Negli scorsi giorni si è sparsa la voce che Wit Studio non sia più intenzionata a occuparsi delle (ancora eventualmente da annunciare) future stagioni de L'attacco dei giganti. Il noto portale internazionale Sakugabooru ha indagato sulla situazione e, dopo aver confermato che le voci effettivamente provengono proprio da chi ha lavorato alla serie, ha provato a immaginare quali potrebbero essere le eventuali implicazioni di questa notizia. 
 
Bisogna in ogni caso partire dal presupposto che ancora nulla di ufficiale è stato rivelato e che non è ancora stato annunciato se l'adattamento animato proseguirà dopo la conclusione della terza stagione; non viene nemmeno esclusa la possibilità di un tentativo di impaurire i produttori per spingerli a offrire migliori condizioni contrattuali per il futuro.

Tuttavia, se davvero la versione animata de L'attacco dei giganti dovesse proseguire senza Wit Studio cosa potrebbe accadere?

Sakugabooru ci tiene innanzitutto a ribadire come il nome dello studio d'animazione non sia tutto, ma anzi siano le persone che di volta in volta lavorano al prodotto a fare la differenza. Questo non significa tuttavia che lo studio d'animazione non conti nulla, in quanto il mondo dell'animazione giapponese si basa molto sui rapporti interpersonali, e gli staff sono spesso costruiti riassemblando persone che hanno già lavorato insieme in passate opere. Per cui, non tutti possono lavorare per tutti e in tutte le opere, per lo meno non facilmente. 
 

Vengono quindi analizzati alcuni degli elementi chiave che hanno reso l'anime de L'attacco dei giganti quello che è oggi, donandogli elementi distintivi e quasi iconici di cui sarebbe difficile per i fan fare a meno.

Tetsuro Araki, che si è occupato della regia della prima stagione, ha dato un'impronta decisamente personale alla serie, mantenuta anche dopo il suo passaggio alla direzione generale con maggior spazio di manovra ai suoi assistenti che l'hanno sostituito alla regia.
Persino più importante è stato l'apporto di Arifumi Imai, che non solo si è occupato delle animazioni di alcune delle scene più iconiche della serie, ma il suo lavoro come direttore delle animazioni d'azione in alcuni degli episodi più importanti ha definito la cifra stilistica dell'opera, con molti altri animatori che hanno iniziato a prenderlo ad esempio e imitarlo. Le scene d'azione alla Spider-man difficilmente sarebbero diventate ciò che oggi conosciamo senza di lui. Seppur tecnicamente un free-lancer, viene ritenuto abbastanza difficile l'inserimento di Imai in un ipotetico nuovo team per le future stagioni.
Infine, ci sono i due direttori generali dell'animazione e character designer che hanno abilmente guidato l'ampio team di direttori dell'animazione e disegnatori: Kyoji Asano e Satoshi Kadowaki. Essendo entrambi legati allo Studio Wit (Asano ne è persino co-fondatore) sarebbe estremamente difficile rivederli al lavoro per un altro studio.
 
un esempio di scena animata da Imai

Ci aspetta quindi un futuro apocalittico per l'anime de L'attacco dei giganti? Non necessariamente, secondo Sakugabooru
Se è indubbiamente difficile sostituire le figure chiave sopraccitate, è altresì vero che Wit Studio è un piccolo studio con risorse ed esperienze limitate. Se le future stagioni andassero in mano a qualche studio importante e affidabile sarebbe possibile formare un nuovo staff con tanti elementi abili in grado di realizzare un lavoro all'altezza di quanto fatto finora. Con un approccio e uno stile magari completamente diverso, ma non necessariamente qualitativamente inferiore. Ma non si può nemmeno escludere possa invece finire a qualche studio interessato solo alle potenzialità economiche del franchise anche a costo di sacrificarne la qualità finale.

Siamo tuttavia solo nel campo delle mere ipotesi, ancora non sappiamo nemmeno se l'anime proseguirà dopo la conclusione della terza stagione, attualmente in corso di trasmissione in Giappone e visionabile in diretta streaming su VVVVID.

Fonte consultata:
Sakugabooru - Attack on Titan at its Wit's End