magari approfondiremo in futuro). La storia ruota attorno a due ragazzi, adolescenti come tanti altri, che si innamorano "a loro insaputa" e se ne rendono conto solo con lo scorrere della vita, l'uno lontano dall'altro, mentre una missione cosmonautica alla ricerca di informazioni su una razza aliena li divide nel tempo e nello spazio. Il finale aperto fa presagire una evoluzione positiva spinta dalla speranza e dalla consolidazione di un rapporto rimasto saldo, connesso e rafforzato proprio nel momento cruciale in cui uno dei due vacilla e l'altro si trova in estrema difficoltà. Questa storia non narra di un'avventura spaziale, ma di un sentimento profondo, legato da semplici gesti importanti che sminuiscono tutto il resto anche se di portata fondamentale per la storia dell'umanità.

L'edizione D/VIsual - D/Books è molto bella, ottima carta, presenti pagine a colori, sovraccoperta ruvida, prezzo di 6,20 € nuovo, ma oramai, visto il fallimento e successiva annessione alla GP Publishing (a sua volta annessa a JPOP), è abbastanza difficile da reperire o almeno, io ho perso diverso tempo nel cercarlo per via dell'assenza fisica dal mercato (no inserzioni attive o nelle fumetteria della zona) e dal prezzo spesso superiore. Sono presenti un paio di errori di battitura sui quali si può sorvolare.

Sicuramente lo trovo un acquisto valido se pagato al giusto prezzo, quindi lo consiglio; però sottolineo nuovamente il fatto che non posso confrontarlo al momento con la controparte originale animata.


 6
dawnraptor

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Premetto che non ho visto l'anime e non è detto che lo farò in seguito. Sempre in movimento il futuro è, per dirla col maestro Yoda. Ho letto il manga perché pareva fosse più approfondito dal punto di vista caratteriale e, da questo punto di vista, non sono stata delusa.

Poetica: questo è, forse, l'aggettivo che meglio definisce quest'opera. C'è poesia nel malinconico comprendere quanto si stia allontanando, più nel tempo che nello spazio, qualcosa che si vorrebbe vicino. Affrontando il tema dei paradossi temporali nei viaggi interstellari, "La voce delle stelle" ci regala uno spaccato un po' infantile e ingenuo dei possibili pensieri e percorsi di vita di due innamoratini divisi dagli anni-luce. Anzi, descrive il bizzarro nascere di un amore a distanza, perché i due ragazzini non si erano resi conto, al momento della partenza della ragazza, di amarsi. Vediamo quindi uno dei rari casi in cui la distanza, che qui è doppia, trattandosi di spazio e tempo, lungi dal distruggere un amore, lo fa sbocciare.

E' tutto molto delicato, sognante. Per una volta, non è la ragazza a rimanere a casa a struggersi per il suo uomo che parte per la battaglia: è invece lei che viene arruolata e dovrà combattere con un nuovo ambiente, pericoli alieni e il dubbio di essere stata dimenticata. Sarà il ragazzino a restare sulla terra e a diventare adulto, nei mesi e negli anni scanditi da messaggi al cellulare sempre più distanziati e sempre meno significativi, almeno in principio. Ma basterà che ciascuno, nella propria solitudine, abbia la conferma di essere ricordato, che ecco: nel deserto del freddo vuoto degli anni luce sboccerà l'amore.

Ci lasciano con la speranza che le cose finiscano bene, prima o poi: in fondo si tratta solo di aspettare. Peccato che uno svarione nelle ultime pagine rovini un po' tutta la storia: non si capisce perché un messaggio, che dovrebbe impiegarci quasi vent'anni, arrivi con immediatezza. E purtroppo, in una storia dove il fattore tempo è così essenziale, questa è una pecca imperdonabile.

Non bisogna però dimenticare che, oltre a questo tema dell'amore a doppia distanza, ne viene sviluppato un altro: la missione spaziale parte per raccogliere dati su una civiltà extraterrestre che viene vista come minaccia letale da distruggere, ma che in realtà potrebbe benissimo essere pacifica. Assistiamo quindi alla condanna della solita filosofia del "prima sparo e poi chiedo cosa vuole". E questa è decisamente una buona cosa.

Devo però ammettere che i disegni non mi hanno completamente soddisfatto: i tratti sono spesso abbozzati, gli sfondi abbastanza carenti. Insomma: dal punto di vista grafico non si può certo definirlo un capolavoro.

Tutto sommato, a mio modesto e personalissimo parere, considerata la grafica e lo svarione di cui sopra, non mi sentirei di dare più di 6,5. Ma, considerata quella che per me è una trama molto originale, per quanto spesso un pò ingenua, arrotonderò a 7.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
L'anime "Voice of a Distan Star", meglio conosciuto nel bel paese come "La voce delle stelle", è l'opera che ha innalzato nell'immaginario collettivo la figura di Makoto Shinkai come "poeta dell'animazione", titolo confermato poi con le opere successive. L'opera ha riscosso molto successo soprattutto per il fatto che è stata interamente creata dal solo Shinkai (solo successivamente è stato aiutato da uno studio per il comparto sonoro) con il suo computer in due lunghi anni, e purtroppo proprio per questo l'opera presentava evidenti limitazioni sotto diversi aspetti ma il cuore, l'anima, o comunque la vogliate chiamare era ben chiara e presente, nella regia, nella lenta e silenziosa narrazione, ogni singolo secondo era permeato di poesia. Nel 2005 la sceneggiatura viene adattata a manga dalla abile Mizu "My Girl" Sahara, i cui disegni incontrano perfettamente lo stile di Shinkai. I due collaboreranno ancora per l'adattamento di "Beyond the Clouds" l'anno successivo, confermando che due autori intensi in grado di imprimere forti emozioni nelle loro opere siano una coppia degna di nota.

L'umanità ha trovato i resti di una civiltà alinea, apprendendone molti segreti tecnologici. Ora le flotte spaziali inseguono i Tharsiani ed i piloti in grado di guidare i Tracer vengono selezionati in modo autonomo da un computer dell'Onu. Tra questi c'è Nagamine, che è stata imbarcata prima di iniziare il liceo, separandosi così da Noboru. Tra i due c'era un'amicizia profonda e spontanea che mascherava il germoglio di un sentimento molto più forte e grande che continuava a crescere. La loro lontananza è colmata solo da messaggi che tardano sempre più ad arrivare e questa lontananza farà crescere i loro sentimenti in modo sempre più forte, risvegliando così il cuore sopito che darà vita ad una sola speranza, quella che il momento di reincontrarsi arriverà.
Il plot di base è stato ampliato e corretto, con tutto ciò di positivo e negativo che ne consegue: i personaggi son meglio caratterizzati grazie anche alla presenza di personaggi secondari, la storia viene ampliata con tanti piccoli eventi facendola diventare più completa e ci sono numerose spiegazioni per spiegare al meglio i numerosi tratti fumosi. Però a tanti di questi non si può porre rimedio senza stravolgere troppo, quindi alcuni punti oscuri ed altre forzature rimangono.
A dispetto di tutti gli eventuali difetti della trama però bisogna anche comprendere l'intento di creare una struggente storia d'amore malinconica che però finisce con l'emozionare il lettore mostrando un amore puro ed intenso che lascia ai giovani la possibilità di andare avanti nonostante le pesanti difficoltà, e questo lo fa perfettamente.

I disegni di Mizu Sahara, con il suo tratto gentile, delicato e graffiante, sposano perfettamente la regia di Makoto Shinkai nel possibile. Le tavole abbondano di primi piani dove i volti incredibilmente espressivi sottolineano perfettamente i dialoghi più intimi ed emotivi, e non mancano alcune panoramiche d'impatto per incorniciare i momenti più delicati e toccanti. Una caratteristica dell'anime è stata ovviamente adattata come possibile, i significativi silenzi: le tavole spaziose offrono brevi dialoghi spezzettati infondendo una tranquillità narrativa difficile da spiegare mentre ogni parola si fonde con una particolare immagine dando così ancora più importanza al tutto.

L'anime era distribuito in Italia dalla D/visual (successivamente dalla Kaze) e la stessa ne ha curato il manga. La sovraccoperta contiene un volumetto corposo con buona carta, spessa anche se non proprio bianca, e ancora più belle sono le splendide pagine a colori dalle tinte acquarello. Il manga è disponibile singolarmente o in una edizione limitata con sovrapprezzo che contiene anche il film e un booklet esclusivo.

Se l'anime de "La voce delle stelle" era famoso per la sua fattura casalinga e per l'abile poesia di Shinaki, il manga sottolinea invece l'opera per le sue qualità emotive ancor di più. La matita di Sahara dà vita a disegni espressivi e malinconici, perfetti per l'atmosfera.
Un altro, o il primo, mezzo per conoscere la magica e malinconica poesia di Shinkai, in una storia incredibilmente struggente dove tra i due ragazzi nasce e cresce un amore che per via della lontananza e della tristezza diventa sempre più forte, infondendo loro la forza di aspettare e sperare, sicuri che il momento di rincontrarsi arriverà, ed il sole tornerà a splendere sul volto sorridente bagnato di lacrime.


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CrocifissionePop

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
''La voce delle stelle'' è la versione cartacea del cortometraggio casalingo di Makoto Shinkai, illustrato dalla mangaka Mizu Sahara, edito in Italia dalla sezione ''d/books''.
La storia tratta della lontana relazione che decidono di mantenere Noboru e Mikako, lontana in quanto Mikako deve partire per un addestramento che le permetterà di pilotare un Tracer, robot in grado di distruggere i Tharsiani, alieni abitanti di altri pianeti i quali umani stanno studiando nelle loro diverse missioni.
I due giovani, inconsapevoli dei reciproci sentimenti, andranno individualmente comprendendo questi ultimi man man che i messaggi impiegano anni ad arrivare ed i pensieri cominciano ad oscillare in quanto il loro modo di vivere non permette loro di respirare, proprio perché la loro relazione viene portata avanti dallo scambio di email tramite cellulari.

I due personaggi si perdono in pensieri piuttosto infantili e delicati, i loro sentimenti vengono descritti come qualcosa di puro e per questo destinati a durare e crescere nell'attesa dell'incontro. Se non fossero stati giovani e sopratutto adolescenti inesperti, il sentimento sigillato nel loro cervello non sarebbe stato ugualmente trattato in quanto la purezza e l'infantilità di crogiolarsi in un pensiero troppo lontano può crescere unicamente in un corpo libero da altre vite vissute.
La passività dei due personaggi è riscontrabile in quanto il loro unico moto vitale sia quello del riunirsi senza poi trattare quello che accadrebbe se ciò realmente si realizzasse, particolare importante in quanto la loro relazione non si basi sul presente ma su un ipotetico futuro il quale viene fatto concepire ma che concretamente non viene realizzato, lasciando poi intendere il lieto fine, o magari ad un lettore più fantasioso e drammatico, qualche altro epilogo.

Disegno: il tratto di Sahara Mizu riesce sempre in ogni storia che le viene offerta, i personaggi sono ben disegnati e gli sfondi e i paesaggi sono comprensibili. Si pecca nelle scene di combattimento in quanto bisogna ben riconoscere le forme, altrimenti la lettura veloce di una tavola priva di scritto potrebbe risultare difficile.
Un'altra pecca, forse modo errato di analizzare il punto, è il livello grafico che l'autrice aveva raggiunto nella realizzazione dell'opera. Decisamente inferiore e meno personale, lo stile è in fase di concepimento e individualità stilistica, portando chi è già a conoscenza di altre opere dell'autrice ad un'analisi piuttosto retriva di questa, giustificandole però la maturazione che ha già da un po' messo le sue basi.
Le tavole a colori sono degne del nome del creatore, acquerellate e a carboncino. Sopratutto in quella della copertina può ritrovarsi il pieno stile e l'attuale maturazione dell'autrice capace di toccare la carne e l'espressione di un'immagine fino a renderla malinconica ed appassita. Indubbiamente azzeccatissima per la realizzazione di un'opera dal tema trasparente caro all'autrice in quanto dedita, nelle sue storie, a temi simili.

Edizione italiana: l'opera è edita come sopra detto dalla divisione d/books al prezzo di 6,20. Conta una sovra copertina ruvida, pagine a colori plastificate ed una qualità della carta molto alta piuttosto pesante di grammatura. Il prezzo è meritatissimo in quanto per il forbito, di pagine, volume altre case editrici avrebbero dedicato un prezzo maggiore.
La pecca dell'edizione si trova nella traduzione la quale difetta di frequenti errori di trascrizione, rendendo un po' ridicolo tutto il discorso nel quale l'errore è presente. Sarebbe il caso di revisionare il volume e ripartire con una ristampa.

Impressioni personali: mi trovo in difficoltà nell'analizzare quest'opera in quanto lo scorrere veloce delle pagine impiega una difficile opinione finale. Il lettore conclude il volume avendo davvero percorso un velocissimo viaggio tra distanze e distanze senza essersi fermato. La storia merita una lettura e volendo una rilettura, essendo questa una storia da un volume, l'impiego di tempo è limitato.
La trama può trovare diverse lacune in quanto non vengono spiegate questioni, tra le quali non sono riuscita a trovare la risposta ad un dubbio: perché gli umani cercano di distruggere i Tharsiani? Potrebbe sembrare una domanda alquanto stupida in quanto credo proprio lo sia, ma nella storia non ho trovato risposta. Non riesco a capire se data l'ambientazione futuristica, l'entrare in guerra con alieni sia argomentazione scontata o punto non definito.

Il voto è 7, come sopra detto la storia nonostante abbia una dolcezza ed una infantilità piuttosto trasparenti, pecchi in alcuni punto inspiegabili, il disegno non mi soddisfa in alcune parti in quanto abituata ad un livello maggiore dell'autrice mi trovo incapace di apprezzare pienamente le tavole, un altro difetto è la mediocre traduzione in italiano e la sua stampa incerta.
In sintesi, rivolgendomi a chi è interessato all'opera, consiglio la sua lettura in quanto facente parte di una collezione commerciale di Makoto Shinkai e quindi parte della produzione dell'artista, come storia in sé può essere letta con una lente opaca e gentile sugli occhi.


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micheles

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Di Sahara Mizu ho letto anche "My Girl". Leggendo "La voce delle stelle" mi sono reso conto che ci sono non poche somiglianze tra le due opere. In entrambi i casi si parla di amore a distanza e dell'incapacità di abbandonare i ricordi felici. Personalmente sono stato educato fin da piccolo alla filosofia di "vivi nel presente, non nel passato", per cui non capisco minimamente queste opere. Mi rendo conto che persone di carattere nostalgico possano amare "La voce delle stelle", ma a me non piace, mi ha dato anche leggermente fastidio, troppo sentimentale e melanconico. Sono altre le opere che mi piacciono: mi vengono in mente manga eccellenti come Vitamin, Cappuccino, Usagi Drop, Afterschool Nightmare che sono scritti da autrici con la testa.

Faccio anche notare uno svarione gigantesco. Tutto il manga si fonda sul fatto che le lunghe distanze interplanetarie comportano lunghe attese tra un messaggio e l'altro: in particolare alla fine della serie la protagonista si trova a 8 anni e 7 mesi luce di distanza dalla Terra. Com'è possibile allora che quando mandano un messaggio di emergenza ricevano una risposta praticamente immediata dalla Terra che li avvisa dell'arrivo una missione di salvataggio? Il tempo di attesa sarebbe dovuto essere di 17 anni e 2 mesi! Capisco che "La voce delle stelle" non sia veramente un'opera di fantascienza, ma una storia sentimentale, però potevano adottare un minimo di consistenza logica.

Per questi motivi non riesco a dare un voto sufficiente, anche se i disegni sono buoni e sicuramente la storia è ben costruita a livello di sceneggiatura e di abilità di mettere in immagini. Il mio voto sarebbe 5.5 ma lo calo di mezzo punto perché questo manga è già troppo sopravvalutato e comunque per me i personaggi contano molto di più dei disegni.


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Akeiron

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Separati dal tempo e dallo spazio, due giovani innamorati tentano di superare la distanza che li separa, comunicando con i loro cellulari. Sembrerebbe un compito impossibile, ma la tecnologia dà loro una mano, anche se non può nulla contro le leggi della fisica: le comunicazioni viaggiano pur sempre alla velocità della luce, che nello spazio significa andare lentamente. Nonostante tutto, cercheranno di non perdersi in qualche modo...

Bella la costruzione della storia, che coinvolge pur nella sua semplicità, portando il lettore a tifare naturalmente per i protagonisti. Ritornano alcune atmosfere e alcuni temi di Evangelion in quest'opera, ma con meno stranezze e paranoie adolescenziali alla Rei Ayanami. L'atmosfera "pastellata", un po' romantica e malinconica suggerita dalla copertina pervade il manga, dandogli quel sapore sognante e abbastanza gradevole, per quanto forse poco adatta ad un lettore appassionato (esclusivamente) di shonen.

Non amo particolarmente il genere perché mi piace trovare qualcosa in più del romanticismo in quello che leggo, come mi piace trovare qualcosa in più delle battute in fumetti comici, più delle donnine svestite in fumetti erotici (sarà per quello che non leggo quasi mai fumetti erotici?), e così via. Qui qualcosa c'è, perciò il mio 8 potrebbe essere anche un 9. Soltanto, non riesco ad appassionarmi troppo ad uno stile di disegno che in alcuni casi mi pare leggermente trascurato, e quindi ritengo giusto punire con un altro punto in meno.

L'edizione della D/Visual è davvero ben fatta, per il prezzo onesto a cui viene venduta. Difficile che questo volume deluda anche i più maniaci della carta bianca e spessa. C'è persino qualche volume in carta patinata a colori. Insomma, è un volume da avere, secondo me.


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hallymay

Volumi letti: 10/1 --- Voto 10
Non c'è molto da aggiungere alla piccola perla di Makoto Shinkai La Voce delle Stelle, dunque con un materiale del genere sarebbe stato veramente difficile fare un brutto manga.
Il fumetto in questione è davvero una meraviglia di poesia, romanticismo e giusti ritmi, che andando molto lenti e lasciando molto spazio all'introspezione e alla tragedia che lega questi due innamorati adolescenti, riesce a dare senso all'opera e dare risonanza allo splendido finale.
L'edizione d/books poi fa veramente il botto, con sovracopertina e una qualità della stampa eccellente. Consigliatissimo.


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Lybra

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Ovviamente non poteva mancare questo capolavoro nella mia collezione.
Del manga in sé c'è poco da dire: due ragazzi separati, sempre più lontani, che nonostante la distanza e la mancanza di comunicazioni si amano e si ameranno sempre.
Giusto il volume autoconclusivo, la storia vuole solo "accennare" ad una tematica di una storia d'amore e non raccontarci l'intera storia d'amore, per quello ci sono già centinaia di shojo.

Ammetto che non so nemmeno bene cosa scrivere se non: compratelo! 6€ sono un prezzo onesto per un bell'albo d/books con sovracopertina, pagine a colori e carta liscia di qualità, anche se trasparente come sempre.

Inoltre avviso chiunque che forse è sconsigliata la lettura a chi non è nella migliore forma psicologica, per quanto mi riguarda mi è venuta addosso anche abbastanza paura e angoscia nel leggere il manga (ma anche nel vedere l'anime) e anche io, come altri recensori primadi me, ho sentito una fitta al cuore a pensare alla propria donna amata sempre più lontano... ma per fortuna, finito il volumetto, la paura svanisce.

Complimenti agli autori ma sopratutto a Shinkai per aver reso l'angoscia dell'attesa dei messaggi non tanto con i soliti ragazzi su continenti separati in guerra, ma con questa idea realistica che nello spazio le comunicazioni non sono real-time come sulla Terra; insomma, ha unito il fantascientifico (viaggio su altre galassie) ad una base scientifica (velocità di propagazione delle onde radio su lunghissime distanze).


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Rimdo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Un giorno ho sentito parlare di un anime realizzato in parte in computer grafica, realizzato da una sola persona che ha dedicato anima e corpo a questo immenso lavoro durante le pause dal lavoro.
Un tale lavoro di immensa fatica e devoto impegno volevo a tutti i costi vederlo; purtroppo era terminato, e non era possibile ordinarne altri al momento. Così ho deciso per curiosità di comprare il manga. Successivamente ho anche visto l'anime, in modo da poter fare un confronto.
Ovviamente a livello di design l'anime è superiore, in quanto oltre ad essere l'idea originale, vedere il tutto il movimento da altre sensazioni nella mente dell'autore che la matita di un altro non può dare. Tuttavia, nel plot, il manga è decisamente superiore all'anime. Il modo in cui è scritto fa capire addirittura meglio la lontananza fra i due, questo vuoto che ci separa dalla persona amata. Ho subito pensato a me stesso e a mia moglie (all'epoca ancora la mia fidanzata): e se una distanza così ci dividesse? Che angoscia dover aspettare persino (verso la fine del fumetto) un anno o più, per poter leggere solo alcune parole della persona amata. Un angoscia che nonostante in epoca moderna la si può paragonare alle grande distanze del passato, dove potevano intercorrere mesi e mesi perchè delle lettere d'amore potessero via nave giungere a destinazione. E così tantissimi sentimenti e sensazioni racchiuse in un unico ed intenso volume. Da non perdere, unitamente all'anime. Altra nota, la popolazione aliena che si crede nemica è qui descritta maggiormente: mentre nell'anime non viene spiegato, nel manga viene fatto capire che in realtà è pacifica, e che è stato l'uomo ad attaccarla per prima... e così il manga si arricchisce di un'ulteriore morale, quella dell'uomo che continua ad espandersi anche nello spazio dopo la terra, con il più totale disinteresse per quello che riguarda la tutela della natura e delle altre specie, in nome di potere e denaro. Tema ricorrente che ritroviamo anche nel recente capolavoro del cinema Avatar.


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Aniya

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
La voce delle stelle, versione cartacea dell’omonimo lavoro di Makoto Shinkai, forse meglio conosciuto come Hoshi no Koe, è disegnato egregiamente da Mizu Sahara e raccolto in un unico volume.
Parla di Noboru e Mikako, due ragazzi che si amano ma che non possono stare insieme visto che la ragazza decide di partire per lo spazio alla ricerca dei tharsiani, una civiltà aliena. L’unico mezzo che permette loro di sentirsi è il cellulare, ma più lei si allontana più i messaggi impiegano tempo a giungere a destinazione.
Bellissimo, indubbiamente superiore al cortometraggio, da leggere anche se il genere non è tra i propri preferiti (per quel che mi riguarda La Voce delle Stelle è l’unico shojo che è riuscito a piacermi).
Manga di buona qualità, vale sicuramente la pena spendere 6 euro e 20 per averlo.


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hideki20

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Bellissimo... direi quasi superiore all'anime se solo si potesse sentire simultaneamente anche la bellissima colonna sonora... ma infine sono entrambi dei veri capolavori.
Prima di leggere il manga vedetevi l'anime... ne trarrete più soddisfazione ve lo posso garantire.

Un altro dieci va dato alla fattura del manga, molto bella la copertina, ma l'eccellenza sono le pagine colorate all'interno. La carta usata è bella solida e non vi rimarranno in mano pezzi di pagine o pagine intere. Questi 6,20 euro li spenderete con il sorriso sul volto... ^^

panapp

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panapp

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Molto interessante. Differendo leggermente dal cortometraggio, l'autrice riesce a creare atmosfere molto delicate ed anche piuttosto originali e comunica con grande talento e senza molte parole le emozioni dei due protagonisti. Piccola nota per la piacevolissima e notevole capacità di rappresentazione dell'anatomia umana e dei capelli, sempre molto curati.

Naco

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Naco

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
L'ho letto quasi per caso, ma devo dire che me ne sono innamorata subito. Non ho mai visto l'OAV a cui si riferisce, e per questo motivo mi sono avvicinata al volume del tutto ignara di quel che vi avrei trovato.
L'ho trovato semplicemente meraviglioso. A volte, il tratto, la lentezza e la profondità dei pensieri e dei personaggi, mi ha ricordato Honey and Clover. Non si tratta di un manga complesso: i personaggi principali sono solo due e i copersonaggi anche, sono pochi e appaiono raramente. Sono i pensieri dei due protagonisti che lasciano sospeso il lettore a metà fra il sogno e la realtà: attraverso le email dei due ragazzi, i loro pensieri, si avverte la loro crescita, ma anche quel legame fortissimo che li lega.
Bellissimi anche i disegni, semplici, ma estremamente precisi e puliti.
Un pregio anche all'edizione: davvero bellissima.

Cicco

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Cicco

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Ad appena due mesi dalla recensione di Tacchan di <a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?id=3300¬izia=1">Kajimunugatai - Racconti di vita e di morte portati dal vento</a>, apprezzato albo della D/Visual, mi ritrovo a scrivere di un´altra perla di questa casa editrice: Hoshi no Koe, <b>La voce delle Stelle</b> di Mizu Sahara.
Tratto dal <a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?titolo=Hoshi+no+Koe">cortometraggio</a>, famoso in tutto il mondo per la sua realizzazione "casalinga", di Makoto Shinkai, Hoshi no Koe narra la tormentata storia d'amore tra Noboru e Mikako, due ragazzi che non si possono godere il loro amore dai tratti tipicamente adolescenziale siccome Mikako parte per lo spazio per allenarsi all'uso dei Tracer, robot che dovranno scontrarsi con i Tharsiani, popolazione aliena di cui i terrestri non sanno niente.
Vista la lontananza che divide i due, l'unico modo che rimane a loro per sentirsi è la posta elettronica ma l'aumento continuo della distanza spazio temporale fa si che i messaggi che prima venivano recapitati in poche ore possano metterci giorni e addirittura anni per giungere a destinazione.
Cosa produrrà questo problema di comunicazione? I due riusciranno a restare "uniti"?

Hoshie no Koe è la prima opera di Mizu Sahara ad essere pubblicata in Italia ma dalle abilità emerse in quest'albo mi è difficile credere che questa sia l'opera prima dell'autrice.
Un particolare interessante è la maestria dell´autrice nel rappresentare i volti non solo esteticamente belli ma, soprattutto, di far emergere con chiarezza dalle espressioni dei personaggi i sentimenti che stanno provando.
Degno d'attenzione è anche la struttura narrativa che non è solo intrecciata sul piano temporale, sono numerosi i flaskback, ma vi è anche un intreccio per quanto riguarda la voce narrante che è sia quella di Noboru sia quella di Mikako così da rendere il manga ancora più coinvolgente.
Vi è poi il lato citazionista di Hoshie no Koe, immagino che nel costruire questa storia Makoto Shinkai abbia volutamente inserito alcuni elementi presi da altre serie robotiche, come ad esempio da <a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?titolo=Gunbuster">Gunbuster</a> il problema del tempo, da <a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?titolo=Nadesico+-+the+Movie">Nadesico</a> alcuni elementi della popolazione aliena e da <a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?titolo=Gundam+0079+the+Movies">Gundam</a> il problema se il nemico rappresenta davvero un'entità malvagia e il far pilotare robot a ragazzini.
E' importante comunque rilevare come questo manga non ha solo aspetti positivi ma anche di negativi come la caratterizzazione dei due personaggi principali che forse per la relativa brevità che contraddistingue un volume autoconclusivo o per l'interesse dell'autore nel rappresentare solo l'aspetto affettivo di questa storia sono poco delineati psicologicamente, tanto da risultare quasi piatti.

Insomma, Hoshie no Koe non è un capolavoro ma è un manga di cui consiglio la lettura per il suo lato <i>dolciastro</i> perchè cosa mi stupisce è come l'autrice riesca a rappresentare una banale storia d'amore a distanza, con l'aggiunta di qualche elemento tecnologico che la differenzia un po´ dai prodotti di questo genere, donandogli una freschezza che difficilmente ci si potrebbe aspettare e che riesce a rendere questa storia davvero struggente.

Per quanto riguarda l'edizione di questo fumetto c'è poco da dire, la D/Visual è una spanna sopra le altre case editrici italiane.
La sovracopertina in carta dura, l'albo solido e resistente, le pagine a colori su carta patinata, la carta bianca e spessa che tiene perfettamente il nero rendono questo albo una gioia per gli occhi che vale i tutti i 6,20 euro di copertina.