Un gradito regalo quello che ci ha fatto RaiPlay, il portale multimediale della Rai, ieri mettendo on line 6 episodi ( potete trovarli QUI), completamente restaurati in hd, della serie Il fiuto di Sherlock Holmes, (名探偵ホームズ Meitantei Hōmuzu).
Conosciuto in Giappone come Meitantei Holmes e nel Regno Unito come Sherlock Hound, un anime televisivo, adattamento dei racconti e romanzi di Arthur Conan Doyle sulle vicende di Sherlock Holmes, in cui tutti i personaggi hanno l'aspetto di cani antropomorfi, in particolare Sherlock Holmes è un segugio (hound, appunto).

 

LA STORIA

All'inizio degli anni 80 la RAI punta davvero molto sulle co-produzioni internazionali pur rimanendo nel solco educativo che da tempo la televisione di Stato si era prefissa. Accanto a grandiose miniserie TV come Marco Polo o Cristoforo Colombo, sul lato dell'animazione viene messo in cantiere anche Il fiuto di Sherlock Holmes, una serie animata da realizzare con i giapponesi, i cui anime furoreggiano sulle tv private. La RAI si accorda allora con la TMS (Tokyo Movie Shinsha)  che decide di dare il timone della regia a un giovanissimo Hayao Miyazaki, e le animazioni allo studio giapponese Telecom Animation Film, affiliato della TMS, e alla Rever di Marco e Gi Pagot, i figli di Nino Pagot (co-creatore con il fratello Toni di Calimero e Grisù il draghetto). Nell’82, quando sono stati completati solo quattro episodi e altri due sono in lavorazione, la produzione però si blocca. La spiegazione più volte data per questa interruzione è quella relativa a problemi di diritti con gli eredi di Arthur Conan Doyle, ma in realtà sono soprattutto i costi esorbitanti. sembra infatti che Miyazaki abbia un pochino esagerato con la qualità del quinto episodio, andando così a dilapidare il budget stabilito dagli accordi, e facendo battere in ritirata i co-produttori
italiani.

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Si perdono completamente le tracce di questo titolo fino a che nel 1984, 2 anni dopo l'interruzione, due puntate saranno fuse insieme per realizzare un piccolo film da proiettare insieme a Nausicaä della Valle del vento. Ritorna quindi una certa attenzione su questa storia tanto da convincere la  TMS a completare il lavoro, trovando gli sponsor che rendano possibile metter mano al resto della produzione. Toccherà però fare a meno di Miyazaki, ormai preso da altri e più ambiziosi progetti. La regia passerà a Kyosuke Mikuriya che non arriverà mai (a mio avviso) a raggiungere la bellezza degli episodi sotto l'egida dell'uomo Ghibli.
La serie viene infine trasmessa in contemporanea in Italia e in Giappone nel novembre del 1984 ma, mentre nel Sol Levante manterrà sempre un bel ricordo (ancora oggi escono gadget a riguardo) da noi è un flop, anche a causa di una sciagurata gestione televisiva: per dilatarne la fruizione e sfruttare al massimo l’investimento infatti, la RAI decide di frantumare ogni puntata in quattro parti da cinque minuti da mandare in onda ogni giorno. 


Speriamo quindi che questo lavoro di restauro, che seguiremo con grande attenzione, possa regale nuova dignità a un titolo davvero particolare e ancora bello a vedersi nonostante gli anni. Come scordarsi poi del doppiaggio, visti i nomi che furono messi in campo.  Sherlock Holmes è Elio Pandolfi,  Mrs. Hudson ha la voce di Cristina Grado, Lestrade /Enzo Consoli; Todd e Smiley, gli aiutanti di Moriarty, sono il comico Maurizio Mattioli e Angelo Maggi,  il Dottor Watson ha la voce del grande Riccardo Garrone. Sarà comunque il direttore del doppiaggio, Mauro Bosco, a rimanere nella memoria di molti di noi, decidendo di dare  a Moriarty un inconfondibile e divertentissimo accento torinese!

Fonte: RaiPlay
         screenweek.it