logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
kirk

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
Questo è il secondo manga di Masanori Ota (alias Masamune Shirow) che recensisco, il primo era "Squadra Speciale Ghost" e anche questa nella versione all’occidentale, pubblicata a metà anni novanta dalla Star Comics. In realtà l’avevo già parzialmente letta su "Zero", il magazine della Granata.
Questo manga è del 1985 pubblicato in Giappone dalla Seinshinsha che in precedenza aveva già pubblicato un altro manga di Shirow chiamato "Black Magic". Il presidente di questa piccola casa editrice ha voluto avere nella sua scuderia il giovane promettente mangaka a tutti i costi… ma sottolineo che essendo una piccola casa editrice questo particolare è irrilevante in quanto il suo rango è inferiore a quello di un direttore di una rivista di massa o di qualche suo redattore.
In "Appleseed" troviamo un cast di nomi di personaggi provenienti dalla mitologia greca tipo Briareos, Gea, Nike ecc. , ma ciò é solo folklore perché non ci sono nei personaggi del fumetto il carattere e le caratteristiche dei loro equivalenti mitologici.

I quattro volumi del fumetto sono una collezione di storie slegate l’una dall'altra e per renderle più comprensibili l’autore ha messo delle grosse appendici. Naturalmente se io le avessi dovute leggere gli avrei assegnato un’insufficienza: in un fumetto non ci devono essere così lunghe descrizioni, ma esse devono essere messe all'interno della trama in modo tale che si abbiano le spiegazioni man mano che si va avanti.
Dopo aver letto il primo volume gli avrei dato un otto, purtroppo leggendo il resto della storia non sono in grado di premiare con un così bel voto l’autore: il fumetto risente dei suoi anni e alcune storie si sono dimostrate pesanti. Anche stavolta gli devo dare un sei infischiandomene di quanto era famoso e di quanto prestigio aveva il suo nome. Mi complimento con l’autore per il fatto che ha fatto tutto da solo, senza l’aiuto di uno staff, ma riconosco che un lavoro di squadra avrebbe reso migliore questo suo manga


 0
Atom

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
Finalmente riesco a leggere "Appleseed", uno di quei titoli che è impossibile non conoscere, scritto e disegnato da Masamune Shirow.

In sintesi, il manga racconta le vicende di Deunan e Briareos, una coppia abbastanza atipica, costituita da una ragazza ed un cyborg.
Sopravvissuti all'ultima guerra globale, i due vengono portati ad Olympus, un'isola governata da un computer, concretizzazione del tentativo di creare una nazione perfetta, priva di tensioni interne. Tentativo utopistico, come si vedrà, dimostrato anche dal fatto che entrambi i protagonisti fanno parte del corpo di polizia antiterroristico ESWAT.

I bei propositi c'erano tutti, e di occasioni per affrontare tematiche importanti l'autore ne crea tante, ma a mio avviso fa un grosso buco nell'acqua.
Il problema fondamentale di Shirow, che ripeterà identico in "Ghost in the shell", è che non riesce a calare le sue riflessioni in un contesto e quindi in una trama.
Le sue considerazioni sull'inevitabile aggressività insita nella natura umana e quindi sull'incapacità dell'uomo di vivere in pace con i propri simili, oppure circa lo sfrenato progresso scientifico e tecnologico e le conseguenze che ne derivano, vengono messe in bocca ai personaggi in modi e tempi che il più delle volte appaiono casuali, facendo sì che scivolino via senza mai colpire nel segno.

Tiro sempre un sospiro di sollievo quando mi trovo a dover criticare un autore avendo la sua benedizione. Si, perché è proprio Shirow che, come se leggesse nella mia mente, espone gli enormi limiti della sua opera all'interno di una postfazione.
Certamente gli va dato atto della sua onestà intellettuale, ma altrettanto certa è l'ingenuità che dimostra nel dichiarare apertamente certe cose.
Dire che, su richiesta dei suoi fan, della casa editrice, e in fin dei conti anche di se stesso, ci fosse bisogno di fare il punto della situazione perché, in parole povere, nessuno aveva capito un accidenti della storia, non è roba da poco.
E così, a fine volume, ci troviamo innanzi all'elenco dei personaggi, dei ruoli, delle nazioni implicate, persino dell'organigramma della città di Olympus, luogo in cui si svolgono i fatti. Troviamo la cronologia dagli anni ottanta fino al 21xx. Insomma, l'autore cerca di rendere più chiaro ciò che chiaro non è affatto, finendo anche con l'esagerare.
E' un po come se, durante l'intervallo di un film, ci fosse il regista che spieghi quello che hai appena visto. Dubito che una pellicola del genere verrebbe mai prodotta.
Dire oltretutto che, a causa delle elucubrazioni cervellotiche messe in piedi, non fosse riuscito a riprendere con facilità le redini del manga è altrettanto grave.

Certo, sono tutte sensazioni che ho avuto leggendo e quindi sono perfettamente d'accordo con l'autore, ma mi fanno morir dal ridere coloro i quali, non si sa bene per quale motivo, pur di difendere l'opera in questione si arrampicano sugli specchi e accusano gli altri di non comprenderla perché sono abituati a letture semplici.
Personalmente, dopo venti anni di di manga di ogni genere, da un fumetto mi aspetto una trama comprensibile e non concetti buttati alla rinfusa, come da un bambino che racconta alla mamma la giornata a scuola.
Si chiama sempre sceneggiatura, anche se molti vogliono far finta che non serva.
Magari se invece di scrivere centinaia di pagine di spiegazioni su armi, armamenti, tattiche di guerriglia e via dicendo, l'autore si fosse concentrato sullo scrivere una sceneggiatura decente?

Appleseed sembra il risultato di un brain-storming, senza che però ci sia qualcuno che si sia curato di rielaborare ed ordinare i concetti.
Sembra di vedere un film sonnecchiando sul divano. Ogni tanto ci si sveglia e si vede un pezzettino; il problema è che qui, tra un pezzetto e l'altro non c'è nulla. Non esiste il film completo da riguardare per ricostruire le scene perse.
Inoltre questi grandi concetti descritti non li vedo proprio. Nulla che possa paragonarsi a quelli trattati da mangaka del calibro di Tezuka, Ishinomori, Miyazaki, Otomo e chi più ne ha più ne metta.

"Appleseed" è un manga di fantascienza per ragazzi, che deve la sua fortuna ai mecha utilizzati, è inutile tentare di elevarlo a manga di chissà quale prestigio.

La sensazione che aleggia perenne, durante la lettura, è che la traduzione dei dialoghi sia stata eseguita da qualcuno sotto l'effetto di droghe pesanti. Capita troppo spesso di perdere il filo dei discorsi e, rileggendo con maggiore attenzione, ci si rende conto che, dei miliardi di frasi di cui è zeppo questo manga, una buona percentuale sono insensate. Buttate lì.
Utilizzare parole altisonanti e di grande effetto non vuol dire automaticamente che si stia facendo un discorso di alto livello.
Purtroppo ho capito che non è colpa dell'adattamento, poiché anche quello inglese, nei punto che ho controllato, è alquanto criptico.

Altro limite enorme del manga è rappresentato dall'introspezione psicologica dei personaggi; semplicemente inesistente. Se per quelli secondari tale mancanza può essere tollerata, per i protagonisti diventa inaccettabile. E' imbarazzante la pochezza caratteriale dei due; mai visti protagonisti tanto "insipidi".

Del finale, poi, non ne parliamo. Dico solo che sono andato a controllare le scansioni in inglese perché pensavo mi mancasse un volume.

I disegni sono nella media, ma i combattimenti sono un vero problema. Se quelli corpo a corpo sono quasi sempre comprensibili, quando entrano in scena i landmate (mecha) iniziano i problemi.
I personaggi si confondono gli uni con gli altri e i combattimenti sono un intrigo di linee; niente più.
E' doveroso ricordare che la quasi totalità delle scene di combattimento si svolge con l'ausilio dei landmate.


 1
Akeiron

Volumi letti: 4/4 --- Voto 3
Parlo dell'edizione Starcomics, perché dall'altra starò assolutamente alla larga. Mi sono avvicinato a quest'opera perché avevo visto vari OAV di Ghost in the Shell, e mi piaceva lo stile. Nel caso di Appleseed, bisogna dare un 4/5 per il disegno ossessivamente dettagliato. Bello, ma non troppo.

Quanto alla storia... zero totale. Per prima cosa, non c'è una storia, il che non sarebbe neanche male, se non fosse che ci sono sequenze incomprensibili ed evidentemente slegate. Un anacoluto continuo. No, non è che sono io che non capisco: la fantascienza contenuta in quest'opera è vecchia e stravecchia, e si capisce già tutto senza leggere le infinite note, se come me ci si è pippati qualsiasi cosa abbia avuto importanza nel campo della fantascienza da Jules Verne (che nemmeno è fantascienza) fino al cyberpunk e oltre. No, è proprio che non ha senso. I particolari ossessivi, le lunghe spiegazioni, sono tentativi patetici di suscitare interesse per un lavoro indecente.

Forse la traduzione è completamente sballata, dico forse. Ma anche guardando le vignette, sembrano totalmente slegate. Il manga risulta praticamente illeggibile. Certo, si capisce cosa succede, ma bisogna fare sforzi pindarici senza nemmeno guadagnarci qualcosa, perché c'è veramente poco da dire. A parte una certa qual vena antipolitica e anarchica, e altra robetta di poco conto.

Dire noioso è dire poco, ed è un peccato enorme, ma questo è.
Qualcuno dovrebbe dire a Shirow che, se deve scrivere pagine e pagine di spiegazioni alla fine di un manga, forse è il caso che si metta a scrivere un romanzo. Magari, ripassare cosa è un fumetto non gli farebbe male.

Per concludere, se mi fossi attenuto alla mia solita prassi di sommare i punteggi in quinti di resa artistica + resa narrativa, avrei dato 4+0=4. Ma questo manga mi ha indisposto talmente tanto che tolgo un altro punto. Bocciato, su tutta la linea. Meno male esiste ebay, così lo posso rivendere. Spero. Con tanta compassione per l'altro poveraccio che se lo troverà sul groppone.


 3
Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Il momento tanto temuto è infine arrivato… devo recensire Appleseed di Masamune Shirow!
Quello che mi preoccupa è COME recensirlo, visto che si tratta di un manga unico e molto particolare! Proviamo con l’iniziare dall'esordio di Masamune Shirow: Debuttò come mangaka tramite una fanzine dove venne pubblicata la sua prima opera, Black Magic, che fu notata nientemeno che dal presidente della Seishinsa.
Così con Appleseed, nel 1985, iniziò la sua carriera di mangaka con pubblicazione regolare, stupendo il pubblico per le tematiche trattate in questo manga, conseguendo infine il Premio Seiun nel 1986, che di recente ha premiato anche opere come Nausicaa, Card Capture Sakura, Ushio e Tora e anche 20th Century Boys. Opere di alti livelli, noterete, e queste sono solo alcune!
Poi con questa casa editrice ha vinto anche un premio nel 1992 come migliore artista.
La storia di Appleseed non è facile da spiegare, visto che di fondo una trama effettiva non c'è, ma non si sa mai, visto che lo stesso Shirow ha ammesso di non averlo effettivamente concluso!
Tutto inizia nel XXII secolo, quando la popolazione terrestre è stata brutalmente decimata dalla terza guerra mondiale, lasciando la poca popolazione che si è salvata in mezzo alle rovine. In queste terre desolate troviamo la nostra protagonista, l’ex membro della Swat Deunan Knute, la figlia di un famoso scienziato che le ha lasciato il robot Briareos Hecatonchires come guardia del corpo.
Nel bel mezzo della notte si accorgono che stanno per essere assaliti da un umano che indossa un esoscheletro. In verità all'interno vi è una ragazza, Hitomi, mandata dall’agenzia amministrativa generale per portarli in salvo, come gli altri umani, nella città di Olympus.
Questa città utopica si scopre che è popolata da Bioroidi, l’ibrido perfetto tra umani geneticamente modificati e macchine, e che la città stessa è un super computer chiamato Gaia, che controlla praticamente ogni cosa collegata elettronicamente.
Come ogni umano, Deunan si troverà a far parte della polizia, corpo esclusivo per umani. I seguito, in forza delle sue abilità nel combattimenti per via degli addestramenti di suo padre, entrerà a far parte della Eswat (Extra Special Weapon And Tactis), la nuova versione della vecchia e scomparsa Swat.
Assisteremo così a delle missioni militari, mentre si evolve il rapporto tra Deunan ed Briareos!
Tutto qui, senza troppi fronzoli e senza una trama corposa, una storia semplice.
I disegni invece son ovviamente datati, dato che parliamo di un’opera del 1985, ma sono comunque molto gradevoli alla vista, e l’edizione in formato B5 della D-books è praticamente perfetta, visto che i disegni sono molto curati e particolareggiati e con un formato minore molti dettagli andrebbero persi.
Il tratto parrebbe sporco e disordinato, ma dopo poco ci si rende conto che l’impressione deriva dal fatto che è completamente disegnato a mano, a parte gli edifici e le strutture molto grandi, con le quali si vede che è stato fatto uso di attrezzi tecnici.
E molto bello notare come gli esoscheletri e i veicoli son curati dalla mano dell’autore, donandogli un tocco di personalità in più rispetto ai classici robottoni.
I visi dei personaggi son abbastanza comuni e particolareggiati, facilmente paragonabili ad altre opere di quegli anni, si nota molto l’influenza dell’epoca soprattutto nelle pettinature delle donne, molto vaporose ed appariscenti, così come nei loro vestiti, dalle spalle larghissime!
Probabilmente il lato migliore del disegno è la qualità e la precisione con la quale disegna i fisici delle persone, soprattutto nei combattimenti.
Grazie a certe scene in pieno stile fan service, noterete come il corpo dalle curve morbide di Hitomi sia in completo contrasto col il fisico di Deunan, tonico, flessuoso e molto muscoloso. Questo aspetto si nota anche nei dinamici combattimenti, perché vedremo i muscoli di Deunan che sembrano gonfiarsi in base ai movimenti e agli sforzi, come se stessimo assistendo ad un combattimento vero.
A questo punto direte: oltre a dei bei disegni ed una trama post-apocalittica scialba, cosa offre? Come mai viene ritenuto un capolavoro?
Rispondere a questa domanda risulta la cosa più difficile. Praticamente Shirow ha creato un mondo decadente che appare come un futuro non troppo fantasioso visto che, nonostante il manga sia ormai un po’ vecchio, presenta molte tecnologie attualmente in studio e in progettazione, dando la sensazione di avere sottomano una specie di previsione, come fosse un moderno Nostradamus!
Ma la cosa che più colpisce è la narrazione, che ci porta a vivere le operazioni assieme a Deunan e Briareos e tutto il resto della squadra.
Talaltro le missioni son veramente ben fatte: avendo letto molti libri di genere militare, ho potuto constatare come il loro svolgimento sia molto credibile.
Un altro punto forte sono senza dubbio le tematiche. In questo manga Cyberpunk avremo modo di riflettere, visto che tratta problemi di etica sui rapporti uomo-macchina che magari un giorno dovremmo affrontare, senza contare che il tutto è condito da abbondanti dosi di politica, visto che molte delle operazioni saranno basate su conflitti nati proprio da problemi politici.
Avremo anche modo di vedere come è curata anche la sociologia di questo mondo complicato, condito dalle continue riflessioni filosofiche tra i protagonisti!
Insomma un manga che sulla carta potrebbe apparire povero, ma se letto con attenzione è in grado di dare molto, sia come lettura, sia come semplice opera di intrattenimento.
Ma anche tutte queste cose hanno un lato negativo, infatti unendole tutte assieme finiscono con il sovrapporsi troppo, rendendolo un manga un po' pesante e dalla difficile lettura. Probabilmente vi troverete a dover rileggere alcuni passaggi abbastanza intricati, anche se verremo aiutati dlle note del caro Shirow che ci spiegheranno addirittura particolari ignorabili ed ai quali probabilmente non avremmo fatto caso.
Un'opera nella quale il lettore alla fine si sente come un osservatore casuale, che ha visto solo una piccolissima parte di questo mondo che vive dentro Shirow, sperando che prima o poi ci sveli di più.
In conclusione un manga sconsigliato a chi cerca una lettura leggera e scorrevole, ma che consiglio a tutti gli altri vista la completezza narrativa dell’opera, anche se a tratti risulta sovrabbondante.


 1
HaL9000

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Dal momento che sono un estimatore di Shirow, le mie recensioni sulle sue opere non possono essere del tutto neutre!
I suoi lavori riescono sempre a coinvolgermi, ed il suo tratto, minuzioso fino alla mania, mi fa passare qualche minuto a scrutare le sue tavole, una per una, per scoprire sempre nuovi dettagli.Shirow affermava in una intervista che forse l'opera a cui è maggiormente legato è proprio questa, anche se è sicuramente più noto per aver dato l'avvio alla saga di “Ghost in the shell”.
Anche in questo manga, comunque, sono presenti le tipiche tematiche shirowiane: il rapporto uomo-macchine (qui ancora più estremizzato, dato che le “macchine” sono in realtà persone ottenute con la manipolazione genetica), ed i complotti di natura politica, questi ultimi resi sempre in maniera piuttosto verosimile; in un certo senso potrebbero essere ambientati anche nel mondo reale.Non è sempre facile seguire il filo delle narrazioni, anzi, richiede un po' di sforzo; sforzo, comunque, ampiamente ripagato.
I miei apprezzamenti, inoltre, all'ottima edizione proposta, (per lo meno, quella che ho in mano io) con un formato “grande” che fa risaltare il lavoro grafico di Shirow.

Wish

 2
Wish

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Premessa: ho letto la versione Star Comics.

A livello puramente estetico Appleseed è meraviglioso. Mai prima d'ora avevo visto una tale cura per i particolari grafici.
Il tratto di Shirow, leggermente sporco, da vita a personaggi e mondi. Fa respirare al lettore l'atmosfera, la desolazione, il disagio e l'alienazione che i due protagonisti respirano in questo mondo ultraglobalizzato immaginario ma allo stesso tempo molto più probabile e realistico di quello che sembra.
Ognuno ha una propria personalità, una propria anima. Tutti in Appleseed vivono. Ma purtroppo vivono in un mondo che non si riesce a comprendere concretamente, come se l'autore stesso volesse distanziarci da esso ed essere l'unico a capirlo veramente.
Forse sono io ad essere troppo superficiale, forse ho letto l'opera con meno attenzione del dovuto o forse... è troppo complesso. Ma di una complessità poco decifrabile. Una complessità ostacolante e che potrebbe infastidire chi da un manga vorrebbe che le basi di una trama (per quanto complessa) siano solide, visibili, deducibili, concepibili e non astratte.
Io sono tra questi e considero Appleseed un po' altezzoso, presuntuoso, pretenzioso ed egoista.
Non è nemmeno un prodotto di nicchia ma piuttosto una forma di autocompiacimento personale dell'artista.
E sinceramente durante la lettura (forma di intrattenimento) non voglio fare ricerche su Google... anche perchè nel 1985 non avrei nemmeno potuto.

ginias

 1
ginias

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Quoto Torakiki, uno non puo' considerare la propria ignoranza o il livello culturale medio come un metro di paragone per la bonta' dei manga. Viviamo nel secolo di internet, se non capisci qualcosa basta che cerchi quell'argomento su google. Basta avere voglia di capire: ti puo' fare solo bene. Solo allora ti accorgerai di quanta cultura c'e' in questo manga. E anche solo per questo, meritano.
Questo lavoro e' la quintessenza della sottocultura cyberpunk, e rispetta ampiamente il principio di densita' di informazione tanto caro a Rudy Rucker, IL fondatore del cyberpunk letterario. Un lavoro non per tutti- grazie a dio.

torakiki

 1
torakiki

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Anzi... fuori scala!!!
Complesso? Poco fruibile?
OK! Leggere una qualsiasi opera di Shirow (AVE A TE MAESTRO) può risultare molto difficile, suo lo stile di infarcire i dialoghi con citazioni, argomenti tecnici , come pure quello di dare l'impressione che ogni vignetta sia come entrare in una stanza affollata in cui tutti parlano... portando spesso il lettore a rileggere interi passi per capirli!
Ma se volete fumetti leggeri andate altrove!!
Appleseed (come tutte le altre opere di Shirow) sono saggi di meccanica e robotica, farciti da una grafica spettacolare (dettagliata, affascinante... pero questo causa tempi enormi di realizzazione), donne affascinanti, forti , mecha bellissimi e credibili.
Armatevi di pazienza e leggetelo...ne vale la pena!

Tielle

 1
Tielle

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
La mia recensione fa testo sulla vecchia edizione della Star Comics. Questo manga è bellissimo graficamente e eccessivo nei particolari che strutturano la vicenda narrativa. Questo è il punto debole di Appleseed, che può rendere il manga poco fruibile, risultando poco commerciale. Questo è Shirow, prendere o lasciare, anche se poteva fare di meglio.

Mezzanotte

 1
Mezzanotte

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
Ho sempre amato Shirow per il taglio grafico che sa dare alle sue eroine, e lo ho sempre odiato come disegnatore di fumetti. La vecchia edizione di quest'opera aveva una voluminosa appendice che cercava di spiegare gli innumerevoli aspetti che sfuggivano al lettore o i deliri dell'autore e ne costituiva la pietra tombale. rnrnLa trama è interessante, ma sembra quasi che l'autore non sia minimamente interessato a rendrela fruibile al suo pubblico.

Tacchan

 0
Tacchan

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Torna in Italia, grazie a D/visual, il manga di Appleseed di Masamune Shirow, in una nuova edizione totalmente ritradotta e pubblicata in formato B5.
In Appleseed troverete uno Shirow con un tratto ancora acerbo, soprattutto nel character design dei personaggi, ma che già dimostra un'impressionante attenzione ai particolari e che getta le basi per quello stile che lo renderà famoso.
Si tratta di un'opera chiave e imperdibile per coloro che amano la fantascienza, ma la sua complessità potrebbe risultare indigesta a molti lettori occasionali, che dubito avranno la voglia di avventurarsi alla ricerca delle numerose implicazioni politiche/filosofiche che il mangaka intruduce.
Ma sono proprio questi elementi che rendono Appleseed un classico, acclamato da un gran numero di fan e capace di influenzare molte recenti opere. Viene comunque lasciato spazio all'azione e agli scontri, frequenti soprattutto all'inizio e sempre disegnati con abilità. Ci si può fermare a quelli, e non preoccuparsi della situazione di Olympus, tutt'altro che idilliaca, a cui Shirow dedica diverse pagine, tratteggiando le cospirazioni e gli intrighi politici che le classi dirigenti metteranno in atto per acquisire il potere.

Deunan Knute e Briareos sono tra i pochi superstiti della razza umana, o almeno è ciò che credono. La Terra è stata devastata da un terribile conflitto, che sembra aver segnato la fine della civiltà. Un giorno vengono raggiunti da Hitomi, una ragazza che intende condurli a Olympus, un'isola governata da un megacomputer chiamato Gaia e popolata da uomini, cyborg e umani sintetici detti bioroidi. L'obiettivo del computer e di coloro che l'hanno progettato è quello di creare una nazione perfetta, dove l'uomo possa vivere in pace e serenità. Tuttavia anche qui sono presenti diversi motivi di tensione. Sembra impossibile sopprimete l'indole guerrafondaia dell'uomo, tanto che per contrastare gli attacchi terroristici viene fondato il corpo speciale chiamato ESWAT, al quale partecipano anche i due protagonisti. Ben presto scopriranno che il loro arrivo ad Olympus non è stato casuale e che in realtà non sono altro che delle pedine nel gioco politico delle classi dirigenti.

L'edizione D/Visual è molto buona, decisamente migliore della vecchia edizione Star Comics. Il prezzo è comunque abbastanza elevato, cosa questa che la indirizza soprattutto ad un pubblico di estimatori e collezionisti. Mancano le appendici esplicative, ma D/Visual sottolinea che è loro intenzione pubblicare tutto il materiale di Shirow, inclusi i Databook, pertanto dovrebbero arrivare in una edizione il più possibile fedele all'originale giapponese.
Consigliato agli appassionati navigati e a coloro che amano una fantascienza non banale e scontata.