Li abbiamo visti in serie a loro dedicati (come Dagashi Kashi sia in versione manga che anime) sia come sfondo alle vicende dei protagonisti, quasi sempre bambini o poco più grandi (come in Karakai Jōzu no Takagi-san). Sono piccoli negozietti, di solito tenuti da anziani signori o signore, a volte affabili, a volte scontrosi, ricolmi di confezioni colorate che nascondono dolciumi e snack con cui ingannare l'attesa del pasto o semplicemente spendere la paghetta settimanale. Sono i dagashiya, attività commerciali in cui si vendono dagashi cioè caramelle e snack economici.
Pronti al picco glicemico? Pronti ad accettare caramelle dagli sconosciuti?
 

La parola dagashi deriva dall'unione di "da" che vuol dire "futile" o "trascurabile" e "kashi" che significa "snack". Il packaging è luminoso, colorato e ricoperto spesso di disegni infantili, perché il target sono proprio i bambini. All'interno in alcuni casi si può trovare un piccolo giocattolo (tipo Kinder sorpresa) oppure la scritta "Hai vinto un dagashi" che permetterà al fortunato acquirente di avere un secondo snack gratuito.
La loro origine risale al periodo Edo (1603-1868): i dagashi erano fatti con amido o mais ed erano la versione economica dei "jōgashi", dolci di qualità superiore e fatti con zucchero bianco. La versione attuale invece risale al dopoguerra, con un picco di popolarità nel periodo Shōwa (dagli anni '50 ai primi anni '80) quando i dagashiya erano molto diffusi e diventarono un punto di ritrovo dopo la scuola per gli studenti più giovani.
 

Durante il periodo della Bolla economica (il boom nipponico che fra il 1986 e il 1991 portò il Sol Levante ad essere una delle prime potenze economiche mondiali), i ragazzini avevano a disposizione paghette molto alte e così le dagashiya iniziarono a diversificare i loro prodotti diventando negozi a tutti gli effetti.
A seguito dello scoppio della bolla, con la conseguente crisi economica e il declino costante della natalità i dagashiya sono decisamente diminuiti di numero, sostituiti da minimarket e supermercati che però ovviamente non hanno lo stesso fascino. Tuttavia sia i dagashi che i dagashiya hanno conquistato nuovamente l'attenzione del pubblico grazie alla cultura pop giapponese con l'uscita dell'anime Dagashi Kashi.
 

Le caratteristiche principali che deve avere il dagashi ideale sono:

1) Prezzo basso: si va dai 10 yen (10 centesimi circa) ad un massimo di 200 yen (circa 1,50 euro), un importo cioè ragionevole per un bambino in età scolare.
2) Lunga conservazione: il dagashi non si deve tenere in frigo nè alterarsi in mancanza di refrigerazione o aria condizionata in estate in un tradizionale dagashiya.
3) Attraente per i bambini: grazie a mascotte facilmente riconoscibili si aiutano i bambini più piccoli che non sanno ancora leggere a distinguere i vari prodotti e a fidelizzarli al marchio.
4) Interattività: il dagashi ideale deve intrattenere il bambino, quindi le caramelle avranno la forma di un pacchetto di sigarette oppure potranno essere usate come fischietti (i più grandi fra gli utenti ricorderanno che anche da noi c'erano snack di questo tipo....).
5) Premi: come dicevamo anche prima, spesso all'interno del dagashi c'è la possibilità di vincerne un altro, oppure figurine o piccoli giocattoli.
 

Oltre alle caramelle, all'interno della categoria dagashi si possono includere gomme da masticare, cioccolatini, torte, pasticcini, come le ciambelle ma anche snack salati di patate e mais, cracker di riso, calamari essiccati e frutta conservata.
Il più antico dagashiya si trova a Tokyo e si chiama Kami-Kawaguchiya: ha aperto nel 1781 ed è servito da modello per la dagashiya presente nel film Omohide Poroporo (Pioggia di Ricordi) dello Studio Ghibli.
Situato nel parco del Santuario Kishibojin è a soli a tre minuti a piedi dalla stazione di Kishibojin-mae sulla linea del tram Toden Arakawa. Uchiyama Masayo, che attualmente gestisce il negozio, è il suo tredicesimo proprietario. Inizialmente il negozio vendeva solo caramelle agli agrumi, ma a metà degli anni '50, quando gli ingredienti diventarono difficili da reperire, iniziò a vendere una maggior varietà di dagashi.

Ma vediamo un po' più da vicino che cosa potreste trovare entrando in un dagashiya: ecco gli snack più popolari!

Baby Star Ramen
 

Prendi dei noodles croccanti, aromatizzati al brodo di pollo, dal gusto sapido ed intenso, riducili in pezzettini piccoli, in modo da poter essere mangiati a manate o con il cucchiaino e otterrete i Baby Star Ramen. Dicono che siano una droga, per questo si trovano anche in confezioni formato famiglia.

Big Katsu
 

Come molti di voi sapranno il termine "katsu" si riferisce alla cotoletta di carne fritta. Questo snack nel nome e nell'aspetto è simile ad esso, ma al posto del maiale contiene surimi di pesce tritato. Ha però il sapore caratteristico della salsa tonkatsu, quindi è decisamente saporito.

Umaibo
 

A soli 10 yen l'uno, sono forse fra i dagashi che più evocano nostalgia nei giapponesi adulti. Il nome significa "delizioso bastoncino" ed è disponibile in oltre 36 gusti, fra cui il mentaiko, il formaggio e il mais. Hanno una consistenza leggera ma croccante.

Kabayaki-san Taro
 

Quando l'unagi (cioè l'anguilla giapponese) è cotta dopo essere stata spalmata con una speciale salsa a base di soia, è definita "kabayaki". È salata e dal gusto molto ricco. Questo spuntino replica esattamente quel gusto anche se è fatto di pesce aromatizzato con calamaro. La consistenza è un po' dura ed appiccicosa per via della salsa.

Ninjin
 

Bellissimo da vedere, al suo interno contiene riso bianco soffiato con un sapore leggermente dolce che ricorda i cereali da mangiare a colazione.

Choco Ball
 

Nel settore dagashi dolci, Morinaga è uno dei produttori più importanti. Le sue Choco Ball sono molto famose e prevedono vari gusti: fragola, caramello e arachidi. La mascotte "Kyoro-chan" abbellisce la confezione e cambia piumaggio a seconda del sapore.

Apollo
 

Assieme a Morinaga, un altro produttore famoso di dolciumi è Meiji. L'Apollo è uno dei suoi prodotti di punta: caramelle al gusto di fragola con un'adorabile forma a picco di montagna.
Non sgranocchiateli, ma fateli sciogliere lentamente in bocca per apprezzarli a pieno.

Mini Cola
 

Oltre che buono, questo snack è anche terribilmente kawaii! Una mini lattina di coca cola contenente piccolissime caramelle al gusto appunto di cola. Se trovate la stessa confezione di colore blu, allora il gusto sarà alla soda. Una volta aperto però, sarà impossibile da chiudere!

Butamen
 

Vi piace il ramen ma ne volete solo un piccolo assaggio? Ecco il Butamen! Lo stesso sapore di un normale ramen istantaneo ma di dimensioni ridotte.
I sapori disponibili sono quattro: tonkotsu (maiale), shoyu (salsa di soia), curry e tanshio (manzo salato) ma esistono anche numerosi gusti in edizione limitata e regionali. A 70 yen al pezzo, queste piccole tazze di ramen istantanee sono perfette per togliersi la voglia!

Sigarette Al Cacao
 

Ch ha la mia età (quindi ha superato da un po' gli anta) ricorderà che esistevano anche qui in Italia: un pacchetto di sigarette riprodotto fedelmente che però al suo interno conteneva dei cilindri di cioccolato oppure delle gomme da masticare fatte sempre come sigarette. Forse non molto educative, in Giappone esistono ancora e la loro confezione è davvero cool e retrò.

E voi? Siete mai entrati in una dagashiya? Avete mai tentato la sorte assaggiando a caso uno di questi snack? Vi piacerebbe farlo? Ditelo nei commenti!

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Fonte consultata:
TsunaguJapan