Chi è cresciuto facendo merenda con i cartoni animati alla TV, di certo avrà visto passare negli anni fior e fior di maghette, eroine che avevano a loro disposizione strumenti magici a movimentare la loro quotidianità di semplici scolarette.
 
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Da Creamy a Magica Emi, sinanche alle celebri Sailor Moon e Card Captor Sakura, il "periodo d'oro" vide anche la trasmissione dell'anime Lisa e Seya un solo cuore per lo stesso segreto, adattamento dello shojo manga Kaitou Saint Tail (La ladra Saint Tail) di Megumi Tachikawa; l'opera ebbe un discreto seguito, al punto che il manga originale era stato poi tra i primi shojo manga pubblicati in Italia da Star Comics nella collana contenitore Amici.
 
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A distanza di oltre vent'anni dalla serializzazione giapponese del manga, Kaitou Saint Tail fa oggi il suo ritorno: tramite l'account Twitter ufficiale di Kodansha e dell'app per manga Palcy di Pixiv apprendiamo infatti che ha fatto il suo debutto il manga Kaitō Saint Tail girls! di Shiki Yamori, basato sull'opera della Tachikawa.
 


 
Kaitō Saint Tail girls! è ambientato a distanza di alcuni anni da quando la ladra Saint Tail è svanita improvvisamente nel nulla; un'altra ragazza giunge così a raccoglierne l'eredità alla "Robin Hood."
Meimi Haneoka, infatti, era una quattordicenne studentessa dell'Accademia Saint Paulia nella città di Seika, che nella notte diventava Saint Tail per rubare ai ladri oggetti sottratti, e restituirli così ai legittimi proprietari. Meimi agiva con la benedizione dell'amica del cuore, nonché apprendista suora Seira Mimori, ma alle calcagna aveva il compagno di classe Asuka Jr, determinato a scoprire l'identità della ladra.

Ricordiamo anche che nella versione italiana dell'anime Lisa e Seya, la figura di Seira era stata "sdoppiata" nelle due sorelle gemelle Sara e Mara; questo al fine di evitare che una figura di apprendista suora cattolica potesse rendersi complice delle azioni di una ladra, per quanto mosse a fin di bene.
 
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Yamori è stata la vincitrice del contest indetto tra giugno e luglio dello scorso anno da Kodansha e Pixiv per individuare un artista che introducesse la versione "nuova generazione" del manga. Qui sotto ne vediamo un'inedita illustrazione.
 

Quanto a Kaitō Saint Tail, l'opera era apparsa tra le pagine della rivista Nakayoshi di Kodansha tra il 1994 e il 1996, concludendosi in sette tankobon, mentre l'anime era andato in onda nel 1995, per l'appunto giunto anche in Italia.

Fonti consultate:
Anime News Network
Palcy Twitter