Ed eccoci infine all'autunno. Le giornate si accorciano, gli alberi perdono le foglie oppure si tingono di colori meravigliosi che invogliano alla contemplazione (e infatti i giapponesi fanno per l'occasione il momiji) e arriva anche il fatidico momento del cambio degli armadi. Alla sera l'aria è frizzantina e, complici le prime piogge, ci si rintana più volentieri in casa. Per scaldare cuore e stomaco ecco a voi 4 gustose e roventi zuppe con cui cimentarsi ai fornelli!
Ps: le zuppe fanno parte della cucina tipica nipponica; ogni pasto infatti è detto ichiju-sansai che tradotto letteralmente significa "una zuppa, tre piatti", proprio perché il pasto è composto da queste 4 portate principali.


1) Tonjiru (zuppa di verdure e maiale)
 

Non sarà popolare come la zuppa di miso, ma anche questo è un piatto molto amato dai giapponesi e molto presente sulle loro tavole. "Ton" vuol dire "maiale" quindi è facile intuire che il brodo sarà fatto proprio con carne di questo animale a cui sono aggiunte diverse verdure, soprattutto radici come le carote, il daikon o il gobo (radice molto lunga e terrosa, simile alla scorzonera italiana). La particolarità è che la carne viene fatta saltare in padella prima di essere aggiunta al brodo, il che rende il tutto molto saporito, conferendo al piatto il tocco tipico della cucina nipponica, cioè il gusto umami.


2) Asari no misojiru (zuppa di vongole)
 

Se non amate la carne e preferite invece il pesce, farà per voi questa zuppa il cui ingrediente principale sono appunto le vongole. Gli esperti consigliano di utilizzare come base non il classico brodo dashi, ma la versione kombu dashi (che farà risaltare di più il gusto di mare di questo piatto) e di non aggiungere altro, nè alghe wakame, nè tofu.


3) Kenchinjiru (zuppa di verdure e tofu)
 

Se siete vegeteriani, quindi non mangiate nè carne nè pesce, niente paura: c'è una zuppa adatta anche a voi. L'origine di questo piatto la rivela il suo nome: "kenchin" infatti deriva da Kencho-ji, un tempio buddista Zen situato a Kamakura. Questa zuppa infatti fa parte della cucina shojin ryori, messa a punto dai monaci che devono seguire una dieta vegetariana o vegana. La base sarà data dal konbu e dai funghi shiitake, a cui aggiungere la salsa di soia; le verdure più usate saranno daikon, carote, gobo, taro (tubero simile alla patata), cipolla. In più si aggiunge tofu e konnyaku.


4) Zuppa di miso
 

Questa è senza dubbio la più popolare zuppa di tutto l'arcipelago. Presente in tantissimi menù anche in grandi catene di fast food, è semplicissima da preparare ma non per questo meno gustosa o con meno varianti.
Tutto dipende da che tipo di miso si usa, infatti ne esistono varietà differenti. Il miso è infatti una pasta di soia fermentata, ottenuta da semi di soia, cereali (riso al vapore o orzo), sale; il tutto è messo a fermentare insieme al Koji in botti di cedro a temperatura ambiente da un minimo di sei mesi fino a cinque anni. I diversi colori che si possono trovare in commercio dipendono dal diverso rapporto di soia e riso usato e dalla durata del periodo di fermentazione. Il gusto, l'aroma, la struttura e l'aspetto del miso variano a seconda delle regioni. Fondamentalmente esistono tre tipi: l'aka miso (rosso), lo shiro miso (bianco) e l'awase miso (un mix dei primi due). Per fare la zuppa di miso gli ingredienti sono solo tre: dashi, miso e cipolla. Il resto dipende dal vostro gusto: molto comune è l'aggiunta di tofu, erba cipollina e alghe.

Ovviamente, itadakimasu!

Fonte consultata:
AllAboutJapan
JustOneCookBook