Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Se volete farne parte anche voi... rimboccatevi le maniche e recensite!

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.

Per saperne di più continuate a leggere.

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"Hishoka Drop" è un manga hentai disegnato dal mangaka Haruki e pubblicato tra il 2005 e il 2007 in Giappone.

A differenza dei soliti hentai giapponesi di basso livello, "Hishoka Drop" sorprendentemente possiede una trama, seppur poco sviluppata e articolata, che si alterna a tutte le scene di sesso presenti nel manga (almeno una per capitolo).
Il protagonista della vicenda è Daisuke Godai, un giovane studente universitario, il quale, a causa di un "fortunoso errore", viene assunto da una delle aziende giapponesi più importanti dell'epoca. Non potendo ammettere il loro errore burocratico, i dirigenti decidono di smistare il ragazzo nella sezione più problematica e misteriosa dell'azienda, la segreteria, dove Daisuke non si occuperà di organizzare i piani lavorativi o firmare scartoffie, ma di soddisfare i desideri sessuali, e talvolta perversi, di tre bellissime ragazze: Itomi, Kyoko e Luna. Naturalmente, come in ogni manga o anime che si rispetti, le attenzioni del ragazzo sono rivolte quasi esclusivamente a una quarta ragazza presente nella sezione, Saori, la quale, a differenza delle sue colleghe, è più composta e meno sfacciata.

Haruki è riuscito nell'arduo compito di rendere le "sue ragazze" sensuali ed eccitanti, attraverso dei disegni incontaminati e delle scene di sesso pressoché perfette e passionali; tuttavia, ritengo altrettanto importante il messaggio lanciato dall'autore: "distinguere il sesso dall'amore". Detto in tali termini, per la tipologia di manga di cui stiamo trattando, sembrerebbe un controsenso, un'incoerenza, un'utopia... ma, solo guardando il finale, si riesce a carpire questa differenziazione adottata abilmente dal mangaka!
La lettura del manga è stata piacevole e scorrevole, anche se ho potuto leggere l'opera solo attraverso delle scan inglesi a causa di mancanza di fondi... tuttavia consiglio vivamente di acquistare la versione italiana, edita da MagicPress.
Il mio voto finale è 7.

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Tre episodi autoconclusivi, tre storie che mettono in mostra aspetti e situazioni erotiche raccontate in una maniera un po' diversa da quello che ci si potrebbe aspettare in un hentai:

1) Un ragazzo, saputo che il padre gravemente malato ha pochi mesi di vita, mette la testa a posto e decide di prendere moglie; la sorella minore - di dieci anni più giovane di lui - non è entusiasta della futura cognata ed è decisa a dimostrare tutto il suo amore per il fratellone...
2) Lo studente che si potrebbe definire come "il classico bravo ragazzo" mette in mostra un aspetto molto crudele del suo carattere, visto che non si fa alcuno scrupolo ad approfittarsi delle compagne e di una professoressa, che rinchiude nei laboratori della scuola dopo aver soddisfatto le sue voglie. Le cose cambiano quando un ragazzo molto affascinante giunge nella stessa scuola e, dopo qualche tempo, lo costringe a seguirlo da solo in un'aula vuota...
3) Una studentessa si distingue per gli ottimi risultati, però tra le sue conoscenze non c'è nessuno che può definire come "amico". Un giorno, dopo le lezioni, assiste allo stupro di una sua compagna di scuola da parte di tre ragazzi; la passione che la poveretta prova dopo i primi momenti di terrore le fa venire la voglia di sperimentare qualcosa di simile. La giovane decide quindi di presentarsi da sola, di notte, in una zona isolata della città nei pressi di un cantiere; dopo aver atteso l'arrivo di un ragazzo si mette una benda sugli occhi e si toglie la gonna e le mutandine, per poi presentarsi davanti allo sconosciuto chiedendogli di ammanettarla a un lampione e di fare sesso con lei...

I tre episodi sono caratterizzati da un chara design non convenzionale, che richiede un po' di tempo per essere apprezzato. I volti sono eccessivamente triangolari, ma hanno un'espressività tale da far passare decisamente in secondo piano la prima impressione: quella di avere davanti agli occhi il classico alieno tratto da un film fantascientifico. Questo effetto si nota soprattutto nella sigla finale del primo episodio: a differenza di quasi tutti gli hentai - dove nella sigla finale vengono rimontati spezzoni delle varie performance sessuali dei protagonisti - qui vengono utilizzate solo delle immagini fisse: inquadrature strette sul volto della protagonista che, con le sue espressioni, riesce a trasmettere sia la passione che prova nei momenti più piccanti che il turbamento e la gelosia quando si rende conto che il fratello sta per abbandonarla.

Il primo episodio mette in mostra un rapporto incestuoso tra fratello e sorella; qui abbiamo a che fare con due fratelli reali, non si usa il solito giochino di mostrare dei fratellastri - che non hanno alcun genitore in comune tra loro e di fatto sono degli estranei - o dei cugini, che per la legge nipponica possono tranquillamente sposarsi tra loro. La cosa che colpisce è la intensità della passione che la ragazza prova per il fratello, raramente si vede qualcosa del genere tra coppie "normali"; questo aspetto, unito alla torbida relazione tra i due ragazzi, rende l'episodio molto valido dal punto di vista erotico.
Il secondo episodio, oltre che per le valide scene di sesso, si distingue perché entra nella psicologia del protagonista; dopo un racconto della professoressa si intuisce il motivo che ha portato il ragazzo a comportarsi in una maniera così brutale con le sue compagne di scuola e con la sua insegnante. Il finale è decisamente inaspettato e lascia di stucco, decisamente l'opposto di quello che serviva al protagonista per tentare di superare i suoi problemi.
Il terzo episodio è quello che mi ha convinto di meno, la storia sembrava interessante, ma poi diventa poco credibile anche per un hentai: una ragazza che alla sua prima esperienza sessuale si ritrova a essere la protagonista in una gang bang con almeno trenta uomini è veramente eccessivo! L'unico aspetto che si salva è lo stupro della compagna di scuola che dà il via alla storia della protagonista: vedere una fanciulla che, mentre viene violentata da tre sconosciuti, dopo qualche momento di terrore inizia a prenderci gusto e ad apprezzare i piaceri del sesso è uno stereotipo per gli hentai; l'aspetto che stupisce è vedere come gli animatori siano riusciti a rendere il volto della ragazza così espressivo da trasmettere le sue sensazioni in una maniera così coinvolgente: difficile non credere che in quel momento sta provando un piacere intenso e mai sperimentato prima.

Le scene di sesso sono rappresentate molto bene, animazioni fluide e convincenti e mai ripetitive; come al solito le ragazze vengono dotate di un seno molto generoso, ma rispetto agli hentai attuali - stiamo parlando di un opera del 2008 - l'effetto finale non è così esagerato. Rispetto a molti altri anime del genere ho notato, anche nelle scene più depravate, una certa forma di "rispetto" dei personaggi maschili, che sono molto meno irruenti durante gli atti sessuali.

Un anime tutto sommato interessante, a parte quanto detto per il terzo episodio: consigliabile per gli amanti del genere che sono alla ricerca di qualcosa di un po' diverso dal solito.

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“Futagami” è un manga hentai di un solo volume, scritto e disegnato dall’autore noto come “Fuusen Club”.

Come si può intuire dalla parola “futa” nel titolo, è un manga che ha per protagonista una futanari. Per chi non è pratico del genere, la parola “futanari” indica quei personaggi che hanno organi sessuali sia maschili sia femminili. O in parole più povere, ragazze che oltre alla vagina hanno anche il pene.

La storia inizia con la professoressa Megami, una bella donna con un segreto: ha un grosso pene e deve continuamente masturbarsi altrimenti rischia di essere troppo eccitata durante le lezioni, con il rischio di venire scoperta dai suoi studenti. Da quando però ha iniziato a lavorare in una nuova scuola, il suo desiderio sessuale è più forte di prima, e la professoressa non riesce a controllarsi. In suo soccorso arriva la professoressa Ranka, l’infermiera della scuola, e una futanari come lei. Il motivo del suo grande eccitamento sessuale è la presenza nella scuola di altre futanari, che rilasciano un particolare feromone percepibile solo da altre futanari, e al quale Megami è molto sensibile. L’unico modo per calmare gli istinti della bella professoressa, e quello di fare tantissimo sesso con le altre futanari. Ranka infatti gestisce un dormitorio segreto dove vivono le altre futanari della scuola, e che, come Megami, hanno bisogno di “sfogarsi”.

Tralasciando la trama, che di base è una gran cavolata e che proseguendo peggiora, ma che comunque è sempre un pretesto per giustificare le tante scene di sesso nel manga, va detto che “Futagami” è nel suo genere, un manga abbastanza valido. E intendo nel genere hentai con protagoniste delle futanari. Questo perché di tutte le centoottanta pagine che compongono il volume, sono a malapena una decina, forse quindici pagine, quelle dove le protagoniste non fanno sesso. Tutto il resto del volume ne è pieno, con le ragazze che trombano a tutto spiano. Mega orge con sei o sette ragazze per volta, ma tutte dotate di mattarello, trenini assurdi, incastri, e tanto, ma tanto succo d’amore. Di mezzo ci finisce pure un ragazzo, povero.

I disegni di Fuusen Club fanno la loro parte di lavoro, le ragazze sono tutte belle e molto sexy. Certo, piselli grossi come braccia esclusi, ma, è questo tipo di manga. Per quelli a cui piace, non c’è da rimanere delusi.

Alla fine, “Futagami” di sicuro non è un manga da leggere se si cerca qualcosa con una trama, ma fa quel che deve fare abbastanza bene, ed è uno dei migliori sul particolare genere “futanari”.