Un argomento sempre molto dibattuto nell’ambito dei manga (e non solo) è quello delle scanlations non autorizzate che proliferano sul web e sul loro ruolo nel mercato editoriale. A tal proposito nell’estate appena passata ha tenuto banco il deciso intervento congiunto di editori giapponesi e americani contro i cosiddetti siti aggregatori “for-profit” su cui venivano raccolte migliaia di scanlation per centinaia di manga e che ha portato alcuni di questi portali a ridurre in modo consistente la propria “attività” se non in alcuni casi a sospenderla per un tempo indefinito.

PirateRispetto però alla ben nota posizione corporativa delle case editrici sulla questione scan sono sensibilmente più radi gli interventi diretti degli autori stessi sull’argomento. Tuttavia negli ultimi tempi alcuni mangaka sono intervenuti in ordine sparso sulla questione della pirateria approfittando di spazia a disposizione sulla rete.

Ad Agosto l’autrice di Kuroshitsuji - the Black Butler, Yana Taboso, rispondendo sul suo blog ai messaggi di alcuni fan che affermavano di aver apprezzato molto il manga e l’anime da esso tratto avendoli però letti tramite ROM su CD imprestate da amici o guardati in streaming su siti stranieri non autorizzati, ha commentato: “E’ come fare shopping o andare al ristorante e poi andarsene senza pagare il conto. Non è uno scherzo, in questo modo noi autori e i doppiatori alla fine moriremo di fame” …” E’ come in FullMetal Alchemist con la legge dello scambio equivalente. Se voi continuerete a fare così, alla fine Io non sarò più in grado di lavorare ad anime o a manga”.

L’intervento della Taboso è stato poi sottoscritto anche dal mangaka TAGRO (autore di Hen Zemi e designer nell’ultimo lavoro della Gainax, Panty & Stocking) che nel suo account sul social network Twitter oltre ad appoggiare l’intervento della sua collega si è anche scagliato contro la fruizione dei servizi di video streaming come YouTube che a suo dire sono equiparabili ai download illegali nonostante la nuova legge giapponese sulla materia preveda una specifica eccezione a proposito dei video (autorizzati o meno) fruibili sui vari portali.

Sempre su Twitter altri autori hanno generato discussioni sparse. L’autore di Black Lagoon, Rei Hiroe riportava sul suo account di aver trovato sul web tutti i suoi lavori raccolti in un unico archivio Zip a disposizione per un download. Commentando la cosa, Hiroe non ha trovato però una migliore uscita se non augurando all’autore dell’upload di “contrarre un cancro al pancreas” (la malattia che ha recentemente ucciso anche il regista Satoshi Kon…). Altri colleghi di Hiroe si sono poi aggiunti ai commenti in replica: tale Kazuki Kotobuki augurava al malcapitato di essere “colpito da un fulmine, da un meteorite sulla testa o comunque di morire di una morte costruttiva”; Kouta Hirano (Hellsing) si augurava invece che il malfattore fosse “colpito da una malattia bizzarra e sconosciuta cosicché il suo nome, tra riviste di medicina e riviste scientifiche, sia tramandato ai posteri”.
Ovviamente Hiroe non poteva che quotare i commenti dei suoi colleghi…

Shuho SatoFronte comunque contro la pirateria dunque? Non proprio del tutto.
A fornire un punto di vista un pò differente sull’argomento è Shuho Sato, mangaka che in passato ha pubblicato con discreto successo ma che di recente è passato agli onori della cronaca per la sua posizione di aperta rottura rispetto al comportamento delle case editrici giapponesi che egli ritiene anche opprimente verso i mangaka.
Sempre attraverso Twitter, Sato è intervenuto nella discussione sulle scanlations affermando: “L’upload illegale dei manga a volte diventa un problema, penso però che sarebbe più costruttivo utilizzarne l’influenza a scopo promozionale. Il controllo sugli upload non è certo fatto per il bene degli utenti o dei lettori ma per un auto soddisfazione dei controllori stessi”. Successivamente Sato ha aggiunto: “A costo di ripetermi gli upload illegali di fatto sono illegali per cui non dovrebbero essere fatti. Tuttavia se l’autore dà il permessi allora non lo sono più e quindi sarebbero una pubblicità gratuita. Per quanto riguarda i miei lavori, finché si tratta di un uso non commerciale fatene pure ciò che volete”.

Permesso che però Sato non estende alla sua opera più famosa, Umizaru, in quanto realizzata in collaborazione con il suo collega Yōichi Komori. Un anteprima del manga è stata però postata dallo stesso Sato su YouTube, in vista però della prossima uscita del film, il manga è stato pubblicato on-line nella sua interezza sul sito MangaonWeb (un portale inaugurato da Sato per permettere ad autori emergenti e non di pubblicare e vendere i propri lavori in autonomia) dove sarà disponibile per circa un mese.