In questo appuntamento dedicato alla rubrica in cui presentiamo le opere più apprezzate di un determinato periodo, filone o genere, ci concentriamo sui migliori manga umoristici secondo la media dei voti assegnati dagli utenti di AnimeClick.it. Per la precisione, abbiamo considerato tutti i titoli con tag umorismo, demenziale, parodia e commedia, che però presentassero almeno una di queste componenti in maniera significativa e rilevante (non necessariamente che fosse la principale).
A seguire, come sempre, una raccolta di recensioni di alcuni dei titoli in classifica.

Siete d'accordo con la classifica? Ci sono opere sopravvalutate oppure manca qualche titolone imperdibile?

E ricordate: le graduatorie dipendono da voi e le vostre valutazioni, quindi recensite sempre i vostri titoli preferiti!
 


  
1 Slam Dunk 9.26
2 Maison Ikkoku 8.95
3 Lamù 8.93
4 Host Club - Amore in Affitto 8.85
4 GTO 8.85
6 City Hunter 8.77
7 Yotsuba&! 8.68
8 Welcome to the N.H.K. 8.65
9 Eyeshield 21 8.62
10 Dr. Slump e Arale 8.53
11 Elettroshock Daisy 8.50
12 Gintama 8.47
13 Family Compo 8.41
14 Lovely Complex 8.39
15 Gon - Jurassic Pest 8.32
16 Manga Bomber 8.23
17 Ranma 1/2 8.22
18 Excel Saga 8.18
19 Kuragehime - La principessa delle meduse 8.17
20 Love Hina 8.11
20 K-ON! 8.11
22 Doraemon 8.10
23 Perfect Girl Evolution 8.09
24 Classe di ferro 8.07
25 Scuola di Manga 8.04
26 Tutor Hitman Reborn! 7.99
27 Midori Days 7.98
28  UFO Baby 7.96
29 Noritaka - Il re della distruzione! 7.94
30 Nodame Cantabile 7.93
30 The World God Only Knows 7.93
32 Baljak 7.91

 


10.0/10
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Yotsuba&, pensato e disegnato da Kiyohiko Azuma e serializzato a partire dal 2003, è uno dei manga più carini ed esilaranti che possiate leggere.
Questo manga è estremamente semplice, sia nella trama che nei disegni, eppure tale semplicità è uno dei suoi principali pregi. La protagonista è una bambina di 5 anni, Yotsuba Koiwai, che si trasferisce in una nuova casa insieme a suo papà; è vivace, spontanea e ogni giorno vive un'avventura diversa, alla scoperta di quello che per lei è un nuovo mondo.
Gli altri personaggi principali sono gli amici del papà di Yotsuba, Jumbo e Yanda, e le vicine di casa, Ena, Fuka e Asagi, tre gentili e simpatiche sorelle che fanno subito amicizia con Yotsuba e la invitano ogni giorno a giocare e a passare il tempo insieme. Ogni personaggio ha un carattere ben definito e desta l'interesse di Yotsuba, che si trova fin da subito circondata da cose e persone nuove, e l'atmosfera di simpatia e di cooperazione che caratterizza ogni capitolo rende la lettura davvero rilassante.
Ciò che più mi ha colpito di Yotsuba& è l'umorismo, il modo in cui fa ridere: in genere tutto parte dall'atteggiamento ingenuo ed entusiasta e dalla stupidità (in senso buono) della protagonista, tramite la quale l'autore crea delle situazioni divertentissime e demenziali, davvero irresistibili. Inoltre se da un lato gli altri personaggi, più maturi, hanno la funzione di frenare lo straripante entusiasmo di Yotsuba quando occorre o rimproverarla quando fa qualcosa di cattivo, d'altra parte si rivelano essere personaggi addirittura più stupidi di Yotsuba, a volte più bambini di lei, soprattutto il papà! Per questo motivo non c'è nemmeno un personaggio che non faccia sorridere e ridere di gusto, sono tutti spassosissimi, senza essere inverosimili.
I disegni sono puliti e realistici, in genere poco dispendiosi, però rappresentano molto bene le scene di vita quotidiana; gli sfondi in particolare sono davvero evocativi, uno spettacolo agli occhi della curiosa Yotsuba e una mirabile visione per noi, che ci immedesimiamo in lei. E l'idea di fondo è proprio quest'ultima: questo manga è bello perché in Yotsuba il lettore vede sé stesso da piccolo, vede il suo lato più genuino e si immerge in un mare di ricordi, vuole ritornare bambino e scoprire il mondo da capo proprio come fa Yotsuba. In definitiva è un manga nel quale chiunque può rispecchiarsi, perfettamente adatto per gli adulti cosi come lo è per i più piccini, e Yotsuba non è un semplice personaggio, è simbolo della nostra infanzia più radiosa, e in quanto tale è un personaggio riuscitissimo.


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Dottor Slump & Arale è stata la prima grande fatica di Akira Toriyama, conosciutissimo soprattutto per aver dato vita allo shounen più conosciuto di tutti i tempi, "Dragon Ball". Il collegamento tra questi due manga però in pratica finisce qui. La cosa che più colpisce di quest'opera è il fatto che non ha letteralmente senso. Non ha un senso logico, temporale, scientifico ma allo stesso tempo non risulta banale, prevedibile o scriteriata. E' quindi un "no-sense" elaborato, studiato, assolutamente geniale.

Arale è la protagonista "meccanica" creata dal Dr.Sembee Norimaki, un inventore scapolo che dimostra molti più anni di quel che ha, a caccia di una donna ma troppo impacciato e mattacchione per averne una. La sua prima invenzione, Arale appunto, seppur carina e coccolosa all'apparenza è una catastrofe che distrugge tutto quel che tocca, che corre alla velocità della luce, che nella sua ingenuità getta nell'imbarazzo il suo creatore ad ogni pagina. Man mano che la storia prende piede il Dottore effettuerà sempre più esperimenti, inventerà nuovi oggetti che renderanno la trama sempre fresca e divertente. Al binomio protagonista si aggiungeranno poi decine di altri personaggi tutti con una loro caratteristica simpatica e con le loro "mire" imprevedibili.

Dr.Slump & Arale come dicevo sopra è una commedia geniale e demenziale, probabilmente l'opera più divertente che abbia mai letto. Moltissima ironia e simpatia per tutto l'arco del manga ed è veramente in grado di far sorridere il lettore ad ogni singolo volume. Se dovessi mettere un sottotitolo dire "il manga che rende felici". Nulla è dato al caso in questo strampalato e comico manga, nemmeno la sua scrittura, che seppur tratti di capitoli quasi sempre autoconclusivi in pratica regala una sottotrama che porterà alla crescita degli stessi protagonisti; certo non bisogna però aspettarsi evoluzione o introspezione degli stessi, anche se nel Villaggio Pinguino tutto è possibile.

Mi sento di consigliare il manga a chiunque voglia farsi quattro sane risate, senza volgarità o oscenità ma date dall'ingenuità e spensieratezza dei protagonisti del Villaggio del Pinguino. Ciriciao a tutti.


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Mettiamo subito le cose in chiaro: le opere che trattano di otaku, come Genshiken, Oreimo o La figlia dell'otaku, mi piacciono. Mi piacciono molto. Non sorprende quindi che mi piaccia anche Kuragehime, che è un manga sul mondo degli otaku da un punto di vista femminile. Le protagoniste di Kuragehime, le Amars ("monache"), sono delle ragazze/giovani donne che vivono in un vecchio pensionato ispirato a Maison Ikkoku, anche se non in maniera così palese come in Musume-san. Ognuna di loro ha la propria mania particolare:

- Tsukimi, la protagonista principale, è un'otaku delle meduse
- Chieko, l'amministratrice del pensionato, è un'otaku di bambole e kimono
- Mayaya è una fanatica dei Tre Regni
- Banba è un'appassionata di treni
- Jiji è una fukuoshi con un debole per gli anziani.

Tutte loro lavorano come assistenti della sensei Mejiro, che è una disegnatrice di manga Yaoi piuttosto quotata. Mejiro è anche l'otaku più estrema di tutte, tanto che non si fa mai vedere neppure dalle sue collaboratrici e comunica solo per iscritto tramite messaggi scritti su fogli di carta passati sotto la porta. Le sue collaboratrici la chiamano oracolo e la venerano come una sacerdotessa. Il pensionato viene da loro chiamato monastero perché tutte le Amars, come si conviene a delle vere otaku, sono vergini e totalmente negate per i rapporti interpersonali con il sesso opposto. Ovviamente queste ragazze sono completamente negate anche per la moda, il loro abbigliamento è terrificante e il loro aspetto fisico non è certo dei migliori. La loro vita viene sconvolta quando Kuranosuke, una "ragazza" alla moda, si intromette di forza nel loro gruppo, cercando di fare amicizia con loro e soprattutto di cambiarne il look. Tsukimi ben vestita e senza occhiali fa la sua figura e di lei si innamora a prima vista Shu, il fratello maggiore di Kuranosuke, che secondo me è il personaggio maschile più indovinato di Kuragihime. Shu non ha strani interessi otaku, ma è ugualmente simpatico perché a più di trent'anni è vergine e totalmente incapace con la donne. Sfortunatamente però si trova sulla strada di una vera e propria mangiatrice di uomini, Shoko Inari, che non si fa scrupolo a drogarlo per approfittarsi di lui. Impagabile la scena in cui torna a casa tutto sconvolto e Kuranosuke gli dice "sembri una di quelle donne che si vedono nei film scampate da una violenza sessuale!"

Lo scopo delle Amars è quello di salvare il loro pensionato dalla speculazione edilizia: questo può essere fatto soltanto comprando l'edificio in cui vivono; per raccogliere i fondi decidono di fondare una casa di moda specializzati in abiti con design ispirato alle meduse. La trama si sviluppa in molti volumi: io sono arrivato all'inizio del settimo, quando le ragazze organizzano la loro prima sfilata di moda. I volumi sono infarciti di ironia e di situazioni paradossali che fanno letteralmente scompisciare dalle risate: lo raccomando caldamente a tutti gli otaku, maschi e femmine, e a chi cerca un manga umoristico ma anche sentimentale sotto la superficie comica.

Kuragehime mi è piaciuto moltissimo fin da subito, probabilmente per la simpatia dei personaggi e per lo stile dei disegni, veramente dolce e delicato, nonché molto originale. Il manga comunque è in continua crescita e più numeri leggo più mi piace. Faccio davvero i complimenti all'autrice, veramente in gamba. Il manga è divertentissimo. Ho visto anche l'anime corrispondente che non è affatto male, anche se non arriva alla conclusione del manga e quindi ne inventa una che non mi è piaciuta affatto. Spero vivamente che il manga si concluda diversamente.

Voto: 9+ in crescita.