Lost in the Cloud: prime impressioni sul primo Boys' Love coreano in casa Jundo!

Terza superiore, l'ansia che ti assale per decidere che percorso universitario intraprendere, gli esami di metà trimestre e il club di fotografia da mandare avanti come presidente.
Questo è ciò che riempie le giornate di Skylar, insieme al piccolo "hobby" di scattare foto di nascosto a Chan-il, compagno di club per cui ha una cotta. Foto che scatta mentre il ragazzo fa sport o attività del club, salvandole successivamente su una piattaforma cloud suddivise per mese e tipologia di attività.
Ovviamente non poteva andare tutto liscio, infatti un giorno dimentica di effettuare il logout dal computer della scuola e in quel momento Cirrus, rappresentante di classe, trova la cartella in cloud dell'account di Skylar con tutte le foto di quello che è suo amico sin dalle medie.
Inizialmente dopo le suppliche del ragazzo, sembra che Cirrus voglia mantenere il segreto e non esporlo a Chan-il, ma Skylar scoprirà ben presto che il compagno di classe non è così magnanimo. Iniziano così a verificarsi situazioni compromettenti in cui Skylar resterà perennemente sul filo del rasoio per paura di essere scoperto.

La storia parte dandoci qualche indizio su diverse situazioni che verranno approfondite più avanti nella storia, tra cui il fatto che Skylar sta facendo una terapia, di cui ancora non sappiamo la motivazione, e la situazione familiare di Cirrus che non sembra proprio rosea. 
Paskim inizia a raccontare la storia di due ragazzi molto diversi tra loro. Uno cupo e che preferisce stare in disparte, e l'altro vivace e allegro, sempre circondato da amici, che inverosimilmente intrecciano i loro percorsi a causa di un imprevisto.
Nonostante l'ambientazione sia una scuola superiore, non ci troviamo di fronte alla classica commedia romantica scolastica, ma la scuola si trasforma semplicemente in un luogo d'incontro tra i personaggi, facendone da contorno. Il tutto è focalizzato sullo scambio di battute e azioni tra i due protagonisti, sui loro punti di vista e le loro esperienze, facendoci assistere ad uno slice of life stratificato che introduce, anche se per ora accennato, argomenti molto seri come bullismo e omofobia.
Il titolo originale, a differenza di quello italiano e inglese della piattaforma Lezhin, è solamente Cloud un gioco di parole tra il "cloud" in cui Skylar salva le sue foto, e la leggerezza con cui si sta tra le nuvole. Resta comunque azzeccato l'adattamento del titolo in Lost in the Cloud, che rappresenta la facilità con cui ci si può perdere nella vita.

I personaggi si rivelano fin da subito molto complessi e stratificati, indice che l'autrice ha molto in mente e che avremo probabilmente modo di conoscerli meglio entrambi.
Per questo primo volume vediamo un focus sui due protagonisti con un breve accenno a qualche personaggio secondario tra cui Chan-il, la causa indiretta di tutti i problemi, la madre e la sorella di Skylar, la matrigna e il padre di Cirrus e, non per minor importanza, Cotton Candy in tutta la sua bellezza morbidosa, cagnolina di quest'ultimo.

“Quindi anche per te,
il fatto che io sia gay è così affascinante?”
 

Lo stile di disegno varia in base alla situazione che sta venendo rappresentata. In generale troviamo uno stile con linee molto pulite, con una particolare attenzione alle espressioni dei personaggi. Infatti Paskim, grazie anche all'utilizzo eccezionale del colore e dei dettagli delle espressioni facciali, riesce a trasmette emozioni intense in modo magistrale, senza dover ricorrere a espressioni esagerate. In alcune vignette comunque, per renderne meglio la comicità, utilizza stili più deformed effettuando esagerazioni nell'espressività dei personaggi.
Un punto su cui fare particolare attenzione è il cambiamento del colore degli occhi di Cirrus in base alle circostanze. I suoi occhi infatti sono caratterizzati da un doppio colore, il verde e il rosa. In base alla situazione il colore dei suoi occhi viene rappresentato più con uno o con l'altro, cosa che si può notare in questo volume soprattutto nelle interazioni con la matrigna.
Troviamo, inoltre, sfondi molto dettagliati che ci permettono di conoscere l'ambiente circostante e i luoghi in cui sono i nostri protagonisti, con una giusta alternanza di sfondi con pattern che rappresentano lo stato d'animo del personaggio rappresentato.

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Abbiamo quindi tra le mani la prima edizione cartacea di Lost in the Cloud in un brossurato di 140 pagine con sovraccoperta di formato 14.8x21 al prezzo di 9.99€, come tutti i volumi cartacei di Jundo.
In fase di annuncio dell'uscita del volume cartaceo l'editore ha reso noto che l'illustrazione della copertina è stata disegnata appositamente da Paskim per questa edizione, regalandoci quindi un'immagine inedita.
Oltre a questo, Jundo ha prestato particolare attenzione a tutto l'adattamento dell'opera, arrivando persino a tradurre quella che è l'interfaccia delle cartelle Windows, lavoro che non può essere altro che apprezzato.
Nella prima pagina possiamo trovare anche una spiegazione sulla scelta di mantenere i nomi inglesi dei personaggi, rispetto a quelli coreani, piccola chicca che fa comprendere di più il significato dei nomi scelti dall'autrice.

Il volume disponibile dal 10 aprile in tutte le fumetterie e librerie, in caso di preorder sullo shop Jundo era previsto in regalo un portachiavi di stoffa con un primo piano di Skylar.

Al Romics in cui era disponibile in anteprima, invece, era possibile effettuare un quiz per ricevere una delle due card di Skylar o Cirrus in base alla risposta delle domande.

Questo quiz sarà disponibile anche a Comicon per tutti i fan della serie.